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RER all’interno del quale vengono sintetizzate numerose proteine fondamentali per la
vita dei perossisomi e proteine di membrana.
Come detto una delle funzioni fondamentali del RER è quella di sintetizzare le
proteine di membrana. A esse però deve essere garantito un giusto smistamento per
questo su di essa sono presenti SEQUENZE SEGNALE che servono ai recettori di
smistamento a indirizzarla correttamente verso l’organo bersaglio sulla cui membrana
ci sono recettori e CANALI DI TRASLOCAZIONE che la conducono dove è
richiesta se tale sequenza manca la proteina resta libera nel citoplasma. Lo
smistamento avviene in due modi: VIA CITOPLASMATICA e VIA SECRETORIA.
Per quanto riguarda la via citoplasmatica,detta anche importazione post
traduzionale,la proteina a seconda che abbia o meno la sequenza segnale può
raggiungere l’organo bersaglio o restare nel citosol. Per quanto riguarda invece la via
secretoria, detta anche importazione cotraduzionale,la proteina appena uscita dalla
sub maggiore del ribosoma ha una sequenza segnale letta e riconosciuta dal ribosoma
stesso che si lega a essa e la trasporta sul RE che diventa RER e qui completa la sua
sintesi introducendola gradualmente nel lume. La sequenza segnale è caratteristica
per ogni organo bersaglio. Abbiamo detto che il RER sintetizza le proteine trans
membrana,prima di illustrare le tipologie è bene distinguere le tre tipologie di
proteine:
Attraversa una sola volta la membrana con l’estremità amino terminale verso il
• lume e quella carbossiterminale verso il citoplasma;
Attraversa una sola volta la membrana con l’estremità amino terminale rivolta
• verso il citoplasma e quella carbossiterminale verso il lume:
Attraversa più volte la membrana.
•
Nel primo caso troviamo una SEQUENZA DI ARRESTO DEL TRASFERIMENTO
che impedisce alla proteina di scorrere durante la sintesi e la blocca per poi facilitare
il contatto con la membrana dove essa assume la conformazione αelica.
Nel secondo caso invece vi è una sola sequenza che fa da inserimento e da arresto del
trasferimento. La proteina fuoriesce dal ribosoma solo quando la sua sintesi è quasi
terminata a questo punto la catena si lega al recettore della sua sequenza e viene
bloccata in modo che la sua sintesi possa concludersi. Solo a questo punto viene
inserita nel lume però la sequenza non è rimossa.
Per quanto riguarda l’ultimo caso, tale condizione è resa possibile dalla presenza di
coppie di segnali INSERIMENTO-ARRESTO DEL TRASFERIMENTO-ARRESTO
DEL TRASFERIMENTO.
Sappiamo che una volta sintetizzate ,le proteine possono subire MODIFICHE
POST-TRADUZIONALI:
Glicosilazione si svolge in due modi: N se la catena oligosaccaridica si lega a
• un azoto; O se la catena oligosaccaridica si lega a un ossigeno.
Modifiche covalenti a carico di aminoacidi : nel RER avviene una
• idrossilazione di prolina e lisina che generano due aminoacidi non compresi fra
i 20 canonici: IDROSSIPROLINA e IDROSSILISINA.
Quando il reticolo endoplasmatico non ha ribosomi prende il nome di REL e si
differenzia da esso non soltanto per la mancanza di ribosomi ma anche perché
contiene enzimi e proteine molto differenti dal RER. Esso svolge numerosissime
funzioni per il nostro organismo:
BIOGENESI DELLE MEMBRANE: gran parte della componente lipidica
• presente nelle membrane è sintetizzata nel REL poichè ci sono numerosi
enzimi con il sito attivo rivolto verso la faccia citoplasmatica dello stesso. Si
genera quindi un foglietto molto ricco di lipidi e uno che è carente a questo
punto intervengono due enzimi SCRAMBLASI che porta i lipidi da un
foglietto dove ce ne sono tanti a uno dove ce ne sono meno generando due
foglietti identici, e la FLIPPASI che mischia i lipidi mantenendo constante la
loro concentrazione ma rendendo diversi i foglietti. Tale processo consuma
ATP.
