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HOVL AND E LA SCUOLA DI YALE: LE ORIGINI DEGLI STUDI SU COMUNICAZIONE E PERSUASIONE
Introduzione: individuare quali caratteristiche della comunicazione (fonte, messaggio, ricevente) risultano più efficaci in termini di induzione di cambiamenti. Applicazioni in campo militare.
Scelte di metodo: metodo sperimentale, stretta connessione tra il fenomeno e la risoluzione di problemi concreti.
Il programma prevedeva di articolare la combinazione di 4 variabili indipendenti con 3 dipendenti e 5 caratteristiche del ricevente come variabili intervenienti.
Le opinioni, al pari delle abitudini, derivano da apprendimenti che tendono a manifestarsi fino a quando l'individuo non compie un'esperienza di apprendimento sostitutiva. Ciò implica che una comunicazione persuasiva che provoca un cambiamento viene concepita da questi studiosi come un'esperienza di apprendimento veicolata dalla comunicazione. Affinché la nuova opinione sostituisca quella vecchia, è necessario
che la fonte credibile ha sulla persuasione è dovuta al fatto che le persone tendono a fidarsi di fonti che considerano affidabili. Quando una fonte è considerata credibile, le persone sono più inclini ad accettare le sue opinioni e ad essere influenzate dai suoi messaggi persuasivi. Il fenomeno del sleeper effect si verifica quando le persone dimenticano la fonte di un messaggio ma si basano comunque sulle argomentazioni contenute nel messaggio per formare le proprie opinioni. Inizialmente, la credibilità della fonte influisce sulla motivazione delle persone ad accettare o respingere una posizione sostenuta dalla fonte. Tuttavia, una volta che il ricordo della fonte svanisce, anche l'effetto di questa motivazione svanisce e rimane solo l'effetto dei contenuti informativi del messaggio. Inoltre, i risultati delle prove sperimentali mostrano che quando un messaggio persuasivo contiene un forte appello alla paura, la raccomandazione contenuta nel messaggio non viene presa in considerazione perché induce maggiore tensione emotiva nell'audience. Questo significa che le persone tendono a respingere le raccomandazioni che suscitano paura, poiché preferiscono evitare situazioni che causano tensione emotiva. In conclusione, la credibilità della fonte e il contenuto persuasivo del messaggio sono fattori importanti che influenzano la persuasione. Le persone tendono a fidarsi di fonti credibili e a essere influenzate dai loro messaggi, ma possono anche basarsi sul contenuto informativo del messaggio per formare le proprie opinioni.Sul comportamento nella direzione desiderata dalla fonte, si ottiene quando l'appello è debole.
COMPITO 5 1. Esperimento di Hovland – H. ha coordinato un gruppo di studiosi all'Università di Yale; questo gruppo mirava a identificare quali caratteristiche relative ai componenti della comunicazione (fonte, messaggio e destinatario) erano più efficaci in termini di indurre cambiamenti. Hovland ha adottato il metodo sperimentale, in base al quale il ricercatore controlla la variazione di quei fattori (variabili indipendenti) che ipotizza hanno un ruolo casuale nella formazione e nella riformulazione delle opinioni, vale a dire quei fattori che possono intervenire per confondere l'effetto di variabili indipendenti e osservare eventuali cambiamenti negli atteggiamenti finali. Per la prima volta in quest'area, il passaggio della descrizione viene fatto all'interpretazione causale (spiegazione) del cambiamento di atteggiamento. Hovland e il gruppo Yale
hanno adottato unostile convergente definito in quanto orientato all'individualizzazione dei collegamenti causali e, successivamente, all'uso di diverse teorie che potrebbero spiegare le relazioni osservate tra variabili indipendenti e dipendenti.
Hovland era principalmente interessato a identificare tutti i possibili fattori che influenzano il cambiamento degli atteggiamenti e sviluppo a questo scopo il suo programma di ricerca. Il programma prevedeva di articolare la combinazione di 4 variabili indipendenti. Dichiarate nel messaggio, ricordo, opinione finale) e con 5 variabili intervenienti (intelligenza, scolarità, l'attivazione iniziale, probabilità di ascoltare contro-argomentazioni, partecipazione attiva).
I risultati dell'esperimento furono:
- Credibilità del comunicatore: considerando la fonte, egli capì che il cambiamento di opinione nella direzione sostenuta dalla fonte si realizzava molto più spesso quando il messaggio fu attribuito
alla fonte credibile. Tuttavia, la credibilità della gente è un primo momento importante. Una volta sbiadito il ricordo della fonte, spera anche di notare la motivazione e resta solo l'utente dei contenuti informativi.
