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Non è presente un apparato dedicato alla respirazione, in quanto le piante
contano sullo scambio di O2, CO2 e vapore acqueo. Per quanto riguarda
invece la circolazione esse hanno un sistema aperto che permette il
trasporto, per es. di acqua e sali minerali, da radici al resto della pianta:
per esempio il fotosintato (sostanza sintetizzata durante la fotosintesi)
viene trasportato in ogni parte della pianta.
• Membrana plasmatica: un sottile rivestimento che delimita la cellula e
la separa dall'ambiente esterno e ne regola gli scambi di elementi e
sostanze chimiche con questo. É formata, come tutte le membrane, da un
doppio strato di fosfolipidi.
• Nucleo: contiene la quasi totalità del DNA (ad anello) della cellula
eucariota racchiudendo quindi la maggior parte dell’informazione
genetica, e controlla lo svolgimento dell’attività della cellula. É delimitato
da un involucro nucleare costituito da due membrane concentriche: la
membrana nucleare esterna e la membrana interna, che possiede delle
proteine specifiche del nucleo che favoriscono i legami con la lamina
nucleare (una proteina fibrosa le cui molecole si uniscono fra loro
formando filamenti). 2
• Plastidi: derivano dai proplastidi che si trovano nelle cellule non
differenziate, poi quando si ha questo processo vengono differenziati in
plastidi (VEDI PAG. 4) e si dividono in:
cloroplasti (ezioplasti ---> cloroplasti non ancora esposti alla luce)
cromoplasti;
leucoplasti (amiloplasti; proteoplasti; elaioplasti).
• Mitocondri: sono presenti e contengono una molecola di DNA circolare.
• Ribosomi: sono simili a quelli batterici, ma differiscono da quelli
animali per le dimensioni del DNA mitocondriale.
Le cellule vegetali si dividono per scissione binaria.
• Apparato di Golgi: un complesso di membrane lisce raccolte a formare
sacchi appiattiti racchiudendo porzioni di citoplasma ricche di vacuoli.
Quest’ultimi sono vescicole contenenti acqua e sostanze di vario tipo che
diventano sempre più grosse man mano che la cellula invecchia, fino ad
occupare quasi tutto il suo volume. Hanno diverse funzioni tra cui quella
di depositare sostanze di riserva o di rifiuto (olesomi); far sì che i
cloroplasti si dispongano a ridosso della parete in modo da massimizzare
l’efficenza della cattura della luce e di CO2; insieme alla parete cellulare
contribuisce a creare la cessione di turgore, fondamentale per il sostegno
della cellula.
• Reticolo endoplasmatico: un sistema di canali allineati a membrane e
forzate tra loro, situato all'interno del citoplasma. Può essere di due tipi a
seconda della sua conformazione: rugoso, o liscio; di conseguenza ha
anche diverse funzioni: RER interviene nei processi della sintesi proteica,
mentre il REL interviene nei vari processi catabolici e anabolici.
• Citoscheletro: costituito da un fitto intreccio di filamenti proteici che
irrobustiscono la cellula e si estende in tutto il citoplasma e lega tutti gli
organuli cellulari presenti al suo interno.
• Plasmodesmi: strutture tipiche delle cellule vegetali, che mettono in
comunicazione cellule vicine attraverso le pareti cellulari.
Nella cellula vegetale mancano i centrioli, infatti le dimensioni della
cellula vegetale sono maggiori rispetto a quella animale e la maggior
parte del volume della cellula è occupato da vacuolo ---> principio
costruttivo “grande volume con poca sostanza” dominante nell’anatomia
delle piante.
I plastidi:
Organuli cellulari semiautonomi che condividono le stesse
caratteristiche, caratterizzati da forme e colori variabili a seconda della
loro funzione nella cellula.
I plastidi derivano dai PROPLASTIDI (forma embrionale) e si dividono in
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tre gruppi:
1. CLOROPLASTI (colore verde; pigmenti: clorofille e carotenoidi);
2.CROMOPLASTI (colore giallo-arancio; no clorofille ma ricchi di
carotenoidi);
3. LEUCOPLASTI (incolori in assenza di pigmenti);
L’involucro dei plastidi è costituito da due membrane unitarie: membrana
esterna e membrana interna. Il compartimento tra le due membrane è
detto spazio intermembrana.
I ribosomi dei plastidi sedimentano a 70S uno o più nucleotidi (i ribosomi
citoplasmatici a 80S), ossia regioni in cui sono localizzati filamenti di
DNA di tipo procariotico.
Si duplicano per scissione binaria.
CLOROPLASTI
Sono di colore verde per la presenza
della clorofilla e qui ha luogo la
fotosintesi. Sono presenti in tutti gli
organismi autotrofi eucariotici.
La forma, la dimensione e il numero
dipendono dalla specie.
Nelle piante ci tanti cloroplasti di
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piccole dimensioni e ciò comporta dei vantaggi:
- maggiore mobilità;
- orientamento indipendente l’uno dall’altro;
- possibilità di addossarsi al plasmalemma (membrana cellulare);
- migliore sfruttamento della luce;
- massima riduzione della distanza per la diffusione di CO ;
2
- maggiore superficie disponibile per scambi con citoplasma.
Ma il principale vantaggio è la possibilità dei cloroplasti di spostarsi
indipendentemente l’uno dell’altro orientandosi a favore della radiazione
luminosa: se c’è poca illuminazione si dispongono in modo che l’asse
maggiore sia parallelo alle pareti direttamente colpite dalla luce. Se la
luce invece è eccessiva si dispongono con l’asse maggiore parallelo ai
raggi solari.
