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Avevamo visto che attualmente nei sistemi eucaristici non sono ancora in grado di effettuare una
ricombinazione sito specifica quindi il transgene può inserirsi random lungo tutto il genoma e in
genere per ogni cellula gli eventi di trasformazione possono essere anche multipli e questo può
significare che a seconda di dove il transgene venga inserito avremo linee cellulari con performance
diverse nel senso che si i transgeni si inseriscono in posizioni di cromatina inattiva, questi non
vengono espressi e quindi la nostra cellula avrà livelli di espressione bassa, si può cercando di
risolvere questo problema mettendo vicino al nostro gene degli elementi di attivazione della
cromatina, oppure se il nostro transgene si inserisce all’interno di un gruppo di geni in una zona che
è importante per avere una crescita veloce delle cellule queste cellule avranno una crescita + lenta,
quindi per questo motivo una volta fatte le trasformazioni devono essere selezionate le linee
cellulari migliori, si parte selezionando le singole cellule cercando di coltivarle ottenendo linee
cellulari con alte performance. Una volta che si sono ottenute le linee cellulari di interesse in parte
devono essere conservate perché una linea cellulare con le caratteristiche volute deve essere
mantenuta anche perché poi quando si vuole cercare di produrre un farmaco quella linea di interesse
sarà quella che dovrà essere certificata, caratterizzata, se qualcuno la vuole utilizzare deve ricevere
esattamente quel materiale non un altro quindi si deve cercare di conservarle. Una volta che si è
visto che la linea cellulare ha buone performance e che produce molto si può provare a passare dalla
scala di laboratorio a quella industriale, queste linee cellulari devono essere coltivate all’interno di
fermentatori, si utilizzano fermentatori simili a quelli usati per i batteri, non hanno richieste
particolare, poi in questo punto si entra nella fase che prende il nome complessivamente di down
street processing cioè riguarda il processamento delle linee cellulari per recuperare la proteina di
interesse, si può andare in 2 direzioni, direzioni a seconda che la linea cellulare sia stata modificata
o per secernere la proteina nei mezzi di coltura o per ottenerla al suo interno, nel caso che le linee
cellulari siano state trasformate per secernere nel mezzo di coltura la prima fase è molto + semplice
in quanto è sufficiente centrifugare per eliminare le cellule e recuperare il surnatante dal terreno di
coltura, nel secondo caso c’è un passaggio in più: quello ovviamente di omogeneizzazione perché
dobbiamo ottenere un lisato cellulare a cui deve seriore sempre un passaggio di centrifugazione di
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frazione tenendo conto che in questo caso devono essere + spinte che non nel caso in cui vogliamo
separare delle cellule intere dal surnatante, cellule intere tendono a precipitare a un certo G di
numero di G o numero di rotazioni per minuto per un certo periodo, frammenti di cellule
necessitano di centrifugazione + spinta per separarle, allo stesso modo la filtrazione, in questo modo
per rimuovere eventuali cellule che sono rimaste in sospensione dal surnatante dato che una cellula
ha certe dimensioni è necessaria una certa filtrazione, per cercare di rimuovere frammenti cellulari
in questo caso la filtrazione deve essere + spinta, in ogni caso al termine di questi passaggi noi
abbiamo un surnatante o un omogenato senza frammenti di cellule e su questo possiamo procedere
per purificare il prodotto di interesse, qui si parla di cromatografia, la cromatografia è una
possibilità, in genere tutti gli anticorpi vengono purificati per cromatografia di affinità, esistono
però anche altri sistemi che vedremo. Una volta ottenuto il prodotto di interesse si può provare a
cercare di produrre una proteina che deve però soddisfare certi requisiti, requisiti in termini di qlt,
devono essere effettuati controlli di qlt e così via; nel caso di linee cellulari quali sono i promotori +
utilizzati? I livelli di produzione dipendono anche dal costrutto cellulare, quello utilizzato
maggiormente è il 35S, anche se esistono tutta una serie di altri promotori sia costitutivi che
inducibili, tra i costitutivi viene utilizzato abbastanza anche il promotore delle ubiquitine, tra gli
indicibili esistono dei promotori per le amilasi, in generale cmq quello + usate è il 35S, dicevamo
che qui abbiamo 2 possibilità e ognuna delle 2 possibilità ha i suoi pro e i suoi contro, un vantaggio
della possibilità di esprimere la proteina nel mezzo di coltura è che ci facilita la purificazione,
questo sistema ha anche lo svantaggio che in genere la stessa proteina quindi utilizzando stessa
linea cellulare e stessa proteina se viene trasformata o per secernere o per ritenere la proteina al suo
interno per esempio nel reticolo endoplasmatico si ha che nel caso che le cellule sono trasformate
per ritenere la proteina al loro interno si raggiungono livelli produttivi anche 100 volte superiori
rispetto alla trasformazione con secrezione nel mezzo di coltura, questo di preciso non si sa per
quale motivo, è stato visto che nel mezzo di coltura si ha una degradazione della proteina anche se
non si capisce che cosa determini questa degradazione, comunque in questo caso la proteina è molto
+ diluita e quindi questo fa si che per ottenere lo stesso in questo primo caso bisogna partire da
volumi molto grandi per ottenere un certo livello di proteina, hanno visto che la proteina viene
degradata poi è chiaro che dipende molto anche dall’efficienza del sistema di secrezione di quella
linea cellulare. Nel caso in cui la proteina viene fatta secernere nel reticolo endoplasmatico si
raggiungono livelli produttivi anche 100 volte superiori però in questo caso ci può essere
degradazione della proteina infatti hanno visto che aggiungendo il PVP (polivinilpirovidone) o il
dimetil sulfossido o l’ ABSA al surnatante diminuivano questi livelli di degradazione ottenendo un
recupero di proteina maggiore però dicevamo che dipende anche dal sistema di secrezione della
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cellula perché se il sistema di secrezione è molto buono la cellula produce e secerne tutto, se si tiene
dentro un po’ di proteina dal momento che noi centrifughiamo per allontanare le cellule un po’ di
proteina noi la perdiamo. Attualmente un altro limite di queste cellule che è abbastanza
condivisibile con l’utilizzo delle piante, è che abbiamo dei livelli di produzione abbastanza bassi,
abbiamo visto che per rendere il tutto appetibile per una produzione industriale la proteina dovrebbe
essere prodotta almeno in qnt circa l’1% delle proteina solubili, in questo caso a volte siamo ancora
sotto l’1% e difficilmente si supera un 4/5% del totale delle proteine solubili, quindi si deve cercare
di incrementare i livelli produttivi. Poi un altro limite di questi sistemi che è però anche un limite
presente per le piante è che manca una regolamentazione effettiva per la produzione a livello
industriale per la successiva commercializzazione.
