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METODI CLASSICI:
Posizionare attraverso le caratteristiche del prodotto: associare un prodotto ad una specifica
caratteristica o prestazione è il modo usato più di frequente per posizionare. Talvolta l’impresa
cerca di allargare la propria quota di mercato posizionando i propri prodotti attraverso due o più
caratteristiche. Si può differenziare puntando su di una proprietà esclusiva di una caratteristica
posseduta dal prodotto oppure sul modo in cui esso è realizzato. Questa può essere un’idea che
differenzia, prodotti che incorporano particolari tecnologie o ingredienti possono essere percepiti
nettamente superiori ad altri sebbene svolgano le stesse funzioni di questi.
Posizionare attraverso i benefici; attraverso la soluzione dei problemi del compratore: significa
individuare il problema del potenziale compratore e trovare soluzioni attraverso il posizionamento
del prodotto. I benefici possono essere funzionali (ovvero benefici concreti alla risoluzione di un
problema) oppure emozionali (ovvero benefici creati dalle sensazioni, dalle emozioni di possedere
o usare un prodotto). può dare un forte vantaggio competitivo. Anche se, il
Posizionare attraverso la qualità:
compratore si aspetta che certe prestazioni e caratteristiche siano un dato acquisito.
Chi acquista si attende che certi livelli di qualità siano rispettati cioè che il prodotto abbia la qualità
promessa.
Posizionare attraverso il prezzo: il prezzo spesso non è un’efficace leva di differenziazione. Ci
sono alcuni principi che sono legati a questa variabile e che permettono al prezzo di diventare una
leva di differenziazione; i prodotti di elevata qualità dovrebbero avere prezzi più alti (il prezzo deve
essere giustificato da qualità, elementi accessori e servizi), i prodotti di alto prezzo dovrebbero
(segue a pagina 2)
dare prestigio a chi li mostra in pubblico (status del consumatore).
Posizionare attraverso l’uso specifico del prodotto: i prodotti possono essere posizionati sulla base
di particolari usi. Ad esempio, Gatorade è stato posizionato come una bevanda per gli sportivi che
devono reintegrare certe sostanze, Vivident viene percepito come il sostituto del dentifricio nei
momenti in cui non si può usare lo spazzolino.
Posizionare attraverso gli utilizzatori: il posizionamento può essere fatto anche su categorie di
utilizzatori. Ad esempio, Johnson & Johnson ha riposizionato i propri shampoo che inizialmente
erano per bambini ed ora sono invece anche per adulti che si lavano i capelli di frequente. Il
prodotto diventa lo stile di vita.
Posizionare associando il prodotto ad una personalità: associare un prodotto ad una personalità
ben nota è una tecnica largamente usata. La comunicazione vuole suggerire che le caratteristiche
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o le performance della personalità sono le stesse del prodotto o del servizio. Ad esempio,
Accenture ricorre a Tiger Woods per trasmettere l’idea di meticolosità e di professionalità.
Posizionare attraverso l’origine nazionale: consiste nel posizionare un prodotto associandolo al
luogo in cui è fabbricato “Made in” e questo è un valore aggiunto in termini di competitività. Certe
nazioni sono percepite come “proprietarie” delle eccellenze, delle competenze e delle
caratteristiche dei prodotti in particolari settori. Ad esempio, la Svezia è Ikea, la Finlandia è Nokia
ecc. La
Cult positioning: consiste nell’associare un prodotto ad una serie tv o ad un film di successo.
fedeltà del consumatore è al cult, non al prodotto. Ad esempio, Harry Potter oppure Il
Signore degli anelli.
Essere i pionieri: essere leader è il modo più forte per differenziare un brand. Il primo
brand ad affermarsi, tende a mantenere la leadership e il suo nome diventa generico.
Ad esempio, Scottex ha dato il nome alla categoria. Essere i primi non è però garanzia
di successo.
Posizionare nei confronti di un concorrente: consiste nel creare un riferimento esplicito o implicito
nei confronti di un concorrente dal posizionamento ben noto, questo può generare un vantaggio.
Se il concorrente ha una posizione buona e consolidata, se è il numero Uno, può essere scelto
come punto di riferimento. Esistono due ragioni per scegliere questo tipo di posizionamento: se un
concorrente ha un posizionamento ben noto può essere un vantaggio prenderlo come riferimento,
talvolta non è importante quanto bene di noi pensano i clienti ma è importante che credano che
noi siamo meglio degli altri
Posizionare in rapporto ad altri tipi di prodotti: alcuni prodotti/brand possono essere posizionati in
rapporto a una particolare categoria di prodotti. È necessario che la categoria sia chiaramente
definita nella percezione dei potenziali compratori facenti parte del target di mercato. Ad esempio,
a chi ama prepararsi da solo il caffè è nota la differenza tra un caffè tostato e un instant coffee.
