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Estratto del documento

le curve carichi-allungamenti caratterizzano i materiali:

spost e deformazioni sono legati dalle eq. costitutive

Si riducono sto spostamento potrà ridursi a 3 componenti

determinato le 3 componenti lungo le 3 direzioni. Go, le

deformazioni

Ex = ∂u/∂x

Ey = ∂v/∂y

Ez = ∂w/∂z

STRETCHING: allungamento rispetto ad una

Effettuando una derivate parite abbiamo

una deformazione angolare

Il corpo reagisce ad una deformazione con una REAZIONE ELASTICA:

un campo di forze che si oppongono alla deformazione.

Quando si deforma un corpo non è detto che il corpo

continua a deformarsi senza rompersi (STRESS) se alcune si

tensioni troppo elevate il corpo può rompersi.

RIGIDEZZA: data la tensioni si dice quanto il materiale si

deforma.

La matrice costitutiva è quella che contiene le 3x3 dell II ordini:

delle tensioni e delle deformazioni.

La caratterizzazione del materiali e porta a calcolare le

costanti elastiche: (attraverso la prove spostamenti - forze)

s=f/A

limite di proporzionalità

limite di elasticità

rompe

∆L

Un materiale duttile è più deformabile di uno fragile che si rompe subito dopo il limite di proporzionalità. Si aggiungono elementi leganti per aumentare la duttilità.

I materiali metallici hanno un grande numero di legami metaldici (intermolecolari) mentre uno hanno legami con Van der Waals.

a:b:c

α=β=90°

La distribuzione atomica -> la struttura cristallina dipende dalla temperatura

La distribuzione influenza la deformazione. In certe celle vi è preferibilmente zone di maggiore densità

|Fr| ∝ 1/x2

le forza di repulsione sono

a base di quello di attrazione

forza risultante che agisce

posizione di riposo o di equilibrio degli atomi

ø ∝ ε => ∂ø/∂ε =const

σ=E·ε

ε = x - xe/xe

Ε ̄= ∂ε/∂E = dε/dE

; 1/xe 1/dx

σ= xe ∂P/A ∂d solo visibile a livello microscopico

Nel tratto di elasticità non lineare del cost.

queste forze sono in funzione degli spostamenti

=>

∂σ = f(Ε)

R equilib. instabile

Il buckling avviene solo in corpi in compressione. Si parla un po' del materiale, ma soprattutto della forma. -> Ogni struttura compressa è sottile e soggetta all'instabilità.

es.: un tubo in pressione

zona di instabilità

λi: Per ← la frazione di carico applicato che serve ad innescare l'instabilità elastica

Si cerca di avere il buckling in condizione elastica perché in regime plastico deformerebbe permanentemente il corpo

POST BUCKLING - recupero elastico

Considerandolo un provino sottile potranno avere imperfezioni macroscopiche e microscopiche. Le prime sono undulazioni RANDOM sulla superficie e alterano lo stato di tensione -> cioè in stato di compressione si arriverà al buckling

cambio di curvatura => Le tensioni non sono simmetriche, si cambia la trazione del provino e il suo comportamento

Il fenomeno dello SNAP-THROUGH(!) (essendo la parte simmetrica della deformazione) non c'è alcuna variazione di forma.

Nel caso imperfetto eliminiamo alla testura la deformazione non simmetrica che => [Wi imp., Wref - Wn.s]

λ fattore di carico

λs λc < 1

Il carico max(/ULTIMATe) della struttura imperfetta è il piccole di spieggio alla || struttura perfetta

a causa delle imperfezioni si abbassa la resistenza del materiale

Nell'analisi non lineare F = K(|x| x

→ La differenza tra λs e λc la può conoscere in funzione del livello dell' imperfezione

Se coincide con in non c'è

Sx Sy Sz puntiamo con ABC angoli; con coseni direttori sono l, m, n

Sx = S lξ + lηx1m zz =>

Sy = RS = l xz + l xy + m yz =>

Sz = m S = l xz + lηz2m z + m zz

(l dx - S l) + l xy + m zz = 0

l xx + l zzm (dz - S l) = 0;

l = l - m = 0 =>

l x y + l (ey - S l) - mĉy z = 0

È una matrice simmetrica => λ => autovalori reali

Ix = dx - Sl | zxz

dy - Sl zy |

z x2 | zy2 dx - S2

Devo trovare gli autovalori = | I | = 0 == S3 | T3 | S2 | Is | S1 | o

termini lineari quadratici e cubici emergono nelle funzioni

Sviluppando il det. - abbiamo Ix | dx tdy dz |

Iz | zy x2t2z2

Secondo lo y sono nulle otteniamo x t

v valore noto = (s3, s1, s2) cosy - l sin2l cos2 B Y I I3 = xdxyd zezzz2k = xz + zy2tx y2z x d22xy = l dx + c

Termini principali

[al b c 3] sono ind. assunti

basi sistema di riferimento

Esprimiamo lo stato di Stress 1 al piano

Calcolando prima gli autovalori

[s1 s3 ss2] puoi calcolare dopo il l, m = avere le oscillazioni lungo le quali agiscono gli sforzi

Per calcolare le [ ] capacità [max] (= maggiore unità statica => materiali duttile corrisponde al punto in cui avviene la rottura forniamo un modello

J2 = 1/6[(Sxt)2, Syt, Szt]

S1 =    d3/2 S3;      S2 =    d3/2 S3;      S2 = d32-d13

S3= ³&root;3 d4-d1/6

Nt    d3 S1    J2^(6) = 6

Nella plastica J2 = 4

  • Nel piano d3 = 0 =>    1/3[(bx-y)2 + cy - →

Se propongo J2 (t)

Parellelepipedo base quadrata

Se propongo d F = -α ΔT E A

E = εx + α ΔT E A (esterna che agisce nella molla)

ε = εx + α ΔT E E positiva che per cose nuove nel riferimento locale delle travi

Nel caso isotropo Δε = ε α E ΔT σ = ε E ΔT

εx = (1/C) [ (bx - by - bz) xx ΔT ]

εy = (1/E) [ (by - bx + bz) xx ΔT ] + xy ΔT

εz = (1/C) [ (bz - bx + by) xx ΔT ] + xz ΔT

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
129 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vstrippoli82 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzioni di macchine e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Demelio Giuseppe.