Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 196
Chimica farmaceutica Pag. 1 Chimica farmaceutica Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 196.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Chimica farmaceutica Pag. 41
1 su 196
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

(NDRI).

Un'altra possibilità terapeutica è quella di agire sui recettori

presinaptici soprattutto adrenergici, la mianserina

2-

è uno di questi composti, che permette l’inibizione

dell’effetto a feedback negativo della liberazione di NA e

serotonina (perché a livello presinaptico il rilascio non è

solo regolato dal rilascio del ligando endogeno ma anche

da sistemi di trasmissione).

La mirtazapina è anche 5-HT antagonista, è sempre un

2A

composto quadriciclico.

Ci sono farmaci che abbinano queste due caratteristiche,

cioè antagonisti dei 5-TH e inibitori della ricaptazione 5-HT.

2A

Il trazodone ha un effetto antidepressivo che

sarebbe legato, almeno in parte al blocco del

recettore 5-HT e conseguente miglioramento

2A

della trasmissione mediata dai recettori 5-HT 1A

aree corticali e limbiche.

Un analogo strutturale è il nefazodone, ottenuto

per apertura dell’anello piridinico terminale ed

inserimento di sostituenti sull’anello triazolico.

Nel mercato dei farmaci

antidepressivi è legato alla

disponibilità di ammine

biogene a livello del SNC, sempre!! Uno

dei farmaci introdotto da poco in

mercato è l’agomelatine e ha attività

mista sui recettori melatoninergici come

agonista ma antagonista sui recettori

serotoninergici. Ha effetti più bassi per quanto riguarda

l’antidepressione, ma è stata approvata per minori effetti collaterali.

La melotonina è un ligando endogeno prodotto dalla serotonina, è

una molecola molto più lipofila prodotta a livello ghiandola-pineale

141

che regola il sonno e molto spesso ho una correlazione tra l’insonnia

e la depressione. Il fatto che questo farmaco abbia una buona

componente nell’induzione del sonno può essere utile quindi nel

trattamento della depressione. Ancora però, l’efficacia terapeutica

non ha risultati a lungo termine perché da breve introdotto.

Un'altra strategia terapeutica è quella di utilizzare sali di litio, il

quale regola l’umore negli stati maniacali, si sostituisce ai cationi

Na e K nei processi di trasporto cellulare.

Il litio è assorbito completamente e rapidamente dopo

somministrazione orale. I dosaggi più alti di 1.5 mmol/l possono

essere fatali infetti è un trattamento usato a livello ospedaliero e

tenuto sempre sotto controllo il paziente.

Gli effetti collaterali infatti sono: tremori, anoressia, vomito, diarrea,

debolezza muscolare, convulsioni e diabete. Il litio permette di

aumentare la trasmissione di serotonina a livello presinaptico. 142

24/04/18

FARMACI ANTISTAMINICI

L’istamina è una sostanza immagazzinata in mastociti e basofili e

rilasciata a seguito di reazione allergiche. Essa infatti, induce

contrazione bronchiale, aumento della permeabilità vascolare e

diminuzione della pressione arteriosa, tutti effetti simili a quelli che

si manifestano nello shock anafilattico. In aggiunta a ciò, l’istamina

aumenta la secrezione gastrica e stimola l’attività cardiaca. Oltre ad

esercitare queste funzioni periferiche è anche in grado di regolare

numerosi processi centrali (ciclo sonno-veglia, assunzione cibo,

apprendimento e memoria).

Tutti gli effetti dell’istamina sono mediati da recettori specifici di

membrana, appartenenti alla famiglia dei recettori accoppiati a

proteina G e suddivisi in 4 sottotipi: H , H , H e H .

1 2 3 4

L’istamina è un ariletilammina: è costituita da un anello imidazolico

(che determina la presenza dei due tautomeri, gli isomeri si

formano per il trasferimento di un atomo di H); sono costituiti da

una porzione flessibile che influenza la distanza tra l’anello

aromatico e NH .

2 l’istamina ha due centri

basici, uno è il gruppo

amminico primario e un

altro è l’anello

imidazolico, e un gruppo

debolmente acido che è

l’N tautomerico. In

soluzione acquosa

l’istamina esiste

sottoforma di specie

tautomeriche e ioniche

differenti.

La basicità dei due gruppi basici però non è identica perché è

diversa l’ibridazione, e dipende dal tipo di sostituente R che

nell’istamina è: R= CH CH NH (effetto induttivo: se è elettron

2 2 2

attrattore diminuisce la basicità, se invece è elettron donatore

l’aumenta), in questo caso il tipo di l’effetto induttivo che dà la

3+

catena dipende dal pH (es. a pH fisiologico NH attrae elettroni e la

forma prevalente è la nello stomaco si protona anche l’N

),

imidazolico perché il pH è ancora più acido.

Esempio: - R = CH è elettrondonatore, aumenta la basicità di NH

3

in ; 143

- R = Cl o NO è elettronattrattore, diminuisce la basicità di NH

2

in quindi le due forme dei tautomeri sono in percentuali

,

simili.

La posizione di R elettrondonatore è molto importante perché ad

esempio se è in 2 o in 5 cambia la diversa affinità per i sottotipi

recettoriali a,b,c.

Se R elettrondonatore è sulla catena ho una diversa affinità a

seconda che si trovi in posizione oppure se è in dipende

 , 

anche dall’enantiomero che si forma R o S (con aggiunta di CH ) ho

3

diversa affinità.

