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# IMPLICAZIONI DELLA COSTRUZIONE DEL BRAND
La dualità del brand consiste nella capacità di esercitare un’attrazione emotiva e cognitiva al
tempo stesso (v.lato destro e lato sinistro della piramide).
CAPITOLO 3 – IL POSIZIONAMENTO E I VALORI DELLA MARCA
Determinare le strutture cognitive desiderate significa posizionare la marca.
Posizionamento: è necessario identificare con chiarezza:
I consumatori target
1. I principali competitors
2. Gli elementi di comunanza con le marche concorrenti
3. Gli elementi di differenziazione alla base del vantaggio competitivo del brand
4.
IL MERCATO TARGET
Mercato: insieme di tutti gli effettivi potenziali acquirenti che hanno interesse, reddito e accesso
a un prodotto.
Segmentazione: individuazione di gruppi distinti di consumatori omogenei con comportamenti
e bisogni simili per cui richiedono lo stesso tipo di marketing mix.
Le basi di segmentazione possono essere di due tipi: descrittive DEMOGRAFICA,
PSICOGRAFICA, GEOGRAFICA o orientate al cliente e comportamentali (relativamente a ciò
che il cliente pensa del brand o del prodotto e al modo in cui lo utilizza). PER IL BTOB:
NATURA DEL BENE, CONDIZIONI DI ACQUISTO, DEMOGRAFICA
Criteri per le decisioni di segmentazione: identificabilità, dimensione, accessibilità, reattività e
come fattore prioritario quello della redditività.
DAL PUNTO DI VISTA COMPORTAMENTALE: CONVERTIBILI, TIEPIDI, MEDI, ARROCCATI.
MENTRE I NON ACQUIRENTI: ASS NON DISPONIBILI, DEBOLMENTE NON DISPONIBILI,
AMBIVALENTI, DISPONBILI
NATURA DELLA CONCORRENZA
La scelta di rivolgersi a un certo tipo di consumatore definisce spesso la natura della
concorrenza
ELEMENTI DI PARITA’ E DI DIFFERENZIAZIONE
POD: sono associazioni forti, favorevoli e uniche per un determinato brand che possono
essere basate su qualunque tipo di attributo o beneficio connesso alla marca, sono pertanto
attributi o benefici che i consumatori associano strettamente al brand, valutano positivamente e
credono di non poter trovare nella stessa misura in altre marche.
Tipologie di associazioni in grado di costituire validi POD:
Funzionali e connesse alla performance
Astratte e connesse all’immagine
Il concetto di POD ha molto in comune con i concetti di Unique Selling Proposition e
Sustainable Competitive Advantage
POP: sono costituiti da associazioni al brand che non sono necessariamente uniche, ma
possono essere condivise con altre marche. Queste associazioni possono assumere due
forme diverse: di categoria (associazioni che i consumatori percepiscono come necessarie per
rendere credibile l’offerta nell’ambito di una determinata categoria di prodotti e sono
particolarmente importanti quando si intende estendere un brand all’interno di un nuovo ambito
competitivo, per cui quanto più la nuova categoria è differente tanto più è importante che i POP
di categoria siano chiaramente definiti) e competitive (concepite per negare gli elementi di
differenziazione dei concorrenti).
In sintesi se una marca riesce a “pareggiare” nelle aree in cui i concorrenti cercano un
vantaggio e nel contempo riesce a stabilire un vantaggio in altre aree dovrebbe trovarsi in una
posizione competitiva forte.
LINEE GUIDA PER IL POSIZIONAMENTO
Due aspetti chiave nella determinazione del posizionamento competitivo:
Definizione e comunicazione del quadro competitivo di riferimento
1. La scelta e la creazione degli elementi di differenziazione e di parità
2.
1. Il punto di partenza è determinare l’appartenenza a una categoria che indica con quali
prodotti il brand è in concorrenza. inoltre comunicare la categoria di appartenenza è un
passaggio che deve anticipare l’individuazione dei POD rispetto agli altri membri della
categoria, infatti si ritiene sia meglio che il consumatore conosca il prodotto e le sue funzioni
prima di valutarne la superiorità rispetto ai concorrenti.
3 modi principali di comunicare la categoria:
Informare sui benefici propri della categoria
- Confrontarlo con altre marche tipiche della stessa
-
- Accostare al brand name un descrittore del prodotto
2. Gli elementi di parità sono determinati dalla duplice esigenza di stabilire l’appartenenza di
una categoria (pop di categoria) e di negare POD dei concorrenti (pop competitivi).
La scelta degli elementi di differenziazione è orientata da due fattori in quanto occorre far si che
i consumatori: trovino desiderabili i POD, siano convinti che l’azienda è in grado di mantenere la
promessa. Se entrambe queste condizioni sono soddisfatte il POD ha il potenziale per
trasformarsi in un’associazione al brand forte, favorevole e unica.
