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CAMBIO SCENA

Giulian non è alla casa di Bel Air, ma c'è un messaggio sulla porta che dice che potrebbe essere in qualche casa a Kings Road. Giulian non è neanche alla casa di Kings Road ma un tipo con le bretelle e con dei capelli corti biondo platino e un costume da bagno che fa sollevamento pesi nel retro. -Pagina 81- Mette giù uno dei pesi e si accende una sigaretta e mi chiede se voglio una Quaalude. Gli chiedo dove è Giulian. C'è una ragazza stesa vicino alla piscina su una sdraio bionda, ubriaca e dice con una voce stanca, "Oh Giulian potrebbe essere dovunque. Ti deve del denaro?" La ragazza ha portato la televisione fuori e sta guardando un film sui trogloditi. "No," le dico. "Beh è una buona cosa. Aveva promesso di pagare per un grammo di coca che gli avevo procurato". Scuote la testa. "Niente non lo ha mai fatto". Scuote ancora la testa, lentamente, la voce spessa, una.

bottiglia di gin mezza vuota accanto a lei. Il sollevatore di pesi con le bretelle mi chiede se voglio comprare una cassetta di contrabbando di Temple of Doom. Gli dico di no e poi gli chiedo di dire a Giulian che ero passato. Il sollevatore di pesi scuote la testa come se non capisse e la ragazza gli chiede se ha i permessi per dietro le quinte del concerto di Persone Scomparse. Egli dice "sì, baby", e si tuffa nella piscina. Un troglodita viene buttato giù da una scogliera e io mi lacero. CAMBIO SCENA Mentre vado verso la mia macchina mi imbatto in Giulian. È pallido sottol'abbronzatura e non sembra stare troppo bene e ho la sensazione che stia per svenire, in piedi lì, sembra quasi morto, ma la sua bocca si apre e dice "Ciao, Clay" "Hey Giulian" "Vuoi essere lapidato" "Non ora" "Sono felice che tu sia venuto" - Pagina 82- "Ho sentito che volevi vedermi" "Sì"

8“Che cosa volevi? Cosa è successo?” Giulian guarda in basso e poi guarda me, dando un'occhiata al sole che tramonta e dice, “Soldi”. “Per che cosa?” chiedo dopo un po'. Guarda a terra, si tocca la nuca e dice, “hey andiamo alla Galleria ok? Dai”. Io non voglio andare alla Galleria e non voglio dare altro denaro a Giulian, ma è un pomeriggio assolato e non ho molto altro da fare quindi seguo Giulian a Sherman Oaks. CAMBIO SCENA Siamo seduti ad un tavolo nella Galleria. Giulian sta mangiucchiando un cheeseburger, non propriamente mangiandolo. Prende un tovagliolino e pulisce il ketchup. Io bevo una coca. Giulia dice che ha bisogno di denaro, in contanti. “Per che cosa?” chiedo. “Vuoi dei frittini?” “Potresti gentilmente venire al punto?” “Un aborto per qualcuno” dà un morso al cheeseburger e io prendo il tovagliolo sporco di ketchup e lo metto sul tavolo dietro ai.nostri. "Un aborto?" "Sì." "Per chi? C'è una lunga pausa e Giulian dice "una ragazza" "Ci avrei scommesso. Ma chi?" - Pagina 83- "Vive con alcuni amici a Westwood. Ascolta puoi prestarmi i soldi o no?" Io guardo giù la gente che cammina al primo piano della Galleria e mi chiedo che cosa succederebbe se veersassi la coca da quel lato. "Sì", rispondo infine "credo di sì" "Wow. È magnifico," dice Jiulian, sollevato. Julian mi guarda in fretta e dice "Um, non adesso. Ma li avrò, oh, per allora sarebbe troppo tardi, non credi? E io non voglio dover vendere la Porsche. Penso che sarebbe uno spreco." Fa una lunga pausa, tocca con le dita il cheeseburger. "Solo per un aborto?" Cerca di ridere. Dico a Julian che dubito in realtà che egli debba vendere la Porsche per un aborto. "A cosa ti serve davvero?" gli chiedo "Che

"Cosa vuoi dire," dice mettendosi sulla difensiva. "È per un aborto." "Julian, sono un sacco di soldi per un aborto." "Beh, il dottore è costoso," dice lentamente, debolmente. "Non vuole andare a una di quelle cliniche o cose del genere. Non so perché. Non vuole e basta." Sospiro e mi tiro indietro sulla sedia. "Giuro su Dio, Clay, è per un aborto." "Julian, andiamo." "Ho carte di credito e un conto in banca ma penso che i miei genitori abbiano messo un blocco su di essi. Ciò di cui ho bisogno è contante. Mi darai il denaro o no?" "Sì, Julian, lo farò, ma voglio solo che tu mi dica per che cosa ti serve." "Te l'ho detto." Ci alziamo e cominciamo a camminare intorno. Due ragazze ci passano vicino - Pagina 84 - e sorridono. Julian risponde al sorriso. Ci fermiamo ad un negozio di abbigliamento punk e Julian prende un paio di stivali.

militari e li guarda attentamente.“sembrano strani,” dice. “Mi piacciono”.Li mette giù e inizia a mangiucchiarsi le unghe. Prende una cintura, di cuoio nero, ela guarda attentamente. Ed io allora mi ricordo Julian in 5ª che giocava a calcio con me9dopo la scuola e poi lui e Tren ed io che andavamo al Magic Mountain il giorno dopo ilsuo 11° compleanno.“Ricordi quando eravamo in 5ª” gli chiedo. “Nell sport club, dopo la scuola?”“Non i ricordo,” dice Julian.Prende un’altra cintura di cuoio, la mette giù e poi tutti e due lasciamo la Galleria.

