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INTESTINO:
esiste un tratto intraperitoneale 1/3 superiore e quello extraperitoneale 1/3 medio inferiore.
Adenoma polipo supera la mucosa e arriva nella parete dell’intestino diventa maligno T1 . Quando arriva
alla muscolare diventa T2 e se arriva sulla superficie dell’intestino T3 e T4 se va in un altro organo.
Endoscopista -> in una massa superiore a 2 cm sono degli assoluti esercizi di abilità e spesso capita che ci
sono ulcerazioni. Possono operare fino a 2 cm.
Sintomi: 1 dei sintomi è che il pz mangia le stesse cose e ha un alterazione dell’alvo o stitico stitico o feci
sfatte. Quindi si altera l’alvo con feci sfatte, a volte miste a sangue. Adenomi: producono e secernano
muco, rendendo più morbide le feci, quindi se sono sfatte probabilmente deriva da qualche tumore.
Ecografia per le metastasi è forse migliore della TAC.
Durante una rettoscopia se si trova un polipetto si impone di fare la rettoscopia totale e viene asportato il
polipetto e per garantire che non ci siano altri polipetti. Se il pz nn ha perdite di sangue, se il polipetto si
associa ad alterazioni di altri sintomi, è più preoccupante.
Grading- grado di malignità T1, T2, T3 più il è alto e più è pericoloso.
Tumori intraperitoneale (colon discendente, sigma parte superiore del retto, colon ascendente) non farà
mai la radioterapia ma potrà fare la chemioterapia. Radioterapia solo per quello extraperitoneale invece
solo la chemioterapia.
Quando c’è l’indicazione T3, T4 ormai la cosa migliore è la terapia radioterapica quindi con tumori
extraperitoneale meglio procedere con la radioterapia preoperatoria quindi da T3 potrebbe diventare un
T1.
Molto efficace la radioterapia preoperatoria.
Per il colon Emicolectomia… non ci interessa. Diserzioni palliative…
Per il colon destro nex problema
Il canale anale e l’intestino sono dal punto di vista della patologia maligna molto diverse. Quella del retto è
di interesse chirurgico nei piccoli tumori <2cm e per i grandi >2cm area medica con radioterapia e
chemioterapia. Di solito guariscono con la radio e con la chemio
TUMORE DEL RETTO escissione locale. 3 ospedali in Italia -> torino fra questi.
Esiste uno spazio per fare la escissione lombare:
Tumori T1 guarigione del 98% a livello del retto di sopravvivenza a 5 anni. Non colostomia fissa. Mortalità 0
e chirurgia maggiore 5% di mortalità. Gs..
Casistica non sapere quella del grafico a torta… e tuttt gli altri schemi.
Adenomi recidivi 4%
Slide: ernie 7
ERNIA: fuoriuscita di un viscere o di una parte di esso dalla cavità in cui è normalmente contenuto
attraverso un area di debolezza della parete o attraverso un orifizio o canale naturale
LEZIONE 4
Ernia addominale: ci possono essere cause predisponenti e cause determinanti. L’ernia
Ernie inguinale: orifizio inguinale interno dove entrano dentro i funicoli. Se quell’orifizio si allarga i visceri
possono entrare nell’orifizio ed escono all’orifizio inguinale esterno. CLINICA:
DIAGNOSI: sintomatologia, esame obiettivo in .. quando tossisce si spinge con il dito.
Punta d’ernia- il sacco attraversa appena l’anello inguinale esterno.
… dire al pz che l’ernia è di interesse chirurgico ; complicanze: accumulo di materiale intestinale, non si
riesce a ridurre (se enorme), evolve verso lo strozzamento. Domanda d’esame sulle complicanze.
Strozzamento-> rischio di necrosi se non riprende il suo colore si entra in addome e si fa un anastomosi e si
rimette tutto apposto. Ricordare lo strozzamento e l’intasamento no le altre.
Domanda esame: Quale è la complicanza più frequente delle ernie inguinali?- Strozzamento
Unico esame strumentale è ecografia delle parti molli. Intervento non lo chiede.
ERNIA OMBELLICALE: di piccole dimensioni plastica diretta della parete addominale. Se di grandi
dimensioni: plastica con protesi.
Altre ernie addominali non fare.
LAPAROCELI: Ernia postoperatoria: che si fora attraverso la parete in corrispondenza di una precedente
incisione chirurgica. Incidenza: 1- 20% di tutte le laparotomie. Utilizzo della fascia elastica addominale è
meglio tenerla per un mese dopo l’intervento chirurgica. Vengono anche intorno alle stomie.
CALCOLOSI DELLA COLECISTI
Tipi di calcoli: da non sapere!
SABBIA BILIARE: è costituita da Sali di calcio, cristalli di colesterolo e mucina. Può rappresentare uno stadio
precoce della formazione dei calcoli: alcuni scompaiono.
Epidemiologia lasciare perdere: 10% degli uomini sono affetti, e il 20% delle donne. Fattori predisponenti:
da non sapere: età, sesso femminile in particolare, familiarità, contraccettivi orali, obesità, diete. Non
sapere le percentuali. I pazienti sintomatici sono chirurgici, quelli asintomatici sono da tenere
sottocontrollo.
La colica biliare: forte dolore di intensità rapidamente crescente in ipocondrio dx o epigastrio. Può essere
accompagnato da nausea e vomito, dura più di mezzora, generalmente non si accompagna a febbre. I
sintomi sono in genere ricorrenti.
Esami:
1° livello: Ecografia
2° livello: RMN delle vie biliari colangio RMN-> risonanza magnetica.
3° livello:
Calcolosi biliare: terapia:
- Terapia medica: calcoli di diametro fino a 10 nm, radiotrasparenti, situati in una colecisti
mormo- funzionante in paziente asintomatico.
