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R S
mentre e indicano la disposizione dei gruppi intorno a un carbonio asimmetrico.
Polarimetro strumento che misura quanto un composto ruota il piano di
polarizzazione.
Luce D del sodio passa attraverso un polarizzatore ed emerge come luce polarizzata.
Passa prima attraverso una cella per il campione vuota, da cui emerge con il suo piano
di polarizzazione invariato, e poi attraverso un analizzatore. Si ruota l’analizzatore fino
a che l’occhio di colui che esegue la misura non vede il buio totale a questo punto
l’analizzatore si trova rispetto al primo polarizzatore a un’angolazione tale da non
permettere il passaggio di luce rotazione zero.
Il campione da analizzare viene posto nella cella: se il composto è otticamente attivo,
esso ruota il piano di polarizzazione l’analizzatore non riesce più a impedire il
passaggio di tutta la luce, che arriva all’osservatore egli ruota di nuovo
l’analizzatore finché ottiene di nuovo l’oscuramento totale così si ottiene la
rotazione sperimentale (α), che viene espressa in gradi. Il valore della rotazione
sperimentale dipende dal numero di molecola otticamente attive che la luce incontra
nel campione, che a sua volta dipende dalla concentrazione del campione e dalla
lunghezza della cella.
Ogni composto otticamente attivo ha una sua caratteristica rotazione specifica
rotazione (in gradi) provocata da una soluzione di 1,0g del composto per Ml di
soluzione in una cella lunga 1,0 dm a una specifica temperatura e lunghezza d’onda.
[α] rotazione specifica.
T temperatura in °C.
λ lunghezza d’onda del raggio incidente.
α rotazione sperimentale.
l lunghezza della cella (in dm).
c concentrazione del campione (in g/mL)
Osservando la struttura di un composto si può verificare se esso ha la configurazione
R S,
oppure ma l’unico modo per stabilire se esso è destrogiro (+) o levogiro (-) è
(S)-lattico l’(S)-lattato
quello di metterlo in un polarimetro l’acido e di sodio hanno la
l’(S)-lattico l’(S)-lattato
stessa configurazione, ma è destrogiro e di sodio è levogiro.
Una miscela in uguali proporzioni di due enantiomeri viene detta miscela racemica o
racemato le miscele racemiche non ruotano il piano della luce polarizzata esse
sono otticamente inattive la luce che emerge da una miscela racemica mantiene
invariato il suo piano di polarizzazione. Per indicare una miscela racemica si usa il
simbolo (±).
PUREZZA OTTICA ED ECCESSO ENANTIOMERICO
Si può accertare se un particolare campione è costituito da un singolo enantiomero
rotazione
oppure da una miscela di enantiomeri attraverso la misura della sua
specifica.
un particolare campione enantiomericamente puro (cioè in cui è presente
Per
solo un enantiomero) di (S)-(+)-2-bromobutano osserveremo una rotazione specifica si
rotazione specifica
23,1°, poiché la dell’(S)-(+)-2-bromobutano è di +23,1°. Se, invece,
osserviamo per il campione una rotazione specifica pari a 0°, sapremo che si tratta di
una miscela racemica. Se, infine, osserviamo una rotazione specifica positiva ma con
un valore inferiore a 23,1°, sapremo che ci troviamo di fronte a una miscela di
enantiomeri in cui è presenta in maggiore quantità l’enantiomero con la
S R.
configurazione rispetto a quello con la configurazione Misurando la rotazione
specifica del campione, dunque, possiamo calcolare la purezza ottica della miscela.
se un campione di 2-bromobutano ha una rotazione specifica di +9,2°, la sua
purezza ottica è pari a 0,40 è otticamente puro per il 40% - il 40% della miscela
consiste di un eccesso di un singolo enantiomero.
Dal momento che la rotazione specifica mostra un volare positiva, sappiamo che la
soluzione contiene un eccesso di (S)-(+)-bromobutano. L’eccesso enantiomerico
(ee) ci dice quanto (S)-(+)-bromobutano in eccesso è presente nella miscela. Solo nel
caso in cui ci troviamo di fronte a un composto puro al 100% l’eccesso enantiomerico
e la purezza ottica hanno lo stesso valore. S
per il 40% della miscela è costituita da un eccesso dell’enantiomero e il restante
60 è una miscela racemica. La metà della miscela racemica più la quantità di eccesso
S S
dell’enantiomero rappresenta la quantità di enantiomero che è presenta in tutto
nella miscela. Quindi, il 70% della miscela è rappresentato dall’enantiomero (1/2 x 60
R.
+ 40) e il 30% è rappresentata dall’enantiomero
ISOMERI CONTENENTI Più DI UN CARBONIO ASIMMETRICO
Molti composti organici hanno più di un carbonio asimmetrico. All’aumentare del
numero di carboni asimmetrici aumenta il numero degli stereoisomeri possibili per un
un composto può avere un massimo di 2 stereoisomeri, in cui
n
composto n
rappresenta il numero di carboni asimmetrici .
il 3-cloro-2-butanolo presenta due carboni asimmetrici, quindi esso avrà al massimo
2
quattro (2 =4) stereoisomeri.
I quattro stereoisomeri del 3-cloro-2-butanolo sono costituiti da due coppie di
enantiomeri. Gli stereoisomeri 1 e 2 sono immagini speculari non sovrapponibili
sono enantiomeri. Gli stereoisomeri 3 e 4 pure sono enantiomeri. Gli stereoisomeri 1 e
3 non solo la stessa molecola, ma non sono neanche immagini speculari sono
diastereoisomeri (stereoisomeri che non sono enantiomeri).
