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GASTRULAZIONE

Step che porta alla formazione dei 3 foglietti embrionali. La gastrulazione è una continua divisione mitotica meno veloce della segmentazione e ha come fenomeno più importante il movimento delle cellule della blastocisti, queste iniziano ad organizzarsi tra loro con un reciproco controllo e migrano nel blastocele. Il processo nei mammiferi viene chiamato delaminazione, cioè la divisione e/o migrazione di una lamina in due lamine vs invaginazione di un'intera lamina nei ricci. Nei mammiferi è un ingresso di cellule che avviene non per ripiegamento di una lamina all'interno del blastocele ma per divisione e migrazione. Migrazione di singole cellule che si dividono ed entrano. Annidamento allo stadio di blastocisti precoce formata da un cordone di cellule più esterne che sono le cellule del trofoblasto e un gruppo di cellule più interne ICM nella cavità del blastocele. Le ICM formeranno l'embrione.

Le cellule del trofoblasto formeranno gli annessi extraembrionali, ovvero corion e cordone ombelicale. Nei mammiferi che si sviluppano nell'utero, le cellule del trofoblasto si fondono con quelle dell'epitelio dell'utero materno e formano il citotrofoblasto e poi il sinciziotrofoblasto. Questo è la fusione tra cellule di origine materna e le cellule embrionali e formano la placenta, che è un tessuto ibrido.

Procedendo con lo sviluppo e quindi, via via che la blastocisti sta attecchendo con l'utero, si assiste ad un ulteriore determinazione, ovvero le ICM si determineranno in due tipi cellulari diversi. Uno più interno chiamato epiblasto e uno più esterno chiamato ipoblasto (più vicine al blastocele). Quindi, ulteriore determinazione prima ancora che la gastrulazione abbia inizio (aspetto unico dei mammiferi). Le cellule dell'epiblasto daranno i 3 foglietti embrionali, invece quelle dell'ipoblasto andranno a formare l'endoderma primitivo.

Il primo apparato digerente dell'embrione in via di sviluppo è il sacco vitellino. L'ipoblasto andrà a formare (per delaminazione interna) una sorta di rivestimento interno ulteriore al blastocele, forma l'endoderma primitivo o tubo digerente primitivo. Le cellule dell'epiblasto invece, più a contatto con il trofoplasto, andranno a formare i 3 foglietti tramite la gastrulazione. Quindi, la blastocisti tardiva è distinta da cellule del sinciziotrofoblasto che sono cellule del trofoblasto fuse con quelle dell'epitelio dell'utero. Più internamente si va a distinguere l'ipoblasto, cioè ciò che rimane sono le cellule dell'epiblasto. Queste si staccheranno dal trofoblasto per creare una cavità nella quale migrare per dare la gastrulazione. La placenta è un tessuto sinciziale di origine sia materna sia embrionale. In essa si formano dei vasi che vanno all'embrione portando i nutrienti derivati dalla mamma ed escono.

dall'embrione per portare il sangue refluo alla mamma. La placenta dell'uomo pesa 1.5-2kg perché molto vascolarizzata. Il distacco di placenta avviene quando per un fenomeno di es. ceduta la placenta si distacca dal resto dell'utero e l'embrione rischia di morire di fame e quello che si fa è tenere la mamma a riposo in modo tale che se il distacco è parziale possa comunque compensato dal resto di placenta ancora attiva. Se invece si stacca troppo la donna viene sottoposta ad un intervento chirurgico che ancora la placenta all'interno dell'utero. -annessi extraembrionali Corion= è la membrana più esterna dell'uovo fecondato e insieme alla decidua materna forma la placenta. Il corion protegge l'embrione e ne fornisce il nutrimento. Nei mammiferi placentati esso circonda la cavità interna dell'embrione. Sacco vitellino= è una formazione anatomica che assolve alle funzioni nutrizionali nei primi

Stadi di sviluppo dell'organismo. Il sacco vitellino è il primo sito della formazione del sangue, che porta alla produzione di eritrociti e macrofagi primitivi. È situato sulla parte ventrale dell'embrione ed è rivestito dall'endoderma, fuori dal quale si trova uno strato di mesoderma. Una piccola porzione del sacco, nella parte superiore, viene a costituire il tubo intestinale primitivo.