CAMBIO SCENA

Quel pomeriggio, dopo che Julian mi chiese il denaro e mi disse di darglielo duegiorni dopo a casa sua, io torno a casa e suona il telefono ed è Rip e mi chiede se hoincontrato Julian. Gli dico di non e Rip mi chiede se ho bisogno di qualcosa. Gli dico cheho bisogno di un quarto di oncia. Sta in silenzio per un lungo tempo e poi dice

“600”. Guardo il poster di Elvis Costello e poi fuori dalla finestra e poi conto fino a 60. Rip non dice niente finché non finisco di contare.“Ok?” chiedo. Rip dice, “Ok. Domani. Forse.” Mi alzo e vado in macchina in un negozio di dischi e cammino lungo -Pagina 85- i corridoi guardo nei contenitori di dischi ma non trovo niente che non abbia già. Prendo alcuni dischi nuovi e guardo le copertine e prima che me ne accorga, è passata un’ora ed è quasi buio fuori. Spit entra nel negozio di dischi e io vado verso di lui, gli dico ciao, chiedo di Kim, ma vedo segni di impronte sul suo braccio ed esco dal negozio chiedendomi se Spit si ricorderà di me comunque. Mentre vado verso la macchina, vedo Alana e Kim e un tipo biondo ricchettaro chiamato Benjanin venire verso di me. È troppo tardi per me per tornare indietro così sorrido e vado verso di loro e tutti e 4 finiamo con l’andare in un bar sushi di Studio City.

CAMBIO SCENA

Nel bar sushi di Studio City, Alana non dice molto. Continua a guardare la sua Diet Coke e ad accendere sigarette e a spegnerle dopo pochi tiri. Quando le chiedo di Blair, mi guarda e dice, "vuoi davvero sapere?" e poi sorride ferocemente e dice, "sembra che ti importi davvero." Distolgo lo sguardo da lei, con uno scatto e parlo al tipo Benj che va ad Oakwood. Sembra che la sua BMW sia stata rubata e lui continua a dire di quanto sia stato davvero fortunato a trovare una nuova BMW 320i nello stesso off-green in cui suo padre originariamente gliel'aveva comprata e mi dice, "voglio dire, non posso credere di averla trovata. No?"

"No" gli dico guardando Alana.

Kim da un pezzo di sushi a Benj e poi prende un sorso di sakè che ha avuto con il suo fottuto I.D. e inizia a parlare -Pagina 86- di musica. "New Wave: Power Pop, Primitive Muzac. È tutta schifezza. Il Rock è tutta un'altra cosa. E non intendo dire

Quei senza polso degli Stry Cats, intendo dire il vero rock. Andrò a NY in aprile per vedere lo spettacolo rock. Non sono sicura se sarà lì. Potrebbe essere a Baltimora.

"Sì, anche a me piace il rock", dice Kim, asciugandosi le mani. "Ma sono ancora nell'era psichedelica (? Psychedelic Furs = pelliccia) e mi piace la canzone nuova degli Human League".

Benjamin dice, "Gli Human League sono out. Sorpassati. Finiti. Non sai cosa sta succedendo, Kim".

Kim scrolla le spalle.

Mi chiedo dove sia Dimitri; se Jeff si buca ancora con qualche surfista a Malibu.

"No, voglio dire, davvero non lo sai", continua lui. "Scommetto che non leggi neanche The Face. Devi farlo". Accende una sigaretta spezzata. "Devi farlo".

"Perché devi farlo?" chiedo.

Ben mi guarda, scorre le dita sulla sua pompadour (? La sigaretta?) e dice, "Altrimenti ti annoi".

IO dico che scommetto di no, poi mi

metto d'accordo con Kim per incontrarla più tardi questa sera a casa sua con Blair e poi vado a casa e fuori a cena con mia madre. Quando torno a casa dalla cena mi faccio una lunga doccia fredda e mi siedo sul pavimento del box e mi faccio colpire dall'acqua.

CAMBIO SCENA

Vado in macchina da Kim e trovo Blair seduta nella stanza di Kim. Lei ha una busta di Jurgenson's sulla testa e quando entro, il suo corpo si tende e lei si gira intorno, spaventata, si allunga e spegne lo stereo. "Chi è?"

"Sono io", le dico, "Clay".

Si toglie la busta dalla testa e sorride e mi dice che aveva il singhiozzo. C'è un grande cane ai piedi di Blair, io mi abbasso e gli accarezzo la testa. Kim esce dal bagno, fa un tiro dalla sigaretta che Blair stava fumando, poi la butta a terra. Accende di nuovo lo stereo, una canzone di Prince.

"Gesù, Clay, sembri sotto effetto di acido o qualcosa del genere", dice

Blair, accendendo un'altra sigaretta. "Sono solo stato a cena con mia madre", le dico. Il cane si avvicina la sigaretta con la zampa e se la mangia.

CAMBIO SCENA

Kim racconta riguardo un vecchio fidanzato che una volta ha avuto davvero brutto. "E non è tornato per 6 settimane (in sé). I genitori lo hanno mandato in Svizzera. "Kim si volta verso Bl che sta guardando il cane. Il cane inghiotte il resto della sigaretta. "Sono sufficiente abbastanza?" Kim chiede a Bl annuisce e le dice di togliersi il cappello. "Devo proprio?" mi chiede Kim insicura. "Certo, perché no" sospiro e mi siedo sul letto di Kim ascoltate è presto perché non andiamo al cinema guardandosi allo specchio togliendosi il cappello Bl si alza e dice "è una buona idea che danno?". Il cane tossisce e continua a ingoiare.

-Pagina 88- Arriviamo a Westwood. Il

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
15 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Duma Sergio.