Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 157
Corso Psicologia generale 1 Pag. 1 Corso Psicologia generale 1 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 157.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Psicologia generale 1 Pag. 41
1 su 157
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

MEMORIA ED EMOZIONI

Le emozioni possono determinare modifiche dei nostri ricordi in entrambe le direzioni: il ricordo è più disponibile e più vivido; più difficile da recuperare e più offuscato. La valenza emozionale può determinare la vividezza o la recuperabilità del ricordo, ma i processi di ricostruzione e distorsione sono egualmente attivi nel determinarne i contenuti.

FLASH DI MEMORIA

In alcuni rari casi, più un'eccezione che la regola, il meccanismo del ricordo corrisponde ad un effettivo processo di richiamo dell'evento, così come esso è stato percepito. In questi casi si parla di memoria flashbulb (Brown e Kulik, 1977). Questi ricordi sono vividi e dettagliati ma molto dispendiosi in termini di risorse cognitive e sono poco integrati con le altre informazioni contenute nella MLT. È come se gli individui fossero in grado di creare una copia di certe esperienze nello stesso modo in cui una pagina

Può essere riprodotta per mezzo di una fotocopia. Nella maggior parte dei casi, ciò avviene quando gli individui si trovano di fronte ad un evento che risulta sufficientemente sorprendente ed emotivamente significativo, per cui esiste un meccanismo che ci consente di depositare in memoria una testimonianza permanente e durevole di un'esperienza. In questo senso, dunque, i flash di memoria potrebbero costituire la prova dell'esistenza di tracce di memoria altamente specifiche a proposito di eventi particolari.

LE EMOZIONI

Le reazioni e le esperienze emotive sono parte integrante della nostra vita. Molte delle nostre esperienze quotidiane hanno una qualche coloritura emotiva. Ma che cos'è un'emozione?

Def: "Tutti sanno che cos'è un'emozione, fino a che non si chiede loro di definirla. In questo caso sembra che nessuno lo sappia" (Fehr e Russell, 1984)

Le emozioni sono risposte complesse ad eventi particolarmente

Rilevanti per la persona, caratterizzate da determinati vissuti soggettivi e da un'articolata reazione biologica.

  • Le emozioni sono risposte intense, temporalmente circoscritte e di brevedurata.

EMOZIONI ED UMORE

  • Stati d'animo e Umore (mood) sono caratterizzati da:
  • bassa intensità;
  • lunga durata;
  • decorso temporale meno definito.
  • Originano da eventi meno specifici, circoscritti e chiaramente identificabili (anche la pioggia può condizionare il nostro umore...).
  • Secondo Davidson (2001) le emozioni influenzano principalmente le azioni delle persone, mentre gli stati d'animo influenzano maggiormente i processi attentivi e valutativi.

EMOZIONI E SENTIMENTI

  • Come gli stati d'animo, i sentimenti sono più duraturi e meno circoscritti temporalmente delle emozioni.
  • A differenza degli stati d'animo i sentimenti sono più focalizzati e sono rivolti in maniera relativamente stabile verso uno

EMOZIONI E AFFETTO

Un affetto è un termine molto ampio e generico, usato solitamente per indicare il carattere "non-cognitivo" (e quindi affettivo) dell'esperienza emotiva, e che concerne principalmente la qualità positiva o negativa degli eventi che danno luogo alle emozioni.

LO STUDIO DELLE EMOZIONI

Per poter spiegare le emozioni occorre rispondere a diversi interrogativi:

  • Quali sono le componenti delle emozioni?
  • Qual è la funzione delle emozioni?
  • Quanti tipi di emozioni esistono? Struttura e organizzazione delle emozioni
  • Come si esprimono e come si riconoscono le emozioni?
  • Che cosa causa un'emozione? - Le teorie sulle emozioni.

LE COMPONENTI DELLE EMOZIONI

Le emozioni non sono unidimensionali ma sono processi multifattoriali. Quali sono le componenti di un'emozione?

Una componente neurofisiologica.

