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ESPERIMENTI
1)SPECIFICAZIONE AUTONOMA MIOPLASMA (Semiluna gialla; mioplasma = citoplasma
giallo detto così perché ci si forma il muscolo).
Conklin sfruttò la differente colorazione di queste regioni di citoplasma per seguire
ciascuna cellula dell’embrione fino al suo destino nella larva.
Scoprì che le cellule che ricevevano: 56
- il citoplasma chiaro diventano ectoderma;
- quelle con citoplasma giallo diventano endoderma;
- quelle con citoplasma grigio diventano tubo neurale e notocorda.
Le regioni citoplasmatiche sono disposte bilateralmente al piano di simmetria.
Con la 2° divisione il mesoderma viene a trovarsi nelle 2 cellule posteriori, mentre i futuri
neuro-ectoderma e cordomesoderma andranno a localizzarsi in quella anteriori.
Il 3° piano di divisione amplia questo processoà mesoderma confinato nei 2 blastomeri
vegetativi posteriori e il cordomesoderma nei 2 blastomeri vegetativi anteriori.
Scoprì inoltre che una coppia di blastomeri vegetativi formava tessuto muscolare della
coda perché le cellule contenevano citoplasma delle semiluna.
Nishikori vide che il citoplasma di un uovo fecondato induceva anche il blastomero del
polo animale ad esprimere proteine del muscolo.
Tungs & collaboratori (1977) dimostrarono che, quando si trapiantano nuclei di cellule
larvali in frammenti anucleati dell’uovo di tunicati, le cellule risultanti mostrano la struttura
tipica delle regioni dell’uovo che hanno fornito il citoplasma (non quella della cellula che ha
fornito il nucleo).
Quindi, nel citoplasma sono presenti dei “determinanti” in grado di riprogrammare il
nucleo trapiantato, agiscono attivando o inattivando selettivamente specifici geni.
La determinazione dei blastomeri e l’attivazione di certi geni sono regolate dalla
localizzazione spaziale dei determinanti morfogenetici.
Minganti (1946) Nella maggior parte dei casi ciascuna cellula isolata genera lo stesso tipo
di struttura che avrebbe formato nell’embrione (modello a mosaico).
Il SN, invece, si forma per induzione (modello regolativo).
Whittaker (1977) vide che nei blastomeri muscolari è presente acetilcolinesterasi (usata
qui come indicatore di cellule muscolari). Si separano i blastomeri vegetativi con
citoplasma giallo e si fanno crescere indipendentemente dell’embrione e si va a cercare la
AchE.
Se la colorazione è positiva con AchE allora è confermata la specificazione autonoma!! il
à
citoplasma giallo è necessario per la formazione di cellule muscolari.
La localizzazione dell’attività colinesterasica dipende dalla corretta segregazione dei
determinanti durante la segmentazioneà essenziale per il corretto sviluppo dell’embrione
il citoplasma giallo è sufficiente per la formazione delle cellule muscolari.
à
Sempre Whittaker (1982) allo stadio di 8 cellule il 3° piano di segmentazione è
equatoriale. Viene usato un ago come se fosse una bacchetta e viene applicata una
pressione, la cui funzione è quella di schiacciare il citoplasma giallo verso le cellule animali
(verso il piano di divisione equatoriale) non c’è più una netta divisione tra stato animale
à
e vegetativo, quindi il citoplasma giallo si sposta più facilmente.
L’embrione viene lasciato riposare e appena può rigenerare il piano di divisione, ritorna
allo stadio di 8 cellule ben divise.
Si ri-applica nuovamente una pressione, ma stavolta a livello del 3° solco di divisione,
quindi si separano i 4 blastomeri animali dai 4 vegetativià in seguito alla 1° pressione è
stato trasferito una certa quantità di citoplasma giallo ai blastomeri animali, quindi ora si 57
troverà all’internoà si formano cellule muscolari da cellule animali, che sono
ectodermicheà la tesi è confermata!
Nishida e Sawada (2001) Con l’impiego di tecniche di ibridazione dell’RNA trovarono che
certi mRNA sono presenti in quantità elevate nell’emisfero vegetativo dell’uovo dei tunicati.
Uno di questi messaggeri codifica per il tcf a dita di zinco macho-1.
Si è visto che macho-1 è concentrato nell’emisfero vegetativo dell’uovo non fecondato e,
all’inizio delle fecondazione, migra col citoplasma della semiluna gialla nella regione
vegetativa posteriore dell’uovo (si esprime nelle cellule che contengono la semiluna gialla).
Si è provato a vedere se fosse proprio macho-1 ad avere la funzione di sviluppo delle
strutture muscolarià esperimenti di guadagno (il gene viene sovraespresso o espresso
ectopicamente) e di perdita di funzione di macho-1.
Per perdita di funzione:
“disattiviamo” macho-1 tramite microiniezioni di oligont (oligonucleotidi) antisenso (si lega
al messaggero) e quindi l’mRNA macho-1 non viene tradotto, portando alla formazione di
una larva che manca della maggior parte della muscolatura e hanno code ridotte: i
blastomeri b4.1 non formano il muscolo.
Per guadagno di funzione:
microiniezioni di mRNA-macho-1 in blastomeri ectodermici o endodermici (induzione
ectopica di muscolo).
Quindi, l’insieme dei risultati indica che macho-1 è necessario e sufficiente a promuovere
lo sviluppo muscolare dei tunicati.
Nella semiluna gialla non basta il gene che forma il muscolo, ma serve anche il gene che
reprime la via alternativa, cioè la formazione delle notocordaà viene attivo il gene Snail
che reprime la regione dove verrebbe formata la notocorda.
