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REAZIONE ACROSOMICA
Esocitosi della vescicola acrosomica con rilascio degli enzimi
proteolitici (che scavano un
percorso attraverso lo strato gelatinoso fino alla superficie dell’uovo).
Formazione processo acrosomale che aderisce alla membrana
vitellina e attacca lo spermatozoo all’uovo
Nel riccio di mare la reazione acrosomale è attivata dalle interazioni della
membrana cellulare dello spermatozoo con specifici zuccheri complessi
(polisaccaridi solfatati) presenti nell’involucro gelatinoso dell’uovo.
Induzione specie-specifica della reazione acrosomiale da parte di
polimeri solforati del fucosio dello strato gelatinoso in tre specie di riccio di
mare
I Carboidrati dello strato gelatinoso di una specie non sono in grado di indurre
la reazione acrosomiale in specie vicine
specie-specifica e’ importante quando numerose specie
L’induzione
condividono lo stesso habitat e quando le loro stagioni riproduttive si
sovrappongono
Stronglycentrotus purpuratus, la reazione acrosomale è attivata da un
In
polimero ripetuto di fucosio solfato.
Quando questo carboidrato solfatato si lega al proprio recettore sullo
spermatozoo, il recettore attiva un canale di trasporto del calcio, localizzato
sulla membrana dello spermatozoo, che consente allo ione Ca2+ di entrare
nella testa dello spermatozoo.
L’elevata concentrazione di calcio porta alla fusione della membrana
dell’acrosoma con la membrana plasmatica dello spermatozoo
questo provoca il rilascio degli enzimi proteolitici che consentono così di
attraversare l’involucro gelatinoso e di raggiungere la membrana vitellina
dell’uovo.
seguito dell’esocitosi della vescicola acrosomica,si forma il processo
A
acrosomico, che si allunga mediante polimerizzazione di molecole di actina
La bindina (proteina non solubile di 30500 Dalton, isolata in
Strongylocentrotus purpuratus) viene riconosciuta da un complesso proteico
presente sulla membrana vitellina dell’uovo (riconoscimento specie-specifico)
glicoproteina di 350 kDa, EBR1, isolata da uova di riccio di mare
Una
è un potenziale recettore della bindina, in quanto sembra riconoscere
alcune sue porzioni in modo specie specifico.
Si ritiene che i recettori della bindina siano aggregati in complessi alla
superficie dell’uovo; sono richiesti centinaia di questi complessi per il
legame con gli spermatozoi (1500 a saturazione).
bindina lega e agglutina solo uova della stessa specie
Ciascuna
Il riconoscimento specie-specifico dei gameti di riccio di mare avviene a livello
dell’attrazione degli spermatozoi (resact)
della loro attivazione (resact)
della loro reazione acrosomale (polisaccaridi solforati)
della loro adesione alla superficie dell’uovo (bindina)
FUSIONE DEI GAMETI DI RICCIO DI MARE
Si ritiene che la bindina degli spermatozoi del riccio di mare svolga un secondo
ruolo come proteina di fusione.
Diversi aa idrofobici presenti nell’estremo ammino-terminale della bindina,
sono capaci di mediare la fusione di vescicole fosfolipidiche in vitro.
La fusione dello spermatozoo con l’uovo provoca nell’uovo la
polimerizzazione dell’actina per formare, mediante estensione di microvilli,
un cono di fecondazione.
Riassumendo…
Nel contatto e riconoscimento tra spermatozoo e uovo nel riccio di mare
avviene:
Chemiotassi
Reazione acrosomica e digestione dell’involucro gelatinoso
Legame con membrana vitellina (bindina)
Passaggio dello spermatozoo
Fusione delle membrane (bindina)
FECONDAZIONE INTERNA NEI MAMMIFERI
La Fecondazione interna si può considerare un meccanismo che limita la
dispersione degli
spermatozoi.
Il loro trasporto verso il luogo della fecondazione è facilitato dal movimento
del fluido all’interno
delle vie genitali femminili:
- Minori problemi nell’incontro dei gameti
- Maggiori difficoltà di studio
VIE GENITALI FEMMINILI E FECONDAZIONE
Un ovocita di mammifero appena rilasciato dall’ovaio è circondato dalle cellule
del cumulo ooforo.
Tali cellule permettono all’oocita di essere catturato dalle fimbrie
dell’ovidotto e di raggiungere l’ampolla, sede della fecondazione.
Cosa rende possibile il trasporto degli spermatozoi nell’ovidotto?
Contrazioni muscolari dell’utero
La regione dell’ovidotto immediatamente prima dell’ampolla trattiene gli
spermatozoi
Capacitazione
Motilità spermatica (lo spermatozoo diventa iperattivo in vicinanza
dell’oocita)
Informazioni direzionali da parte dell’oocita, dell’ovidotto e del cumulo
ooforo (termotassi e chemiotassi)
Gli spermatozoi non possono fecondare l’ovocita se prima non hanno subito un
processo di maturazione detto “capacitazione” a carico di secrezioni presenti
nell’apparato genitale femminile.
Aumento della motilita’ dello spermatozoo
Acquisizione della capacita’ di riconoscere l’uovo e di
effettuare la reazione
Acrosomiale
Per poter essere capacitati gli spermatozoi devono permanere per un certo
periodo di tempo nelle vie genitali femminili.
Gli eventi molecolari che determinano la capacitazione degli spermatozoi non
sono stati ancora pienamente compresi.
CHE COSA INDICA ALLO SPERMATOZOO LA GIUSTA DIREZIONE?
TERMOTASSI E CHEMIOTASSI
Gli spermatozoi sono capaci di avvertire gradienti di temperatura tra l’istmo
dell’ovidotto e l’ampolla, più calda.