Come avevamo visto per le cellule di mammifero anche in questo caso miglioramenti a livelli
produttivi non vengono soltanto da una sempre migliore conoscenza genetica della linea cellulare,
ma sono importanti anche sia le modifiche tecnologiche quindi dei sistemi di produzione, ma anche
dei terreni di coltura, ad esempio in questo caso modifiche per migliorare il terreno di coltura,
dicevamo l’aggiunta di ABSA hanno determinato un incremento dell’accumulo della proteina
prodotta di 35 volte, in questo caso con ABSA e NaCl si è avuto un incremento della produzione
del 100% utilizzando ABSA e 50% utilizzando NaCl, quindi non si deve tenere in considerazione
solo la genetica delle cellule, ma come si può modificare sia il terreno di coltura e anche per
esempio i fermentatori, in questo caso in questo sistema di produzione si sono ottenuti
concentrazioni costante del raccolto, oppure si sono ottenuti incrementi dei livelli di produttività,
quindi utilizzando linee cellulari è complesso che richiede + approcci per cercare di aumentare i
livelli di produzione e non si deve tenere in considerazione solo gli aspetti genetici, ma anche gli
aspetti tecnologici sono importanti, avevamo visto che le linee cellulari di mammifero con utilizzo
di terreni di coltura particolari si è riusciti a passare dalla coltivazione delle cellule adese alle pareti
del fermentatore alla coltivazione in sospensione, l’utilizzo della coltivazione in sospensione
risultano essere migliori rispetto a se le cellule tendono ad aderire alle pareti del fermentatore in
quanto si determinano livelli di produzione maggiori perché le cellule possono crescere di + quindi
mi danno una massa produttiva maggiore. Qui c’è un confronto fra alcuni dei sistemi di espressione
che abbiamo visto: si parla di piante transgeniche, virus vegetali, lieviti, batteri, cellule di coltura di
mammifero e animali transgenici: costo e immagazzinamento: le piante sono relativamente poco
costose e la conservazione del prodotto può avvenire a T ambiente nel caso in cui decidiamo di
trasformare il seme, per trasformare una pianta perché produca la proteina nel seme, in quanto il
seme è una struttura metabolicamente inerte visto la bassa concentrazione d’acqua, di umidità
relativa, quindi la proteina può mantenersi anche a T ambiente per un periodo di tempo abbastanza
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lungo, tutti gli altri sistemi indipendentemente dal fatto che siano siatemi di produzione in se poco
costosi però necessitano di particolari condizione di conservazione, nel caso dei virus a –20, lieviti e
batteri a –20, linee cellulari di mammifero in azoto liquido, animali transgenici si possono
conservare anche loro a T ambiente però risulta essere + costoso, gli animali necessitano dio una
cura, le piante una volta che le abbiamo seminate è sufficiente un po’ d’acqua e la luce del sole, gli
animali necessitano delle cure e poi per gli animali non è possibile questa conservazione del seme a
T ambiente, gli animali nella maggior parte dei casi si fa produrre loro nel latte, quindi l’animale
produce a ciclo continuo e la proteina una volta secreta nel latte deve essere immediatamente
lavorata perché non ha la stressa stabilità come può avere nel seme, poi avevamo visto sempre uno
svantaggio degli animali transgenici è che dal momento in cui la richiesta di mercato non è + la
stessa cosa faccio con questi animali? Se li teniamo in vista di un aumento della proteina comunque
questi animali consumano e non producono, oppure la produzione di proteina non mi serve,
possiamo decidere di macellarli però se li macelliamo nel momento in cui avrò un aumento di
richiesta per ottenere gli stessi livelli produttivi passa del tempo, invece con le piante non abbiamo
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