Amnios= sacca membranosa che circonda e protegge l'embrione. È presente nei rettili, uccelli e mammiferi chiamati quindi amniota. Il liquido amniotico ha funzione meccanica, immunologica e biochimica. Contiene materiali di scarto della mamma.

La placenta è formata da una parte fetale che è data dal corion e da una parte materna che è la decidua. Nella placenta si formano vasi detti villi coriali al cui interno abbiamo un intrecciato sistema di vasi sanguigni con vasi che vanno dalla madre all'embrione.

(ricchi di ossigeno e nutrimento) e dall’embrione alla madre

dotte arterie ombelicali (con portano sangue refluo). Arterie ombelicali e vene

ombelicali formano il cordone ombelicale.

Ultimo atto dopo la nascita del feto è l’espulsione della placenta che avviene

spontaneamente perché dopo la nascita del feto le contrazioni uterine continuano e

queste servono ad espellere la placenta.

La gastrulazione avviene per migrazione di cellule, questa ha inizio nell’estremo

posteriore dell’embrione dove si forma il nodo o linea primitiva equivalente al

blastoporo nei ricci di mare. All’interno delle cellule dell’epiblasto si viene a formare

quindi un punto di poca adesione tra le cellule (linea primitiva) e alcune di queste

cellule iniziano a migrare internamente e andranno a migrare a formare tre strati

concentrici. Il primo che migra sarà quello che formerà l’endoderma, quelle cellule

che migreranno poi formeranno il mesoderma. Tutto

cio che rimane esternamente saranno le cellule del ectoderma. Questa migrazione accade con una tempistica che varia da specie a specie, il tutto però avviene contemporaneamente cioè mentre la tarda blastociti si annida nell'utero e forma poi le strutture extra-embrionali con esso, inizia anche la gastrulazione. Le cellule dell'epiblasto sono cellule epitelioidi, colonnari, adese tra di loro, con polarità. In un punto si perderà questa adesione tra cellule e anche con la membrana basale e inizieranno quindi a passare attraverso questo punto migrando internamente e cambiano morfologia. Questi processi di perdita di contatto cellula-cellula e cellula-membrana basale, cambiamento morfologia e migrazione sono fondamentali per la gastrulazione. Questi processi sono mediati da molecole specifiche. Il primo stimolo affinché la cellula dell'epiblasto decida di attraversare il nodo sono dovuti a molecole segnale (morfogeni) che si legano alla cellula.che devemuoversi e deve quindi perdere i contatti cellulari. Il primo stimolo è dato da quantità crescenti di molecole segnale Wnt, nodal e FGF. FGF è un fattore di crescita. Questa segnalazione mediata da queste molecole nelle cellule dell'epiblasto, arriverà al nucleo dove si avrà l'espressione di proteine che vanno a distruggere la membrana basale e contemporaneamente andranno ad attivare altre molecole che mediano il distacco da una cellula all'altra. Le cellule si legano tra loro tramite molecole di adesione e nel momento in cui questa adesione deve essere persa queste molecole di adesione non devono essere più espresse. Il FGF8 attraverso una recettore FGFR21 che si trova nella cellula dell'epiblasto che deve iniziare a migrare attivano una proteina al livello del nucleo (snail) che è un fattore di trascrizione che a sua volta andrà ad attivare o reprime determinati geni che codificano per proteine necessarie.