L'attivazione del sistema nervoso el'interazione neuro ormonale. • Una componente espressiva (soprattutto a livello del viso). Come si esprimeun'emozione? • Una componente soggettiva e/o cognitiva. Come mi sento? Qual è il mio vissutopersonale? Le teorie che riguardano le emozioni (e conseguentemente la loro definizione espiegazione) sono moltissime, e non solo da un punto di vista storico: anche oggicontinuano a moltiplicarsi. La maggior parte di esse si sviluppa attorno ad una delle componenti principali su cuipone un particolare accento, e definisce le emozioni di conseguenza. METODI DI INDAGINE E MISURAZIONI DELLE EMOZIONI • Resoconti verbali o autovalutazioni dello stato emotivo soggettivo (percezioneche i soggetti hanno delle modificazioni corporee connesse alle emozioni). Es.Scale likert da 1 a 5 o da 1 a 7 • Indici comportamentali, come espressioni facciali e posturali. • Bio-segnali relativi ai cambiamenti fisiologici indotti dal

Il sistema nervoso e il sistema endocrino sono strettamente collegati. Ad esempio, la misurazione della conduttanza cutanea può fornire informazioni sullo stato emotivo di una persona.

Le emozioni svolgono diverse funzioni. Innanzitutto, ci preparano all'azione e sono importanti per la sopravvivenza secondo la psicologia evoluzionistica. Inoltre, hanno un valore motivazionale, spingendo e guidando il nostro comportamento. Le emozioni sono anche fondamentali per la comunicazione, consentendo di stabilire, mantenere o rompere le relazioni con gli altri e con l'ambiente circostante. Infine, le emozioni hanno una natura sociale, poiché tendiamo a esprimerle agli altri quando le proviamo.

Un esempio di funzione comunicativa delle emozioni è rappresentato dalle emoticon o smiley. Queste rappresentazioni grafiche delle emozioni vengono utilizzate per esprimere i nostri stati emotivi durante la comunicazione online.

Ecco un elenco di smileys o emoticon comuni:

  • :-) Felice
  • :-( Triste
  • :-D Sorriso
  • :-P Linguaccia
  • ;-) Occhiolino
  • :-O Sorpreso

La condivisione sociale delle emozioni può avvenire attraverso diverse modalità, come parlare delle proprie emozioni con gli altri. Questo contribuisce a definirne il significato e la rilevanza personale e sociale, oltre a consentire di ottenere sostegno, conforto e consolazione. Inoltre, la condivisione delle emozioni promuove la capacità di ristrutturare e gestire le emozioni stesse.

riorganizzare mentalmente gli eventi. • Offre possibili soluzioni e modi con cui far fronte a situazioni complesse e difficili. TIPI DI EMOZIONI CLASSIFICAZIONE DELLE EMOZIONI Ekman (1994): l'esperienza emotiva umana è riconducibile ad alcune famiglie di emozioni di base, o primarie, implicate nella gestione di situazioni che hanno una chiara connessione con la sopravvivenza individuale e della specie. LE ESPRESSIONI FACCIALI PRIMARIE Secondo Ekman e Friesen le emozioni fondamentali o primarie sono universali e sono 6: sorpresa, rabbia, tristezza, disgusto, paura, gioia. Ogni famiglia è costituita da un tema comune, biologicamente radicato in programmi di risposta innati, e da numerose variazioni, che derivano dall'esperienza e dalle influenze culturali. In realtà esiste una varietà molto più numerosa di espressioni emotive (espressioni complesse o secondarie). Secondo Ekman, tutte le altre emozioni sarebbero per la maggior parte una mescolanza o unavariazione di queste sei espressioni facciali primarie. MODELLI DIMENSIONALI I modelli dimensionali individuano una serie di fattori, o dimensioni, che definiscono uno spazio affettivo universale all'interno del quale è possibile collocare le diverse emozioni. Gran parte dei modelli dimensionalii ipotizza l'esistenza di due dimensioni. La similarità tra le emozioni è indicata dalla loro vicinanza all'interno dello spazio affettivo definito dai due fattori. MAPPA AFFETTIVA DI BARRETT E RUSSEL (2009) PRINCIPALI CRITICHE Non sono in grado di cogliere differenze qualitative fondamentali tra i diversi stati emotivi. MODELLI CATEGORIALI I modelli categoriali ipotizzano che emozioni differenti sono fenomeni qualitativamente distinti. Individuano categorie discrete di emozioni, ognuna delle quali rappresenta una famiglia di emozioni, ovvero un insieme di esperienze emotive accomunate da un ampio numero di caratteristiche. Le ricerche hanno riscontrato una organizzazione.

