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• oppressivo – costrittivo – urente – senso di peso
• Inizio/cessazione graduali
• Non influenzato da respiro – posizione – digitopressione
• Retrosternale
• Irradiazioni: arto sx – collo – mandibola (le più fq) – interscapolare – epigastrio –
lato dx (meno fq)
• Fattori precipitanti: esercizio fisico, stress, freddo, pasto abbondante ma anche a
riposo (infarto)
• Durata: 1-2 min a 5-10 min ANGINA - >30 min INFARTO
• Risposta al riposo: positiva per angina – negativa per infarto
• Risposta ai nitrati sublinguali: positiva per angina – negativa per infarto
• Dispnea (riduzione eiezione VS)
• Astenia (riduzione portata)
• Palpitazioni (alterazioni elettrolitiche)
• Possibilità di ischemia silente:
• Paziente anziano con pregresso quadro infartuale –
paziente diabetico
Classificazione angina
• Primaria riduzione flusso / secondaria aumento richieste ossigeno
• Postprandiale, da freddo, da stress, da sforzo…
• Stabile/instabile a seconda dell’evoluzione verso forme più gravi
Classificazione delle cardiopatie
ischemiche
• CRONICA : angina stabile – microvascolare – variante – cardiomiopatia
dilatativa post-ischemica
• SINDROME CORONARICA ACUTA: senza sopraslivellamento tratto ST
– con sopraslivellamento tratto ST – morte improvvisa
ANGINA CRONICA STABILE
• Quadro che compare almeno da 2 mesi in risposta a
sforzi/stress/freddo…
• Causata da STENOSI da: placca aterosclerotica – a volte
vasocostrizione+stenosi – disfunzione microcircolo coronarico
• Meccanismo: quando aumenta il fabbisogno di ossigeno questo non può
essere soddisfatto ischemia
• Sintomi: da sforzo (carico fisso/variabile) – picco di mattina/pomeriggio –
limitazioni funzionali (4 gradi)
ESAME OBIETTIVO:
• È raro esaminare un’angina in atto ma comunque riscontreremo
un’obbiettività alterata (negativa)
• Analizzare sempre i fattori di rischio: ipertensione, obesità, xantomi…
• Valutare patologie cardiache: valvulopatie, cardiomiopatia ipertrofica,
prolasso…
• Auscultazione: III – IV tono – soffi
• Dispnea – rumori umidi
ESAMI DI LAB:
• Glicemia
• Assetto lipidico
• Emocromo anemia?
• T3/T4
ESAMI STRUMENTALI:
• ECG:
• A riposo: sottoslivellamento ST o inversione/assottigliamento T pregresso
infarto, blocco di branca, aritmie
• Da sforzo: cyclette/tapisroulant/farmaci aumenta domanda di ossigeno
sottoslivellamento ST (almeno 1 mm) o sopraslivellamento tratto ST
(transmurale)
• Dinamico secondo Holter: 24-48 ore (elettrodi + registratore)
• RX TORACE:
• dilatazione arco aortico (ipertensione, valulopatia…)
• Cardiomegalia + stasi polmonare (precedenti infarti)
• Calcificazioni coronariche (stenosi significative)
• SCINTIGRAFIA: valutazione perfusione miocardica
• Utile se associato a test da sforzo/farmaci (es. dobutamina)
• ECOCARDIOGRAFIA (eco-stress): alterazioni della contrattilità
• Utile per confermare transitorietà dell’anomalia
• CATETERISMO CARDIACO: avanzamento cateteri in aorta/coronarie
• Valutazione P
• Visualizzazione e valutazione stenosi
• Non per vasi <0,5 mm
• TC MULTISTRATO: immagine 3D
TERAPIA:
• Riduzione del rischio: correzione stile di vita – riduzione peso –
trattamento ipertensione, ipercolesterolemia, diabete – terapia
antiaggregante e Beta-bloccanti
• Riduzione gravità: nitroderivati (riduzione precarico) azione rapida;
beta-bloccanti (antiadrenergico) minore consumo di ossigeno, riduce
FQ e P; Ca-antagonisti (vasodilatatori) non se depressione funzioni
V.S.
