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Analisi merceologica e chimica Personale amministrativo
Materiale cartaceo e PC
PURPOSE: Inquadrare i confini del processo all’interno della complessità aziendale
VIEW POINT: Business Analyst Gestione rifiuti
NODO: A - 0 TITOLO: N.: 1
Figura 3 – Modellazione As-Is in IDEF0, Context Diagram A-0
Il riporta l’attività “Gestire rifiuti presso terzi”. Questa attività comprende
context diagram
qualsiasi commessa esterna al contratto di servizio che concerne la consueta procedura di
ritiro dei rifiuti, sia essa una singola transazione oppure una procedura regolata da un
12 Business Process Management
contratto “a tempo”. Gli input di questo processo non sono entità che vengono trasformate in
output, ma piuttosto eventi, elementi, documenti esterni necessari per l’attivazione del
servizio. Gli unici due input che in qualche modo subiscono una “trasformazione” sono i rifiuti
(e vedremo in che senso) e il FIR (Formulario vuoto vidimato dalla
Identificazione Rifiuti)
Camera di Commercio, che dovrà essere compilato dai vari attori lungo lo svolgimento del
processo. “Pagamento della commessa” risulta come attivatore del processo in quanto senza
il pagamento anticipato del servizio la squadra operativa non entra in azione. Nei successivi
diagrammi viene chiarito questo concetto. Tra i controlli abbiamo scelto di inserire la
disponibilità di mezzi, attrezzature e operatori, in quanto questa non è sempre assicurata, a
causa dei numerosi obblighi di servizi d’istituto. Gli altri controlli sono costituiti da normative e
autorizzazioni necessarie per lo svolgimento delle attività. Oltre all’erogazione del servizio e
alle varie copie del FIR compilate troviamo tra gli output intendendo con
Altri documenti,
questa voce tutta la documentazione cartacea che viene prodotta e rilasciata durante i vari
step del processo (che a parer nostro potrebbe essere notevolmente ridotta, e per questo il
FIR, che è un obbligo di legge, è stato invece indicato separatamente). Tra i meccanismi
compaiono i mezzi, le attrezzature, il personale e il materiale necessario; con “tempario e
indichiamo la documentazione per effettuare il corretto calcolo del preventivo del
listini”
servizio richiesto, mentre l’analisi merceologica e chimica, come già visto nella Supply Chain,
è l’analisi necessaria affinché un rifiuto venga caratterizzato.
Documento servizio avvenuto
Documento richiesta di servizio Gestione amministrativa Preventivo
dell’ordine
Pagamento del preventivo Comunicazioni MUD
1
A1 Disponibilita attrezzature Tracciabilità rifiuti (MUD)
Tempario Materiale Disponibilita operatori Autorizzazioni smaltimento
/listini cartaceo e PC
Personale amministrativo Autorizzazioni trasporto
Disponibilita mezzi
Normativa 152/2006 Parte quarta
Riscontro pagamento Gestione operativa del Servizio erogato
Richiesta di sopralluogo servizio FIR
FIR vuoto vidimato
Rifiuti 2
A2
Attrezzature e mezzi Operatori ecologici
Analisi merceologica e chimica Autisti specializzati
Materiale cartaceo
Dati del sopralluogo
Comunicazione servizio erogato
NODO: A0 TITOLO: Gestione amministrativa e operativa del servizio N.: 2
Figura 4 –Modellazione As-Is in IDEF0, Diagramma A0
13 Business Process Management
La prima divisione conta due attività. Questa ha il compito di separare la parte amministrativa
da quella operativa, attività completamente diverse, ma ugualmente necessarie ed importanti.
La gestione amministrativa dell’ordine viene attivata dalla richiesta di servizio, che arriva
attraverso un documento (che può essere un fax, una mail o una lettera) sotto forma di
richiesta di preventivo da parte del cliente. Altri attivatori sono i dati del sopralluogo forniti
dalla gestione operativa (grazie al quale, con l’utilizzo del tempario, viene calcolato il
preventivo del servizio richiesto) e il pagamento della commessa. Ricevuto il pagamento, si
chiude la parte preliminare al servizio da svolgere dell’attività amministrativa; ultimo input di
questa attività è la comunicazione del servizio erogato da parte della squadra operativa, che
permette alla gestione amministrativa di chiudere le pratiche relative al servizio. Una attività
svolta all’interno della gestione operativa è il sopralluogo effettuato dalla squadra operativa al
fine di valutare i rifiuti di cui i terzi devono liberarsi. Tali dati vengono utilizzati dall’area
operativa per stabilire quali siano le risorse effettivamente necessarie per svolgere il servizio
e quindi dalla parte amministrativa per il calcolo del preventivo. Tra gli allegati troviamo gli
altri diagrammi che completano la modellazione in IDEF0. Chiariamo alcuni concetti che
riguardano che li riguardano.
