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INTERCAPEDINE
Lo strato isolante è collocato all’ interno di un intercapedine non ventilata racchiusa tra due paramenti (fodere). L’
inerzia termica è minore in genere e per questo non è scongiurata la minaccia della condensa nell’ isolante, questa
minaccia si alza con l’ avvicinamento dell’ isolante sulla faccia interna. Per ovviare a questo problema è buona norma
adottare due fodere con capacità diversa, materiale piu denso e spesso all’ interno , materiale meno denso e meno
spesso all’ esterno. Non rispettando questo c’è rischio condensa nell’ isolante e per questo si usa la barriera al vapore
sulla faccia calda. Se si dovesse mettere la barriera al vapore sulla faccia fredda il rischio è elevatissimo. MATERIALE
IMPERMEABILE COME ALLUMINIO CARTA CATRAMATA MATERIE PLASTICHE in commericio si trovano pannelli
gia preassemblati.
DISPOSIZIONI COSTRUTTIVE
Per realizzare le pareti di tamponamento possiamo utilizzare sia elementi di piccola dimensione che elementi di grande
dimensione, i primi da legare con malta i secondi possiamo anche collegarli alla struttura.
Possiamo avere diversi tipi di tamponatura per esempio:
Passante cioè una tamponatura posata davanti alla struttura(migliore poiché elimina i PONTI TERMICI, esclusi
- quelli degli elementi aggettant
Semipassante se è posta a cavallo del perimetro della struttura, soluzione molto valida , se lo strato isolante è
- collocato oltre la struttura
Interrotta se è compresa tra le maglie dello scheletro, soluzione non consigliata per la formazione di ponti termici.
-
L’ intercapedine è un'altra tipologia di tamponatura, si è visto che ha bisogno di due fodere di mattoni o blocchi separate
tra loro da un intercapedine. Ovviamente il motivo per cui questa soluzione è ottimale è la lama di aria che si crea tra le
due fodere, e per questo essa deve essere STAGNA altrimenti i moti convettivi l’ annullerebbero. L’ intercapedine non
deve essere molto spessa poiché oltre i 5 cm l’ aumeno di prestazione relativo all’ aumento della grandezza dell’
intercapedine diventa trascurabile. Per poter far si che l’ intercapedine sia funzionale occorre stagnare tutte le fessure
possibili per esempio i bordi delle finestre, giunti, od eventuali fessure create da cedimenti. Ovviamente oltre che l’
intercapedine si trova anche la barriera al vapore nel pacchetto della tamponatura, rivolta verso la faccia calda. Così l’
isolante è protetto dalle intemperie, un altro accorgimento è che lo strato isolante non sia messo a contatto con la fodera
esterna, poiché questa nel caso di una pioggia potrebbe assorbire acqua che per capillarità trasmessa ai strati retrostanti.
Un altro accorgimento contro le infiltrazioni può essere dato oltre che con la corretta messa in opera dei giunti, anche
intonacando la faccia interna ella fodera rivolta verso l’ intercapedine , anche adottando una scossalina in modo tale da
convogliare l’ eventuale acqua infiltrata.
Di solito la tamponatura è semipassante e di solito la parte che fuoriesce dalla sagoma è la fodera esterna, l’
intercapedine e lo strato isolante, in questo caso la fodera interna poggia sul solaio mentre quella estrena può essere sia
a tutta altezza sia collegata alla fodera interna(al limite alla travi di bordo), viene limitata la snellezza e l’ instabilità. I
collegamenti sono effettuati con blocchi trasversali o barre di acciao, ricordiamo che ogni collegamento tra le due fodere
è un potenziale ponte termico e acustico che presenta anche pericolo di infiltrazioni. Un altro metodo che riduce i ponti
termici è che la fodera ESTERNA venga poggiata sul solaio per meno della metà del suo spessore, ed in corrispondenza
dei pilastri viene sistemata uan foderatura di laterizio con funzione isolante.
MONOSTRATO
In commercio possiamo trovare dei blocchi molto spessi ma molto leggeri che consento di effettuare una tamponatura
isolante con bassa trasmittanza e bassa diffusività in un solo strato che consente di evitare condensa, in genere è
semipassante. Uno dei punti deboli di questa soluzione è il letto di malta tra i blocchi che se continuo è un ottimo
passaggio per il calore e l’ umidità. Una alternativa può essere la divisione dell’ letto di malta in due strati oppure blocchi
giuntabili a secco o malte isolanti. Se la soluzione detta pocanzi non bastasse possiamo adottare 2 soluzioni:
Aggiungere un isolamento esterno = CAPPOTTO O PARETE VENTILATA
- Isolamento interno = BARRIERA AL VAPORE sconsigliata
-
Vengono utilizzati soprattutto nell’ intercapedine e nel mono strato :
Laterizi pieni o forati , con la disposizione ad intercapedine vengono adottate molte soluzioni costruttive con la
- modifica dello spessore della percentuale di foratura.
Blocchi in cls leggero, con bassa diffusività perché al discreto potere isolante abbinano un buon peso specifico.
- Blocchi di cemento cellulare che sono utilizzati per la parete unica.
-
Viene utilizzato anche il vetro è la parete che si forma viene chiamata di VETROCEMENTO , sono bicchieri diffusori che
vengono uniti mediante malta cementizia armata con tondini di acciaio. Si presentano come parallelepipedi cavi con una
camera d’ aria all’ interno, ed essendo traslucidi vengono usati solitamente per dividere zone interne o corridoi scale ecc.