Gli enantiomeri hanno le stesse proprietà fisiche e chimiche. I diastereoisomeri,
invece, presentano diverse proprietà fisiche e diverse proprietà chimiche.
Quando si scrivono le proiezioni di Fischer di stereoisomeri con due carboni
asimmetrici adiacenti, gli enantiomeri che presentano gruppi simili dallo stesso lato
rispetto alla catena carboniosa vengono chiamati enantiomeri eritro. Quelli che
presentano gruppi simili su lati opposti vengono chiamati enantiomeri treo.
Una proiezione di Fischer non mostra la struttura tridimensionale della molecola i
rappresenta la molecola in una conformazione relativamente instabile, cioè quella
eclissata.
L’1-bromo-2-metilciclopentano presenta due carboni asimmetrici e, quindi,
quattro stereoisomeri. Poiché il composto è ciclico, i sostituenti possono trovarsi
sia in configurazione cis che in configurazione trans L’isomero cis esiste come
una coppia di enantiomeri, come pure l’isomero trans.
L’1-bromo-3-metilciclobutano non ha carboni asimmetrici. Il C-1 è legato a
un bromo e a un idrogeno, ma gli altri due suoi gruppi sono uguali; anche il C-3
è legato a un gruppo metilico, a un idrogeno e a due gruppi uguali. Dal
momento che il composto non presenta carboni legati a quattro gruppi
differenti, esso ha solo due stereoisomeri, l’isomero cis e l’isomero trans. In
questo caso, l’isomero cis e trans non hanno enantiomeri.
L’1-bromo-3-metilcicloesano ha due carboni asimmetrici. Il carbonio è legato
a un idrogeno e a un bromo è legato a due radicali alchilici differenti, per cui
esso è un carbonio asimmetrico. Anche il carbonio che è legato a un idrogeno e
un gruppo metilico presenta altri due radicali alchilici differenti e, perciò,
anch’esso è un carbonio asimmetrico.
Poiché il composto ha due carboni asimmetrici, esso presenta quattro
stereoisomeri. Si possono scrivere due enantiomeri per l’isomero cis e due per
l’isomero trans.
L’1-bromo-4-metilcicloesano non ha carboni asimmetrici e quindi il composto
presenta solo un isomero cis e uno trans.
COMPOSTI MESO
Esistono alcuni composti che, pur avendo due carboni asimmetrici presentano solo tre
stereoisomeri.
2,3-dibromobutano
L’isomeri che manca è l’immagine speculare di 1 in quanto questo composto e
la sua immagine speculare in realtà sono la stessa molecola.
composto meso.
Lo stereoisomero 1 viene detto Anche se un composto
mesoha dei carboni asimmetrici, esso è una molecola achirale in quanto è
sovrapponibile alla sua immagine speculare. Un composto meso è achirale e
può essere riconosciuto dal fatto che esso ha due o più carboni asimmetrici e un
Se un composto presenta un piano di simmetria, esso non è
piano di simmetria.
otticamente attivo, anche se ha carboni asimmetrici . Un piano di simmetria
divide la molecola in due parti che sono l’una l’immagine speculare dell’altra. Lo
non
stereoisomero 1 possiede un piano di simmetria, il che significa che esso
ha un’immagine speculare non sovrapponibile – non ha un enantiomero.
Un composto con due carboni asimmetrici ha uno stereoisomero che è un composto
meso quando i quattro atomi o gruppi legati a un carbonio asimmetrico sono uguali a
quelli legati all’altro carbonio asimmetrico. Un composto con gli stessi quattro atomi o
gruppi legati a due diversi carboni asimmetrici avrà quindi tre stereoisomeri: uno è il
composto meso e gli altri due sono due enantiomeri.
Nel caso di composti ciclici, l’isomero cis sarà il composto meso, mentre l’isomero
trans esisterà come due enantiomeri.
cis-1,2-dibromocicloesano
Per il si vede che il composto presenta un piano di
simmetria. L’anello del cicloesano, tuttavia, non è un esagono planare (esso si trova
cis-1,2-dibromocicloesano
nella conformazione a sedia e il conformero a sedia del non
presenta un piano di simmetria). Solo il conformero a barca, molto meno stabile, del
cis-1,2-dibromocicloesano cis-1,2-
presenta un piano di simmetria. Il
dibromocicloesano, quindi, è un composto meso finchè anche un solo conformero di
un composto mostra un piano di simmetria, il composto è achirale e un composto
achirale con due carboni asimmetrici è un composto meso.
Questo vale anche per i composti aciclici il 2,3-dibromobutano è un composto meso
achirale perché presenta un piano di simmetria. Il piano di simmetria, tuttavia, è
evidente solo se si osserva il conformero eclissato, relativamente instabile. Il
conformero sfalsato, più stabile, non ha più un piano di simmetria. Il 2,3-
dibromobutano è comunque un composto meso in quanto uno dei suoi conformeri
presenta un piano di simmetria.
R,S
IL SISTEMA DI NOMENCLATURA PER GLI ISOMERI CONTENENTI Più DI UN CARBONIO
ASIMMETRICO
Diamo il nome a uno degli stereoisomeri del 3-bromo-2-butanolo
Determiniamo per prima la configurazione al C-2. Il gruppo OH ha la priorità
pi&u