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Classificazione in base al tessuto trapiantato:
Nei trapianti omotopici il tessuto trapiantato sostituisce lo stesso tessuto nell’accettore. I
• due organismi possono trovarsi in diversi stadi dello sviluppo oppure essere due specie
differenti.
Nei trapianti eterotopici l’espianto è trapiantato in una regione differente da quella di
• provenienza.
Classificazione in base agli organismi utilizzati
Trapianti omospecifici: il trapianto viene tra organismi della stessa specie.
• Trapianti eterospecifici: donatore e accettore appartengono a specie diverse.
• per confermare che la vescicola ottica è l’induttore.
àEsperimenti
1. La vescicola ottica è circondata dal tessuto mesodermico, chiamato endoderma-
mesolaterale o mesoderma laterale. Per capire se l’induttore era il mesoderma o la piastra
neurale da cui si origina la vescicola ottica, gli studiosi hanno fatto una co-coltura di
espianti: hanno unito due espianti in un mezzo di coltura in modo da studiare se uno dei
due induce l’altro e se quest’ultimo è competente nella risposta. Hanno unito una porzione
di mesoderma, presunto induttore, e una porzione epiblasto (ectoderma), presunto
responder. Hanno eseguito lo stesso esperimento con la placca neurale al posto del
mesoderma. Solo nell’esperimento con la placca neurale si forma il cristallino; il mesoderma
non ha ruolo nell’induzione dell’epiblasto.
2. Utilizzando la tecnica del trapianto: espiantando la vescicola ottica da un embrione non si
osserva la formazione del cristallino perché l’epiblasto non viene indotto. Per confermare
che il mesoderma non è coinvolto nell’induzione dell’epiblasto, si può trapiantare del
mesoderma al posto della vescicola ottica: non si forma il cristallino.
3. Trapianto eterotopico per dimostrare l’importanza della competenza del responder. Si pone
la vescicola ottica a contatto con l’epiblasto del tronco anziché del capo: la vescicola ottica
non è in grado d’indurre nessun tipo di differenziamento nell’epiblasto del tronco perché
questa regione dell’epiblasto non è competente a rispondere ai segnali d’induzione.
* la compatibilità inducer-responder è regionalmente specifica!
4. Trapianto omotopico di ectoderma di gastrula a diversi stadi embrionali in una nerula, che
presenta l’inducer: solo l’ectoderma della gastrula a stadio intermedio è un buon responder
competente ad essere indotto; se la gastrula è si ad uno stadio iniziale il responder ancora
non è competente, mentre ad uno stadio avanzato ha smesso di esserlo.
* l’induzione è anche tempo-specifica: nelle diverse fasi dello sviluppo le cellule possono
avere competenza diversa. È importante che i segnali provenienti dall’inducer siano diretti
ad un responder in quel momento competente.
Induzione mesenchima-epitelio
Spesso i tessuti sono caratterizzati da un lato mesenchimale e uno epiteliale: esempio il derma
con l’epidermide mesenchimale e l’epitelio, costituito da cellule molto simili tra di loro, fisse,
con la funzione di protezione. Le cellule mesenchimali invece sono mobili perchè immerse in
una matrice esctracellulare che è in continua evoluzione, in quanto è costituita da proteine
che cambiano a seconda dello sviluppo, stimoli fisiologici e stimoli meccanici esterni. Tra
mesenchima ed epitelio c’è un rapporto di inducer-responder: segnali provenienti dal
mesenchima inducono l’epitelio a differenziarsi.
di differenziamento degli annessi cutanei: il mesenchima induce nelle cellule fisse
àEsempio
dell’epitelio un cambiamento tanto radicale da indurle a formare strutture completamente
differenti dall’epitelio. Le penne delle ali degli uccelli derivano dall’epitelio dell’ala che si è
differeniato; le unghie si originano dall’epitelio del piede, in seguito all’induzione da parte del
mesenchima del piede. Esperimento di trapianto eterotopico: si pone il mesenchima dell’ala a
contatto con l’epitelio del piede. L’epitelio si differenzia come unghia e non come penna.
L’induzione del mesenchima sull’epitelio (ectoderma) è specifica della regione.
eterospecifico: si usano un tritone, stadio larvale di salamandra, e un girino. La
àTrapianto
rana e la salamandra presentano un apparato boccale completamente differente: rana ha
denti la salamandra no. L’ectoderma della gastrula di rana viene trapiantato nella gastrula di
tritone: il meccanismo di induzione avviene, ma nella gastrula di tritone si forma l’apparato
boccale del girino. l’ectoderma di rana viene indotto dal mesoderma di salamandra a formare
la struttura che geneticamente era predisposto a creare. Sia la competenza che l’induzione
sono geneticamente determinati.