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Il diritto alla salute e il sistema sanitario italiano

Il diritto alla salute è riconosciuto a tutti e sancito dall'art. 31 della Costituzione: ciò garantisce un trattamento equo per tutti i cittadini, favorito anche dall'assenza del prezzo di cessione del servizio e che viene erogato in cambio del pagamento del cosiddetto "ticket sanitario", da cui determinate fasce della popolazione sono esenti. I ticket non sono prezzi veri e propri ma tariffe, che non hanno cioè l'obiettivo di contribuire al finanziamento della gestione aziendale generando ricavi, ma si pongono come obiettivo quello di orientare i comportamenti dei soggetti del sistema economico ai fini del soddisfacimento di interessi collettivi. La gratuità dell'assistenza sanitaria lascia stupita Patricia, la ragazza americana protagonista del caso, abituata ad un'assistenza privata previo il pagamento dell'assicurazione. La sua amica Chiara le spiega che in Italia esistono sia gli ospedali pubblici che quelli privati e che è il singolo

Cittadino a decidere se recarsi in una struttura pubblica o in una a pagamento; sottolinea anche che la Toscana, la sua regione di provenienza, è una "regione rossa", è cioè una zona in cui la sanità privata non è ben vista per paura di un approfittarsi dei cittadini da parte di questa.

Dalla lettura del caso emerge anche il fondamentale problema del rapporto tra politica e amministrazione: la prima politica che Chiara spiega a Patricia è come le retribuzioni dei medici varino in funzione degli scatti di anzianità anziché in funzione dell'esperienza: questo tipo di politica nasce perché si vuole far in modo che le retribuzioni di un dipendente aumentino gradualmente nel corso della vita secondo un criterio oggettivo e automatico, perché in teoria con il passare del tempo aumenta l'esperienza del medico e di conseguenza migliora la qualità del suo servizio e grazie a questo criterio oggettivo le.

parti variabili dellaretribuzione non possono essere utilizzate in modo distorto. Ma come sipuò capire dalle parole di Chiara questo criterio non sempre è corretto:infatti suo padre, neonatologo dell’ospedale di Siena, pur lavorando moltocon impegno e dedizione, guadagna molto meno rispetto a suoi colleghicon più anni di servizio, e quindi con uno stipendio maggiore, che peròpassano le loro giornate “svaccati”. Per contro però, la ragazza sottolineaquanto sia importante il processo di aziendalizzazione delle strutturesanitarie introdotta a partire dai primi anni Novanta e che consistenell’introduzione di logiche manageriali nella struttura organizzativa e checollega la retribuzione di risultato al raggiungimento degli obiettivi. Leinnovazioni amministrative, come è per esempio il cambiamento dellamodalità di retribuzione, sono quelle innovazioni finalizzate a modificare lastruttura organizzativa e i processi e

Sono alla base del livello di innovazione che porta alla gestione integrata dei servizi, modificando anche sostanzialmente il metodo di funzionamento e le attività dell'organizzazione; sono fondamentali per adattare l'azienda pubblica all'evoluzione delle richieste e dell'ambiente esterno.

Altra politica che può essere in parte considerata "sbagliata" è il cosiddetto "blocco del turnover", che è una politica di contenimento della spesa del personale e viene perseguita attraverso il blocco delle assunzioni, anche a fronte del pensionamento dei dipendenti pubblici più anziani. L'attuazione di questa politica si è resa necessaria a causa dell'elevato numero di dipendenti pubblici distribuiti non omogeneamente sul territorio e non correlato con il tasso di popolazione presente in quell'area, e di conseguenza un elevato costo del personale distribuito in maniera non correlata ai livelli di

Prestazione e che quindi irrigidisce i bilanci e diventa sempre meno sostenibile con il passare del tempo. Sebbene il blocco del turnover sia una politica volta al contenimento dei costi, Chiara sottolinea come questo vada a discapito della qualità e dell'efficienza del servizio: infatti l'ospedale di Siena aveva acquistato ben dieci culle nuove per i casi più critici e che per essere utilizzate necessitavano dell'assunzione di due infermieri, ma grazie a questa politica ciò non fu possibile e causò anche la morte di un neonato durante il trasporto verso l'ospedale di Firenze, più attrezzato per le emergenze. Solo con l'arrivo nel reparto di un nuovo direttore generale e della rimozione del blocco delle assunzioni del settore sanitario la situazione migliorò.

Altro fatto negativo da sottolineare è l'importanza che rivestono i media nell'influenzare l'opinione pubblica e l'atteggiamento delle persone.

persone nei confronti dei servizi pubblici; infatti il giudizio delle amministrazioni da parte dei cittadini non avviene solo in seguito alla valutazione da parte degli utenti dei servizi ricevuti o che sono presenti nel sistema, pur non avendone mai usufruito, ma anche su basi ideologiche preconcette, che generalmente vedono il servizio pubblico come un qualcosa di negativo, corrotto e inefficiente, e per effetto della comunicazione, soprattutto dei media, che tendono a riportare solo gli eventi in chiave negativa e superficiale. Nel caso i media intervengono sia quando il papà di Chiara riceve un premio di produttività grazie al suo ottimo lavoro, sostenendo che quei soldi fossero stati sprecati e riducendo così il consenso nei suoi confronti, e quando un neonato muore nel trasporto dall'ospedale di Siena a quello di Firenze, accusando il reparto di neonatologia di non essere attrezzato per le emergenze, ma senza sapere che le attrezzature erano presenti nella struttura.