Soltanto gli spermatozoi capacitati sono in grado di sentire tale gradiente
termico.
Una volta raggiunta l’ampolla, entra in gioco il fenomeno delle chemiotassi:
l’oocita e il cumulo ooforo secernono molecole che attirano gli
spermatozoi verso l’uovo (vengono attratti solo gli spermatozoi capacitati).
L’identità di queste molecole è ancora oggetto di studio ma sembra che una di
queste possa essere il progesterone.
L’iperattivazione spermatica, determinata dalla capacitazione, permette poi
allo spermatozoo di aprirsi un varco attraverso il cumulo ooforo.
LEGAME E RICONOSCIMENTO DEI GAMETI NEI MAMMIFERI
Lo spermatozoo si lega alla zona pellucida prima di andare incontro alla
reazione acrosomiale.
Il legame dello spermatozoo alla zona pellucida è relativamente, ma non
assolutamente, specie-specifico (il riconoscimento specie-specifico dei
gameti non è tra i problemi più importanti quando la fecondazione è interna).
ibridi interspecifici sono sterili.
Gli topo questo legame è mediato dalla proteina 3 della zona pellucida (ZP3).
Nel
La zona pellucida di topo è costituita da tre glicoproteine principali:
ZP1, ZP2 e ZP3 e presenta
una struttura fibrillare.
I filamenti principali della zona sono costituiti da dimeri ripetuti delle
proteine ZP3 e ZP2 tenuti insieme in alcuni punti dalla proteina ZP1.
è la proteina di legame degli spermatozoi nella zona pellucida di topo.
ZP3
Questa proteina dà inoltre inizio alla reazione acrosomiale dopo che lo
spermatozoo è stato legato.
Nell topo è stato evidenziato che la reazione acrosomiale si ha quando ZP3
forma legami crociati con recettori presenti sulla membrana
plasmatica dello spermatozoo.
Un probabile recettore è la N-acetilglucosamina-galattosiltransferasi (GalT), un
enzima contenuto
nella membrana plasmatica dello spermatozoo subito sopra l’acrosoma, con il
sito attivo rivolto verso l’esterno.
Esso forma legami crociati stretti e specifici con i residui carboidrati della
ZP3 (Nacetilglucosaminici).
REAZIONE ACROSOMIALE
I legami delle GalT con le ZP3 attiva proteine G specifiche sulla membrana
cellulare spermatica,
dando inizio ad una cascata di eventi biochimici che portano
all’apertura dei canali del calcio di membrana e provocando l’esocitosi della
vescicola acrosomale.
La fonte di Ca2+ è ancora sconosciuta
ATTRAVERSAMENTO DELLA ZONA PELLUCIDA
La zona pellucida nei mammiferi, a differenza della membrana vitellina del
riccio di mare, è una struttura spessa.
La reazione acrosomale consente di aprirsi un varco attraverso questo
strato extracellulare.
Gli enzimi proteolitici producono un foro attraverso il quale lo spermatozoo
avanza per arrivare all’uovo.
Durante la reazione acrosomiale la parte anteriore della membrana cellulare
dello spermatozoo contenente i siti di legame per ZP3 viene perduta.
Gli spermatozoi, durante l’attraversamento, aderiranno alla zona pellucida
mediante altri siti di legame (zonadesina, ZP2, proacrosina)
FUSIONE DEI GAMETI NEI MAMMIFERI
Nel criceto dorato la presa di contatto tra i gameti e’ tangenziale
E’ stato dimostrato l’importanza dell’interazione di una proteina dello
spermatozoo con una proteina CD9 localizzata sulle membrane dei microvilli
delle uova.
Un’altra proteina dello spermatozoo, IZUMO, identificata nel topo e in altri
mammiferi, è coinvolta nel processo di fusione dei due gameti
Spermatozoi di topo portatori di una mutazione del gene Izumo
non sono in grado di fondersi con la membrana cellulare dell’uovo, ma sono in
grado di legare e attraversare la zona pellucida)
è stato isolato il recettore (JUNO) di IZUMO sulla membrana
Recentemente
plasmatica dell’ovocita.
Riassumendo…
Nel contatto e riconoscimento tra spermatozoo e uovo nei mammiferi
Capacitazione, termotassi e chemiotassi
Legame con zona pellucida (ZP3-GaIT)
Reazione acrosomica (ZP3)
Passaggio dello spermatozoo
Fusione delle membrane (CD9-Izumo)
2)REGOLAZIONE DELLA PENETRAZIONE DELLO SPERMATOZOO NELL’UOVO
(BLOCCO DELLA POLISPERMIA)
BLOCCO DELLA POLISPERMIA
Si verifica quando un uovo è fecondato da due o più spermatozoi.
Di solito è letale poiché dà origine a blastomeri con numero e tipi differenti di
cromosomi.
Il riccio di mare presenta due tipi di blocco della polispermia:
- Il blocco rapido: una reazione rapida dovuta a variazine dle
potenziale della membrana dell’uovo
- Il blocco lento: una reazione lenta dovura all’esocitosi dei granuli
corticali
1. IL BLOCCO RAPIDO è un’onda elettrica ed è mediato da ioni sodio.
Il potenziale di riposo della membrana dell’uovo (-70mV) diventa
positivo (+20mV) entro
1-3 secondi dal legame del primo spermatozoo impedendo agli
spermatozoi di fondersi con
l’uovo
Se si inserisce un elettrodo all'interno della cellula uovo e si colloca
un secondo elettrodo al di fuori di esso si può misurare la
differenza di potenziale tra i due lati che in genere ha un potenziale
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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