METODI NUOVI:
attraverso il valore del tempo:
Posizionare rispondere rapidamente alle richieste del mercato
riduce le scorte, aumenta la produttività, riduce il fabbisogno di capitale circolante e migliora i
servizi ai clienti. Ridurre i tempi crea valore anche per il consumatore. Oggi si ha meno tempo a
disposizione di quanto si avesse in passato. A differenza di quanto avveniva nell’economia
tradizionale, nella quale prezzo e qualità erano i drivers principali nell’economia digitale le offerte
di prodotti e servizi devono incorporare economie di tempo. I clienti che apprezzano economie di
tempo, sono spesso anche quelli che hanno più risorse finanziarie disponibili.
del contenuto:
Posizionare attraverso il valore con i sistemi digitali è possibile aumentare
enormemente il contenuto (di un contenitore, ossia un prodotto fisico) ed essere adattato per
rispondere alle esigenze individuali di ciascun consumatore. I consumatori apprezzano i
contenitori (prodotti) che hanno al loro interno contenuti addizionali.
Digital Value Sistem: nell’economia digitale un modo efficace per posizionare è dare al
potenziale cliente la percezione di far parte di un digital value system.
Aggiunta di un servizio
Corporate social responsability: le attività etico- sociali dell’impresa sono uno
strumento efficace per posizionarsi rispetto ai concorrenti. Infatti, oggi, è molto
importante questo tema visto il crescente interesse da parte dei consumatori a tematiche
ambientali ed etico-sociali.
Cost innovation: ossia un posizionamento basato sul more for less (ovvero avere di più con
meno risorse)
Heritage
“The 100 top brands”. Criteri di classificazione Interbrand
Best Global Brand è il titolo della classifica Interbrand annuale che individua i brand
con maggiore valore a livello globale. Interbrand adotta vari criteri per misurare il valore delle
“Best Global Brands”. Per entrare nella classifica, ogni brand deve: conseguire almeno un terzo
dei propri utili fuori dal paese di origine, essere riconoscibile anche fuori dalla base dei suoi clienti
abituali, rendere pubblici i dati di circa le vendite e i risultati economici. Questi criteri eliminano
molti brands importanti che non pubblicano i bilanci o che operano nei mercati mondiali con
differenti brands (ad esempio P&G). In linea generale i brands sono valutati sulla base del 3
contributo che si stima daranno in futuro agli utili dell’impresa. Per stimare il valore attuale di tali
utili, Interbrand usa una combinazione tra proiezioni di analisti finanziari, analisi dei bilanci e di altri
documenti finanziari delle imprese e proprie analisi qualitative e quantitative.
I fattori di successo dei primi Best Global Brands
Le caratteristiche comuni ai 10 migliori brand a livello globale sono: customer first
(ovvero mettere al centro di tutto il consumatore), flessibilità radicale (ovvero avere
una capacità di adeguamento al mercato) e high tech (ovvero puntare su tecnologie
ed innovazioni che rendano l’azienda all’avanguardia). I brand che stanno crescendo più
rapidamente sono quelli che dimostrano notevole intuito nel comprendere i propri clienti e
compiono mosse iconiche e coraggiose, offrendo prodotti e servizi inediti e accattivanti. Nei
mercati odierni, la crescita non è un perseguibile soltanto attraverso la continuità, occorrono
mosse competitive coraggiose, capaci di affascinare gli individui, trasformare le aziende e
reinventare le categorie. Questo è il paradigma comune ai brand che dominano questa classifica
con risultati eccezionali.
I fattori di successo dei Fast Growing Brands
I brand che stanno crescendo più rapidamente sono quelli che dimostrano notevole intuito nel
comprendere i propri clienti e compiono mosse iconiche e coraggiose, offrendo prodotti e
servizi inediti e accattivanti. La classifica rivela che i brand che crescono più rapidamente sono
quelli simbolo della rivoluzione digitale come Apple, Google, Amazon e Netflix (che appena un
anno fa era un New Entrants).
I fattori di successo dei New Entrants
Nella classifica di quest’anno figurano due new entry e tre rientri: Spotify si posiziona al 92esimo
posto e Subaru, in coda alla classifica al numero 100. Tra i brand che rientrano troviamo Chanel,
al numero 23 con, Hennessy, 98esima e Nintendo, 99esima. Questi dati dimostrano come i New
entrants provengano o dai settori luxury oppure dai settori simbolo della rivoluzione digitale (che
sono poi anche i settori da cui provengono i brand con i più rapidi tassi di crescita). Basti pensare
che appena un anno fa Netflix figurava come Nuovo entrante e ad oggi è una delle aziende con i
maggiori tassi di crescita a livello globale (Fast Growing Brand).
Il caso Kiko: un benchmark nell’utilizzo del web
La tendenza del consumatore nel settore della cosmetica è quella di cercare
informazioni online, valutare le pagine social media (opinioni e interazioni con gli
utenti) per poi fare visita ai negozi offline e procedere all’acquisto. La vicinanza ai
bisogni dei consumatori ha portato alla crescita di Kiko, facendola diventare uno dei
brand leader in Italia. Analizzando le fasi della customer journey, notiamo che Kiko
nella fase del consider, invita le fan a provare i prodotti e richiama le fan nei punti
vendita per usufruire di coupon scontati. Nella fase evaluate, l’awareness del brand è
generata da attività online e offline. Numerose influencer e blogger suggeriscono i
prodotti Kiko alle utilizzatrici. Nella fase purchase, particolarmente rilevante è
l’iniziativa che il brand ha promosso nel 2013. Infatti, in quell’anno Kiko aveva
raggiunto il milione di fan e ha deciso di premiare le proprie consumatrici rendendo
scaricabile un coupon per uno smalto gratis ritirabile presso i punti di vendit