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IMMAGINI DELL'ESAME
Fusto in struttura secondaria e troviamo gli anelli di crescita dello xilema 2° (2= 2 annidi pinata) al centro troviamo il midollo. A contatto con l'anello più esterno troviamo la zona di cambio e subito esternamente in viola troviamo il floema 2°. Riconosciamo i vasi primaverili e quelli autunnali, le righe orizzontali sono i raggi midollari. Nella zona esterna vi è l'epidermide.
Fusto di una gimnosperma, all'interno vi è il midollo, all'esterno cambio cribro-vascolare, vi sono dei buchi fra i vasi che indicano che è una conifera essendo canaliresiniferi che si trovano nello xilema. I vasi sono piccoli, quelli estivi sono interni quelli autunnali esterni, nelle conifere abbiamo le fibrotracheidi da ciò capiamo che è una conifera, perché ha vasi più piccoli disposti in maniera regolare.
ANATOMIA DELLA FOGLIA
In ogni foglia individuiamo 3 zone:
- lamina - parte più estesa
base —> nella quale si inserisce il picciolo
picciolo
La classica foglia verde (normofillo) ha due compiti: traspirazione e fotosintesi.
Nella foglia la struttura è strettamente collegata alla funzione, possono essere molto diverse a seconda della pianta. Questa diverso aspetto riflette anche una differente disposizione dei tessuti al suo interno, anatomia diversa dettata da ragioni di efficienza.
Sono un organo di facile adattamento attraverso la modificazione del suo aspetto, questo adattamento delle foglie alle situazione comporta anche la diversa disposizione dei tessuti. La foglia è considerata l'organo più polimorfo di tutto il regno vegetale.
si rinnova periodicamente,
La foglia è un organo che nella pianta che tutti gli autunni perde le foglie la foglia si rinnova ogni anno, invece nelle piante sempre verdi le foglie si rinnovano più lentamente non ogni anno, questo rinnovarsi comporta anche che le foglie siano organi e strutture giovani.
senza zone di invecchiamento, prive di struttura 2° equindi prive di lignina.Nelle foglie ci sono anche se in quantità scarse dei tessuti meccanici lungo le innervatureper tenerle distese, i tessuti parenchimatici invece sono molto diffusi. mesofilioLa sequenza dei tessuti è data da due epidermidi con uno spazio interno dettoclorenchima—> formato da tessuti parenchimatici clorofilliano= dove troviamo tessuti apalizzata e spugnoso, e vasi di conduzione.Questi tessuti li troviamo in tutte le foglie ma questo schema presenta delle variabili aseconda delle monocotiledoni e dicotiledoni e le gimnosperme.Queste variazioni vi sono perché possono dipendere da:1) dall'orientamento che ha la foglia nello spazio, infatti l'anatomia della foglia dipendedalla disposizioni diverse delle foglie delle monocotiledoni e dicotiledoni.La disposizione può essere di tipo: La Foglia- PLAGIOTROPO —> la foglia è disposta parallelamente alterreno (lamina parallela)- ORTOTROPA—> la foglia è disposta perpendicolarmente al terreno 9Foglia di dicotiledoneL’anatomia riflette la sua disposizione plagiotropa nello spazio, quindi foglie disposteparallelamente, ciò comporta una sequenza di tessuti irregolari tra le due facce dellaFoglia di dicotiledonefoglia, tanto che la foglia dal punto di vista anatomico è definita bifacciale.
Abbiamo l’epidermide superiore che è formatada cellule che hanno aperture più grosse rivolteverso l’esterno è periodicamente vi è la cutina.Nella pagina superiore (verso il sole) non visono stomi perchè se no farebbe fatica atrattenere acqua, quindi è un livello diimpermeabilizzazione superiore perciò la cutinaè maggiore, non vi sono peli ghiandolari se nol’olio evaporerebbe.
Nel mesofilio vi è:- tessuto a palizzata—> formate da cellulepiene di cloroplasti, disposte regolarmente
unadi fianco all'altra, anche se sono vicine e compatte tra le cellule vi è uno spazio intercellulare quindi non sono a contatto, questo spazio serve a scambiare gas, perché sono le cellule deputate alla fotosintesi perciò sono più vicine alla fonte luminosa essendo l'epidermide trasparente- tessuto spugnoso -> cellule più larghe con pochi cloroplasti. Al di sotto di questo parenchima vi è di nuovo l'epidermide ma senza il parenchima apalizzata siccome non batte il sole, in più l'epidermide sottostante non essendo esposta alla luce solare presenta stomi ed anche i peli ghiandolari, perché la pagina inferiore non è esposta alla fonte luminosa. IMMAGINE ESAME -> foglia dellexerofille. 10 fasci di conduzione della linfa, Nella foglia sono presenti delle nervature ovvero i in ogni fascio collaterale è composto da arca xilematica per linfa grezza e arca flemmatica per la linfa elaborata. Nellabolgia dicotiledone—> Vi è la nervatura centrale un po più grossa dove vi sono dueo tre fasci e via via vi sono nervature più sottile di secondo e terzo ordine. Come sono disposte le arche? Lo xilema è sempre rivolto verso l'alto mentre il floema verso il basso, ciò deriva dal fatto che all'arca xilematica arriva la linfa grezza a contatto subito con il parenchima a palizzata dove avviene la fotosintesi. Ogni fascio presente unarca xilematica verso l'alto e una floematica verso il basso. La foglia di dicotiledone è detto bifacciale e presentano due nomi: - la faccia superiore—> FACCIA ADASSIALE - la faccia inferire—> FACCIA ABASSIALE Le foglie che possiedono il picciolo, anche questo ha una struttura simile al fusto. In esso troviamo abbondanti tessuti meccanici per la resistenza. Cosa succede ad una foglia quando si stacca e cade? Quando arriva l'autunno, le cellule alla base del picciolo, quelle chelo uniscono al fusto, zona di abscissione cominciano a proliferare formando una formata da due tessuti affiancati:
- strato protettivo - è formato da cellule con parete suberificata che nel momento in cui la foglia si stacca non lasci una lacerazione ma si forma già la crosta ovvero uno strato di protezione suberificato così che la foglia quando cade sia compatta al massimo.
