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La sistematizzazione della prassi
Servizio sociale orientato al fare
1.la prima peculiarità è data dal suo
intervenire direttamente dentro le
situazioni:
è protagonista di conoscenze/analisi dei
•. fenomeni e al tempo stesso della
trasformazione degli stessi;
assolve al compito di rilevare i bisogni,
•. individuare i problemi e nello stesso
tempo programma, attua, valuta gli
interventi necessari per la loro
soddisfazione/ soluzione .
segue
2. in queste tre dimensioni:
la seconda che opera
• la dimensione personale :
i cittadini di un determinato territorio, singoli individui o
gruppi che esprimono richieste: l’utenza reale o potenziale
dei servizi
• la dimensione istituzionale: l’organizzazione pubblica
o privata da cui dipende e tramite la quale vengono
offerte le prestazioni
• la dimensione interrelazionale: l’esperienza del
comunicare tra persone e tra cittadini e istituzioni
La dimensione interrelazionale, che costituisce il tratto
più impegnativo del suo lavoro soprattutto da quando
è entrato come professionista alle dipendenze di
strutture organizzative pubbliche (Enti locali, ASL,
Ministeri),
lo vincola ad una “doppia prospettiva” :
• tra compiti connessi al mandato sociale (obbligo di
rispondere alle richieste) e mandato istituzionale
(dovere di rispettare le procedure)
• un ruolo di mediazione che non sempre concilia i
valori della professione con le logiche istituzionali
3. Questo dato introduce un altro elemento
caratterizzante l’agire professionale dell’assistente
sociale l’essere un
“operatore di sintesi”
tra aspetti che potrebbero apparire inconciliabili
• teoria/pratica
• individuo/società
• mandato sociale/mandato istituzionale
• microsistema/ macrosistema
• valori della professione/ aspettative dell’Ente
2. Il contributo delle scienze umane
sociologia: approccio funzionalista (Durkheim),
• strutturalista (L.Straus), fenomenologico (E. Husserl,
marxista (Marx), sistemico (L.V.Bertalanffay)
• psicologia: approccio psicanalitico (Freud),
comportamentista (Watson), dell’analisi transazionale (E
Berne), cognitivista (V. Neisser)
• psico-sociologia: approccio orientato vs: sociometria
(Moreno), psicologia dinamica (K. Lewin), analisi
istituzionale (R Lourau), psicologia umanistica (K.Rogers)
• scienze dell’educazione: approccio pragmatico (Dewey),
contestualista (Vygotskj), culturalista (Bruner)
a) Gli assunti di fondo del cognitivismo
i modi di pensare delle persone
influenzano e sono influenzati dalle
emozioni e dal comportamento in un
ciclo interattivo continuo e possono
essere:
• adeguati alla conoscenza della realtà
(cioè razionali), oppure
• distorti rispetto ad essa ( cioè
irrazionali) segue
L’assistente sociale è chiamato a svolgere una
funzione di sostegno alla persona, al nucleo
familiare, ai gruppi, alla comunità, per far
riconoscere e prendere coscienza ad ognuno
dei propri costrutti cognitivi (convinzioni,
ipotesi, interpretazioni, aspettative, valori) e far
acquisire modalità più valide e razionali di
soluzione dei problemi.
b) I principi della psicologia umanistica
la persona umana dotata di interezza
ed unicità, si può conoscere basandosi
sulla comprensione della esperienza che
compie qui e ora e non sulla
interpretazione dei suoi comportamenti
passati o sulle attese moralistiche del
suo futuro e avendo la consapevolezza
che tale esperienza è fortemente
influenzata dall’accoglienza
segue
L’assistente sociale è impegnato, perciò,
a svolgere il ruolo di facilitatore per una
maggior padronanza del problema ( sul
piano razionale), delle potenzialità
interiori (sul piano emotivo), della
coerenza necessaria a mantenere gli
impegni (sul piano etico
comportamentale).
Strategia del problem solving
Le due teorizzazione orientano l’assistente
sociale ad avere presente che
ogni problema può essere risolto se le
persone o i gruppi che ne sono
consapevoli attivano un processo di
pensare,
apprendimento di nuovi modi di
sentire, agire che portano ad un
cambiamento reale interno ed esterno
c) l’ottica sistemica
induce a vedere sempre correlati i
fenomeni relativi ad un individuo, ad un
gruppo, ad una organizzazione con altri che
interagiscono su quell’individuo, quel
gruppo, quell’organizzazione, tanto che:
la comprensione e modificabilità dei
primi dipende dalla comprensione e
modificabilità dei secondi.
contributo scienze umane e valori etici
Questa scelta di campo cognitivo –
umanista che utilizza la strategia problem
solving in un’ottica sistemica, non solo è
rispettosa dei valori e principi ispiratori del
Servizio Sociale, ma ne costituisce un
fecondo terreno di sviluppo.