Per questa migrazione, uno di quelli che andrà a reprimere è il gene che codifica per le molecole di adesione cellula-cellula (e-caderine). Per poter migrare, la cellula deve modificare il citoscheletro che si forma e si disgrega. Il distacco da una cellula che si trova in uno stato epitelioide (cellule conforma precisa, polarità, strettamente collegate tra di loro) che porta poi ad uno stato mesenchimale (cellule senza forma, senza polarità e senza stretta adesione tra cellule o lamina basale) si chiama transizione epitelio-mesenchima, cambiamento morfologico e funzionale di una cellula. La migrazione e la continua divisione di queste vanno a formare i foglietti embrionali. Questi fattori paracrini arrivano dal trofoblasto. Questa transizione epitelio-mesenchima poi si inverte perché quando la gastrulazione finisce e abbiamo i tre foglietti embrionali, questi, dato che formano una lamina cellulare, tornano ad uno stato

epitelioide quindi transizionemesenchima-epitelio. Successivamente quando da ogni foglietto embrionale sivanno a formare i vari tessuti e successivamente i vari organi si ha una continua erinnovata transizione epitelio-mesenchima. Questo fenomeno nella fase adulta nonavviene mai spontaneamente perché una volta che il tessuto raggiunge l’omeostasirimane com’è. Questo fenomeno avviene invece a seguito di un tumore esoprattutto durante le metastasi tumorali, il contatto tra cellule da un controllo che èimportante e quando questo viene perso abbiamo le metastasi.

FGF= fibrobalst growth factor, 24 tipi diversi per splicing alternativo, è una proteina(ligando) che va a legarsi ad un recettore FGFR (che può essere 1,2 o 3 che leganodiversi FGF) il recettore è composto da due catene proteiche transmembrana unonella regione extracellulare che media il legame con il ligando, una regionetrnsmembrana e una regione citoplasmatica che sono delle

code con attività tirosinchinasica cioè quando si lega il ligando queste due code si avvicinano e viene attivata la loro capacità di chinasi quindi si autofosforilano e fosforilano altre proteine a valle che si attivano fino ad arrivare al nucleo. La fosforilazione delle proteine è un meccanismo importante per il controllo post-traduzionale dell'attività di una proteina. La fosforilazione attiva un cambiamento conformazionale che spesso espone la regione funzionale della proteina.

Gene snail= attivato inibisce i geni di carattere epitelioide (proteine di legame cellula-cellula, cellula-lamina basale) inibisce geni per la proliferazione durante la migrazione, attiva invece geni mesenchimali quindi importanti per la migrazione della cellula mediata dalla proteina RhoB, per l'invasione mediata da MMPs (metallo-proteasi, cioè proteine che degradano la matrice) attiva anche una serie di geni necessari per la sopravvivenza della cellula.

perdita di clienti e ridurre la fedeltà dei clienti esistenti. Inoltre, possono influire negativamente sulla reputazione dell'azienda e sulla sua capacità di attrarre nuovi clienti. La perdita di contatto si verifica quando un cliente smette di interagire con un'azienda o di utilizzare i suoi prodotti o servizi. Ciò può accadere per vari motivi, come un'esperienza negativa con l'azienda, un cambiamento nelle esigenze del cliente o la concorrenza di altre aziende. Lamigrazione, d'altra parte, si verifica quando un cliente passa da un'azienda a un'altra. Questo può accadere per motivi simili alla perdita di contatto, ma può anche essere influenzato da fattori come il prezzo, la qualità del prodotto o del servizio, o l'offerta di nuove funzionalità o vantaggi da parte di un'altra azienda. Per affrontare questi processi, le aziende possono adottare diverse strategie. Ad esempio, possono migliorare l'esperienza del cliente, offrire incentivi per la fedeltà, condurre ricerche di mercato per comprendere meglio le esigenze dei clienti o sviluppare nuovi prodotti o servizi per soddisfare tali esigenze. In conclusione, la perdita di contatto e lamigrazione sono processi che possono avere un impatto significativo sul successo di un'azienda. È importante per le aziende comprendere le cause di questi processi e adottare le misure necessarie per mitigarne gli effetti negativi.
Dettagli
A.A. 2020-2021
39 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher PierfrancescoMazzarella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia dello sviluppo animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Messina Graziella.