Estratto del documento

LOGICA FORMALISTICA

documento  risorse  attività vs. attività  risorse  documento

La redazione del bilancio preventivo

Nella sua forma definitiva un budget rappresenta un bilancio d'esercizio preventivo:

Budget economico (o conto economico preventivo): redatto per scopi interni raramente alla stessa

forma di quello civilistico, si focalizza sui risultati intermedi (margine lordo di contribuzione, risultato

operativo, risultato prima delle imposte).

Budget finanziario (o prospetto di flussi preventivi): contiene flussi di natura finanziaria e distingue

tra flussi delle risorse finanziarie globali e flussi di cassa (di tesoreria).

Budget patrimoniale (o stato patrimoniale preventivo): strutturato secondo il criterio finanziario

(impieghi e fonti).

Il budget commerciale

-Esprime gli obiettivi e programmi dell'area commerciale (in termini di volumi di vendita e

conseguenti ricavi),

-Considerazione dei costi commerciali legati alla commercializzazione dei prodotti,

-Articolazione di una pluralità di dimensioni (periodi di tempo, famiglie di prodotti, CdR, clienti,

canali distributivi)

-Richiede molti dati.

Questioni da valutare per il budget commerciale

-Stima dei volumi di vendita: varie metodologie

-Brea-even analysis: individuazione del B.E.P.

-Determinazione del prezzo di vendita: analisi del margine di contribuzione

-Elasticità della domanda-o dell'offerta rispetto ad una variazione del prezzo

-Scelta del mix produttivo: Cipro diventa dei prodotti

-Livello di dettaglio: diverse possibili classificazioni dei costi.

Le quantità vendute

-Determinazione del numero di unità che si prevede di vendere nel prossimo esercizio

-Uso di varie metodologie (previsioni statistiche, 30 storici, ricerche di mercato, opinione dei

manager o dei capi aria,)

-Vincoli da considerare:

-Capacità produttiva dell'azienda,

-Disponibilità di risorse finanziarie a copertura del fabbisogno,

-Vita di fattori produttivi,

-Disponibilità di risorse umane e tecniche.

-Attenzione previsione eccessivamente ottimistiche pessimistiche.

Budget delle vendite

Analisi ottimistica

A) esuberanti investimenti in capitale fisso,

B) rifornimenti riproduttivi,

C) giacenze di magazzino troppo elevate,

D) deterioramento della liquidità aziendale per tutti motivi riportati.

Analisi pessimistica

A) concentrazione nelle quote di mercato,

B) incapacità di soddisfare la domanda,

C) riflessi negativi sull'area della produzione che deve realizzare quantità non preventivate a

scapito della qualità,

D) necessità di acquisti maggiori di input a scapito della liquidità delle risorse finanziarie

diversamente destinate.

Analisi costo-volume-profitto

-Correla i volumi di vendita con i conseguenti ricavi e i costi sostenuti,

-Ha il fine di determinare il punto di equilibrio il pareggio (break-even-point),

-Permette di identificare la quantità minima di prodotto da fabbricare per raggiungere l'equilibrio

economico,

-Richiede la conoscenza di: costi fissi, costi variabili, costi totali e ricavi totali.

La scelta del prezzo di vendita

Dipende da una serie di variabili:

-Analisi dei costi dell'azienda,

-Incontro tra domanda e offerta,

-L'esame di il confronto con il prezzo della concorrenza,

-Lo studio della relazione tra risposta del mercato e variazioni prezzi,

-Ricerca di un maggi positivo tra ricavi e costi.  p – cv = m

P = prezzo

Cv = costo variabile unitario

M = margine unitario di contribuzione

La contribuzione unitaria, o margine unitario sul costo variabile, indica quanto rimane del

precedente venduto per reintegrare il costo fisso, dopo che è stato recuperato per intero il costo

unitario variabile.

La scelta del mix produttivo

-Considerazione del margine di contribuzione di un singolo prodotto e del margine di contribuzione

globale,

-Privilegiare prodotto con margine di contribuzione più elevato,

-Considerazione della domanda di mercato per ogni prodotto,

-Considerazione di vincoli produttivi e commerciali esistenti,

-Determinazione del ciclo di vita di ciascun prodotto.

Il budget dei costi commerciali

-Individuazione delle varie tipologie di costi sostenuti dall'azienda per la commercializzazione

prodotti,

Determinazione quantitativa di suddetti costi:

-Spese personale di vendita,

-Spese personale commerciale non di vendita,

-Spese di trasporto e distribuzione delle merci,

-Spese di imballaggio,

-Analisi di assicurazione,

-Spese di pubblicità e di promozione delle vendite,

-Spese di assistenza clienti,

-Altre spese commerciali non altrove classificabili.

Costi commerciali:

Fissi: stipendi del personale della direzione di vendita,

Semi variabili: salari degli addetti alle vendite o costi delle spese di viaggio,

Variabili: commissione agli addetti alle vendite.

Diretti: costi di pubblicità costi per servizi specifici del prodotto.

Indiretti (o generali): relativi alla funzione commerciale nel suo insieme e non attribuibili a singoli

prodotti.

Budget degli investimenti commerciali:

Riepilogo dell'ammontare degli investimenti di carattere commerciale sia di breve che di medio

lungo andare.

Budget della produzione:

Finalizzato alla determinazione quantitativa delle attività relative alla funzione produttiva:

-Quantità da produrre,

-Costi da sostenere,

-Investimenti in capitale fisso ed in capitale circolante.