Forma tipica: ellissoide con una faccia piana e l’altra convessa
Struttura:
• Involucro: doppia membrana di tipo lipoproteico, che ne separa il
contenuto dal citoplasma --->
1. Membrana esterna= dotata di proteine, le porine, che formano canali
permeabili a molecole di ridotte dimensioni con funzione di riconoscere e
importare proteine sintetizzate nel citoplasma;
2. Membrana interna= altamente selettiva; permeabile a molecole neutre
di ridotta dimensione.
• Tilacoidi (o lamelle): complesso sistema di membrane, che formano
sacchi appiattiti --->
1. Tilacoidi dei grana= si sovrappongono costituendo pile compatte;
2. Tilacoidi intergrana= decorrono lungo asse maggiore del cloroplasto
connettendo diversi tilacoidi, perché essi sono in continuità tra loro,
infatti costituiscono un sistema chiuso di membrane che racchiude una
cavità: il lume (zona cava delimitata da membrane). La zona in cui
tilacoidi di un granum vengono a contatto: partizione; zona terminale
dei tilacoidi dei grana(1), a contatto con stroma: margine.
• Stroma= sostanza senza una forma ben definita (amorsa) in cui sono
immersi i tilacoidi. Quasi il 50% è costituito da rubisco: il più importante
enzima plastidiale coinvolto nella fotosintesi. É formata da 8 subunità
proteiche grandi e 8 subunità piccole ---> infatti è ricca di ribosomi, in cui
risiedono enzimi addetti alla organicazione del carbonio. Nello stroma
sono riconosciute una o più regioni chiare senza grana, chiamate
nucleodi, in cui si trova il DNA plastidiale.
Funzione dei cloroplasti:
FOTOSINTESI 6CO + 6H O --> (C H O )+ 6H O
2 2 6 12 6 2
Consiste nella trasformazione di CO in glucosio. Due fasi principali:
2
1. FASE LUMINOSA: 5
- conversione della luce in energia chimica= ATP+ NADPH
- avviene nei tilacoidi
- partecipazione diretta dei pigmenti foto sintetici
2. FASE OSCURA:
- ATP e NADPH usati per ridurre il biossido di carbonio a glucosio
- il prodotto viene catalizzato da enzimi presenti nello stroma
I pigmenti fotosintetici nei tilacoidi non sono liberi in soluzione, ma si
organizzano in modo tale che le proteine che catturano l’energia
luminosa siano raggruppate in unità foto sintetiche (o fotosistemi), che a
loro vola circondano molecole di clorofilla .
In questi complessi la clorofilla ha due funzioni principali:
A) assorbire la luce
B) trasferire l'energia luminosa al fotosistema
CROMOPLASTI
Sono di colore rosso, giallo o arancione per la presenza dei pigmenti di
Xantofille e Carotenoidi presenti, infatti si trovano maggiormente nella
frutta, nella verdura e nei fiori.
Struttura:
- sono più semplici dei cloroplasti;
- le membrane interne sono ridotte e meno organizzate grazie presenza di
vescicole;
- sono presenti meno proteine;
- presenza di DNA e RNA;
- lipidi abbondanti;
Potrebbero derivare da:
1. Dai proplastidi;
2. Dai leucoplasti;
3.Dai cloroplasti senescenti (in fase di invecchiamento), poiché è
cominciata la degradazione della clorofilla e la formazione di altri
pigmenti;
Stadi successivi:
1. degradazione della clorofilla e dell’apparato fotosintetico;
2. sintesi di carotenoidi;
3. demolizione parziale delle proteine;
4. scomparsa delle strutture lamellari;
5. comparsa di gocce lipidiche o di cristalli giallo-arancio.
La conversione da cloroplasti a cromoplasti è legata a fattori endogeni
(ormoni e nutrienti) oppure ambientali (fotoperiodo e temperatura).
! In molti frutti e fiori la colorazione non è legata alla presenza dei
carotenoidi, ma a pigmenti antocianici disciolti in succo vacuolare.
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LEUCOPLASTI
Sono incolori poiché non possiedono pigmenti e si classificano in base
alle sostanze prodotte o accumulate:
1. Elaioplasti = accumulano lipidi;
2. Proteinoplasti = immagazzinano proteine --> corpi proteici protetti da
una membrana;
3. Amiloplasti = accumulano carboidrati sotto forma di amido e sono
coinvolti della percezione della gravità e si chiamano statoliti.
Si trovano nelle parti non verdi della pianta e non colpite particolarmente
dalla luce: radici, semi, fusti modificati (patate).
Struttura:
- Doppia membrana esterna;
- Sistema di tilacoidi rudimentale e frammentario;
- Abbondante stroma con i granuli di amido;
- Numerosi enzimi per il metabolismo dei carboidrati; ribosomi; DNA;
RNA.
L’amido: l’amido primario si forma durante la fotosintesi nei cloroplasti,
dove è deposto in piccoli granuli, ma durante la notte quando non si ha la
fotosintesi viene idrolizzato in dimeri di saccarosio (un glucosio + un
fruttosio) i quali vengono poi trasferiti negli organi di riserva (leucoplasti)
dove si ripolimerizzano a formare l’amido secondario costituito da
amilosio ed amilopectina.
I granuli di amido secondario vengono deposti all’interno degli
amiloplasti a partire da un centro proteico detto ilo, attorno al quale
l’amido viene deposto in strati concentrici.
Amido si differenzia da altri amidi per:
•Forma del granulo, che può essere: sferoidale; lenticolare; ovoidale; a
bastoncino; poliedrica;
•Forma dell’ilo: puntiforme; lineare; ramificato; stellato; la sua tipologia
e localizzazione: può essere unico; plurimo; centrale; eccentrico;
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