SINTESI DI COLESTEROLO E ORMONI STEROIDEI: ecco spiegata l
• presenza elevata di REL in zone dove tali elementi sono fondamentali quali
cellule di leydig,surrene,ovaie,corpo luteo.
DETOSSIFICAZIONE: il corpo umano non sempre riesce a eliminare sostanze
• che risultano insolubili in acqua ecco che interviene il REL dando inizio al
processo di IDROSSILAZIONE che prevede l’aggiunta a quelle sostanze
insolubili di gruppi OH polari che li rendono molto più solubili e quindi capaci
di essere esplulsi.
METABOLISMO DI CARBOIDRATI: il REL interviene nella riduzione del
• glicogeno in glucosio. Infatti inizialmente il glicogeno si trasforma in
glucosio6-fosfato,una molecola ancora molto grande e quindi interviene il
GLUCOSIO 6-FOSFATI un enzima del REL che elimina il fosfato e permette
al glucosio di arrivare al sangue.
IMMAGAZINAMENTO DEL CALCIO: il calcio è un elemento fondamentale
• per la trasmissione degli impulsi primo fra tutti quello della contrazione
muscolare. Quando le pompe ATPasiche poste sulla membrana del REL
vengono colpite da un impulso si aprono ciò determina l’insorgere di un
gradiente di concentrazione che fa separare il calcio dal citoplasma e permette
al calcio di inviare lo stimolo; quando l’impulso cessa i canali si chiudono e il
gradiente sparisce.
I PEROSSISOMI:essi svolgono un ruolo chiave nel metabolismo cellulare; hanno
una membrana con un singolo strato e matrice granulare i cui granuli talvolta si
addensano a formare il nucleoide. Hanno dimensioni tra 0.6 e 0.7 micron e forma che
varia da sferica a bastoncellare. Contengono enzimi quali IDROLASI o OSSIDASI
che operano solo in condizioni basiche per questo motivo il pH del lume è sempre
maggiore di 8. Sono organuli mobili infatti nei mammiferi seguono i percorsi dei
microtubuli nelle piante e nei lieviti quelli dei filamenti di actina. Essi sono in
numero abbastanza costante nel citoplasma tuttavia se ci sono condizioni in cui il
metabolismo richiede il loro intervento proliferano velocemente. Essi svolgono
molteplici funzioni quali:
METABOLISMO DEL PEROSSIDO DI IDROGENO: quando l’ossidasi
• genera il perossido la catalasi deve demolirlo, in due modi: via CATALITICA o
via PEROSSIDASICA.
DETOSSIFICAZIONE ;
• RIMOZIONE DI RADICALI LIBERI E ALTRE SOSTANZE REATTIVE
• DELL’OSSIGENO: tali sostanze sono demolite grazie a particolari enzimi
quali SUPEROSSIDO DISMUTASI,CATALASI e GLUTATIONE
PEROSSIDASI.
OSSIDAZIONE DELL’ACIDO URICO: a partire dalla purina degli acidi
• nucleici si ha la reazione:acido urico+O >ALLANTONINA e H O .
2 2 2
L’allantonina si trasforma in urea ed è espulsa.
OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI può essere α ossidazione o β
• ossidazione; nel primo caso essa interviene sulle catene laterali nel secondo si
formano gruppi acetile con 2 atomi di carbonio.
I perossisomi,secondo De Duve,si generavano per simbiosi. Oggi la teoria più
probabile è quella che vede i perossisomi con generati da estensioni tubulari della
membrana del RE infatti gli enzimi dei perossisomi sono molto simili a quelli del RE
sintetizzati nei ribosomi del RER.
