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DENTIFRICI PREVENTIVO-TERAPEUTICI
•Composizione di base + sostanza medicamentosa o principio
attivo (dall’1 al 3%);
- prevenzione della carie; - riduzione della formazione della
placca batterica ;
- riduzione della formazione di tartaro; - riduzione
dell’infiammazione gengivale;
- al fluoro: fluoruri inorganici o organici; - antisettici:
clorexidina, sali di ammonio
quaternari, ecc.; - pirofosfato di sodio o potassio; - con
antibiotici o vitamine,allo
iodio; -riduzione della sensibilità dentale ; -
desensibilizzanti vari
- PREVENZIONE DELLA CARIE
• I fuoruri più utilizzati sono: -- fluoruri inorganici o minerali
(fluoruro di
sodio NaF, fluoruro di stagno SnF2); -- fluoruri organici
(fluoruri amminici,
salifluor). Dentifrici per adulti: 1000-1500 ppm di fluoruri;
Dentifrici per bambini: 600 ppm di fluoruri.
Azione antiplacca del fluoro:
-Una concentrazione di F da 2 a 100 ppm inibisce l’attività
glicolica dei batteri;
-Una concentrazione da 50 a 300 ppm di F diminuisce la
crescita batterica;
-Una concentrazione di 300 ppm di F è battericida;
-La presenza di F a basse concentrazioni sullo smalto
diminuisce la deposizione della pellicola acquisita.
DESENSIBILIZZAZIONE
I dentifrici desensibilizzanti sono capaci di dare effetti in
quanto vanno ad agire mediante due meccanismi:
- occludendo i tubuli dentinali;
- influenzando la trasmissione degli impulsi nervosi,
diminuendo il dolore;
L’impulso nervoso del dolore viene bloccato attraverso la
depolarizzazione della membrana.
-AGENTI OCCLUDENTI I TUBULI
Cloruro di stronzio al 10% (Sensodyne Classic); Fluoruro
stannoso al 0,4% (Gel Kam); Fluoruro amminico all’1,25%
(Elmex Gel).
-AGENTI DEPOLARIZZANTI LA MEMBRANA
Nitrato di Potassio al 5%; Cloruro di Potassio; Fluoruro
amminico all’1,25%;
• L’azione del fluoro è condizionata da altre sostanze
presenti come:
abrasivi e tensioattivi.
Esempio: il fluoro diventa inattivo a contatto con il carbonato
di calcio e il fosfato (abrasivi) in quanto formano dei
precipitati di calcio. Ecco l’importanza dei tubetti in plastica
e non in alluminio.
• Importanti dentifrici desensibilizzanti sono: - Ebur;
- Meridol;
- Sensodyne;
- Elmex;
i quali contengono abrasivi che non interagiscono con il
fluoro, come: pirofosfato di calcio, silice,ecc.
• Altri dentifrici hanno eliminato il sodio lauril solfato
(tensioattivo) in quanto diminuirebbe la sua adesione e il suo
rilascio. COLLUTORI
Possono esser classificati:
- funzione cosmetica (soluzione base + acqua, alcool e
aromi);
- funzione terapeutica (soluzione base + agenti attivi).
ALCOL ETILICO
•L’alcol etilico è comunemente usato all’interno dei coluttori
per:
1) Diluire alcuni ingredienti attivi;
2) Allungare la vita del prodotto.
La presenza di alcol all’interno di collutori può portare:
Associazione tra assunzione di alcol e cancro della faringe;
Tutto questo, però, non è stato ancora stabilito, in quanto
bisogna valutare anche altre cause come il fumo.
L’alcol però può produrre effetti avversi rispetto alle
proprietà fisiche di alcuni materiali di restauro a uso estetico.
Il contenuto di alcol di solito è inferiore al 10%, ma inalcuni
casi può superare il 20%.
