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FLOEMA
Questa distribuzione non è sempre univoca, ma in particolare la distribuzione dixilema (giallo) e floema (azzurro) nella stessa pianta hanno disposizioni caratteristiche e diverse. Il floema si dispone verso l'esterno, lo xilema verso l'interno, entrambi si dispongono in maniera concentrica. Nelle foglie si dispongono in modo più parallelo. Anche tra piante diverse abbiamo diverse tipologie di posizionamento dei sistemi di trasporto. Può disporsi in vari modi. Può essere primario nei fusti giovani, in foglie e radici, o secondario in radici e fusti invecchiati. Trasporta la linfa elaborata.
Il floema è costituito da cellule vive con parete cellulare sottile. Sono cellule specializzate con funzionalità uniche all'interno del tessuto. La principale differenza tra le cellule verdi e le cellule gialle. Le cellule del floema sono verdi, sono allungate e ispessite che hanno diversi fori di collegamento (PLASMODESMI detti anche PLACCHE).
CRIBBROSE) più grandi rispetto a quelli laterali. Queste strutturesono definite cellule compagne, quindi c’è un’importante differenza tra cellule39 floematiche che sembrerebberovuote ma contengono citoplasma esono di derivazione da una cellulavegetale classica, ma sidifferenziano disgregando nucleo eorganelli della sintesi proteicamantenendo i plastidi. Non c’è più ilvacuolo che occupa tutto macitoplasma con dispersi plastidi ediverse proteine di trasporto.
Le cellule sono vive nonostante l’assenza del nucleo. Il suo funzionamento è fornitodalle cellule compagne (cellule gialle) che, avendo nucleo e organelli classici, leproteine che vengono sintetizzate nelle cellule gialle vengono costantementerigenerate.
Le cellule sono separate ma hanno sezioni di parete dette PLACCHE CRIBROSEcon capacità di trasportare e veicolare zuccheri in una maniera un po’ più agevolerispetto alle cellule parenchimatiche. Nelle
cellule del Floema le placche sono ricchedi punteggiature (dette anche porocanali) che sono attraversate da fibrilleproteiche che svolgono funzione di trasporto,regolano cosa può e non può passare nelle placche. Nella foto si vede la sezione microscopicaun TUBO CRIBROSO dove sono segnalate con delle crocette le fibrille proteiche, indicate con frecce sono le CELLULE COMPAGNE.
2.7.1.1.1. Tubo cribroso (angiosperme) Durante la crescita le cellule contengono nucleo e organelli che vengono persi manmano che il differenziamento della cellula prosegue. Perché? Va garantita la minor interferenza alle strutture come i vacuoli che potrebbero ostruire il passaggio dell'alifa. Queste cellule sono specializzate per il trasporto e si avvalgono delle PROTEINE P: la proteina P è un insieme di proteine di trasporto.
40 Nei tubi è presente il CALLOSIO, un carboidrato particolare costituito da Glucosio β1-3 con legame che presenta alcune ramificazioni, viene prodotta spesso.
durante le ferite, confunzione di impermeabilizzare le due facce dellaplacca cribrosa. Perché una pianta dovrebbe utilizzare il callosio per impermeabilizzare le cellule di trasporto? La pianta, crescendo, disattiva i sistemi di trasporto precedenti per sintetizzarne di nuovi. Quindi, le strutture vecchie vengono sigillate. Il callosio è fondamentale anche in caso di lesione, se non ci fosse questa struttura avremmo una perdita di linfa elaborata costante. Nelle Gimnosperme, le cellule cribrose non hanno placche (no plasmodesmi). Portano degli equivalenti delle cellule compagne chiamate CELLULE ALBUMINOSE. 412.7.1.1.2. Proteina P è prodotta solo nelle angiosperme. A maturità il nucleo si sfalda e plastidi e mitocondri rimpiccioliscono, la cellula si riempie di materiale denso (proteina P). Ha un ruolo nella direzionalità del trasporto e riparazione di lesioni. La proteina P è un complesso coinvolto nel movimento delle sostanze nei tubi cribrosi. Siriscontrano diverse forme strutturali (granulare, cristallina, tubulare) a seconda del grado di maturità della cellula. Il trasporto contrario, acqua dalle radici alle foglie (linfagrezza), è composto da cellule morte che tuttavia hanno delle conformazioni diverse in base alla pianta considerata. In una pianta giovane questi vasi sono costituiti da cellule, le pareti trasversali si disgregano e si formano delle strutture di lignina ad anello o a spirale: in quei punti, sulla parete secondaria, si appone la lignina in conformazioni specifiche. Qui c'è una grande produzione di parete secondaria. Le cellule sono vuote e le pareti laterali forate, non ci sono placche. L'apposizione di lignina non è uniforme per non impermeabilizzare totalmente, lasciando porzioni di parete permeabili: l'acqua va verso l'alto ma può uscire lateralmente e irrorare le cellule parenchimatiche disperse per il fusto. La lignificazione non totale permette anche.laplasmabilità del tessuto, la possibilità di allungarsi e avere fenomeni plastici. Lo scambio di acqua tra le cellule avviene mediante punteggiature che possono essere semplici o areolate. Verso le piante adulte, troviamo diverse strutture complesse che costituiscono sistemi di trasporto. Ne esistono 2 tipologie prevalenti:- TRACHEIDI: Cellule allungate che comunicano con punteggiature areolate. Le cellule si sovrappongono senza disgregare completamente la parete trasversale, mantenendo una sezione che ha delle punteggiature in grado di far passare la linfa grezza.