TAMPONATURA A PANNELLI
Il pannello è un elemento bidimensionale può essere
monostrato, vale a dire una lastra di cls, agglomerato di legno e policarbonato, vetro, laminato,
- polistirolo.
Multistrato, o detto anche sandwich, uno strato di polistirolo espanso tra due strati di cls o legno, o uno strato di
- gesso tra due di cartone, schiuma poliuretanica tra due lamiere.
Oltre i pannelli portanti vi sono anche quelli non portanti che hanno compito di dividere ambienti e isolare come le
tramezzature.
Il pannello può essere anche solo una parte della tamponatura. Una tamponatura a pannelli a fronte di moltissimi vantaggi
ha anche molti svantaggi sia costruttivi sia logistici:
Problemi di coordinamento, problemi di tolleranze nei montaggi tamponatura/ struttura portante. Essi sono
- problemi che vanno risolti in fase progettuale non in fase di messa in opera, come nel caso di tamponature in
mattoni nelle quali è possibile modificare gli strati di malta e tagliare mattoni a seconda delle necessità
Problemi legati al collegamento, puo essere a secco mediante elementi metallici da saldare o bullonare a umido
- invece con strati di malta. Il tipo di collegamento deve essere definito in funzione del tipo di struttura, la modalità
di messa in opera, in generale la considerazione è che il pannello deve essere libero di deformarsi sotto l’ azione
di agenti atmosferici, assestamenti, nel caso deve essere vincolato iperstaticamente occore controllare che non
subisca forze negative.
Problemi di giunzione tra i pannelli, si evita che il pannello venga sollecitato da altri pannelli che lo circondano,
- devono essere liberi di deformarsi, ma devono garantire tenuta all’ acqua
Problemi di stabilità, quando possibile viene vincolato al solaio in modo tale che non sia in uno strato di
- compressione. Nei pannelli leggeri occorre considerare che il vedo gioca una grande incognita che porta a
disconnessioni tra pannelli e problemi legati all’ infiltrazione e allo scardinamento degli stessi. Nel caso di pannello
appoggiato , l’ azione del vento insieme all’ azione di eventuali carichi trasmessi sarebbe in uno stato di
pressoflessione.
PANNELLI IN CLS
Sono pennelli non portanti sia monostrato che multistrato con spessore che varia intorno ai 15/35 cm, ovviamente la
lunghezza varia con l’ aumento di spessore arrivando anche a 10/15 mt con larghezza di 2.5/3.0 metri. Esso può essere
anche appoggiato oltre che appeso dato che NON ha problemi di stabilità, ha un discreto comportamento
termoigrometrico, con ottima resistenza agli urti e fuoco. Molti problemi di trasporto e movimentazione.
La faccia esterna può essere rifinita con pitture , o viene solamente lasciata l’ impronta della cassaforma, può essere
rifinita con granito p pietre ecc.
L’ ancoraggio può assecondare anche piccoli errori di progettazione in modo tale che anche se dovessero esserci errori
nel collegamento esso può essere portato a termine comunque. Un sistema di collegamento è dato da una staffa
orizzonatale e una verticale annegate rispettivamente nel solaio e nella parete, viene inserita l’ estremita della staffa nella
guida del pannello e collegando l’ altra alla guida del pannello mediante un bullone è possibile assorbire delle tolleranze
e unire in ogni caso i pannelli. Questo è il piu delle volte lo strato ESTERNO della tamponatura che possiede uno strato
interno realizzato in opera.
Una variante è il FIBRORINFORZATO che consente al panello di avere uno spessore ridotto di qualche cm con una
diminuzione di peso e una buona resistenza a flessione, in alternativa si usa il cls alleggerito.
PANNELLI LEGGERI
Sono costituiti da due strati esterni sottili e da uno strato isolante, gli stati esterni possono essere i piu vari come laminati
plastiche e fibrocemento, lamiere leghe che vengono sottoposte a lavorazioni particolari. Viene chiamata CURTAIN WALL
parete tenda, presenta un aspetto diverso dal normale. Il pannello può essere autoportante , o intelaiato(struttura che lo
mantiene), puo essere collegato alla struttura portante con una successione di montanti, se trasferiscono alla struttura
principale le sollecitazioni, essi devono essere in grado anche di assecondare tolleranze progettuali. Limite del panello è
la tua resistenza termica , dato che negli altri panelli è possibile aumentare lo spessore il curtain wall è limitato in esso.
Si può cambiare modello costruttivo abbinando pannelli leggeri di facciata con una fodera interna di elementi con
resistenza termica elevata. Vengono adottati anche i pannelli deckossia un pannello con un singolo supporto esterno
in vista, ed uno strato isolante protetto, con all’ interno una barriera al vapore.
Esistono in commercio anche i VETROCAMERA o DOPPIOVETRO montati su struttura metallica a vista (vetrate
continue).
Si ricordano gli U-GLASS elementi di vetro con sezione ad U che necessitano di profili metallici di contenimento posti sul
perimetro della tamponatura.
Si ricordano anche i PM O PMMA
LE SCALE
Le scale come gli ascensori sono degli elementi costruttivi che mettono in comunicazione vari piani dell’edificio. La
scala è costituita da una successione di gradini (rampa) tra i piani di arrivo e partenza (pianerottoli), si possono trovare
anche dei pianerottoli intermedi.
I gradini sono caratterizzati da una parte verticale chiamata alzata ed una parte orizzontale chiamata pedata, l