Il messaggio: considera il messaggio, riferito all'appello alla paura(1) ed emerse che un appello forte provoca un'attivazione talmente intensa da interferire con il contenuto del messaggio, invece un appello alla paura debole aumenta la probabilità che il soggetto consideri il problema e che si seguano le raccomandazioni contenute.
Nei disegni sperimentali sono state incluse le variabili separate che consentono di assistere o ostacolare l'apprendimento dei contenuti informativi, per poi osservare il grado di accettazione delle posizioni sostenute nei messaggi.(2) La prima di queste variabili riguarda la presenza o meno nel messaggio di una conclusione esplicita al termine delle argomentazioni. Furono confrontati con gli effetti persuasivi.
di due messaggi identici, eccetto per il fatto che in una fonte esplicita una conclusione mentre nel secondo no; il risultato fu il messaggio con conclusione esplicita induceva il cambiamento di opinione nella direzione desiderata in un numero di soggetti doppio rispetto a quanto succedeva per il messaggio con conclusione implicita. (3) La seconda variabile indipendente da quella relativa all'opportunità di includere nel messaggio da solo le argomentazioni a favore della posizione sostenuta (comunicazione unilaterale) oppure includere anche quella contraria (comunicazione bilaterale). Sono stati provocati risultati efficaci, ma i cambiamenti sono provocati dal messaggio bilaterale risultarono più resistenti. -il ricevente: una comunicazione che illustri i vantaggi derivanti dall'accettazione di una determinata posizione può essere persuasiva solo in relazione alle motivazioni individuali del destinatario. Alcuni dei motivi più importanti derivano dal fatto chele persone appartengono a gruppi.- Correlazione negativa tra la valutazione dell'appartenenza al gruppo e il cambiamento di atteggiamento causato da una comunicazione che supporta una posizione contraria alla norma del gruppo, solo nella condizione di visibilità.
- Autostima: le persone più facilmente influenzate sono quelle con scarsa autostima.
- Intelligenza: esiste una relazione curvilinea tra intelligenza e vulnerabilità alla persuasione, questo dipende dalle caratteristiche del messaggio.
Messe in atto prima, e può mettere in pericolo la propria incolumità fisica. Ci si può autoconvincere che la situazione non sia pericolosa e non richieda interventi. Spesso si verifica la diffusione di responsabilità, si pensa di non avere la responsabilità di intervenire, se si è da soli sì, ma in presenza di altre persone si scarica la responsabilità su di loro. Esperimento del cubicolo con bambini. Critiche: Un elemento mancante nel modello è il fatto che le persone valutano i pro e contro connessi ad ogni propria eventuale azione di intervento. Meriti: creare situazioni realistiche... Esperimenti di Darley e Latané. L'effetto spettatore, che si riferisce ai casi in cui gli individui non offrono nessun aiuto a una vittima quando sono presenti altre persone, è quindi meno probabile che le persone aiutino in caso di emergenza quando sono insieme ad altri rispetto a quando sono da sole. Tale effetto è
agire in una situazione di emergenza. • Effetto spettatore: la presenza di altre persone può portare a un fenomeno di "passività sociale", in cui ogni individuo si aspetta che qualcun altro intervenga e quindi nessuno prende l'iniziativa. • Inibizione sociale: la presenza di altre persone può generare una sensazione di autoconsapevolezza e di paura del giudizio degli altri, che inibisce l'azione. Questi effetti sono stati osservati in diversi contesti e situazioni, confermando la teoria del "bystander effect" o "effetto spettatore".agire.
- Inibizione del pubblico: la presenza di altri può rendere le persone a disagio nell'attuare i desideri, è presente la paura della figura brutta, quindi il timore di agire nel modo giusto o accade un errore stupido di fronte agli altri.
- Influenza sociale: altri aspetti di un modello d'azione, passivi e senza problemi la situazione perde di serietà. Il comportamento è il prodotto dell'individuo e dell'ambiente, esiste una serie di risultati della ricerca che hanno una tariffa con lo stato dell'animale e con alcune differenze individuali:
- Stati d'animo: quando le persone stanno bene sono più pronte ad aiutare, chi invece ha uno stato d'animo negativo tende a non aiutare, in ogni caso l'aiuto è fonte di buon umore.
- Misure della personalità: poca o nessuna influenza sul prestare aiuto, non esiste una personalità altruistica di per sé.