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GESTIONE DELLE ENTRATE

Il procedimento delle entrate è regolato dal regolamento generale di contabilità, l'art. 219 afferma che le entrate sono costituite da tutti i redditi, proventi e crediti di qualsiasi natura che lo Stato ha il diritto di riscuotere in virtù di leggi, decreti, regolamenti, o altri titoli. Tutte le entrate dello Stato devono essere inscritte nel bilancio di previsione. Per quelle, tuttavia, che non siano in esso previste rimane impregiudicato il diritto dello Stato a riscuoterle e fermo il dovere, da parte delle competenti amministrazioni e dei funzionari ed agenti incaricati, di curarne l'accertamento e la riscossione (quindi per le entrate vale il principio dell'autorizzazione ma non quella del vincolo, che vale per le spese). Le fasi del procedimento di rilevazione contabile delle entrate sono 3: - Accertamento: è lo strumento con cui viene individuata la ragione del credito dello Stato, la somma complessivamente dovuta e la

persona debitrice. L'accertamento implica l'iscrizione dell'entrata nello stato di previsione nell'anno in cui il credito viene a scadenza (esercizio finanziario in cui è effettivamente riscuotibile). Nel 2009 è stato introdotto l'accertamento qualificato, cioè l'obbligo di iscrivere le entrate nel triennio in cui risulteranno effettivamente riscosse (l'iscrizione nello stato di previsione dell'entrata dei proventi e crediti per un ammontare corrispondente a quello che lo Stato prevede di riscuotere nel triennio di riferimento). Il procedimento è gestito dagli uffici centrali del bilancio, ma a seconda dell'entrata di riferimento, la procedura di accertamento può essere diversa. Le modalità attraverso cui avviene sono: autoaccertamento dei tributi (realizzato dal contribuente e l'amministrazione interviene solo per rettificare dichiarazioni risultate irregolari o in caso di omessa presentazione

delle stesse); iscrizione a ruolo (in caso di inadempimento degli obblighi tributari del contribuente, i ruoli sono elenchi contenenti per ciascun contribuente inadempiente le generalità, il periodo d'imposta, la base imponibile e l'importo dovuto)); liste a carico (usate per l'accertamento dei proventi patrimoniali ed emaniali, sono dunque dei documenti di mera ricognizione dei crediti); altre specifiche scritture, usate per gli interessi attivi, proventi di servizi e simili);

Riscossione: procedimento che si avvale di più operazioni materiali volte a far in modo che effettivamente il soggetto debitore eroghi la spesa, ed è gestito dagli agenti della riscossione, che possono essere: dipendenti della stessa amministrazione; soggetti esterni a cui è affidato l'incarico per contratto; soggetti concessionari del servizio di riscossione (Agenzia delle Entrate-Riscossione, Poste italiane s.p.a);

Versamento: consiste nel trasferimento delle

Risorse acquisite mediante la riscossione, alle tesorerie dello Stato. Chiunque svolga la funzione di tesoreria deve rilasciare quietanza di pagamento, ovvero l'agente è responsabile per le entrate e l'importo che versa deve essere corrispondente all'atto di accertamento (la quietanza serve a verificare tale corrispondenza e può comportare forme di responsabilità contabile in caso di eventuali discordanze). I Tesorieri devono trasmettere periodicamente alla Ragioneria generale dello Stato il conto dei versamenti effettuati nelle loro casse.

GESTIONE DELLE SPESE

L'art. 269 afferma che le spese dello Stato sono quelle alle quali si deve provvedere a carico dell'erario a norma di leggi, decreti, regolamenti o altri atti, di qualsiasi specie, e quelle, in genere, necessarie per il funzionamento dei servizi pubblici che dipendono dalle amministrazioni dello Stato. Le spese si distinguono in: spese per finanziamenti di servizi collettivi;

investimenti finanziati dallo Stato; trasferimenti monetari a enti pubblici, famiglie, imprese.

Le fasi del procedimento di rilevazione contabile delle spese sono 4:

  1. Impegno: strumento che lega l'atto di assunzione dell'erogazione della spesa alla previsione di bilancio, dunque è l'atto giuridico con cui si vanno ad individuare gli elementi essenziali per la legittimità del pagamento; in particolare, il titolare del potere di spesa determina: la ragione del debito (il titolo della spesa, cioè se ha una fonte giuridica legittima, e può essere un atto giuridico avente forza di legge o un contratto con cui l'amministrazione abbia assunto obbligazioni nei confronti di terzi); soggetto creditore (può essere individuato in un secondo momento); l'importo da pagare (verificare la corrispondenza tra l'importo iscritto nel singolo capitolo di spesa e la quota che deve essere erogata in base all'atto che si sta assumendo); gli
esercizi finanziari su cui gravano le scadenze di pagamento, con riferimento all'obbligo di pagare una certa somma per un determinato periodo (ci deve essere convergenza tra l'imputazione in bilancio di quella spesa e l'iscrizione della stessa mediante atto di impegno). L'impegno deriva in sintesi da un obbligo di pagamento che l'amministrazione ha assunto. Si tenta di rendere più vicine le previsioni di cassa a quelle di competenza, e quindi ridurre lo scarto tra previsione ed effettivo conseguimento; per far ciò si è dato rilievo al cronoprogramma (piano finanziario dei pagamenti), ovvero alla programmazione periodica che ogni unità responsabile della spesa deve redigere per prevedere le obbligazioni che richiedono il pagamento e l'erogazione delle stesse; per avvicinare le previsioni di competenza con quelle di cassa, in particolare, si prevede l'imputazione della spesa mediante atto di impegno agli esercizi finanziari in