• Rivascolarizzazione miocardica: percutanea – bypass aorto-coronarico
Angina microvascolare O SINDROME X
• Questo tipo di angina deriva da una disfunzione/anomalia legata ai piccoli vasi coronarici di resistenza
non visibili alla coronarografia (<0,5mm)
• Nella sua forma tipica compaiono*:
1. Angina da sforzo
2. Sottoslivellamento ST al test da sforzo
3. Arterie coronarie normali all’angiografia
• Colpisce soprattutto sesso F
• Non vi sono alterazioni della contrattilità miocardica dovuta alla distribuzione parcellare delle alterazioni
• Tra le ipotesi di eziopatogenesi vengono proposte:
•. Alterazione della funzionalità adrenergica – aumento in circolo di sostanze come l’endotelina1 – aumentato scambio
Na/H – deficit estrogenti
• I pz con Angina Microvascolare sono fortemente sintomatici
• Diagnosi: quadro clinico prima descritto* + coronarie normali; inoltre caratteri di aspecificità: durata
prolungata e incostante risposta ai nitrati
• Terapia: beta-bloccanti – calcio-antagonisti - nitrati
Angina variante o di prinzmetal
• Compare normalmente a riposo
• Si associa a sopraslivellamento ST o positivizzazione onte T negative
• L’angiografia coronarica durante l’attacco dimostra uno spasmo occlusivo o subocclusivo
A LIVELLO DI UNA STENOSI
– • oppure
IN UN VASO NORMALE
–
• Pazienti più frequentemente interessati: fumatori, etilisti, cocainomani, donne fumatrici in terapia con
contraccettivi orali
• Eziologia: iperreattività locale delle cellule muscolari lisce vasali
• Diagnosi: angina a riposo evento solitamente notturno o nelle prime ore del mattino
• Durata: 2-10 min (a volte anche 30 sec) tipiche le fasi calde e fredde
• Rischio infarto se spasmo prolungato + fenomeni trombotici
• Esami strumentali: ECG – ECG dinamico – test provocativi
• Terapia: nitrati – calcio-antagonisti
Cardiomiopatia dilatativa postischemica
Malattia coronarica stabile che porta a segni di disfunzione ventricolare sx
Si presenta in caso di infarti o comunque patologie cardiache che conducono a compromissione della contrattilità ventricolare:
DANNO ISCHEMICO CRONICO
– NECROSI FOCALE
– DANNO INFIAMMATORIO
– APOPTOSI
–
Sintomi: dispnea da sforzo – dispnea parossistica notturna – astenia
Esame obiettivo: edemi declivi – I tono ridotto – III tono – soffio sistolico
Ecocardiogramma: compromissione cotrattilità ventricolare
Angiografia: malattia coronarica multivasale
Importante verificare ‘’quantità’’ di miocardio vitale scintigrafia, eco-stress, TC
Trattamento: ripristinare il flusso
Prognosi grave aritmie – ulteriore compromissione ischemica da IMA – complicanze tromboemboliche
Terapia: beta-bloccanti, ace-inibitori, diuretici, anticoagulanti, antialdosteronici, antiaritmici, pacemaker, rivascolarizzazione…
Sindromi coronariche acute senza
sopraslivellamento del tratto st
• Angina instabile e IMA senza sopraslivellamento ST
DIAGNOSI DI IMA: qualsiasi aumento degli indici di necrosi + dolore toracico + ECG (anche se questo
– non necessariamente alterato)
• Patogenesi: trombosi intracoronarica da trombo su placca aterosclerotica
OSTRUENTE ischemia a riposo
– NON TOTALMENTE OCCLUSIVO ischemia limitata o grave se aumenta domanda di ossigeno
– AUMENTATA VASOCOSTRIZIONE > gravità
–
La placca può andare incotro a rottura/ulcerazione/erosione per azione di cellule infiammatorie, fattori
meccanici/chimici. Questo è causa dell’attivazione piastrinica e della formazione del trombo.
Evoluzione: si ripara – si organizza – aumenta di volume
Manifestazioni cliniche:
• Angina instabile:
• aumenta la frequenza degli episodi e la loro durata + diminuisce sensibilità alla terapia
ANGINA IN CRESCENDO
– ANGINA A RIPOSO
–
• Può essere un’angina di recente insorgenza o postinfartuale
• Sintomi non più di 20-30’ ischemia transitoria
• E.O.: normale (al di fuori dell’episodio) – segni di scompenso (dispnea, III tono, rumori
umidi)
• ECG: sottoslivellamento ST – onde T negative
• Indici di necrosi lievemente alterati o nella norma
• Escludere o risolvere fattori extracardiaci: anemia, ipertiroidismo, ipercolesterolemia,
diabete
• Infarto miocardico acuto senza sopraslivellamento ST:
• Necrosi da ischemia prolungata ma subendocardica
• Dolore >20-30’
• ECG: sottoslivellamento ST o alterazione T e mancata comparsa onde Q
VIENE DETTO ANCHE INFARTO NON-Q
●
• Enzimi: CK – CK-MB – T rialzo
• Terapia: antiaggreganti piastirnici – anticoagulanti – nitrati – beta-bloccanti –
calcio-antagonisti – statine – rivascolarizzazione miocardica
IMA CON SOPRASLIVELLAMENTO
TRATTO St
Ischemia grave e prolunagata a tutto spessore
Trombosi vaso coronarico totalmente occlusiva e persistente
Patogenesi:
OCCLUSIONE COMPLETA trombosi su placca
– ANGINA VASOSPASTICA O SPASMO PROLUNGATO stasi + trombo
– TROMBO + VASOCOSTRIZIONE attivazione piastrinica e formazione trombo + liberazione
– sostanze vasocostrittrici
Possibile lisi spontanea (ore-giorni)
– Estensione dell’infarto:
– SEDE
● DURATA
● CIRCOLO COLLATERALE
● REAZIONI NEUROVEGETATIVE
● PRECEDENTI EPISODI ANGINOSI
●
• Più della metà dei pazienti anamnesi cardiologica negativa
• Altri casi: storia di angina – infarti pregressi
• Evento scatenate: non identificato – esercizio/sforzo
• Maggior fq: mattino-pomeriggio >aggregazione piastrinica, >catecolammine
• Dolore toracico: intenso, prolungato, retrosternale + irradiazioni non regredisce con riposo
• Astenia – dispnea – sudorazione algida – nausea – vomito
• A volte: sincope –ipotensione – aritmie
• III-IV tono – soffio – rantoli
• Febbre (38°)
• Diagnosi:
• ECG necrosi (evento dinamico: 4 stadi)
• Prime ore: sopraslivellamento ST con/senza piccola onda Q (se marcato: onda
T inglobata)
• Riduzione ST e onde T negative + onde Q profonde e larghe
• ST all’isoelettrica + > negativizzazione onda T + onde Q di necr