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N.B:
Forza max si ottiene quando la velocità è = 0 in assenza di movimento e grazie a una contrazione
isometrica.
Velocità max di movimento si ottiene quando la resistenza = 0.
Potenza max si ottiene quando si lavora ad un 35% della forza max e velocità max.
FATTORI CHE INFLUENZANO LA CAPACITA' DI FORZA:
1. la quantità e tipologia delle fibre muscolari
2. la sezione trasversale del muscolo
3. la velocità angolare del movimento
4. il ROM
5. le capacità coordinative
1) QUANTITA' E TIPOLOGIA DELLE UNITA' MOTIRCI (fibre muscolari)
unità motrici veloci → fibre bianche, pochi mitocondri, si contraggono con un metabolismo
– anaerobico.
Sviluppano tensione in modo veloce e si affaticano con facilità.
Le troviamo in prevalenza nella muscolatura degli aa.ss e in tutti quei muscoli k non
lavorano con continuità.
Generano impulsi ad alta frequenza (30/60 al secondo)
unità motrici lente → fibre rosse, gran numero di mitocondri, si contraggono con un
– metabolismo aerobico.
Sviluppano tensione in tempi + lunghi, Si affaticano meno
Le troviamo nella muscolatura antigravitaria e negli aa.ii e in tutti quei muscoli k usiamo + a
lungo.
Generano impulsi a frequenza bassa (10/20 al secondo)
Si ritiene k vi sia la possibilità x le unità motorie lente di diventare veloci e viceversa e ciò dipende
dall'allenamento.
2) SEZIONE TRASVERSALE
di un muscolo, è determinata dal numero di fibre k lo compongono e dal diametro di
– ciascuna fibra.
Un muscolo è tanto + forte quanto è grande è la sua sezione trasversale
– Ipertrofia muscolare → è un effetto dell' allenamento di forza, dovuta all'aumento di
– diametro delle fibre trofiche ed all'utilizzo, con conseguente trofismo, di quelle atrofiche.
* trofismo [Der. del gr. trépho "nutrire"] Stato generale di nutrizione e quindi delle dimensioni di un organismo o di una
sua parte, più in generale, dell'apporto di energia; lo stato di normale t. è detto eutrofia; le sue alterazioni qualitative e
quantitative rientrano nei concetti di distrofia (alterazione del t.), atrofia (difetto o assenza di t.), ipertrofia (aumento del
t.).
3) VELOCITA' ANGOLARE
quando è = a 0 (concentrazione statica) la tensione del muscolo è in grado di esprimere il
– suo massimale (forza max)
durante contrazione concentrica → la capacità tensiva del muscolo è tanto + elevata
– quanto + ci si avvicina alla velocità 0
durante concentrazione eccentrica → la capacità di forza è tanto più elevata quanto + ci si
– allontana dalla velocità 0
4) ROM / ARCO DI MOVIMENTO
la capacità tensiva + (quindi) la forza k un muscolo può esprimere; varia nei diversi punti
– dell'arco di movimento k un segmento corporeo può compiere; e la tensione k viene
esercitata non è la stessa per tutto l'arco di movimento.
Quindi:
il sovraccarico max k riuscirò ad utilizzare nell'intero ROM sarà relativo a quello
• corrispondente alla capacità tensiva del punto più svantaggioso del ROM.
Ne deriva k: un sovraccarico fisso (pesi, bilancere, manubri) avrà un'incidenza differente in
ogni punto del ROM e k il concetto di carico massimale sarà relativo solo al punto del ROM
+ svantaggioso; mentre gli altri punti sarà sottomassimale.
L'incremento di forza ottenibile lavorando sul ROM non si riflette proporzionalmente su
• tutti gli altri punti del ROM.
Per ottenere effetti allenanti di aumento della capacità tensiva in tutto il ROM dobbiamo
• usare schemi a carichi o resistenze variabili come:
-NAUTILUS (macchinari)
-LAVORO ISOMETRICO
CLASSIFICAZIONE DELLA FORZA
#
Classificazione Harre: → è la forza + elevata k il sistema neuro-muscolare è in grado di
FORZA MASSIMALE
– esprimere kn una contrazione volontaria
(es. sollevamento pesi) → è la capacità dell'organismo di protrarre x un tempo lungo
FORZA RESISTENTE
– prestazioni di forza di intensità moderata attraverso un apporto metabolico aerobico
(es. andare in bici) → è la capacità del sistema neuro-muscolare di superare resistenze con
FORZA VELOCE
– un'elevata rapidità di contrazione
(es. uomo k corre)
Entrambe le 3 si soffermano sulla: tensione muscolare.
Classificazione Verchosanskij:
→ (tonica), quando è prodotta da una contrazione concentrica o eccentrica
FORZA FASICA
– contro una resistenza elevata → quando è prodotta da una contrazione muscolare eccentrica
FORZA VELOCE CICLICA
– o concentrica k si ripete ad intervalli regolari contro resistenze medio-basse
(es. pedalare) → quando è prodotta da una contrazione muscolare
FORZA VELOCE ACICLICA
– eccentrica o concentrica k avviene senza periodicità o occasionalmente
(es. schiacciata a pallavolo)
→ quando viene prodotta da una contrazione muscolare concentrica o
FORZA ESPLOSIVA
– eccentrica k raggiunge il massimale in tempi rapidissimi e corrisponde alla potenza
(es. lanci del peso, salti) → (o resistenza di forza), quando viene prodotta da
FORZA RESISTENTE VELOCE
– contrazioni muscolari eccentriche o concentriche x lunghi periodi di tempo ad intensità
medio-bassa
(es. corsa protratta su lunghe distanze, nuoto, canottaggio)
Entrambe le 5 si soffermano sulla: contrazione muscolare.
