vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Circolazione embrionale o fetale
Si tratta della circolazione intrauterina detta fetale o embrionale in quanto le modalità con cui avviene si attuano già nel periodo embrionale e proseguono poi per tutto il periodo fetale. Tale circolazione avviene con modalità diverse da quella postnatale in quanto, l'embrione prima e il feto dopo, si trovano dentro il sacco amniotico, che contiene liquido amniotico. L'ambiente liquido in cui si trovano comporta che alcuni apparati strettamente associati per la loro funzione all'apparato circolatorio, non possono esplicare la loro funzione. Si tratta del:
- Apparato respiratorio: l'embrione non può respirare perché non è a contatto con l'ambiente esterno
- Apparato digerente: l'embrione non ha la possibilità di mettere in funzione questo apparato perché non ha la possibilità di introdurre all'interno di esso materiali nutritizi
- Apparato urinario:
La funzione degli apparati ematopoietico, renale e respiratorio
La funzione di questi tre apparati è quella di depurare il sangue dai materiali catabolici. Durante la vita intrauterina, questa funzione è svolta da un annesso embrionale e fetale chiamato placenta. La placenta è una struttura formata in parte da tessuti materni, ovvero dalla mucosa che circonda l'utero, e in parte da tessuti fetali. È l'organo che permette il contatto stretto tra madre e feto. Dopo lo sviluppo, il feto rimane attaccato alla placenta tramite il cordone ombelicale, che è la via attraverso cui i vasi sanguigni del feto si collegano ai vasi sanguigni della madre. In questo modo, il sangue che ha circolato nel feto, ricco di materiali catabolici (sangue venoso) che non possono essere eliminati dall'apparato urinario, può arrivare alla placenta dove viene depurato e rifornito di ossigeno e nutrienti. I vasi sanguigni che...
Portano il sangue dal feto alla placenta vengono dette Arterie ombelicali (arterie perché portano sangue in direzione centrifuga, dal cuore alla periferia, ma portano sangue venoso). Sono due e raggiungono la placenta tramite il cordone ombelicale. Le due arterie ombelicali, quando raggiungono la placenta, nello spessore dell'organo, si capillarizzano all'interno di strutture digitiformi, immersi dentro spazi dove si riversa il sangue materno (sangue arterioso). Tali strutture sono dette villi coriali. Quindi, il sangue che passa scorre nei capillari fetali, attraverso la membrana di questi, scarica nel sangue materno materiali catabolici e prende ossigeno e materiali nutritizi (si dice che nei villi coriali il sangue fetale ha scambi con il sangue materno) ma non avviene mescolanza tra i due, perché la parete del villo e il capillare costituiscono una barriera selettiva. Quando per patologie la parete del villo non è capace di selezionare i materiali.
Che devono passare, avviene una mescolanza di sangue che causa un'incompatibilità fra madre e feto che può determinare la morte di entrambi o di uno dei due. Avvenuti gli scambi, il sangue fetale viene convogliato in piccole vene, che si uniscono tutte insieme per formare un'unica vena uscente dalla placenta detta vena ombelicale che porta sangue arterioso. Tramite il cordone ombelicale raggiunge il feto sulla parete anteriore dell'addome detto ombelico. Penetra, attraverso l'ombelico, nella parete addominale e si porta in prossimità del fegato. Poi la vena ombelicale, tramite un canale venoso detto dotto venoso di Aranzio, va a scaricare il suo sangue arterioso nella vena cava inferiore.