Cui le obbligazioni diventano esigibili, e non nel momento in cui sorge l'obbligazione. Questo meccanismo è incrementato per l'appunto con l'aggiornamento periodico del cronoprogramma dei pagamenti. Affinché l'impegno sia ammesso, deve trattarsi di somme dovute dallo Stato a seguito di obbligazioni giuridiche perfezionate, in quanto non può esserci impegno contabile in assenza di un impegno giuridico, e sulle unità elementari di bilancio devono essere presenti disponibilità finanziarie sufficienti in termini di competenza e di cassa, quindi si devono rispettare i limiti delle risorse assegnate in bilancio (in termini di competenza si verifica quando le disponibilità finanziarie consentono di far fronte alla spesa imputata in bilancio in ciascun anno; in termini di cassa quando le disponibilità finanziarie consentono di far fronte alla spesa imputata almeno nel primo anno, garantendo comunque il rispetto del cronoprogramma).

Gli impegni possono discendere da attività giuridiche diverse (es. leggi che dispongono determinate spese, contratti stipulati dalle amministrazioni, atti unilaterali dell'amministrazione, sentenze passate i giudicano che condannano l'amministrazione a pagare una determinata somma). Per il perfezionamento giuridico dell'atto amministrativo di impegno, non è sufficiente l'atto emanato dal singolo dirigente, ma è necessario il controllo di regolarità amministrativa e contabile da parte degli uffici centrali del bilancio, che dovranno verificare: la legalità (la spesa deve trovare il proprio fondamento in un'obbligazione giuridicamente perfezionata), la regolarità della documentazione (la completezza degli atti richiesti per la registrazione), la corretta imputazione della spesa, la disponibilità dei fondi. Se la verifica risulta positiva l'ufficio procede alla registrazione contabile dell'atto di impegno.

L'obbligazione risulterà così contabilmente regolare. Una volta chiuso l'esercizio finanziario al 31/12 nessun impegno potrà essere assunto a carico dell'esercizio scaduto, fatti salvi gli atti di impegno consistenti in variazioni di bilancio disposte con decreto del MEF connesse all'applicazione di provvedimenti legislativi pubblicati nell'ultimo quadrimestre dell'anno, ed in variazioni di bilancio disposte del MEF adottate nell'ultimo mese dell'anno, relative a rassegnazioni di entrate di scopo;

Liquidazione: fase formale attraverso cui si determina l'esatto ammontare della somma da pagare nei limiti dell'impegno. Con essa si individua dunque l'esatto ammontare del debito dello Stato e la persona del creditore. Fase strettamente connessa all'impegno, in quanto una spesa può essere liquidata solo nei limiti della somma impegnata e la liquidazione spessa di norma allo stesso organo.

amministrativo che ha promosso l’impegno, la liquidazione sorgedunque quando l’obbligazione diventa effettivamente esigibile;

Ordinazione: fase in cui le amministrazioni, tramite l’emissione del titolo di spesa, inoltranoalle Tesorerie (o altri organi competenti) l’ordine di pagare le somme liquidate, le quali poiautorizzano l’erogazione. Gli strumenti attraverso cui può avvenire l’ordinazione sonodiversi a seconda del tipo di spesa: mandati di pagamento (strumenti più diffusi, soprattuttonei rapporti di carattere occasionale, consiste in un ordine diretto alla tesoreria di pagare unadeterminata somma in favore di uno o più creditori dell’amministrazione); ruoli di spesafissa che valgono come titoli di autorizzazione continua a pagare, si riferiscono a spesepredeterminate nel loro ammontare (es. stipendi, pensioni); ordini di accreditamento, chesono aperture di credito che le tesorerie mettono a disposizione di certi

funzionari delegati ad effettuare determinate spese;

Pagamento: adempimento dell'obbligazione pecuniaria da parte del tesoriere e agli altri organi competenti si ha attraverso il pagamento, che avviene di norma mediante bonifico bancario o postale. Ogni singolo pagamento comporta la contestuale sottoscrizione della quietanza sul titolo di spesa da parte del creditore che la deve rilasciare.

Gli organi competenti sono i dirigenti con poteri di spesa delle PA, cioè i centri di responsabilità amministrativa a cui le risorse sono imputate sulla base degli stati di previsione della spesa autorizzati con la legge di bilancio.

GESTIONE DEI RESIDUI ATTIVI

I residui attivi sono espressione delle entrate accertate ma non ancora riscosse, ovvero di entrate riscosse ma non ancora versate al termine dell'anno finanziario. Vengono classificati in base al grado di esigibilità in 5 categorie: Crediti la cui riscossione quantunque ritardata può considerarsi certa;

Crediti per i quali il debitore ha ottenuto una dilazione di pagamento; crediti incerti perché su di essi c'è una controversia giudiziaria; crediti ritenuti di dubbia esigibilità.
Dettagli
A.A. 2021-2022
107 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veronicamelis96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità pubblica e contratti con le aa. pp. e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Vettori Nicoletta.