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ABORTUS

­ B. SUIS

­ B. CANIS

• 2 non patogene per l’uomo:

­ B. neotomae

­ B. ovis

Prendono il nome dal generale Bruce, che nel 1887 identificò il primo batterio di questo gruppo. Dei marinai che facevano

rifornimento a Malta, si ammalavano quelli che bevevano il latte (latte caprino e ovino, ovviamente non pastorizzato).

C :

ARATTERISTICHE

• Gram –

• Coccobacilli

• Non capsulati (raramente capsulati, si perde comunque rapidamente in coltura)

• Immobili

• Parassiti intracellulari facoltativi

• Catalasi +, ossidasi +, superossidodismutasi +

Struttura antigenica:

Correlata a quella di Francisella tularensis, Yersinia enterocolitica, Vibrio cholerae.

Antigeni comuni tra le varie specie di brucelle (il siero immune per una specie di Brucella agglutina anche le altre specie)

Antigeni lipopolisaccaridici. Il LPS è soggetto a variazioni di fase: liscia (S) o rugosa (R), in cui la produzione di LPS è minore e in

forma incompleta, meno efficiente. Questo avviene nell’ambiente, nei terreni di coltura e negli alimenti, dove il LPS non è utile alla

sopravvivenza del batterio. Tra la forma S e la forma R la differenza è quantitativa. Diverse forme antigeniche:

• Antigene A: prevalgono in B. abortus e B. suis (forma antigenica Am)

• Antigene M: prevalgono in B. melitensis (forma antigenica aM)

M :

ETABOLISMO

• Aerobi

• Alcune specie richiedono CO al 10% al momento dell’isolamento, soprattutto B. abortus

2

C :

OLTIVAZIONE

• Crescono stentatamente e lentamente (formazione colonie visibili in 3-4 giorni)

• Crescono meglio in terreni arricchiti di liquidi organici (siero e sangue) o con peptoni ad alto contenuto di alcuni

amminoacidi

C :

ARATTERI DIFFERENZIALI FRA LE DIVERSE SPECIE DI BRUCELLE B. melitensis B. abortus B. suis

Moltiplicazione in presenza di:

­ + - +

Tionina

­ + + -

Fucsina basica

Necessità di CO all’isolamento - + -

2

Produzione di H S - + +

2

Agglutinazione con sieri monospecifici:

­ + - -

Anti-melitensis

­ - + +

Anti-abortus

Biovar: 3 9 4

P :

ATOGENICITÀ

• Fattori legati alla resistenza alla fagocitosi e al killing: LPS, Catalasi, Superossidodismutasi

• Azione endotossica del LPS

• Proprietà allergizzanti di alcuni componenti della cellula batterica

B

RUCELLOSI

Trasmissione:

• Latte e derivati (principale via di trasmissione)

• Macellazione: nel sangue e nei tessuti dell’animale è presente la brucella, eliminata comunque da cottura a 60°C

• Veterinari: particolare attenzione agli animali con aborto: il liquido amniotico è altamente infetto (B. suis, B. canis)

La B. abortus bovina non è frequente come causa di brucellosi in quanto la carne viene cotta e il latte viene pastorizzato, eliminando il

batterio.

La specie che più frequentemente causa brucellosi invece è B. melitensis, della pecora.

• Latte non pastorizzato

• Formaggi freschi

• Ricotta. (= cotta 2 volte) La parte coagulata del latte cotto è cotta un’altra volta a più di 60°C. Quindi le eventuali brucelle

presenti verrebbero eliminate. Ma la ricotta può essere prodotta in caseifici o direttamente dal pastore. Se quest’ultimo per

preparare la ricotta usa gli stessi strumenti che usa per il latte crudo, contaminati dalla forte presenza di Brucelle

nell’ambiente in cui vive (liquido amniotico ecc), la ricotta si infetta dopo la preparazione.

Epidemiologia:

Tasso di incidenza su 100.000 abitanti:

• Nel 2004, in Italia, meno di 500

• Nel 2001: 1000 casi, dei quali la metà in Sicilia. La Sicilia è più colpita in quanto la pastorizia è molto diffusa. Anche in

Sardegna è la pastorizia è diffusa, ma mentre in Sardegna è stata fatta una vasta campagna vaccinale sui capi di allevamento,

e quindi i casi si sono ridotti fino a scomparire, in Sicilia ciò non è avvenuto e la brucellosi è ancora diffusa.

Brucellosi acuta (febbre maltese)

• Periodo d’incubazione: lungo, 2-4 settimane

• Infezione: le Brucelle ingerite passano attraverso la mucosa intestinale (e forse oro-faringea) portandosi ai linfatici regionali

e quindi al sangue

• Siti preferiti: organi ricchi di cellule istiocitarie (fegato, milza, midollo osseo, linfoghiandole) nel cui citoplasma riescono a

moltiplicarsi riversandosi continuamente in circolo

• Esordio simil-influenzale: febbre 38-40°C, dolori muscolari e articolari, prostrazione, epato-splenomegalia, profusa

sudorazione, conta leucocitaria normale o leucopenia con linfocitosi relativa

• Lesioni di tipo degenerativo e necrotico in vari parenchimi (meningiti, orchiti, artriti: coxo-femorale, sacro-iliaca),

formazione granulomi simili a quelli tubercolari.

• Durata dei sintomi in assenza di terapia: 2-4 settimane

• Esito: guarigione spontanea o ricaduta a distanza di circa 10 gg (febbre ondulante) a causa della persistenza di focolai granulomatosa.

Brucellosi subacuta:

• Insorgenza subdola, febbricola o febbre intermittente. Le condizioni generali si mantengono bene

Brucellosi cronica:

• Forma attenuata. Modesti rialzi termici, epato-splenomegalia, malessere generale, astenia, insonnia, dimagrimento, depressione.

D :

IAGNOSI

Diretta:

Emocoltura: è preferibile effettuare il prelievo nella fase di rialzo della temperatura (la febbre è dovuta alla batteriemia). Si effettua in

3 volte successive, in quanto il batterio è abbastanza labile, richiede un terreno speciale, muore facilmente.

In caso di emocoltura negativa, ricerca nel midollo osseo prelevato tramite puntura sternale.

Identificabili in base a caratteri morfologici e biochimici, ed in base alla agglutinazione con sieri specifici.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Letizia26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pini Gabriella.