Ma che non potevano essere autorizzate a causa della mancanza di personale. Il comportamento clientelare del dottor Furbi, che assumeva persona al fine di fare un favore al fratello politico, mostra come i fenomeni di corruzione siano radicati non solo nel sistema sanitario nazionale, ma in tutto il Paese. La corruzione e la mancanza di etica personale sono tra le cause principali dell'inefficienza dei servizi destinati alla collettività, comportano costi elevati e contribuiscono alla disaffezione dei cittadini verso le istituzioni pubbliche.

In ultimo penso che sia anche da sottolineare la presenza di ulteriori servizi, oltre agli ospedali e ai loro pronto soccorso, come per esempio la guardia medica, servizio citato nel caso. In questo caso la guardia medica avrebbe potuto aiutare Patricia senza far perdere una serata alle due ragazze in coda al pronto soccorso, ma Chiara non era a conoscenza del servizio. "<<Eh sì, questo è il problema>>" le risponde la dottoressa.

Questarisposta evidenzia come nel sistema sanitario ci sia una mancanza di informazione e comunicazione pubblica, fondamentale per il settore pubblico, volta a promuovere comportamenti in grado di rafforzare le capacità individuali e collettive di risposta ai bisogni, di promuovere la vita delle istituzioni (come nel caso in esame) o volte a favorire lo sviluppo per esempio di relazioni di solidarietà o di rispetto delle diversità.

2. Tra il 1992 e il 1993, con i decreti legislativi 502/92 e 517/93, iniziò la trasformazione del settore della sanità, mantenendo però in vita i principi fondamentali sanciti dalla legge 833/78, quali l'uniformità e l'universalità del diritto alla salute; il decreto legislativo 229/99 completò il processo di razionalizzazione del sistema sanitario nazionale, delineando la normativa che viene in gran parte applicata ancora oggi. Lo strumento individuato in questa situazione per responsabilizzare

i vari attori nel sistema sanitario ful'aziendalizzazione della sanità. Fine di questo processo era quello di fardiventare maggiormente efficiente la gestione delle risorse sanitarie,guidandole verso il conseguimento degli obiettivi definiti dallaprogrammazione nazionale e regionale. Perciò si attribuì autonomiaorganizzativa, amministrativa e patrimoniale alle Aziende Sanitarie. I motivialla base del processo di aziendalizzazione si possono individuarenell'intromissione arbitraria e non richiesta della politica nella gestionedelle USL, infatti le azioni che venivano intraprese erano dettate4maggiormente dalla ricerca del consenso e non dalla razionalitàamministrativa, e dalla deresponsabilizzazione finanziaria delle USL edelle Regioni, che venivano finanziate a seconda di quanto spendevano,creando così disavanzo.Le USL, che rivestivano precedentemente un ruolo di primaria importanza,furono profondamente modificate, sconvolgendone il campo d'azione.lemodalità di finanziamento e le competenze. Inoltre vengono introdotte nuove figure all'interno delle aziende sanitarie, come il direttore generale, che viene nominato dalla Regione e che nomina a sua volta il direttore amministrativo e il direttore sanitario, nuove figure che concorrono alla formulazione di pareri e decisioni all'interno della ASL, che si occupa della gestione di tutti i servizi sanitari e della gestione della domanda, cioè dei pazienti. Nel caso è la nomina del nuovo direttore generale che dà una svolta a una situazione di stallo in cui si trovava il reparto di pediatria in seguito all'acquisto di nuovi strumenti, ma inutilizzabili a causa di mancanza di personale, a causa delle legge sul blocco delle assunzioni. Il nuovo direttore con un'interpretazione un po' forzata di una legge sconosciuta assume due nuovi infermieri e le nuove culle diventano così utilizzabili. Questa azione sottolinea l'importanza eIl potere di cui dispone il direttore generale. Prima della riforma, l'USL era una struttura prettamente burocratica, cui facevano capo uno o più dirigenti, che l'amministravano tramite l'emanazione di direttive e che non erano tenuti al rispetto di alcun vincolo di spesa. Con il passare del tempo a questa struttura è subentrato il modello manageriale, più focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi e sulla valutazione delle performance: il manager valuta il livello di qualità, efficacia ed efficienza delle prestazioni erogate, in modo da rendere l'azienda competitiva nel mercato sanitario. Un'altra novità introdotta dalla riforma è il distretto, cioè il campo di azione delle USL, la cui articolazione è di spettanza della Regione; i distretti sono finalizzati anche a garantire l'integrazione di servizi rispetto alla specifica popolazione di riferimento. Con il nuovo modello, il direttore generale ha un ruolo centrale nella gestione dell'USL, avendo il potere di prendere decisioni strategiche e di coordinare le attività dei vari settori.
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Publisher
A.A. 2019-2020
6 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ce.R di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e management delle amministrazioni pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Turrini Alex.