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Come nel caso che Ketazolam.
Recettore delle benzodiazepine, è il recettore per il GABA. Struttura semplice che
lega l'acido gamma amminobutirrico. Questo acido è il neurotrasmettitore
inibitorio per eccellenza del SNC, e possiede almeno tre recettori ai quali si lega:
GABA A, GABA B e GABA C. Il più studiato è il tipo A, proprio quello al quale si
legano le benzodiazepine, così come tanti altri farmaci. Si tratta di un recettore a
canale ionico, quindi formato da 5 subunità proteiche inserite all'interno della
membrana delle cellule. In queste subunità c'è il canale, passaggio dello ione
cloruro. Esiste una differenza di potenziale tra esterno e interno: l'ambiente
esterno è prevalentemente positivo per il sodio, l'interno positivo per il potassio in
misura minore del sodio e anche il cloruro. Questo significa che la membrana è
polarizzata fuori + e dentro -. In mezzo alla membrana troviamo il GABA A, che
consente l'ingresso di ioni cloruro dall'esterno all'interno della cellula. L'ingresso di
cloruro, significa che la cellula diventa ancora più negativa, e l'esterno diventa
sempre più positivo: si verifica iperpolarizzazione della membrana. A livello
fisiologico questo significa blocco della trasmissione dell'impulso. Per avere invece
conduzione nervosa, dovrei avere depolarizzazione della membrana, cioè la
differenza di potenziale dovrebbe ridursi. Il GABA legandosi in alcuni punti del
receptor, consente l'ingresso di cloruro, iperpolarizzazione e blocco dell'impulso
alla trasmissione (viene bloccato l'impulso nervoso, da cui l'azione inibente del
GABA a livello centrale). Questo è utile per attenuare i segnali neurologici durante
gli stati ansiogeni, ruolo che viene svolto da un agonista GABAergico. La porzione
del recettore che lega le benzodiazepine (agonisti, antagonisti o agonisti inversi) è
la BZR. Guardiamo la sezione di un recettore GABA A. Ce ne sono diversi
nell'uomo, e il più comune vede alternative le subunità alfa, beta e la gamma. La
porzione BZR si trova al confine tra alfa e gamma.
Le attività a depressione crescente (lavagna aveva scritto triazolam e alprazolam)
delle benzodiazepine sono quella muscolo rilassante, deprimendo ottengo l'azione
ansiolitica, poi quella ipnotico sedativa, ancora di più l'anticonvulsivante e infine
l'anestetica.
Il DIAZEPAM è l'agonista che lavora sul BZR con cloro in 7, fenile in 5, metile in 1 e
C=O in 2.
Il CLORDIAZEPOSSIDO resta confinato ormai ad attività ipnotico sedativa nel
Librium.
Il CLORAZEPATO DI POTASSIO è una sorta di nor-diazepam, ed è un metabolita
stesso del diazepam così come un farmaco approvato clinicamente. In 3 è
presente il COO- salificato col potassio. Con questo sostituente presenta un
catabolismo rapido.
LORAZEPAM e OXAZEPAM sono due benzodiazepine ossidrilate in 3, con la sola
differenza nel sostituente in 2', che nel caso del lorazepam è un cloro,
nell'oxazepam un H. C'è la solita testa NH CO. Essendo ossidrilato, può essere
assunto anche nelle ore diurne perché il suo effetto va scemando prima rispetto
alle altre benzodiazepine non ossidrilate in 3.
L'ALPRAZOLAM e il TRIAZOLAM sono le tricicliche con l'azoto. Anche qui la
differenza nel Cl in 2'. Sono molte usate (Xanax) perché oltre all'attività ansiolitica
osserviamo una attività sedativa.
MEDAZEPAM è un diazepam con la posizione 2 priva del carbonile, ed una forma
di profarmaco. Questa forma biossidata darà in vivo il diazepam, la caratteristica è
che avrà emivita superiore perché deve prima essere bioattivato.
BROMAZEPAM ha il bromo in posizione 7 e una 2 piridile al posto del fenile.
FLUNITRAZEPAM e CLONAZEPAM (rivotril) hanno entrambi il nitro in 7. Il
clonazepam ha la testa NH - CO, e un cloro in 2'; il flunitrazepam ha una testa
NCH3 - CO e il fluoro in 2'. Il flunitrazepam è il farmaco ideale come ipnotico (non
ipnoinducente), e ha un uso off label da parte dei tossicodipendenti per stordirsi in
crisi di astinenza. [Le benzodiazepine possono essere acquistate con RR tranne la
formulazione in fiala che necessita di RNR; il flunitrazepam vuole la RNR anche
per la formulazione in compresse, e vista la sua potenza ha una legislazione più
restrittiva].
Il KETAZOLAM è una specialità nuova, con il legame 4,5 che viene anellato a una
struttura ossazinonica. Non manca il fenile il 5.
Recettore BZR può accogliere agonisti pieni, parziali, inversi e antagonisti. Ad
esempio, il diazepam è l'agonista pieno, e promuove l'ingresso di ioni cloruro. La
molecola triciclica di beta carbonine (un indolo anellato con una piridina)
anch'essa lega il recettore, ma come agonista inverso, quindi al legame manda il
segnale di chiusura all'ingresso di cloruro, il che comporta depolarizzazione e
attività convulsivante. Pur essendo molecole diverse, hanno la caratteristica, e la
possibilità, di legarsi allo stesso target. Il recettore è un'ampia superficie in cui il
diazepam si lega e vediamo l'intervento di due zone lipofile come i due benzeni, il
cloro riempie la cavità L2 sempre lipofila, l'azoto in 4 può formare legami idrogeno
e il C=O in 2 che può anch'esso formare legami idrogeno. In questo modo il
diazepam si lega a questa zona del BZR. La beta carbolina invece si lega nella
parte un po’ più a sinistra del recettore, contraendo rapporti addizionali: ad
esempio l'NH indolico funge da accettore di legame idrogeno con la parte sinistra
del BZR, mentre l'azoto della carbolina forma legame idrogeno nello stesso punto
in cui lo forma il carbonile del diazepam, lo stesso lo fa l'ossigeno della catena
carbossi esterea nel punto medesimo dell'azoto 4 del diazepam. Quindi è logico
pensare che la presenza di una molecola nel BZR esclude l'altra, visto che la
sovrapposizione farà trovare questi siti di legame già occupati.
IMIDAZENIL e BRETAZENIL sono anellate con l'imidazolo. Questa benzodiazepina