Gerarchia delle emozioni

La gerarchia delle emozioni comprende un livello di base composto da cinque emozioni: rabbia, paura, gioia, amore e tristezza.

L'espressione delle emozioni

Nel 1872 Charles Darwin pubblicò "L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali". Darwin sosteneva che l'emozione è un elemento di adattamento per la sopravvivenza della specie e che le sue espressioni, sia interne che comunicative, sono oggetto di studio scientifico.

Darwin - Tradizione evoluzionistica

Le espressioni emotive si sono evolute per assolvere funzioni adattive e i risultati di questo processo sono simili in tutte le specie umane e, almeno in parte, nelle specie animali superiori. Secondo Darwin, le espressioni delle emozioni sono atti motori che hanno accompagnato o sono stati parte di comportamenti con un elevato valore adattivo, come ad esempio digrignare i denti dalla rabbia. Alcune emozioni, come l'espressione facciale della paura,

Le espressioni facciali delle emozioni

Hanno conservato la loro funzione originale. In quest’espressione si modifica l’interfaccia sensoriale del nostro organismo (allargamento degli occhi e del naso) con il mondo esterno. Come?

  • Incrementando il campo visivo totale
  • Rendendo gli occhi capaci di movimenti più rapidi e dando loro la possibilità di intercettare stimoli periferici
  • Aumentando la velocità e il volume del respiro inalato, con una conseguente maggiore ossigenazione del cervello.

In questo modo ci prepara ad affrontare la minaccia percepita. Per Darwin, quindi, le espressioni facciali delle emozioni sono culturalmente invarianti.

Ipotesi di Darwin sull’universalità ed innatismo

Se tutte le persone nel mondo usano le stesse espressioni facciali per le emozioni indipendentemente da dove vivono e dalla lingua che parlano, allora questa espressione deve essere innata e non appresa. Darwin basa la sua ipotesi riguardo al fatto che le emozioni sono innate e non

zioni che ha fatto durante i suoi viaggi intorno al mondo, notando che le espressioni facciali delle emozioni erano simili in tutte le culture che ha incontrato. Questo lo ha portato a concludere che le espressioni delle emozioni sono innate e universali. Le ricerche successive hanno confermato l'ipotesi di Darwin, dimostrando che le espressioni delle emozioni sono presenti fin dalla nascita e che sono simili in tutte le persone, indipendentemente dalla loro cultura o razza. Ad esempio, i neonati mostrano le stesse espressioni facciali di gioia, tristezza, rabbia e paura che si possono osservare negli adulti. Inoltre, le espressioni delle emozioni sono riconoscibili anche da persone nate cieche, il che dimostra che non dipendono dall'apprendimento visivo. Questo suggerisce che le espressioni facciali delle emozioni sono innately codificate nel nostro sistema nervoso. L'universalità delle espressioni delle emozioni ha importanti implicazioni per la comunicazione interculturale. Poiché le espressioni facciali delle emozioni sono simili in tutte le culture, possono essere facilmente comprese e riconosciute da persone di diverse origini culturali. Questo facilita la comunicazione emotiva e il riconoscimento delle emozioni negli altri, indipendentemente dalla loro cultura di appartenenza. In conclusione, le espressioni delle emozioni sono universali e innate, presenti fin dalla nascita e simili in tutte le persone. Questa universalità permette una comunicazione emotiva efficace e un riconoscimento interculturale delle emozioni.
Dettagli
A.A. 2021-2022
157 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martaascarcellaa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Ricciardelli Paola.