Criteri di desiderabilità : rilevanza, distintività, credibilità
Criteri di conseguibilità : fattibilità, comunicabilità, sostenibilità
La principale difficoltà nello stabilire gli elementi di parità e differenziazione risiede nella
correlazione negativa tra molti attribuiti o benefici che costituiscono i POP o i POD (Es. è difficile
posizionare un brand come “economico” e definirlo al tempo stesso “di alta qualità”). A tal
proposito esistono alcuni modi per affrontare il problema di POP e POD correlati
negativamente:
• Separare gli attributi (lanciare due differenti campagne marketing ciascuna dedicata a
un attributo)
• Sfruttare il valore di un’altra entità (persona, altra marca, evento)
AGGIORNARE IL POSIZIONAMENTO NEL TEMPO
l’aggiornamento del posizionamento coinvolge due fondamentali approcci analitici:
• Laddering : consiste nell’approfondire il significato del brand per centrare i valori
principali
• Reacting : rappresentato dalla risposta alle sfide competitive che minacciano il
posizionamento esistente.
DEFINIRE E STABILIRE I VALORI DEL BRAND
I valori principali del brand o CORE BRAND VALUE sono costituiti dall’insieme di associazioni
che caratterizzano gli aspetti più importanti della marca. Possono essere individuati
attraverso un processo strutturato il cui primo momento consiste nella creazione di una
dettagliata “mappa mentale” che ritragga tutte le associazioni al brand salienti e le riposte di
un particolare mercato target. Tale mappa deve quindi riflettere accuratamente la percezione dei
consumatori in termini di convinzioni, atteggiamenti, opinioni sensazioni immagini ed
esperienze.
Per definire il significato della marca con maggior precisione è spesso utile creare il cosiddetto
Brand Mantra ovvero una breve frase di tre-cinque parole che cattura l’essenza del
posizionamento e dei valori del brand, lavorando sui PoD. Il concetto è strettamente correlato
alle idee di “identità della marca”, “essenza del brand” e di “promessa principale del
brand”. Un mantra quindi deve saper comunicare in modo sintetico ciò che la marca è e ciò che
non è.
Il Brand Mantra inoltre deve:
• Essere suscettibile di protezione dai tentativi di appropriazione
• Differenziarsi nel tempo
• Essere coinvolgente da motivare e ispirare i dipendenti e i soci dell’organizzazione
Il Modificatore Descrittivo permette di circoscrivere le funzioni del brand per chiarirne meglio
la natura
Il Modificatore Emotivo fornisce un’ulteriore qualificazione in merito alle modalità con cui il
brand garantisce i benefici promessi.
Devono essere considerati i seguenti obiettivi: comunicare, semplificare e ispirare
*Branding Interno: consiste nel far si che i membri dell’organizzazione siano allineati con il
brand e con ciò che rappresenta.
CAPITOLO 4 – LA SCELTA DEI BRAND ELEMENTS PER LA BRAND EQUITY
Gli elementi della marca (brand elements) sono gli strumenti che servono a identificarla e
differenziarla. I principali elementi della marca sono: nome, url, logo, simbolo, personaggi,
slogan, jingle, confezione.
Criteri di scelta dei brand elements:
Memorizzabilità
Significatività di natura costruttiva
Piacevolezza
Trasferibilità
Adattabilità di carattere difensivo
Proteggibilità
Una dimensione importante del Significato di un elemento del brand è la capacità di comunicare
2 aspetti:
Informazioni generali sulla natura della categoria di prodotto
- Informazioni specifiche su particolari attributi e benefici della marca
-
Relativamente alla Trasferibilità è importante che gli elementi del brand siano trasferibili sia a
livello di categoria/e di prodotto sia a livello geografico (cambio lingua), ma anche in senso
culturale.
L’adattabilità fa riferimento all’adattabilità del brand nel tempo.
La proteggibilità s’intende in termini legali e competitivi e in particolare dal punto di vista
giuridico è importante:
Scegliere brand element che possano essere tutelati a livello internazionale
1. Registrarli ufficialmente presso le autorità competenti
2. Difendere i marchi di fabbrica da eventuali contraffazioni da parte della concorrenza
3.
IL NOME DEL BRAND
Il nome è l’elemento più difficile da modificare successivamente.
La consapevolezza di un brand è rafforzata dalla scelta di un nome: semplice da pronunciare
(per facilitarne il passaparola) e da scrivere, familiare e significativo, diverso, distintivo e
insolito. E’ possibile scegliere un nome che coincida con la categoria in modo da rendere più
forte il legame tra il brand e la categoria a cui il prodotto appartiene.
Quindi: se la scelta di un nome semplice, facile da pronunciare, familiare e significativo può
favorire il ricordo del brand , d’altra parte per migliorarne il riconoscimento è importante che il
nome sia diverso, distintivo e insolito. Quando si sceglie un nome è anche importante
considerare l’eventualità di un successivo riposizionamento e la necessità di stabilire altre
associazioni.
Il processo di scelta del nome:
Definizione degli obiettivi di branding sulla base dei criteri prima esposti
1. Una volta definita la direzione strategica di gestione della marca si crea il più ampio
2. numero possibile di nomi e concetti
I nomi devono poi essere selezionati in base agli obiettivi di branding
3. Raccolta informazioni sui 5-10 nomi selezionati
4. Ricerca di mercato per verificare le previsioni sulla memorizzabilità e significatività dei
5. nomi
Sulla base di tutte le informazioni raccolte il management sceglie il nome in grado di
6. massimizzare gli obiettivi aziendali di branding e marketing e si procede alla
registrazione formale.
URL
Nomi dei domini. Nel caso di un brand esistente l’URL consiste in una tr