Terminologia riferita agli agenti attivi nel controllo chimico
della placca sopragengivale European Workshop on
Periodontology del 1996
• Agenti antimicrobici: prodotti chimici a effetto
batteriostatico o battericida;
• Agenti riduttori/inibitori della placca: prodotti chimici che
hanno l’effetto
solamente di ridurre la quantità e di influire sulla qualità
della placca, può però
non influire sulla gengivite;
• Agenti antiplacca: prodotti chimici che producono un
effetto sulla placca sufficiente
ad arrecare beneficio al trattamento della placca;
• Agenti antigengivite: prodotti chimici che riducono
l’infiammazione gengivale senza per questo dover influire
sulla placca batterica ( comprendono gli agenti
antinfiammatori).
Principi attivi antimicrobici
• La loro funzione è quella di . - abbassare la carica batterica;
- inibire l’attività
batterica nel cavo orale.
I più utilizzati sono: Bis-biguanidi: clorexidina; Alogeni:
iodio, fluoruri; Composti a base di Sali di ammonio
quaternari; Estratti di erbe (sanguinarina);
Composti fenolici: fenolo, timolo; Olii
Essenziali.
CLOREXIDINA
Il primo studio è stato portato a termine da Loe e Schiott
1970 dimostrando che:
UNO SCIACQUO DELLA DURATA DI 1 MIN. , DUE VOLTE AL
DI’, CON 10ml DI CLOREXIDINA ALLO 0,2%, IN ASSENZA
DI UN NORMALE LAVAGGIO DENTALE, INIBISCE IL
RIFORMARSI DELLA PLACCA E LO SVILUPPO DELLA
GENGIVITE.
• E’ attiva contro la maggior parte dei: batteri Gram+ e
Gram- e contro i funghi (es.
Candida) e virus (es. epatie B e HIV).
• Non dà resistenza batterica.
• Agiscono alterando la parete della cellula, che viene
distrutta per lisi.
• Caratteristica della ALTA SOSTANTIVITA’ fino a 12 ore.
• Concentrazioni: - 0,12% - 0,20% - 0,005%.
- Meccanismo d’azione
• Si lega fortemente alla membrana cellulare batterica;
• A basse concentrazioni, aumenta la permeabilità della
cellula con perdita di
componenti intracellulari, come il potassio;
• A alte concentrazioni, si ha una precipitazione del
citoplasma batterico e la morte
della cellula.
• I dentifrici a base di sodio laurilsolfato inibiscono l’azione
della clorexidina;
(Owens et al. 1997)
• La dimostrazione di ciò è dato anche dal fatto che sono
presenti anche meno colorazioni. (Sheen et al. 2001)
-CLOREXIDINA SPRAY
Essi si sono rivelati efficaci quanto gli sciacqui orali, sebbene
non vi è stata riscontrata nessuna diminuzione
nell’eliminazione delle macchie estrinseche dei denti. Questi
ausili sono molto utili per il controllo della placca nei pazienti
disabili.
Effetti collaterali della Clorexidina:
1) Pigmentazione dei denti e di alcuni materiali da
ricostruzione;
2) Alterazione del colore del dorso della lingua;
3) Sensazione di bruciore delle mucose;
4) Temporanea perdita del gusto (soprattutto del salato);
5) Aumento della formazione dl tartaro sopragengivale (dato
dalla precipitazione
di proteine salivarisulla superficie dei denti;
6) Desquamazione epiteliale e secchezza delle mucose;
7) Ingrossamento unilaterale o bilaterale della parotide;
8) Sapore amaro difficile da mascherare completamente.
CLOREXIDINA +ADS (anti-discoloratio system): Sistema
antidecolorante.
Uno studio non ha riscontrato nessuna differenza di
colorazione. (Addy et al. 2004)
Uno studio ha riscontrato livelli inibitori della placca
significativamente ridotto. (Arweiler et al. 2006)
* Utilizzo clinico della clorexidina:
- Prima di interventi nel cavo orale per abbassare la
carica batterica,
- Dopo gli interventi di chirurgia orale;
- Per il controllo delle infiammazioni.