Equilibri ionici e tautomeri dell’istamina

A pH= 7,4 valore tipico

dei fluidi extracellulari, la

forma principale è la

monocationica (96%),

costituita principalmente

dal tautomero N-H (78%)

e in misura minore

dall’N-H (18%). È inoltre

presente anche la specie

dicationica (2,5%), che

diventa predominante

(72%) a valori di pH intorno a 5, come accade in prossimità di alcuni

tipi di membrana. Da alcuni studi è stato possibile rendere noto che

la forma farmacologicamente attiva dell’istamina siano entrambe:

dicationica e monocationica, mentre invece la specie neutra o

quella anionica è poco probabile siano coinvolte nell’interazione con

il target biologico.

L’effetto del sostituente influenza anche il ripiegamento della

catena etilamminica per ingombro

sterico.

Ho diversi conformeri dell’istamina,

uno trans e l’altro gauche, sono

entrambi conformeri sfalsati (se uno

fosse stato eclissato sarebbe stato

troppo instabile quindi non si

osserva). Tra i due è poco più stabile

l’anti ma la barriera energetica è così

piccola che in soluzione esistono

entrambi.

Sono stati sintetizzati anche analoghi

metilati dell’istamina, dei quali è stata valutata la potenza agonista

sui recettori H , H , H

1 2 3. 144

La metilazione degli azoti imidazolici porta a perdita di attività su

tutti e tre i recettori. Questo risultato suggerisce che gli atomi di N

siano importanti per l’interazione della molecola col sito

recettoriale.

H /H agonisti

1 2

L’anello imidazolico dell’istamina può essere modificato con altri

anelli eteroaromatici che mimano le stesse caratteristiche chimico-

fisiche. I composti modificati prodotti hanno mostrato minor

potenza dell’istamina ma elevata

affinità per i recettori H e H .

1 2

Degni di interesse sono il betazolo

e la betaistina. Il betazolo è usato

come diagnostico per valutare la

funzionalità delle cellule parietali nella secrezione acida gastrica. La

betaistina è un farmaco utilizzato contro i disturbi vestibolari.

Biosintesi e metabolismo istamina L’istamina viene

sintetizzata

nell’apparato del Golgi

da diversi tipi di cellule

per decarbossilazione

dell’istidina ad opera

della L-istidina

decarbossilasi, enzima

piridossalfosfato-

dipendente. Inibitori di

questo enzima sono

stati studiati per

diminuire gli effetti

dell’istamina.

L’istamina una volta

rilasciata, viene

rapidamente degradata

secondo due vie che la trasformano in composti inattivi:

1. Ossidazione a imidazolacetaldeide, catalizzata a livello

periferico, dalla diaminossidasi (DAO) o istaminasi, e, a livello

centrale dalla MAO. L’intermedio aldeidico viene ossidato per

opera dell’aldeide deidrogenasi ad acido imidazolacetico, che

per coniugazione con ribosio, ad opera della fosforibosil-

transferasi (RPT) può essere trasformato nel ribonucleotide.

2. Metilazione dell’istamina in N-metilistamina, catalizzata dalla

istamina-N-metiltransferasi (HMT). L’N-metilistamina può

essere ossidata ad acido N-metilimidazolacetico, a seguito 145

dell’azione sequenziale dell’amminossidasi e dalla aldeide

deidrogenasi.

Recettori istaminergici

L’istamina deve i suoi effetti fisiologici all’interazione con i recettori

di membrana suddivisi in almeno 4 sottotipi, H H , H , H .

1, 2 3 4

Tutti e quattro sono recettori accoppiati a proteina G (GPCR),

costituiti da 7 domini transmembrana (TM1-TM7) e accoppiati a

diversi sistemi effettori. Questi recettori sono di tipo costitutivo, cioè

si possono attivare anche in assenza dell’agonista fisiologico.

Nell’organismo gli H ed H sono più abbondanti rispetto agli H ed

1 2 3

H .

4

Recettori H : Il sottotipo recettoriale H è accoppiato a proteina G

1 1 q

e ha come effettore la fosfolipasi con tutte le svariate conseguenze.

È localizzato nei muscoli lisci dell’apparato respiratorio e del tratto

gastrointestinale, in cellule epiteliali ed endoteliali, epatociti e

condrociti, in cellule ematiche e nel SNC.

La stimolazione di questo recettore provoca prurito, rinorrea,

broncocostrizione, aumenta la permeabilità capillare per

contrazione delle cellule endoteliali vasali, talvolta causa di edemi.

È inoltre coinvolto nel sistema immunitario per quanto riguarda

l’aumento dell’espressione di molecole responsabili dell’adesione

cellulare e chemiotassi.

Nel SNC invece, controlla il ritmo sonno-veglia, l’assunzione di cibo,

il comportamento aggressivo e l’attività locomotoria.

Recettore H Situato nelle cellule parietali gastriche di cui

2:

controlla la secrezione acida, a livello del sistema cardiovascolare

provoca vasodilatazione determinando effetto cronotropo positivo,

provoca inoltre anche broncodilatazione ed aumento della

secrezione del muco.

Recettori H È espresso a livello neuronale nel SNC (corteccia,

3:

ippocampo, EPS, talamo e ipotalamo), è un autorecettore

presinaptico.

Recettore H Viene esp

Dettagli
A.A. 2018-2019
196 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilenia.scappellini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di chimica farmaceutica e tossicologia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Spadoni Gilberto.