Un altro mRNA nella semiluna gialla è CiVegTr, che codifica per un tcf della T-box (TATA
box che da sola promuove l’inizio della trascrizione in vitro). Questo mRNA migra col
citoplasma giallo, venendo ala fine incorporato nel blastomero b4.1.
La proteina CiVegTr si lega all’enancher del gene Snail (specifico del muscolo), che
impedisce l’espressione di Brachyury (cellule che diventano mesoderma) nelle cellule
muscolari presuntive: impedisce che i precursori del muscolo diventino cellule della
notocorda.
L’azione di macho-1 e CiVegTr è coadiuvata:
- macho-1 istruisce le cellule a divenire cellule muscolari
- CiVegTr istruisce le cellule a divenire notocorda 58
59
1’)SPECIFICAZIONE AUTONOMA ENDODERMA
L’endoderma presuntivo si forma da blastomeri vegetativi a4.1 e b4.1.
La specificazione coincide con la localizzazione della β-catenina :
- la sua inibizione porta alla perdita dell’endoderma e sostituzione con ectoderma
- il suo aumento porta all’incremento dell’endoderma a spese dell’ectoderma
- essa agisce attivando la sintesi di un tcf a omeodominio detto Lhx-3, la cui inibizione
porta al non differenziamento dell’endoderma 60
2)SPECIFICAZIONE CONDIZIONATA MESENCHIMA E NOTOCORDA
-Le cellule muscolari posteriori si formano per specificazione condizionata tramite
interazioni cellulari con le discendenti di blastomeri a4.1 vegetativo-Anteriore e b4.2
animale-Posteriore.
-La notocorda e il mesenchimale si formano per induzione da FGF (fattore di crescita dei
fibroblasti) secreto dalle cellule endodermiche.
-Le cellule anteriori, che diventano mesenchima, rispondono in maniera diversa per la
presenza di fattori derivati dal citoplasma vegetativo posteriore.
-La segnalazione del FGF al mesenchima serve per reprimere la formazione di tessuto
muscolare.
SPECIFICAZIONE ASSI CORPOREI
Sono determinati dal citoplasma dello zigote prima della 1° divisione di segmentazione:
- il 1° asse è D-V, definito dalla calotta di citoplasma al polo veg, che definisce la sede
in cui inizia la gastrulazione. (se nello zigote si asportano piccole regioni di
citoplasma del polo veg, lo zigote non attua la gastrulazione né forma l’asse D-V).
- il 2° asse è A-P, definito durante la migrazione del citoplasma dell’oocito. La
semiluna si forma nel futuro lato posteriore della larva. Questo citoplasma veg
posteriore (PVC) è dominante su altri tipi cellulari, poiché quando è trapiantato nella
regione veg anteriore, di zigoti a cui è stato asportato il PVC, la parte anteriore
diventa la nuova parte posteriore, rovesciando così l’asse. 61
RICCIO DI MARE
SEGMENTAZIONE
Di tipo oloblastica radiale, dove le prime divisioni sono stereotipiche, ovvero sono le
medesime per organismi che appartengono alla stessa specie.
Le prime 2 divisioni sono meridiane e perpendicolari l’una all’altra (il solco passa attraverso
il polo animale a quello vegetativo).
Il 3° piano di divisione è equatoriale e separa l’emisfero animale da quello vegetale.
La 4° divisione è diversa poiché si divide in senso meridiano, al polo animale, formando 8
cellule, blastomeri, di uguale volume, detti mesomeri; le cellule del polo vegetativo, invece,
subiscono una divisione ineguale, formando 4 cellule più grandi, macromeri, e 4 cellule più
piccole, micromeri.
Nella 5° divisione (stadio a 16 cellule): polo animaleà gli 8 mesomeri si dividono
equatorialmente formando 2 file, strati, posti uno sopra l’altro detti an1 e an2; polo
vegetativoà i macromeri si dividono in senso meridiano, formando una fila di 8 cellule
sottostante an2; i micromeri subiscono divisione ineguale, dando 4 micromeri più grandi e
4 micromeri più piccoli all’estremo del polo vegetativo.
Nella 6° divisione: polo animaleà divisione senso meridiano; polo vegetativoà divisione
equatoriale, formando 2 file di macromeri indicate come veg1 e veg2.
Nella 7° divisione abbiamo l’inverso: polo animaleà divisione equatoriale; polo
vegetativoà divisione meridiana.
Ora ci troviamo allo stadio di 128 cellule con la blastula, le quali cellule formano una sfera
cava ripiena di una soluzione proteica, detta blastocele.
Qui le cellule sono tutte di uguale dimensione poiché i micromeri hanno rallentato la
velocità di divisione. Sono tutte a contatto col liquido del blastocele all’interno, mentre
all’esterno sono a contatto con lo strato ialino.
Ora i blastomeri sono uniti da giunzioni strette a formare una lamina epiteliale continua che
circonda il blastocele.
Mentre le cellule continuano a dividersi, la blastula conserva lo spessore di uno strato
cellulare, assottigliandosi durante l’espansione, a causa dell’adesione dei blastomeri allo
strato ialino, e per l’ingresso di acqua, che amplia il blastocele.
Queste divisioni durano fino alla 9° o 10° divisione (a seconda della specie): le cellule, ora,
hanno ricevuto la loro specificazione, sviluppano delle ciglia sulla loro superficie apicale e
la blastula comincia a ruotare nella membrana di fecondazione.
Le cellule del polo vegetativo si ispessiscono formando una piastra vegetativa, mentre
quelle del polo animale sintetizzano e secernano un enzima di schiu