- strato di abscissione - fatto da cellule con parete sottile e questo determina un punto di debolezza nel quale la foglia manca di sostegno meccanico quindi è in questa zona che la foglia al primo vento si stacca.
AUXINA
Il fenomeno di abscissione dipende dal ormone (rende più fluida la parete 1° e aiuta la distensione) essa regola la caduta delle foglie: generalmente viene prodotta auxina che blocca gli enzimi che danno il via alla abscissione quindi questa viene bloccata. Nel momento autunnale cala il livello di auxina e aumenta la produzione di enzimi che liberati
danno la abscissione. In questa fase diventa molto attiva cellulasi che va ad indebolire le cellule dello strato di abscissione, digerendo la partecellulosa formando uno strato di cellule più deboli. È una dicotiledone e si capisce per la disposizione dei tessuti. Epidermide superiore, parenchima a palizzata, spazi intercellulari con innervature. Sotto abbiamo l'epidermide che contiene gli stomi non presenti sopra 11 foglia di alloro: cutina, epidermide, parenchima di palizzata (mesofillo) bistratificato, parenchima spugnoso con spazi intercellulari, epidermide inferiore.
Nell'anatomia della foglia di monocotiledone, l'orientamento nello spazio riflette la sua diversa disposizione rispetto alla foglia ortotropica dicotiledone, ovvero è disposta perpendicolarmente al terreno. Ciò comporta che non ci siano due facce esposte una all'ombra e una al sole, entrambe sono esposte al sole e quindi sono equifacciali. Vi sono due epidermidi.
entrambe esposte alla luce solare quindi entrambe avranno stomi, poi abbiamo un mesofillo che rispecchia le caratteristiche di equifaccialità, esistono due altre immagini di svolgere la loro equifaccialità:
-
non presentano un parenchima palizzata espugnoso ben distinti, il mesofillo quindi è composto da cellule tutte uguali tra di loro, che presentano una doppia funzione: sono ricche di cloroplasti ma hanno anche spazi intercellulari sufficienti a far spostare gas, è un unico parenchima che svolge due funzioni. Questo tipo di foglia è detta isofacciale (perché le cellule sono uguali e anche le facce).
-
l'altro tipo di foglia che mantiene la differenza dei tessuti ma rispettando il criterio di equifaccialità, sequenza: parenchima a palizzata a ridosso dell'epidermide, un parenchima spugnoso e di nuovo un parenchima palizzata. Questo secondo tipo di foglia è detta isolaterale.
Questi sono due tipi di foglia che possono avere equifaccialità.
foglie a monocotiledone Foglia ISOFACCIALE che ha un solo tipo di tessuto: strato rossastro è la cutina, le cellule sottostanti sono prive di clorofilla e le sottostanti vi sono cellule di uguale caratteristiche con anche vasi innervature con cellule grosse di tessuto meccanico e sotto abbiamo l'epidermide e stomi al livello del quale abbiamo la camera sottostomatica—> dove si accumulano i gas. 123) in alcuni casi la foglia tende a arrotolarsi su se stessa. Inizialmente vi è uno spazio vuoto all'interno poi pian piano lo spazio viene riassorbito tanto che arriva a non esistere. Questo tipo di foglia arrotolata è detta UNIFACCIALE perché per come si forma esposta esternamente vi è solo una faccia, perché quella interna viene riassorbita. Troviamo due strati di fasci (somma dei fasci delle due facce) e in questo caso vi è lo xilema verso il centro perché inizialmente è verso l'alto poi chiudendosi si trova
all'interno e il floema all'esterno. Altre immaginiAltre immagini Sono foglie molto diverse rispetto a quelle sopra indicate, però pur essendo particolare è anche molto più uniforme come struttura e anatomia. La maggior parte delle foglie ad ago delle gimnosperme hanno che presentano una sezione a cerchio o semicerchio. Tutte queste foglie presentano esternamente (zona rossa) uno strato epidermide fatta di cellule con pareti molto grosse e anche lo strato di cutina è molto grosso perciò hanno una traspirazione limitata; anche gli stomi sono