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ONCOSOPPRESSORI
Gli oncosoppressori invece sono geni che codificano per proteine
capaci di inibire il ciclo cellulare in un qualsiasi punto del suo
avanzamento qualora vi siano dei danni o delle alterazioni di
sintesi, indirizzano la cellula verso la riparazione dove
possibile o verso la morte cellulare quando non é possibile
riparare la cellula dal danno genetico.
E stato dimostrato che un gene oncosoppressore perde la sua
attivitá solo se entrambi gli alleli contentenente il gene vengono
mutati, quindi la condizione necessaria alla modificazione di tali
geni é lómozigosi.Léterozigosi per geni oncosoppressori mutati
porta ad aumentare le propbabilitá della mutazione del gene sano e
a predisporre l'organismo,con maggiore probabilitá ad una
determinata malattia.La maggior parte dei tumori possiede geni
oncosoppressori eterozigoti mutati,e quindi si suppone che vi sia
un disattivazione del gene oncosoppressore sano.
Sono esempi di geni oncosoppressori il gene che codifica la
proteina rb(retinoblastoma) situato sul cromosoma 13,la proteina
rb fosforillata si stacca dal fattore di trascrizione E2F
attivandolo,permette l'ínizio della trascrizione e segna il
passaggio cellulare dalla fase G1 alla fase S.
Un altro esempio di gene oncosoppressore é il gene situato sul
cormosoma 17 che codifica per la proteina p53 detta guardiano del
genoma,questa interviene quando il DNA viene danneggiato e
inizialmente attiva degli enzimi capaci di riparare il DNA quando
é possibile.Se cio non avviene la proteina p53 indirizza la
cellula attraverso l'attivazione della proteina bax,verso il
processo di morte cellulare programmata ovvero l'apoptosi.La
proteina p53 é anche chiamata guardiano del genoma poiche i
livelli di tale proteina aumentano in caso di ipossia o danni al
DNA.La proteina p53 impedisce il passaggio in fase S attivando la
proteina p21.Nel 50% dei tumori la proteina p53 viene persa o
inattivata.Una causa indiretta della sua inattivazione puo essere
dovuta alla espressione di un altra proteina inibitoria la
proteina mdm-2,che inibisce la produzione diella proteina p53.
Una delle sindromi in cui é presente una mutazione ereditaria
della proteina p53 é la sindrome multifattoriale di LI-Fraumeni,i
casi affetti da questa malattia hanno la predisposizione a
sviluppare tumori mammari,sarcomi,e tumori cerebrali.
Altro esempio é il gene BCRA ,situato sul cromosoma 13, codifica
la proteina bcra detta anche proteina di suscettibilità al cancro
della mammella tipo ,questa inibisce l'éntrata in fase G2 qualora
il DNA venga danneggiato.Un alterazione di questo gene é
responsabile del tumore mammario.
Un altro esempio é il gene APC é detto gene della poliposi
adenomatosi del colon e codifica per una proteina che che degrada
le catenine quando si staccano dal citoscheletro.Le catenine se
non degradate vengono veicolate al nucleo e sfanno parte dei
segnali di crescita e differenziamento cellulare.Molte volte
mutazioni inattivanti o delezioni del gene APC sono prodotte de
dall'alterazione della proteina p53 e sono presenti nella sindrome
di poliposi familiare,malattia ereditaria e nella sindrome di
gardner,una poliposi intestinale secondaria ovvero associata ad
altri tumori. GENI INDIRETTI
I geni che indirettamente influiscono sul ciclo celulare e quindi
sulla formazione neoplastica fanno parte di altre famiglie di
geni,ovvero:
1. sono geni coinvolti nella riparazione del DNA come i geni
che codificano per gli enzimi che riparano il DNA detti
anche MSR o DNA missmatch repair o MSH.Se tali geni non sono
in grado di riparare la mutazione di DNA il danno viene
fissato nella cellula e se la cellula non entra in
apoptosi,puo andare incontro a trasformazioni che inducono
neoplasie.Nello xeroderma pigmentoso,una malattia autosomica
recessiva,esiste un aumento di probabilita di produrre un
tumore cutaneo a causa della mancanza degli enzimi preposti
alla riparazione del DNA.
2. Geni che indirizzano la cellula verso il processo apoptotico
come ad esempio il.La proteina p53 quando il DNA non viene
riparato,attraverso l'attivazione della proteina bax
indirizza la cellula verso il processo apoptotico,se tale
proteina rimane inattiva a causa di mutazioni o delezioni,le
cellule trasfrmate rimangono vive e vengono
duplicate,accumulandosi all'interno dell'organismo.
3. Geni che impediscono il processo apoptotico come il gene
bcl-2.Nell'85% dei linfomi a cellule b, tali cellule sotto
controllo del promotore aumentano la loro attivitá impedendo
alla cellula danneggiata di entrare in apoptosi
4. geni che controllano ládesione cellulare possono produrre
cancro per diminuzione o abolizione della loro attivitá.Un
esempio é il gene della caderina E situata sul cromosoma 16
o una mtazione delle catenine.che provocano una diminuzione
delle caderine.
2. CANCEROGENESI CHIMICA E FISICA
CANCEROGENESI CHIMICA
La cancerogenesi chimica é nota dai primmi anni del 1900,in cui
venne dimostrato spalmando del catrame sui conogli,generavano un
tumore alla pelle.Oggi si ipotizza che i tumori causati da
sostanze chimiche sua circa l'80-90%,purtroppo é difficile
dimostrare la relazione della stretta dipendenza causa-effetto di
sostanza chimica-tumore,Cio perche le prove sono lunghe, costose a
volte di difficile interpretazione, poiche alcune sostanze sono
solo promotori e non veri e propri cancerogeni,inoltre la
cncerogeneitá di un composto dipende anche dalla sua via di
somministrazione e dalla sua dose.
