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IL SONNO:
Il sonno è un comportamento.
Durante la veglia l'EEG di una persona mostra:
ONDE alfa: (8-12 Hz) Se il sogg è a RIPOSO, riflettono la SINCRONIZZAZIONE
• neuronale
ONDE beta: (13-30 Hz) Se il sogg è VIGILE e ATTENTO o impegnato in compiti
• cognitivi, riflettono la DESINCRONIZZAZIONE neuronale. Anke in sonno REM
(paradosso) FASI DEL SONNO:
STADIO 1: Onde THETA (3,5-7,5 Hz) : Tra SONNO e VEGLIA. Gli occhi si
• aprono e si chiudono lentamente su e giù.
STADIO 2: Onde THETA, FUSI del SONNO (12-14 Hz) ke disconnettono il
• cervello dal mondo esterno (pochi nell'anziano ke si svegliano spesso) COMPLESSI
K deflessioni verso l'alto e il basso implicati nel mantenimento del sonno,1 al min
insorgono anke x rumori)
STADIO 3: Onde DELTA (3-5 Hz) al 20- 50%
• STADIO 4:Indistinguibile dal 3,ma le onde DELTA superano il 50%
• REM: 90 min dp l'addormentamento (45 min dp stadio4) si ha EEG
• desincronizzato (cm veglia vegile beta, sonno paradosso) ONDE THETA, ONDE
BETA, ma anke PARALISI MUSCOLARE, gli occhi saettano su e giù sotto le
palpebre chiuse. Sogni narrativi. Si ci sveglia solo con stimoli significativi cm il
proprio nome e si è vigili.
NREM: STADI DA 1 a 4: Stadi 3 e 4 sono ad onde Lente deputati al riposo.
• Durante lo stadio 4 Incubus.
REM: Sogni narrativi, serve ad apprendere
•
Nel midollo allungato c'è un orologio cerebrale che regola il ciclo del sonno e alterna il
sonno REM E NREM. Il ciclo dura 90 min e contiene 20-30 min di sonno REM. Quindi
8 ore di sonno conterranno 4-5 periodi di sonno REM.
FUNZIONI DEL SONNO:
Il sonno ad onde lente permette al cervello di recuperare, quindi di riposare. Gli
animali deprivati di sonno per molti giorni alla fine muoiono. Si ha un incremento del
metabolismo, alimentazione vorace e calo ponderale.
L'insonnia fatale familiare è un patologia ereditaria che causa degenerazione di porzioni
talamiche, stato sognante, perdita del controllo del SNC, insonnia e morte.
L'esercizio fisico può aumentare la quantità di sonno ad onde lente se provoca un aumento
della temperatura cerebrale, l'effetto può essere abolito raffreddando la testa.
Il sonno REM invece promuove lo sviluppo cerebrale e l'apprendimento,è molto più
presente nei bambini che negli adulti e se viene perso tendiamo a recuperalo con un effetto
detto rebound. CONTROLLO CHIMICO DEL SONNO:
Esistono sostanze che promuovono il sonno, prodotte durante la veglia e sostanze che
inducono la veglia, prodotte durante il sonno.
Per la veglia attiva e vigile ci sono 4 sistemi neurali:
1. SISTEMA ACETILCOLINERGICO dell' Area Peripeduncolare, Ponte e
Proencefalo Basale, coinvolto nell'attivazione corticale.
2. SISTEMA NORADRENERGICO del Locus Coerulus che influenza il livello di
vigilanza
3. SISTEMA SEROTONINERGICO dei Nuclei del Rafe coinvolto nei
comportamenti auromatici come locomozione e igiene
4. SISTEMA ISTAMINERGICO del Nucleo Tuberomammillare che influenza
l'attivazione corticale, attivando ad esempio i circuiti acetilcolinergici.
Il sonno NREM si produce in risposta all'attivazione dei neuroni dell' Areao Preottica
Ventro Laterale (APVL) che con proiezioni inibitorie GABAergiche, inibisce i neuroni
isaminergici del nucleo tuberomammillare, i neuroni noradrenergici del Locus Coerulus e
quelli serotoninergici dei nuclei del Rafe (resta attivo solo il sist. Acetilcolinergico
dell'area peripeduncolare che è respinsabile del sonno REM).
L' APVL si attiva anche se aumenta la temperatura cerebrale. Anche l'accumulo di
Adenosina promuove il sonno inibendo i neuroni acetilcolinergici dell'area preottica.
Il sonno REM si ha in risposta dei neuroni acetilcolinergici dell'area peripeduncolare.
Questi neuroni: Innescano le onde PGO (ponto-genicolo-occipitali prima manifestazione
del sonno REM in quanto l'attività elettrca inizia dal ponte si propaga ai nuclei genicolati e
quindi all'area corticale visiva primaria.), ma anke l'aurosal corticale grazie alle conessioni
talamiche e stimolano i neuroni della Formazione Reticolare Medio Pontina (FRMP),
(recettiva all' Ach durante il sonno REM) che a loro volta attivano quelli del proencefalo
basale.
I neuroni peripeduncolari sono inoltre responsabili dei movimenti oculari rapidi grazie alle
connessioni coi motoneuroni del tetto.
L'atonia è dovuta a neuroni acetilcolinergici localizzati nell'area sub-LC che ne attivano
altri del nucleo magnocellulare bulbare i quali inibiscono i motoneuroni spinali.
Anche il sonno REM è correlato alla temperatura, infatti si verifica dopo una fase di sonno
NREM in cui la temperatura cerebrale si è ridotta.
I neuroni noradrenergici del LC e quelli serotoninergici dei nuclei del Rafe hanno
effetti inibitori sui neuroni pontini responsabili del sonno REM che inizia solo dopo la
cessazione dell'attività di questi neuroni.
DISTURBI DEL SONNO:
L'insonnia può essere causata da un malessere reale, ma anke dagli stessi farmaci ipnotici:
insonnia da farmacodipendenza.
Talvolta è causata da Apnea Morfeica (cioè l'incapacità di dormire e respirare
contemporaneamente) che può essere corretta chirurgicamente o trattata indossando una
maschera notturna ad aria pressurizzata.
PROBLEMI ASSOCIATI AL SONNO REM:
La Narcolessia è una patologia caratterizzata da attacchi di sonno in condizioni noiose x
qualche minuto e il soggetto si sveglia sentendosi riposato. E' un disturbo genetico che
genera una lesione a carico della formazione reticolare pontina (il Sist. Imm. Distrugge i
neuroni che secernono orexina, neurotrasmettitore del ritmo sonno-veglia)
La Cataplessia il soggetto è cosciente,ma giace immobile in uno stato di sonno REM con
paralisi. Gli attacchi sono scatenati da emozioni forti o da uno sforzo fisico intenso.
Paralisi nel sonno si ha prima dell'addormentamento o dopo, quando la persona è ancora
sdraiata. Di solito è accompagnata da Allucinazioni Ipnagogiche terrorizzanti. Può uscire
da questo stato se viene toccata o se sente il suo nome
REM senza atonia, ereditario può essere causato da lesioni cerebrali o della regione sub-LC
e nucleo magnocellulare.
PROBLEMI ASSOCIATI AL SONNO AD ONDE LENTE:
Solitamente negli stadi più profondi 4: Enuresi Notturna,Sonnambulismo,Terrori notturni
Si hanno più spesso nei bambini e normalmente si correggono con l'età.