La prima attività del diagramma A2 è “Analisi preliminare”, che racchiude le attività presenti
nel diagramma A21, che mette in luce molti altri aspetti. Infatti, l’analisi preliminare è diversa
a seconda del tipo di richiesta del cliente. Se si tratta di una richiesta di collaborazione
prolungata l’analisi consiste nella verifica della disponibilità dell’area ecologica presso il
cliente e del tipo di macchinario che bisogna installare per la successiva raccolta periodica; in
questo caso si attiva il vincolo della disponibilità dell’area ecologica, ovvero la necessità di
uno spazio sufficientemente grande (con eventuale disponibilità di alimentazione elettrica) in
cui installare il macchinario (si precisa che, nell’eventualità di compattante alimentato a
diesel, il rifornimento spetta al produttore del rifiuti). Nel caso di richiesta di servizio singola
l’analisi consiste in un sopralluogo durante il quale vengono effettuate le dovute verifiche per
stimare quantità e tipologie del rifiuto, e risorse necessarie. Il vincolo della tracciabilità dei
rifiuti si basa sul MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), articolato in
Comunicazioni che devono essere presentate da soggetti giuridici differenti, tra i quali chi
effettua la raccolta e il trasporto rifiuti, enti che effettuano operazioni di recupero e
smaltimento dei rifiuti, etc. La tracciabilità dei rifiuti è dunque un output per chi elabora le
Comunicazioni (parte amministrativa), mentre rappresenta un controllo per chi gestisce
operativamente i rifiuti (parte operativa), in quanto prevede che i veicoli siano autorizzati a
trasportare i particolari tipi di rifiuti (codice CER).
Come può vedersi il “limite destro” del processo è rappresentato dal conferimento dei rifiuti,
sia che esso avvenga in discarica o in un centro di trattamento e recupero. Come detto,
infatti, non approfondiremo questo dettaglio.
2.2.2. Modellazione in BPMN
Passiamo all’analisi del workflow. La modellazione BPMN del processo è strutturata in tre
Pool: e che mostrano
Scimeca Spa Servizi a terzi, Cliente Laboratorio di analisi chimica,
rispettivamente le attività aziendali interne al processo, le attività del cliente e quelle del
supplier. Come visto nella supply chain, tra i fornitori abbiamo inserito anche coloro che
14 Business Process Management
effettuano la manutenzione di mezzi e attrezzature per conto della SCIMECA, ma abbiamo
ritenuto opportuno tralasciare questo aspetto perché è totalmente disaccoppiato rispetto allo
svolgimento del processo in esame, e non ha influenza diretta sul workflow. La Pool Scimeca
è a sua volta divisa nelle due Lane e per
Spa Servizi a terzi ufficio marketing operatori,
distinguere anche in questo caso l’aspetto puramente amministrativo da quello operativo.
Precisiamo però, che le attività degli uffici della sezione di Igiene Ambientale che si occupano
direttamente del processo di erogazione dei servizi presso utenze private sono comunque
comprese nella Lane mentre sono proprie della lane tutte le altre
operatori, ufficio marketing
attività amministrative che vengono svolte dal suddetto. La modellazione As-Is è presentata a
pagina successiva.
Naturalmente il flusso nasce dall’esigenza del cliente, che viene distinta a seconda che si
presenti il bisogno di una collaborazione prolungata oppure la richiesta di un singolo
intervento. Solitamente i grandi centri commerciali hanno richieste del primo tipo, mentre
piccole utenze hanno richieste del secondo. In entrambi viene generata una richiesta che
viene mandata all’ufficio marketing tramite fax, mail, telefonata, etc. Poi, l’ufficio rigira la
richiesta agli uffici di Igiene Ambientale che manda una squadra per l’analisi preliminare.
Nel caso di rapporto prolungato, la caratterizzazione è necessaria solo la prima volta.
Non abbiamo sviluppato un workflow che tenga conto della non corrispondenza tra rifiuto
dichiarato e rifiuto che si trova sul campo, in quanto sarebbe un errore banale (e penale) del
cliente che non è di nostro interesse. Infatti i produttori che richiedono lo smaltimento
periodico dei rifiuti sono nella maggior parte dei casi a conoscenza del rifiuto prodotto che
vogliono smaltire; certezza che viene meno quando invece si parla di commessa singola.
Non trattiamo inoltre il caso in cui non è possibile installare il macchinario per la mancanza
del sito adatto (questa condizione conduce subito ad un End Event) poiché in questo caso si
procede ad accordi particolareggiati, costituiti ad hoc con l’azienda: in sostanza si perderebbe
la generalità del flusso di lavoro.
Durante il sopralluogo vengono inoltre determinate le risorse necessarie per lo svolgimento
delle attività (basate sulla capacità del compattante e/o sul peso del rifiuto da trasportare) in
termini di uomini, mezzi e giornate lavorative.
A questo punto rientra in gioco l’ufficio marketing, che non appena riceve i dati del
sopralluogo elabora un contratto / preventivo e attende il pagamento anticipato dello stesso.
Successivamente, confermato il pagamento, dà l’Ok alla squadra per intervenire. Nel primo
caso, prima di intervenire, si deve aspettare che il macchinario si riempia, ovvero si deve
attendere che l’ufficio marketing rigiri la richiesta del cliente di svuotamento dello stesso. Nel
secondo caso la squadra entra subito in azione per il ritiro dei rifiuti. Come è possibile vedere,
i contatti tra l’ufficio marketing e l’area igiene ambientale sono frequenti, e tra questi possono
passare diversi giorni, poiché la comunicazione avviene unicamente attraverso materiale
cartaceo.
Come è chiaro, il flusso si sviluppa su due “linee” parallele mutuamente esclusive, che
tengono separati i due casi possibili di Rapporto con il cliente. Esse si riuniscono, per quanto
riguarda la lane al momento della parte opera