- TRACHEE: Sparisce la parete trasversale tramite digestione enzimatica e il diametro aumenta, così come la lignificazione. Le cellule che le compongono, a completa maturazione, sono totalmente digerite o parzialmente, lasciando piastre di perforazione. Un tubo di conduzione xilematico giovane si lignifica ad anello, passa nella fase adulta ad una lignificazione spiralata/elicoidale, per poi invecchiare aumentandola.
lignificazione con linee trasversali (struttura–scalariforme a gradini) per poi arrivare a una struttura punteggiata, dove solo pochi punti manterranno la possibilità di permeare l’acqua. Se questi punti in qualche modo si allineano uno sopra l’altro assumendo una direzionalità a spirale, si parla di punteggiatura scalariforme. Man mano che si appone lignina, meno acqua passa lateralmente. Le punteggiature possono assumere strutture SEMPLICI o AREOLATE.
Le punteggiature areolate si basano sull’apertura di una parete secondaria di un xilema. Nel verde c’è la parete secondaria con un’apertura lignificata, ma con all’interno una sezione verde: una parete primaria non lignificata che permette il passaggio di acqua nella struttura. In questa struttura c’è un’ingrossamento che funziona da tamburo, in qualche modo può seguire la direzionalità e con il suo ispessimento centrale occlude il foro. Questa struttura
Permette la chiusura laterale, permettendo di isolare la pianta. Lo xilema va in una sola direzione, trasporta acqua e sali minerali dal basso verso l'alto. Il floema trasporta soprattutto nutrienti immersi in ambiente acquoso, però la direzionalità non è univoca, può essere trasportata da una parte all'altra. Agisce attivamente andando a direzionare il flusso a due vie. Ultima differenza è che lo xilema per trasportare l'acqua necessita di particolari forze di tipo pressorio. La pianta non prende l'acqua dalle radici attraverso pompe, ma attraverso forze pressorie di capillarità. A spostare l'acqua nello xilema è il fenomeno dell'evaporazione fogliare: la pianta risucchia acqua come noi beviamo qualcosa con una cannuccia: questo crea una depressione nel trasporto che richiama l'acqua dal terreno facendo evaporare quella arrivata in alto. Dal terreno non prende solo l'acqua, ma anche altre molecole vitali.
Come i Sali minerali, perciò il flusso deve continuare.
Tessuto che riveste la pianta esternamente su tutta la superficie
Composto da cellule vive, cellule di guardia e tricomi. Le cellule sono più appiattite con una parete più ispessita verso l'esterno, con conseguente spazi intracellulari ridotti. È ridotto, se non nullo, anche lo spazio tra una cellula e l'altra, in quanto il tessuto è necessario per evitare la fuoriuscita di liquidi e per proteggerlo da sforzi meccanici. Nella maggior parte delle cellule epidermiche non sono presenti cloroplasti.
La parte esterna della parete subisce una modificazione secondaria, con il rivestimento di cutina che forma la cuticola, andando ad impermeabilizzare la parete, riducendo la perdita d'acqua. L'impermeabilizzazione però non preclude completamente gli scambi gassosi.
Annessi:
Sono aperture che i tessuti di rivestimento hanno per permettere lo scambio di gas in modo più agevole.
Struttura formata da due cellule “di guardia” che spesso sono supportate da altre cellule “sussidiarie” che aiutano le attività delle prime. Tutte queste cellule si distinguono dalle cellule dell’epidermide. Cellule di guardia sono cellule vive, ricche di cloroplasti che servono a fornire energia che servirà alle cellule per svolgere il loro funzionamento. Hanno una disposizione di parete diversa a seconda del versante. Nella parte interna abbiamo una parete inspessita che viene distanziata da una cellula all’altra quando la cellula si muove. Quando le cellule sono a riposo assumono una conformazione più ridotta: cellule vicine, pareti si toccano e lo stoma è chiuso. Quando la cellula ha bisogno di effettuare scambi gassosi, la cellula si attiva con scambi soprattutto di protoni, richiamando acqua e rigonfiandosi, allontanandosi le une dalle altre e aprendo lo stoma e permettendo il ricambio d’aria. Questa non è
L'unica modifica che avviene con l'apertura; anche il vacuolo, che normalmente si trova separato in più componenti, tende a formare un unico grande vacuolo. La cutinizzazione è presente anche su queste cellule.
Le piante aprono e chiudono gli stomi regolarmente e lo fanno su base quotidiana nel momento in cui lo necessitano.
Esistono diverse tipologie di stomi i quali possono essere o meno accompagnati dalle cellule sussidiarie. La presenza degli stomi permette di facilitare il riconoscimento di alcune specie vegetali; ad esempio nelle monocotiledoni non ci sono cellule sussidiarie oppure possono presentar