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Condensatore e capacità

D EΣΣE Σ.Q è la carica contenuta inΣD prende il nome di densità diS flusso o spostamento elettrico.QΣ V Sε∫∫ = ε = =ds Q V CV QΣ Σd dΣProf. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005Condensatore e capacitàSimbolo di un condensatore lineareC tempo invariante di capacità CNel Sistema Internazionale [SI] la capacità simisura in Farad [F].Una capacità di 1F è molto1 C= grande. Nella maggior parte delle1 F applicazioni si impiegano1V sottomultipli del farad.Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005Tipi di condensatoreProf. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di

Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005

Struttura di un condensatore

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Caratteristica statica

condensatore lineare

tempo invariante

q =q ( t ) Cv ( t )

C q=Cvv

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Caratteristica dinamica

La caratteristica dinamica del condensatore

lineare tempo invariante, espressa con la

convenzione dell’ utilizzatore, risulta:

dq dvi = =i( t ) CC dt dtv t1 ( )τ τ∫= +v ( t ) i d v ( t )0C t 0

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Proprietà di continuità (della tensione)

1V v(t) C=1Fi(t)1A0 21 3 t(s)i(t) v(t)-1A

In un condensatore LTI la tensione

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Il campo magnetico prodotto da una corrente I che interessa una bobina, detta anche "solenoide", costituita da N spire coincide con quello di un magnete a forma di barretta cilindrica. IN spire SNI

Un induttore lineare di induttanza L è un bipolo nel quale il flusso concatenato con un avvolgimento è proporzionale alla corrente I che lo interessa: Φ = L I. Φ è il flusso nell'avvolgimento dell'induttore e I è la corrente.

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Per un circuito filiforme si definisce coefficiente diautoinduzione o induttanza:

n ∫∫ ·B nS γ ds ΦS S= γ γL I IγI IB ΦL è sempre positivo poiché ed sono legati dallaISγregola della mano destra.

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Induttore e induttanza

Simbolo di un induttore lineare tempoL invariante di induttanza L

Nel Sistema Internazionale [SI] l’induttanza simisura in Henry [H].

1Wb Nelle applicazioni si impiegano=1 H sottomultipli dell’Henry.

1 A

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Fenomeni di induzione: legge di Faraday

Si consideri il sistema costituito da un magnete libero di

spostarsi e da un circuito formato da una spira e da un uno strumento, detto galvanometro, in grado di misurare correnti di piccole entità.

Quando il magnete è fermo rispetto alla spira l'indice del galvanometro è fermo. Bv = 0 SN

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Se si avvicina il magnete alla spira, l'indice del galvanometro si sposta in una certa direzione, mentre quando il magnete viene allontanato, la deflessione dell'indice è nella direzione opposta.

La deflessione indica la Bv ≠ 0 generazione di una forza S elettromotrice che N chiamiamo indotta e che risulta proporzionale al tasso di variazione con Bv ≠ 0 cui varia il flusso di BSN concatenato con la spira.

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stesso esperimento può essere effettuato sostituendo al magnete un solenoide (elettromagnete) fisso nello spazio e nel quale la corrente vari nel tempo. La corrente I e, quindi, il campo B, sono nulli: l'indice del galvanometro è sullo zero.

I=0Γ T+E - La corrente I e, quindi, il campo B, variano (sono crescenti): il galvanometro fornisce una indicazione positiva.

Γ T+E - Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005

B La corrente I e quindi il campo B assumono un valore costante nel tempo: l'indice del galvanometro si porta sullo zero.

IΓ T+E - B La corrente I e quindi il campo B decrescono: il galvanometro fornisce una indicazione negativa.

I=0Γ T+E - Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005

B Bv ≠0 SN

I≠0Γ TE+ - Gli esperimenti precedenti portano ad enunciare una legge, detta legge di Faraday-Neumann: la f.e.m. indotta nella spira è pari alla variazione del flusso Γ concatenato con la spira nell'unità di tempo Φd ( t )d Γ∫ ∫∫= ⋅ = − ⋅ = −E t B ndse( t ) dli dtdtΓ S Γ Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005 BI≠0Γ TE+ - Φd ( t )Γ∫= ⋅ = −E dle( t ) i dtΓ Il segno meno è molto importante e viene messo in evidenza con un enunciato particolare detta legge di Lenz: la f.e.m. indotta è sempre tale da opporsi alla causa (il flusso del campo) che l'ha generata. Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005 Caratteristica

staticainduttore lineare tempo invarianteΦ Caratteristica statica:i Φ =LiL Φ( =v t ) Li ( t )i

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Caratteristica dinamica

La caratteristica dinamica dell’induttore linearetempo invariante, espressa con la convenzionedell’ utilizzatore, risulta: Φd dii = =v( t ) Ldt dtvL t ( )1 τ τ∫= +i ( t ) v d i ( t )0L t 0

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Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
29 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione ai circuiti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof De Magistris Massimiliano.