Presuppone:

-Decisione sulla politica delle scorte,

-Conoscenza dei costi standard,

-Particolare cenno rossi su dimensioni,

-Connessione con il budget personale.

Il budget della produzione può comprendere i seguenti documenti:

-Budget delle scorte di materie prime semilavorati e prodotti finiti,

-Budget degli acquisti approvvigionamenti,

-Budget manodopera,

-Budget degli impianti e macchinari,

-Budget degli altri costi di produzione.

La politica delle scorte

-Necessarie attività di programmazione coordinamento,

-Previsioni di mutamenti nella domanda di approvvigionamenti, di eventuali ritardi,

-Determinazione del volume delle scorte di prodotti che si intende detenere: budget del magazzino

prodotti.

Programma di produzione = programma di vendita + incrementi di scorte prodotti finiti e

lavorazione - decrementi di scorte di prodotti finiti elaborazione

Costi associati alla detenzione di scorte:

-Costi di produzione,

-Costi di stoccaggio delle merci materie e prodotti,

-Costi di assicurazioni legate alle scorte in magazzino,

-Costi finanziari relativi al periodo temporale tra il periodo di formazione delle scorte e il momento

del ricavo dalla vendita.

Il costo iniziale di una materia detenuta in magazzino potrebbe aumentare con il passare del

tempo.

Una volta ottenuto il badge di prodotti finiti si può ipotizzare il livello di:

-Materie prime,

-Moda proietta,

-Altre spese generali.

Le materie prime manodopera possono essere considerati costi variabili.

I costi standard

CS = Qs x Ps

CS: costo standard

Qs:quantità unitaria standard che si prega utilizzare per ottenere un'unità di prodotto

Ps:prezzo unitario standard

Calcolo delle qualità standard:

-Capacità produttiva utilizzata,

-Media dei consumi degli scorsi periodi,

-Esperienze passate.

Difficoltà nel calcolo dei prezzi standard:

-Variabilità dei mercati,

-Oscillazione della domanda,

-Turbolenza dell'ambiente.

Budget materie prime e materiali

Considerazione tre informazioni:

-Volume della produzione,

-Programma delle materie prime,

-Livello rimanenze iniziali e finali.

Programma dei consumi di materie = programma di produzione x rendimento standard unitario

delle materie prime.

Quantità di materiale da acquistare = quantità di materie da consumare + rimanenze finali le non

rimanenze iniziali.

Le quantità di materia da acquistare dipendono dagli standard unitari fisici,

Le rimanenze finali dipendono dalla politica delle scorte,

Rimanenze iniziali lisce non da stime effettuate in previsione del suo periodo.

Budget delle spese generali tecniche

Riguardano tutte le componenti non direttamente imputabili al prodotto fabbricato:

-Manodopera in diretta, quasi di ammortamento,

-Manutenzione,

-Altri costi industriali.

Spesso le spese generali tecniche sono dei costi fissi indipendentemente dalla quantità prodotta a

volte invece sono variabili o semi variabili. Alcuni costi hanno carattere discrezionale per esempio i

costi di addestramento professionale dipendenti.

Budget flessibile

-Esprime livello dei costi in funzione della quantità prodotta,

-Appare idoneo per il CdR con molti costi parametrici collegati alla quantità prodotta,

-Determina una serie di livelli di costo in relazione a differenti livelli di produzione realizzata,

-Concede al responsabile una serie di autorizzazione a spendere per ciascun livello di quantità

prodotta.

Budget fisso

-Non c'è distinzione tra SGT ti fissi e variabili,

-SGT ti sono tutte variabili proporzionalmente,

-Assegna responsabile una sola autorizzazione a spendere ovvero quella al livello normale di

produzione.

Costi parametrici (tecnici): sono costi quantificabili in funzione del volume prodotto.

Costi discrezionali: sono costi programmati in base a scelte discrezionali della direzione fatte anno

per anno in sede di budget, oppure sono la conseguenza di alcune scelte strategiche espresse in

sede di pianificazione.

Incremental budgeting

L'approccio incrementale determina i valori da inserire nel budget in formazione sulla base di valori

assunti nel passato recente dalle voci di spesa prese in considerazione, in genere tali costi sono

quelli sostenuti nel corso del periodo amministrativo immediatamente precedente a quello del

budget.

I valori storici subiscono una sorta di adeguamento o aggiustamento sulla base di due fattori:

-L'andamento atteso del tasso di inflazione,

-L'avvio di programmi qua attività di modifica di quelli già esistenti.

Vantaggi:

-Richiede poco tempo,

-Usati dati noti.

Svantaggi:

-Si basa sul passato non valutando in modo oggettivo l'efficacia delle prestazioni passate,

-Non rimette in discussione il livello dei costi che potrebbe riflettere attività inutili,

-Pone eccessiva enfasi sull'aspetto quantitativo della gestione.

Rischi dell'incremental budgeting

-Lievitazione dei costi dei servizi centrali,

-Mancanza di una raffinata analisi costi-benefici,

-Distorsioni gestionali generati dalla mancanza di informazioni attendibili sul grado di efficienza e di

efficacia raggiunto nell'impiego delle risorse,

-Impiego di risorse fino al raggiungimento del budget,

-Automatismi protratti nel tempo.

Budget a base zero

Si fa il budget p

Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 17
Budget e derivati Pag. 1 Budget e derivati Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Budget e derivati Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Budget e derivati Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Budget e derivati Pag. 16
1 su 17
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bargio222 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo di gestione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Maraghini Maria Pia.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community