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L'apparato di Golgi

L'apparato di Golgi venne scoperto da Camillo Golgi (ha vinto il Nobel per la colorazione del tessuto nervoso) che lo identificò per primo attraverso una reazione chiamata cromoargentica. Se voglio vederlo bene devo andare a livello del microscopio elettronico. È formato da un insieme di cisterne impilate tra loro, non c'è un apparato unico ma ci sono più unità di cisterne all'interno della cellula, solitamente quindi non è un organello unico. Ognuna di queste strutture si chiama dittiosoma (nelle cellule degli invertebrati si vedono bene). Ogni dittiosoma è quindi formato da un insieme di cisterne impilate. Non sono rettilinee ma sono incurvate per cui ne riconosciamo una faccia convessa chiamata cis, rivolta verso il RER, ed una faccia concava chiamata trans, rivolta verso la membrana cellulare. Le cisterne interne si chiamano cisterne mediane. La prima cisterna cis riceve le vescicole cariche di.

Le glicoproteine provenienti dal RER vengono rilasciate dentro il lume della cisterna e attraversano l'apparato di Golgi fino ad arrivare all'ultima cisterna trans. Durante il tragitto lungo il dittiosoma, la componente glucidica della glicoproteina viene modificata a seconda del destino finale della glicoproteina stessa.

Come fanno queste glicoproteine ad andare da una cisterna all'altra? Il materiale si accumula ad un'estremità della cisterna e da qui si stacca una vescicola che va alla cisterna successiva. Questa modalità di trasferimento delle glicoproteine giustifica il fatto che al microscopio si vedono le estremità dell'apparato dilatate.

Le glicoproteine modificate abbandoneranno l'ultima cisterna trans attraverso delle vescicole che potranno seguire 3 vie:

  1. Via della secrezione regolata o controllata;
  2. Via della secrezione costitutiva;
  3. In quest'ultimo caso dalla cisterna trans si stacca il lisosoma primario.

Via lisosomiale. La componente glucidica delle glicoproteine contenute nelle vescicole viene modificata in modo differente a seconda del destino della vescicola.

Secrezione regolata o controllata

Le vescicole destinate a questo processo di secrezione abbandonano il dittiosoma, si portano verso la membrana cellulare e si accumulano al di sotto della membrana stessa. La cellula riceve dunque uno stimolo (intra o extracellulare) e queste vescicole andranno incontro ad un repentino processo di esocitosi per cui il loro contenuto viene riversato in maniera abbondante nello spazio extracellulare. La membrana della vescicola si va a fondere con la membrana cellulare. Questo tipo di secrezione non viene svolta da tutte le cellule, quelle specializzate in questa secrezione sono ad esempio quelle degli epiteli ghiandolari e i neuroni quando emettono il neurotrasmettitore.

Secrezione costitutiva

È una secrezione che avviene in tutte le cellule, in questo tipo di secrezione, lentamente ma in modo continuo,

Le vescicole abbandonano il golgi, raggiungono la membrana cellulare e vanno incontro ad un processo di esocitosi. La loro membrana si fonde dunque con la membrana cellulare e il loro contenuto viene riversato nello spazio extracellulare. Questa secrezione consente di rinnovare la membrana cellulare e permette di rinnovare anche la matrice extracellulare perché vengono emesse delle molecole che formano la matrice extracellulare (es. collagene del connettivo).

Via lisosomiale

Il lisosoma primario è una vescicola che si stacca dal Golgi e che verrà utilizzata per digerire ciò che alla cellula non serve più. Questo materiale è estremamente importante che le glicoproteine degli enzimi lisosomiali siano segregate nei lisosomi primari e non in altre vescicole altrimenti distruggerebbero il tessuto. Come fa il Golgi a segregare questi enzimi? Sulla membrana della cisterna trans compare un

recettore che si chiama recettore per il mannosio 6-fosfatoche è accumulato in una zona che attrae gli enzimi lisosomiali. Il recettore si lega in modo specifico almannosio 6-fosfato e segrega in una zona del Golgi gli enzimi lisosomiali. Da questa zona si staccherannopoi i lisosomi primari.