Vi sono anche: → prodotta usando in prevalenza metabolismo anaerobico
FORZA ANAEROBICA
– → (endurance); prodotta utilizzando metabolismo aerobico
FORZA AEROBICA
– → si riferisce alla tipologia di forza richiesta da un preciso sport
FORZA SPECIALE
–
TIPOLOGIE DI ALLENAMENTO:
Fattore determinante x l'incremento di questa capacità è rappresentato dalla possibilità di gravare il
sistema neuromuscolare di un carico k faccia resistenza allo sviluppo di tensione
TABELLA:
#
Aver chiaro il concetto k: l'effetto allenante k porta ad un aumento della capacità di forza massimale
è ottenibile con es di intensità e non di quantità del carico; e la maggior parte delle metodiche si
basa sulla effettuazione di ripetizioni con carichi elevati sub-massimali.
1. METODICHE CHE USANO CARICHI NATURALI:
sono le + naturali e adatte x iniziare un lavoro di irrobustimento generale, intervengono nell'età
evolutiva senza correre il rischio di provocare danni all'accrescimento.
Es a corpo libero k usano come carico il proprio corpo
– Es k usano come carico la forza di gravità
– Es k usano attrezzi codificanti (spalliere,..)
– Es k usano piccoli attrezzi codificanti (palle mediche, bacchette,..)
– Es giochi di opposizione, k usano km carico un compagno simile fisicamente
–
2. ALLENAMENTO ISOMETRICO:
non vi è ne spostamento ne variazione di lunghezza muscolare.
Training statico.
Usa come carico una resistenza fissa esterna o interna (es.core) dalla contrazione isometrica
simultanea di tutti i muscoli agonisti.
Da condurre cercando di mantenere x ogni punto del ROM un'intensità di tensione sub-massimale o
massimale x breve tempo (3/5secondi).
Di notevole facilità come tipo di allenamento; può essere eseguito anche con la presenza di
apparecchi gessati, ma è poco efficace x il miglioramento della prestazione atletico-sportiva xk è di
tipo dinamico.
3. ALLENAMENTO DINAMICO A RESISTENZA COSTANTE:
forza di allenamento in cui il sovraccarico esterno è costante in tutto il ROM, utilizzando
un'attrezzatura specifica (pesi, manubri, bilanceri,...).
Consente il miglioramento di capacità tensiva in rapporto alla % di carico usato, al n° ripetizioni, al
tempo di recupero tra ripetizioni e serie.
(RM = ripetizioni esercizio)
(SET = numero delle serie)
Vantaggi: innumerevoli, consentono una precisa quantificazione del sovraccarico (% carico, RM,
SET) e hanno un notevole effetto sulle prestazioni sportive, usano attrezzatura conosciuta, diffusa,
economica.
Svantaggi: usando carichi fissi queste metodiche consentono ai gruppi muscolari di lavorare con
prestazioni massimali solo nel punto del ROM + svantaggioso, mentre in tutti gli altri punti del
ROM il carico sarà elevato (non sarà massimale, ma sub-massimale).
4. ALLENAMENTO DINAMICO A RESISTENZA VARIABILE O ADATTABILE:
usa carichi k modifica la resistenza nel corso dell'esecuzione del ROM.
Usa attrezzature k sfruttano il movimento angolare delle proprie leve meccaniche (es. Nautilus e
attrezzature isocinetiche*).
il sistema isocinetico → (o a resistenza adattabile). È un sistema elettronico k consente una
• adattamento del sovraccarico in ogni punto del ROM all'intensità di tensione sviluppata dal
sistema neuromuscolare nel compimento dei movimenti segmentari del corpo.
Potendo adattare l'intensità di tensione x ogni punto del ROM, è l'unico sistema k permette
al muscolo di lavorare ad elevate intensità x tutto l'arco di movimento e di ottenere
incrementi non solo di forza, ma sopratutto di lavoro; favorendo un irrobustimento
equilibrato e distribuito. → usato in ambito ri-educativo e ri-abilitativo x accorciare i tempi
di recupero.
Entrambi i 2 sistemi xò escludono i muscoli stabilizzatori; è quindi opportuno k vengano affiancati
da esercizi propriocettivo-dinamico basati sul recupero del ruolo di questi muscoli.
5. ALLENAMENTO PLIOMETRICO:
si basa sulle capacità elastiche del muscolo.
deriva dal greco e significa "aumentare la misura/distanza".
contrazione eccentrica
Secondo i principi della pliometria, in una RAPIDA
allungamento muscolo tendini
( del ) le unita funzionali seriali ( e cross-bridges - ponti
energia
actino-miosinici) immagazzinano per liberarla (come un ELASTICO) in aggiunta alla
contrazione concentrica
successiva (accorciamento del muscolo). Il risultato è una
fase eccentrica
contrazione che si avvale sia dell'energia incamerata nella , sia dell'energia
liberata nella contrazione attiva concentrica.
forza forza esplosiva
Usata x svilupapre sopratutto la reattiva, forza elastica e ; come ad
corse veloci
esempio le , i salti e i lanci dell'atletica leggera.
= è rapportabile allo sfruttamento della componente elastica dei muscoli,
FORZA ELASITCA
ottenibile attraverso questo allenamento.
Metodica efficace x sfruttare le capacità elastiche della muscolatura degli aa.ii, usando la metodica
di: salti con successivo contro-balzo verso l'alto.