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Reazioni di sostituzione nucleofila S2 e S1

1. Nelle reazioni di sostituzione nucleofila S2, l'allontanamento del gruppo uscente è assistito dall'avvicinarsi del nucleofilo. In questo tipo di reazione, il sistema può tornare indietro allo stato di transizione.

2. Poiché il meccanismo di una reazione S2 avviene in un unico stadio, il suo diagramma di energia ha una sola barriera di energia che corrisponde allo stato di transizione.

3. Gli stati di transizione sono strutture di "transito", che essenzialmente non hanno un tempo di vita definito e non possono essere osservati direttamente. La loro struttura viene generalmente ipotizzata sulla base di modelli calcolati tramite calcoli osservabili a computer, poiché possono assumere strutture diverse dai carbocationi intermedi della reazione.

4. Nelle reazioni di sostituzione nucleofila S1, soltanto l'alogenuro alchilico, uno dei reagenti, è coinvolto nello stadio cineticamente determinante.

5. Lo stadio 1 di una reazione S1 consiste nella rottura di un legame con formazione di molecole o ioni stabili. Ad esempio, l'ionizzazione del legame C-Gu (Gu=Br) porta alla formazione di un intermedio carbocationico.

Poiché nessun nucleofilo assiste all'allontanamento dell'anione alogenuro, questo è lo stadio più lento. I carbocationi più terziari sono stabili.

Stadio 2: formazione di un nuovo legame tra un nucleofilo e un elettrofilo. La reazione dell'intermedio carbocationico (elettrofilo) con il metanolo (nucleofilo) conduce ad uno ione ossonio.

L'attacco del nucleofilo sull'intermedio carbocationico planare avviene da entrambe le facce con la stessa probabilità.

Stadio 3: rimozione di un protone. Il trasferimento di un protone dallo ione ossonio al metanolo produce il terz-butil etere.

In una reazione S1 lo stadio cineticamente determinante è la rottura del legame C-Gu che porta alla formazione di un intermedio carbocationico:

Se non c'è rimozione di un protone (ad esempio da Nü), una reazione S1 procede in due stadi e il suo schema cinetico è:

Evidenze sperimentali per i meccanismi Sn1 e

Sn2• Impedimento sterico: capacità dei gruppi, a causa delle loro dimensioni, di impedire l’accesso al sito reattivo di una molecola• Carbocatione allilico: carbocatione in cui la carica positiva è su un atomo di carbonio allilico, ossia adiacente a un doppio legame carbonio-carbonio• Allilico: Adiacente a un doppio legame carbonio-carbonio• Carbocatione benzilico: carbocatione in cui un carbonio legato a un anello benzenico porta una carica positiva• Costante dielettrica: misura della capacità di un solvente di isolare l’una dall’altra le cariche di segno opposto• Solvente protico: solvente donatore di legami a idrogeno; i più comuni solventi protici contengono gruppi —OH. I solventi protici più comuni sono l’acqua, gli alcoli a basso peso molecolare, come l’etanolo, e gli acidi carbossilici a basso peso molecolare• Solvente aprotico: solvente che non può comportarsi da donatore

Di legami a idrogeno, dal momento che nella molecola non è presente alcun idrogeno legato a un atomo fortemente elettronegativo. Isolventi aprotici più comuni sono il diclorometano, l'etere dietilico e il dimetilsolfossido.

Nucleofilicità: proprietà cinetica misurata attraverso la determinazione della velocità con la quale un nucleofilo attacca un composto di riferimento per provocare una sostituzione nucleofila in condizioni sperimentali standard.

Basicità: proprietà termodinamica misurata dalla posizione dell'equilibrio in una reazione acido-base, come per esempio quella fra ammoniaca e acqua.

Cinetica S1: il lento stadio è la rottura. La velocità di reazione non dipende dalla concentrazione del nucleofilo dei determinante legami.

Cinetica S2: dalla diformazione dello stato dipende transizione. La velocità di reazione dipende sia da [R-Gu] che da [Nu] del nucleofilo. La concentrazione e doppia in spaniente successo non in.

Stereochimica S1

Quando un enantiomero di una molecola chirale subisce una sostituzione nucleofila di tipo S1, il prodotto è completamente (quasi) racemizzato all'altro enantiomero.

Il gruppo uscente resta associato con il carbocatione come coppia ionica, impedendo l'avvicinarsi del nucleofilo da quella parte del carbocatione.

Il risultato è che si forma un po' più del 50% del prodotto proveniente dall'attacco del nucleofilo sulla faccia del carbocatione opposta a quella dove si trova il gruppo uscente.

Stereochimica S2

Quando un enantiomero di una molecola chirale subisce una sostituzione nucleofila di tipo S2, il prodotto ha configurazione invertita.

Nell'esperimento di E. D. Hughes e C. K. Ingold, ogni molecola contenente I ha configurazione invertita rispetto a quella senza I.

Nelle S1 la formazione del carbocatione è il processo lento della reazione.

