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Cardiologia - la cardiotossicità Pag. 1
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CARDIOTOSSICITÀ DA ANTRACICLINE

Le antracicline sono sostanze anti-neoplastiche utilizzate per molti tumori solidi e leucemie (leucemia linfoblastica acuta, leucemia mieloblastica acuta, tumore di Wilm, sarcomi dell'osso e dei tessuti molli, carcinoma della mammella e carcinoma dell'ovaio), che agiscono legandosi al DNA ed inibendone la sintesi. Tra queste ricordiamo la DOXORUBICINA (adriamicina), la DAUNORUBICINA (cerubidina) e la IDARUBICINA (idamicina). Tra gli effetti collaterali dovuti all'uso delle antracicline vi sono: - Cardiotossicità. Il 15% dei pazienti con cardiomiopatia è stato trattato per neoplasie nel corso dell'infanzia o dell'adolescenza. La mortalità dell'insufficienza cardiaca indotta da antracicline è pari al 20%. - Alopecia. - Secchezza delle fauci. - Iperpigmentazione cutanea. La cardiotossicità indotta da antracicline può essere classificata in tre categorie, che non necessariamente

Siescludono a vicenda, sulla base dell’esordio, delle caratteristiche cliniche e dell’associazione con i fattori dirischio:

  1. Cardiomiopatia acuta,
  2. Cardiomiopatia cronica progressiva con esordio precoce,
  3. Cardiomiopatia cronica progressiva con esordio tardivo.

Il sesso femminile è maggiormente vulnerabile e le alterazioni istopatologiche sono ancora più gravi seoltre alle antracicline viene effettuata anche una radioterapia mediastinica e seguito un regimemultichemioterapico.

  1. La cardiomiopatia acuta corrisponde ad un deficit acuto reversibile della funzionalità e dunquedella contrattilità miocardica dopo infusione con antracicline. La sospensione dellasomministrazione generalmente induce un netto miglioramento. Occasionalmente si può verificareuna insufficienza cardiaca congestizia.

Tra le complicanze vi sono la miocardite-pericardite, aritmie acute gravi (tachiaritmie ventricolari osopraventricolari), alterazioni non specifiche.

dell'ECG come modificazioni dell'onda ST-T, diminuzione dell'ampiezza di QRS e prolungamento dell'intervallo QT. Altre complicanze, però molto rare, sono l'ischemia e l'infarto del miocardio o la morte improvvisa per vasospasmo coronarico nelle prime ore di terapia.

2. La cardiomiopatia cronica progressiva ad esordio precoce generalmente si presenta entro un anno dalla fine del trattamento e persiste o progredisce anche dopo la sospensione della terapia. Negli adulti è dilatativa, nei bambini invece restrittiva. (Ricorda che la cardiomiopatia può essere)

Dettagli
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nunziagranieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cardiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Mercuro Giuseppe.