ENDOCITOSI è la capacità che hanno le cellule di portare al loro interno del materiale che non è in grado di attraversare lamembrana cellulare. In un processo di endocitosi un tratto della membrana cellulare si va ad invaginare equest'invaginazione si spinge sempre più all'interno della cellula fino ad autosigillarsi e staccarsi dallamembrana cellulare. Esistono 3 tipi di endocitosi:

  1. Endocitosi in fase fluida, pinocitosi (la cellula porta al suo interno H2O e le molecole in essadisciolte);
  2. Endocitosi da adsorbimento (prevede che il materiale per attrazione elettrostatica sia assorbito sullasuperficie della membrana cellulare).
  3. Endocitosi recettore

mediata = in un tratto di membrana si accumulano dei recettori, questo tratto legherà le molecole da endocitare ed andrà incontro ad invaginazione formando una vescicola nella quale ci sono i recettori legati alle loro molecole specifiche. Processo più specifico degli altri. Con questo processo di endocitosi si vanno a bilanciare i processi di esocitosi. La cellula porta dentro delle sostanze che vanno incontro ai lisosomi primari e la digestione operata dagli enzimi litici permette di ottenere delle molecole che verranno poi utilizzate dalla cellula.

Transcitosi = la vescicola endocitata attraversa tutto il citoplasma cellulare e raggiunto il versante opposto va incontro ad esocitosi. È molto importante per il passaggio delle barriere nel nostro organismo. Viene utilizzata dai virus come meccanismo di entrata (Virus HIV che porta ad encefalite).

FAGOCITOSI fare anche un altro processo simili all'endocitosi: la Le cellule possono fagocitosi. È un

Il processo che permette alle cellule di portare al suo interno, tramite vescicole, delle particelle molto grandi (detriti cellulari, microrganismi, sostanze inquinanti presenti nell'ambiente) è chiamato endocitosi. Mentre l'endocitosi è un processo comune a tutte le cellule, la fagocitosi è un metodo specifico di alcune cellule (es. macrofago). La cellula emette due prolungamenti con i quali va ad abbracciare il materiale che dev'essere portato all'interno. Le due estremità dei prolungamenti si fondono tra loro e si formerà, all'interno della cellula, una grossa vescicola chiamata fagosoma, all'interno della quale c'è il materiale fagocitato. Il fagosoma portato all'interno della cellula si fonderà con il lisosoma primario.

I lisosomi primari originano dall'apparato di Golgi. Sono organelli delimitati da membrana e sono vescicole elettrondense. All'interno dei lisosomi primari sono presenti degli enzimi.

Chiamati idrolasi acide che sono in grado di demolire, a seconda del tipo di enzima, diverse molecole (proteine, glucidi, lipidi, acidi nucleici, ecc...). Sono enzimi che si attivano solo con un pH acido (< 7). Non sono attivi perché il pH è neutro. Supponiamo quindi che la cellula vada incontro ad un evento di endocitosi trasportando all'interno del materiale tramite vescicola chiamata endosoma precoce (pH neutro) verso l'interno che si troverà subito al di sotto della membrana cellulare. Questo endosoma precoce si sposta dalla cellula e diventa un endosoma tardivo che alcuni autori chiamano perinucleare (perché si avvicina al nucleo). Lungo il tragitto che compie questa vescicola, succede che delle pompe protoniche presenti sulla membrana della vescicola, immettono H+ all'interno dell'endosoma. L'interno dell'endosoma quindi si acidifica. L'endosoma tardivo si va a fondere quindi con...