Gli alogenuri terziari reagiscono più facilmente per formare carbocationi. Gli alogenuri secondari reagiscono con più difficoltà per formare carbocationi. Gli alogenuri metilici e primari reagiscono solo quando sono fortemente stabilizzanti. I carbocationi allilici sono notevolmente più stabili rispetto ai carbocationi alchilici sostituiti in modo comparabile a causa delle interazioni di risonanza. I carbocationi benzilici mostrano approssimativamente la stessa stabilità dei carbocationi allilici. Entrambi sono stabilizzati dalla delocalizzazione per risonanza della carica positiva dovuta ai legami π adiacenti. Scrivere la struttura di risonanza per ogni carbocatione e stabilire quale ha un maggiore.

contributo all'ilicocarbocatione 2 1carbocatione carbocatione2

Nelle S 2 il nucleofilo si deve avvicinare all'atomo di carbonio che subisce la sostituzione e il nuovo

legame covalente deve cominciare a formarsi mentre il gruppo uscente comincia ad allontanarsi

La S 2 è favorita quando non ci sono gruppi ingombranti legati all'atomo di C che subisce la sostituzione

Un effetto notevole dovuto ad impedimento sterico nelle reazioni S 2 è osservato in molecole con

ramificazioni sul C β grande poche meno

metile

modello fillingspace del storicisensibili agli ingombri 4divelocità reazionereagisce solo via SNA

Le reazioni S 2 non avvengono mai su carboni ibridizzati sp2 o sp. Quindi, non si deve mai considerare

che una reazione di questo tipo possa avvenire su un alogenuro vinilico (C=C-X), arilico o alchinilico (C C-X)

◦ Indipendentemente dal meccanismo (S 1 o S 2) con il quale la reazione procede, la capacità di un

gruppo di funzionare come gruppo uscente

è direttamente proporzionale alla sua stabilità comeanione

Gli anioni più stabili, e quindi migliori come gruppi uscenti, sono le basi coniugate degli acidi forti (es. H2O e OH-) a tantodebolequantol'acquaiuscentegruppoecarbocatione

I solventi in cui avviene la reazione hanno un’influenza sulle velocità di reazione S1 e S2 e sulla diversaN Npossibilità di un alogenuro alchilico di subire un meccanismo S1 e S2N N misuradelladi uncapacità disolvente isolarecariche oppostedall'altrauna 1Ea TSolevnti che contengono H labili sono chiamati protici. I più comuni solventi protici contengono gruppi-OH. Sono donatori di legami H

I solventi aprotici non possono comportarsi da donatori di legami H (ma possono essere accettori)

Effetto del solvente sulle reazioni S1

La sostituzione nucleofila che procede con meccanismo S1 comporta la formazione e laseparazione di cariche di segno opposto nello stato di transizione dello stadio

cineticamentedeterminante

Quindi la velocità delle reazioni S1 dipende dalla capacità del solvente di mantenere separate le cariche di segno opposto.

I solventi che meglio rispondono a questi requisiti sono i solventi polari protici, come l'acqua, gli alcoli a basso peso molecolare (metanolo ed etanolo) e, in misura minore, gli acidi carbossilici a basso peso molecolare (acido formico e acido acetico).

Effetto del solvente sulle reazioni S2

Il tipo più comune di reazione S2 coinvolge un nucleofilo e un gruppo uscente carichi negativamente.

Nello stato di transizione la carica negativa del nucleofilo si disperde attraverso il nucleofilo che sta entrando e il gruppo uscente che si sta allontanando.

Più forte è la solvatazione del nucleofilo, più è alta l'energia richiesta per "liberare" il nucleofilo dal suo guscio di solvatazione in modo che possa raggiungere lo stato di transizione e, quindi,

piùbassa è la velocità della reazione S 2◦ I solventi polari aprotici hanno una buona capacità di solvatare i cationi e una scarsa capacità disolvatare gli anioni (i nucleofili), perchè non possono formare un legame H, come invece possonofare i solventi protici◦ I nucleofili sono molto più liberi e più reattivi nei solventi polari aprotici che in quelli protici, cosìda aumentare drasticamente le velocità delle reazioni S 22SnSNL l'Eed di R Palzare abbassare e◦ La basicità e la nucelofilia sono correlate perchè entrambe coinvolgono nella reazione una coppiadi elettroni che creano un legame con un altro atomo◦ Rispetto alle basi, i nucleofili hanno anche il requisito di essere “piccoli” e poco ingombrantiO0Analisi di v"ie reazioni di sostituzionenucleofilaEsempi di sostituzioni nucleofile◦ La miscela di metanolo e acqua è un solvente polare protico e quindi un buon

mezzo ionizzante Il 2-clorobutano si dissocia in questo solvente per dare un carbocatione secondario intermediostabile Sia l'acqua che il metanolo sono nucleofili deboli (insignificante nelle S1 perchè partecipano dopo il passaggio determinante, ma influenza la S2 rallentandola molto) N Possiamo prevedere che la reazione
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SSD Scienze chimiche CHIM/06 Chimica organica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sof_13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica organica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Rastrelli Federico.