L’apparato di GOLGI scoperto nel 1898 dal medico e istologo Golgi, è un organulo
citoplasmatico formato da pile di cisterne in numero variabile da 4 a 6 fino ad
arrivare a 10. Esso consta di una parte CIS o PROSSIMALE rivolta verso il RER e
una TRANS o DISTALE rivolta verso la superficie cellulare. Esso è situato
generalmente vicino al nucleo e al RER. Le sue cisterne di distinguono in
APPIATTITE o ARRICCHITE da vescicole di due tipi: di trasporto,piccole e
abbondanti nella faccia cis; di secrezione,grandi e abbondanti nella faccia trans. Le
vescicole assicurano la comunicazione tra cisterne e RER tuttavia vi sono le
VESCICOLE SPOLA che assicurano la comunicazione fra cisterne.
Sappiamo che il Golgi è una sorta di tramite tra RER e spazio extracellulare infatti la
faccia cis è continuamente bombardata da vesciole che trasportano materiale dal RER
e altrettanto continuamente dalla faccia trans dipartono vescicole. Tuttavia ciò che
non è molto chiaro è il meccanismo di comunicazione tra cisterna e cisterna. Esistono
due ipotesi:
TRASPORTO VESCICOLARE prevede che sia la vescicola stessa a muoversi
• dalla faccia cis alla trans ;
MATURAZIONE DELLE CISTERNE prevede che le cisterne man mano che
• maturano si muovono dalla faccia cis alla trans e quindi le vescicole siano
usate solo come flusso retrogrado cioè come sistemi per garantire una
concentrazione costante di specifiche sostanze in altrettanto specifiche zone
della cellula. Essa è la più accreditata.
Le proteine arrivate al Golgi dal RER possono avere tre diversi destini: tornare al RE
se sulla proteina è presente il segnale KDEL(diversamente sarebbe esocitata);restare
nel Golgi se si instaurano domini idrofobici; essere inviate ai lisosomi .
I lisosomi sono organuli citoplasmatici atti alla digestione cellulare. Essi hanno
dimensioni che variano da 0.2 a 1 micron e forma tondeggiante. Nel loro lume
contengono enzimi appartenenti alla famiglia delle IDROLASI ACIDE che operano
solo in condizioni di pH molto acido ecco perché sulla membrana sono presenti
pompe protoniche che mantengono all’interno del lume un pH di 5. Tuttavia per
preservare la membrana dalla distruzione dovuta all’elevata acidità su di essa vi è la
continua glicosilazione delle proteine. (glicosilazione = modifica post tradizionale
della proteina che prevede l’aggiunta di zuccheri alla catena peptidica). I lisosomi
sono fortemente eterogenei poiché eterogenea è la gamma di sostanze da digerire. La
nascita di un lisosoma è spiegato da una teoria che prevede, a partire da una
invaginazione della membrana plasmatica,la formazione di un endosoma precoce
contenete pompe protoniche che idrolizzando l’endosoma precoce lo trasformano in
endosoma tardivo; questo si lega con particolari vescicole provenienti dal Golgi e si
trasforma in endolisosoma e quindi in lisosoma. Quando esso si lega a un fagosoma si
dice fagolisosoma. I lisosomi non sempre riescono a eliminare completamente le
sostanze che incontrano specie se stiamo parlando di neuroni o cellule del miocardio i
cui residui restano silenti e si trasformano in lipofuscina. I lisosomi hanno un ruolo
chiave in molti processi fondamentali per il nostro organismo primo fra tutti la
produzione di melanina. Sappiamo infatti che i melanociti formano melanina dalla
tirosina e la depositano nei melanosomi che la esocitano nello spazio extracellulare; a
questo punto i cheratinociti la catturano e la trasportano nell’epidermide. I lisosomi
intervengono anche nella disgregazione dell’acrosoma per facilitare il contatto tra
cellula uovo e spermatozoo; nell’blastocisti embrionale che prevede l’azione di
enzimi acidi che scavano una nicchia nella cavità