COMPOSTI DI AMMONIO QUATERNARIO
-CLORURO DI CETILPIRIDINIO al 0,05%
Questi antisettici sono monocationici e vengono adsorbiti
dalla superficie orale molto più velocemente e in maggiori
quantità rispetto alla clorexidina.
La sostantività sembra essere, però, di soli 3-5 ore a causa
del suo rapido adsorbimento. Azione inibitoria della placca
ma poco efficace contro le gengiviti, soprattutto se inserito
nelle paste dentifricie.
• L’uso di collutori a base di cloruro di cetilpiridinio non
apporta alcun beneficio
aggiuntivo al controllo meccanico della placca.
• In commercio vi sono collutori contenenti cloruro di
cetilpiridinio e clorexidina, ma
fin’ora non è stato ancora dimostrato come il primo
prodotto contribuisca
all’attività della clorexidina.
FENOLI E OLII ESSENZIALI
• SONO MOLTI GLI STUDI CHE DIMOSTRANO COME A
BREVE E
LUNGO TERMINE QUESTI COLLUTORI PRESENTANO
UNA ATTIVITA’ ANTIPLACCA
IN AMBITO DOMICILIARE.
ESSI AGISCONO SULLE GENGIVITI ATTRAVERSO:
- Azione inibitoria della placca; - Azione antinfiammatoria.
OLII ESSENZIALI:
• Confrontando gli olii essenziali con la clorexidina è emerso
come: vi siano risultati
analoghi su placca e gengiviti, in assenza degli effetti
collaterali tipici della
clorexidina. (Charles et al. 2004)
FENOLI (triclosan antimicrobico non ionico)
• Il triclosan allo 0,2% ha dimostrato di avere:
- Azione inibitoria sulla placca;
- Sostantività di circa 5 ore;
- Di essere potenziato con l’aggiunta di citrato di zinco
( favorisce l’azione
antimicrobica) o copolimero acido maleico (aumenta
l’azione del triclosan)
• E’ però un prodotto con una curva dose-risposta sulla
placca relativamente
piatta e risulta decisamente meno efficace rispetto ad un
collutorio a base di
clorexidina allo 0,01%. (Jenkins et al. 1994)
FENOLI vs OLII ESENZIALI
• Alcuni studi hanno dimostrato come collutori a base di
triclosan e copolimero
siano significativamente inferiori rispetto a collutori a base
di olii essenziali
nell’inibire la placca batterica. (Moran et al. 1997)
AMINOALCOM (delmopinolo 0,1% o 0,2%)
• Da una metanalisi, approvata dall’AdA si è dimostrato
come il delmopinolo al
0,2% sia riduttore del carico della placca e della gravità
delle gengiviti,
andando ad agire sulla riduzione della aderenza
batterica.
• Gli effetti collaterali comprendono:
- Colorazione dei denti e lingua (inferiore rispetto a quello
che si ottiene con la
clorexidina);
- Insensibilità transitoria della mucosa;
- Bruciore orale.
PRODOTTI NATURALI - Estratti di Erbe (sanguinarina)
• I prodotti che contengono questo principio (soprattutto
dentifrici) non offrono
benefici sull’igiene orale e la salute gengivale rispetto a
quelli base di floruri.
• Essa molte volte è associata ai Sali di zinco ed anche in
questo caso i benefici
sono dubbi.
• Di recente è stato dimostrato come i collutori contenenti
sanguinarina
aumentano di quasi 10 volte il rischio di lesioni
precancerose orali.
ALOGENI: AZIONE DEL FLUORO
• SULL’ADESIONE BATTERICA: esso provoca una
diminuita capacità di adesione
dei batteri della placca tra di loro e tra i batteri e lo
smalto;
• SUL METABOLISMO BATTERICO DELLO ZUCCHERO
(az. antiglicolitica): esso
provoca un