- Terapia chirurgica:
- Colecistectomia laparoscopica (preferibile rispetto alla laparotomia)
- Colecistectomia laparotomica
Domanda d’esame: paziente sintomatico si opera di sicuro si tramite laparoscopia, consigliato anche al
paziente asintomatico (idea del prof quest’ultima)
Complicanze della COLELITIASI: complicanza più frequente, si distende e si infetta perché c’è il calcolo che
tappa il dotto cistico, c’è una sovra infezione batterica e c’è una peritonite limitata; questa è dovuta ai
calcoli generalmente.
Colecistite acuta: può capitare che si fistolizzi con il duodeno e può dare un occlusione.
Direttive : pz che arrivano in pronto soccorso con colecistite acuta, si fa un intervento di urgenza.
Domanda d’esame : terapia giusta: meglio intervento chirurgico.
PANCREATITE ACUTA: è una infiammazione acuta del pancreas dovuta alla attivazione intraparenchimale
degli enzimi pancreatici. Nelle forme lievi: Rischio che corre il pz con piccoli calcoli. Buone probabilità di
avere ittero e rischio di sviluppare pancreatiti acute 8
Domande d’esame sulle differenze tra casi acuti e non…
COLEDOCOLITIASI: calcoli della via biliare principale: possono passare spontaneamente nel duodeno.
Complicanze: sapere se il pz ha calcoli nella colecisti o nella via biliare.
COLANGITE ACUTA: calcoli alle vie biliari.
Concetti da sapere: fare prima ecografia poi angiografia e poi capire se è di interesse dell’endoscopista o
del chirurgo 9
LEZIONI 4
SUPPURAZIONI ANALI PERINEALI E PERIRETTALI
Ascessi perirettali abbiamo delle ghiandole a livello della linea peptidica ci sono delle cripte e sono 7,8 e
ognuno di questi è collegata a una ghiandola e spesso si forma una infiammazione e si creano gli ascessi i
più frequenti sono quelli sul margine anale. Sintomi e segni sono: tumefazione, dolore ipertermia e
leucocitosi.
La causa più frequente degli ascessi è una infezione delle cripte. L’ascesso nel 90% dei casi deriva da una
fistola. La fistola è una galleria che si forma dalla cripta e la mucosa.
Anche se rimosso l’ascesso il canale rimane aperto e non guarisce quindi c’è il rischio che si riacutizzi. Più
lontano è l’ascesso dal canale anale e più è complesso.
FISTOLE: le più facili sono le posteriori.
TRATTAMENTO FISTOLE: rischio di restare incontinenti e rischio che sia recidivo. L’intervento più semplice è
la fistulotomia. L’intervento può essere fatto in 2 interventi.
Fistole anale complicanze:
- Emorragia
- Incontinenza (colpa del chirurgico)
- Trombosi emorroidaria
- Celluliti
- Stenosi
- Fistole retto- vaginali (molto raro)
Domanda Esame: L’ascesso è la fase acuta della fistola.
Il morbo di Crohn è un infiammazione cronica dell’apparato digerente che può colpirlo solo in alcuni tratti.
Una caratteristica del morbo di crohn è che può dare complicanze a livello anale..
Trattamenti: fistole asintomatiche: nessun trattamento.
Incidenza del morbo di crohn anale rispetto alle localizzzazioni intestinali: ileo 14% di probabilità che
sviluppi una fistole anale, invece se si localizza a livello anale 100% di probabilità che si sviluppi una fistole.
FISTOLE RETTO- VAGINALE: trattamento chirurgico, può venire in pazienti con traumi chirurgico,
irradiazioni, IBD (malattia infettiva). In caso di queste fistole si procede con una colostomia.
RAGADE ANALE: dolore intenso e ipertono sfinterico che si scatena dopo la defecazione. Soluzione di
continuo radiale solitamente posteriore dell’anoderma. Quando il paziente ha dolore anale le cause più
frequenti sono o sta producendo un ascesso, o ha delle emorroidi oppure ragade anale.
Il muscolo che è alla base è lo sfintere interno e non è innervazione autonoma ma è involontario e dipende
dal simpatico e parasimpatico e grazie a questo sfintere non siamo incontinenti quando dormiamo o
durante la giornata.
In caso di feci dure, stipsi -> sanguinamento, dolore intenso.
Il 90% dei casi è curato con l’utilizzo del metodo conservativo. Per 5 minuti al giorno si utilizzano dilatatori
anali.
Complicanze non le chiede.
EMORROIDI
Plesso emorroidale. La malattia emorroide non da dolore, ma prolassa e provoca sanguinamento. Può
essere di 4 gradi: nei primi 2 rientrano, nel 4° grado sono molto rari. SONO SEMPRE FUORI! È impossibile
riposizionarli in sede. Esistono dei professionisti che propongono trattamenti palliativi dove rientrano solo
per un periodo limitato e dopo riescono fuori.
La prolasectomia ha un costo alto ed è molto usata.
Anestesia spesso spinale. Dopo l’intervento può capitare una sensibilità leggermente diversa nel captare la
presenza di feci ma solo nei primi giorni. Il rischio di recidiva c’è ma nei limiti.
Domande esame
Chiede melena, disfagia, ematemesi e rettorragia
Disfagia paradossa- sia dei liquidi ai solidi. 10
Malattia da reflusso assestante-> se c’è un incompetenza dello sfintere inferiore può provocare reflusso
esofageo. Ernia più frequente è qualla da scivolamento quindi si apre l’angolo di irsh e l’acido può risalire in
esofago.
Stomaco: l’ulcera duodenale è una patologia benigna, è una patologia solo m