Il lisosoma primario si forma come una struttura che acidifica. Alcuni lo chiamano endolisosoma, mentre altri lo definiscono lisosoma secondario o maturo se ha iniziato da tempo la sua attività. Questo lisosoma sarà più grande di quello primario e gli enzimi al suo interno saranno attivi. Il lisosoma può quindi degradare il materiale portato dall'endosoma. I prodotti che derivano da questi processi di degradazione vanno nel citoplasma e vengono utilizzati dalla cellula. Capita normalmente che all'interno del materiale endocitato non sia demolito completamente, qualche residuo può rimanere infatti. Si formerà quindi una vescicola con materiale indigerito o parzialmente digerito che si chiamerà corpo residuo. Questi corpi residui possono rimanere nella cellula per tutta la vita (la quantità di corpi residui può ad esempio dare un'idea dell'età di un neurone) oppure il suo.

contenuto viene espulso mediante esocitosi. Con la fagocitosi, invece che un endosoma, si formerà un fagosoma che compie lo stesso percorso dell'endosoma. Fagosoma precoce fagosoma tardivo fagolisosoma/lisosoma secondario lisosoma maturo corpo residuo. Nel caso in cui, invece, fosse un organello cellulare a dover essere degradato, il reticolo endoplasmatico si dispone attorno all'organello liscio della cellula da digerire andando a formare una vescicola (con all'interno l'organello stesso) chiamata vacuolo autofagico che si andrà a fondere con il lisosoma primario formando un autofagolisosoma/lisosoma autofagico/lisosoma secondario che avrà lo stesso destino degli altri.

MITOCONDRI con la cellula. Erano batteri che sono stati inglobati all'interno I mitocondri hanno un rapporto simbiotico cominciato a vivere in maniera simbiotica con lei perché c'era un vantaggio per della cellula e hanno C'è un vantaggio

reciproco, entrambi (teoria endosimbiontica). quindi, per mitocondrio e cellula. Qual è il vantaggio per la cellula? La produzione di ATP (che viene prodotta anche in minima parte dalla cellula stessa ma nei mitocondri ne viene prodotta di più). Il vantaggio del mitocondrio invece utilizza le proteine sintetizzate dalla cellula. Il mitocondrio, essendo un batterio, può fare una sintesi proteica autonoma ma ottiene più proteine dalla cellula. I mitocondri come organelli cellulari si vedono al microscopio elettronico, generalmente vengono descritti di forma bastoncellare ma ce ne sono anche di ovoidali o di forma irregolare. Hanno la capacità di autoduplicarsi. Al microscopio ottico non si può vedere un mitocondrio in quanto tale. Se uso la fuxina d'Altman si vedono delle zone in cui sono presenti dei mitocondri ma non vedo i mitocondri veri e propri (so solo se ce ne sono). Un altro sistema per vedere se sono presenti è quello di utilizzarene: la membrana esterna e la membrana interna. La membrana esterna del mitocondrio è permeabile e contiene numerosi pori che permettono il passaggio di molecole di piccole dimensioni. La membrana interna, invece, è altamente selettiva e contiene molte proteine che sono coinvolte nella produzione di energia tramite la respirazione cellulare. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare i seguenti tag: - `` per evidenziare il testo in grassetto - `` per evidenziare il testo in corsivo - `

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    ` e `
  • ` per creare una lista non ordinata Ecco un esempio di come potresti formattare il testo utilizzando questi tag: ```html

    Il Verde Janus.

    Se osservo un mitocondri al microscopio elettronico posso osservare due membrane: la membrana esterna e la membrana interna. La membrana esterna del mitocondrio è permeabile e contiene numerosi pori che permettono il passaggio di molecole di piccole dimensioni. La membrana interna, invece, è altamente selettiva e contiene molte proteine che sono coinvolte nella produzione di energia tramite la respirazione cellulare.

    ``` Ricorda che puoi aggiungere altri tag html a seconda delle tue esigenze per formattare il testo in modo appropriato.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
9 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/01 Anatomia degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Starbounx di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia con elementi di istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bombardi Cristiano.