In linea generale la cancerogenesi chimica a differenza del
processo multifasico prevede tre passaggi o stadi fondamentali:
1. iniziazione,quando una determinata dose di composto chimico é
in grado di legarsi al DNA e danneggiarlo é detto
iniziatore,Una successiva esposizione a tale composto crea
uleriori danni che si sommano ai precedenti.Deve anche
succedere che il danno cellulare non viene riparato e la
cellula non entra in apoptosi,altrimenti non vi é alcuna
iniziazione.
2. Promozione,avviene nel momento in cui una sostanza chimica
stimola la proliferazione cellulare,di per se tale sostanza
non ha potere iniziatrice,ma stimola la proliferazione
cellulare delle cellule iniziate creando cloni mutanti.É
possibile la promozione solo se vi é stata iniziazione.
3. Mitosi ripetute,in questo momento le cellule danneggiate e
non riparate,ne indirizzate al processo apoptotico,sotto lo
stimolo di sostanze che stimolano la crescita
cellulare(promotori),producono la mitosi ripetuta di tali
cellule.
La capacita di un agente chimico di produrre tumori é data dalla
sua natura elettrofila e quindi dalla sua affinitá per i siti
nucleofili presenti sulle catene del DNA e RNA.
Alcune sostanze sono solo capaci di produrre l'iniziazione come
gli idrocarburi aromatici,altre sono capaci solo di indurre la
promzione come la diossina, e altre sostanze ancora sono capaci di
essere sia iniziatori che promotori come l'absesto.
Inoltre i composti chimici possono essere ad azione diretta come
gli agenti alchilanti, o devono essere prima attivati da parte di
enzimi metabolici per produrre un effetto cancerogeno come
l'aflatossina b.
I composti chimici ad azione diretta sono detti cancerogeni
diretti,mentr i composti chimici ad azione indiretta vengono detti
procancerogeni e richiedono bioattivazione.
I principali composti definiti come cancerogeni diretti sono
agenti alchilanti e agenti acilanti
I principali composti definiti come cancerogeni indiretti o
procancerogeni sono gli idrocarburi aromatici policiclici,le
ammine aromatiche,le ammidi,i coloranti azoici,lánilina,le
benzidine,le nitrosammine e le aflatossine
vi sono poi alcuni composti acilanti e alchilanti che richiedono
láttivazione metabolica e vengono considerati come procancerogeni
come i farmaci antitumorali.
Vi sono inoltre una terza classe di sostanze,prevalentemente
inorganiche,che sono cancerogene ma per le quali non é stato
dimostato il meccanismo d'azione genotossico.Tra questi vi sono i
metalli pensanti come il cromo,il nichel il cadmio,e possono
accumularsi nelle cavitá nasali e nella prostata.
Tra i composti cancerogeni vi é il fumo di sigaretta che possiede
una miscela di circa 1200 sostanze,acune cancerogene dirette ed
altre procancerogene come gli idrocarburi aromatici policiclici e
diversi promotori come i derivati fenolici.
Queste sostanze producono nel 96% dell'epitelio del fumatore
cellule atipiche delle vie respiratorie,con un alta probabilita
della formazione del carcinoma broncogeno.
Vi é inoltre la cancerogenesi da absesto,in cui non vi é chiaro il
meccaniso d'azione poiché non é chiara se la sua azione
cancerogenica sia di chimico o fisico dovuta ad azione meccanica
delle fibre di absesto sulle vie aeree.Le fifre sottili di
absesto,sidepositano nelle vie aeree e negli alveoli,vengono a
contatto con i vasi linfatici e sono trasportati nella cavita
pleurica e peritoneale dove provocano un mesotelioma maligno,raro
tumore presente nel 3% degli esposti ad absesto.
CANCEROGENESI DA CORPO ESTRANEO
Le cancerogenesi da corpo estrano sono cancerogenesi specie-
specifiche,poiche lúomo riesce a rivere protesi di plastica o di
metallo senza dare riscontri di questo tipo.Nei topi invecece a
seconda della natura chimica del corpo estraneo,da seconda delle
sue dimensioni,della levigatezza delle superfici e della durata e
permanenza di contatto,vi é lo svilutto di diverse neoplasie.
CANCEROGENESI DA AGENTI FISICI
Sono cancerogeni fisici,le radiazioni ionizzanti ultraviolette,le
particelle alfa,le particelle beta,i protoni e neutroni,i raggi x
e i raggi gamma.
Le radiazioni ionizzanti ultraviolette comprendono un range di
lunghezze d'onda che vanno da 400nm a 10 nm,possono essere
scomposte in tre tipi di radiazione UV:
1. i raggi uv-a hanno un range che varia dai 400 ai 315 nm
2. raggi uv-b hanno un range di lunghezze d'onda che varia dai
315 ai 280 nm,solitamente producono il cancro alla pelle
3. i raggi uv-c hanno un range di lunghezze d'onda che varia dai
280 ai 100 nm.
Le radiazioni ionizzanti da raggi x,raggi gamma,particelle alfa e
beta possiedono differenti quantitá di energia emessa.
Sia le radiazioni ionizzanti che quelle ultraviolette hanno un
azione cancerogena perche hanno un effetto mutageno sul DNA.
Le raadiazioni ionizzanti ultraviolette possiedono la capacitá di
mutare le basi azotae e accoppiarle con formazione di dimeri di
piridina tra due timine o tra una citosina e una timina,i dimeri
discorcono l'asse della doppia elica.Le principali mutazioni sono
riscontrate a car