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MZT
Quindi nei mammiferi la avviene subito dopo la fecondazione; vengono sintetizzati solo RNA
provenienti dal pronucleo maschile. 7
La segmentazione cambia completamente il piano dello sviluppo: la scelta evolutiva di utilizzare la
placenta come nutrimento comporta che prima si debba realizzare per bene l’impianto
dell’embrione nell’utero, dopo si può pensare all’organogenesi.
La placenta può essere più o meno complessa, quella umana è la più complessa; a seconda delle
dimensioni dell’embrione trasferisce i nutrimenti in modo differenziato, il glucosio verrà trasferito
in massa quando l’embrione ha bisogno di molto carburante.
gonodotti, ovari, utero vagina.
Negli animali femmine le vie genitali sono fatte da e L’uovo non
deve essere portato all’esterno. Se un animale deve avere più di dieci cuccioli per nidiata i
gonodotti rimangono separati e gli embrioni si distribuiscono in tutto lo spazio.
lenta
La segmentazione è complessa e per vari motivi:
- il segnale ormonale che deve predisporre l’utero all’impianto è lento di per sé, inoltre proviene
da un organo che si deve formare, il corpo luteo.
- Si basa sulla neosintesi di materiale paterno.
La sua durata va dai 4 giorni ai 7. Nell’uomo dura 6 giorni, nel topo 4/5.
alecitico rotazionale.
L’uovo di mammifero è e la segmentazione è definita Il primo solco di
segmentazione divide lo zigote in due blastomeri dal polo animale al polo vegetativo: vengono già
identificate due linee cellulari diverse. Il secondo solco infatti avviene in maniera diversa nei due
blastomeri: in un blastomero il solco passa nuovamente dal polo animale al polo vegetativo,
nell’altro blastomero invece è di traverso, equatoriale.
epitelio,
I blastomeri esterni diventano un fanno un tessuto continuo; allo stadio di 8 cellule si ha
compattazione:
un fenomeno di si forma un guscio epiteliale esterno dentro al quale ci sono
blastomeri liberi. Le cellule sono morfologicamente differenziate: le cellule del guscio esterno
producono cellule epiteliali, quelle del guscio interno producono cellule indifferenziate.
membrana vitellina,
Allo stadio di morula l’embrione è fatto di due tessuti diversi e ha ancora la
che nei mammiferi corrisponde alla zona pellucida: è servita durante la fecondazione ma servirà
anche ad evitare l’impianto in organi inappropriati. Solo arrivati in utero ci si può liberare della
membrana vitellina.
Andando avanti con la segmentazione le cellule all’interno producono liquido che si accumula a
blastocisti.
un polo dell’embrione: siamo allo stadio di Qui non parliamo di blastula come per gli
altri animali.
L’epitelio esterno (trofoblasto) costruirà la parte embrionale della placenta, la massa di cellule
cellulare interna)
indifferenziate all’interno (massa invece costruirà il resto dell’embrione. La
cavità della blastocisti si riempie sempre più di liquido, il trofoblasto in questo modo si dilata e
arriva in contatto con la membrana vitellina, poi libera enzimi che la rompono: la blastocisti
sguscia dalla membrana vitellina e si impianta in utero.
Per tutte le fasi di impianto in utero l’unico tessuto attivo sarà il trofoblasto. È una fase complessa,
implica la comunicazione tra due tessuti diversi, la mucosa uterina della madre e l’embrione
esprimente RNA paterno. 8
L’utero rimane immunodepresso finché è attivo il corpo luteo; se non c’è stata fecondazione
l’ovaio torna al ciclo normale, se c’è stata fecondazione il corpo luteo viene stabilizzato. Dopo la
nascita la placenta viene persa e l’utero ritorna immunocompetente. emocoriale
Alcune placente sono più invasive di altre: quella umana è la più invasiva, è chiamata
perché arriva a pescare in lacune sanguigne. Altre placente meno invasive sono più estese:
animali che seguono diete vegetariane, come i bovini, non possono permettersi di perdere troppo
sangue al momento del parto. La gastrulazione
Ora lo scopo è di creare tre linee cellulari organizzate in tessuti continui, i foglietti embrionali. I
movimenti delle cellule sono dovuti dal citoscheletro che si riorganizza, le cellule che contengono
vitello sono inerti e si muovono in modo passivo.
destino prospettico,
A fine segmentazione le cellule hanno già non sono nella posizione corretta
ma hanno già destino determinato. Si può vedere mappando le cellule con coloranti vitali.
Mentre ectoderma ed endoderma danno epiteli e derivati, il mesoderma ha grande capacità di
differenziamento prospettico, otteniamo grande vastità di tessuti.
maniera concentrica,
Bisogna disporre i tre foglietti in le cellule devono diventare mobili. È la
gastrulazione ad occuparsi di ciò.
Durante la gastrulazione vengono compiuti i seguenti movimenti cellulari:
Invaginazione o involuzione;
1. una lamina di blastomeri si ripiega verso l’interno, le cellule
rimangono unite e non si staccano. È un ripiegamento che comporta che il citoscheletro delle
cellule dei margini cambi la sua disposizione.
2. Embolia; è uno scorrimento sulla superficie interna di cellule che si trovavano all’esterno.
cuneo
Prevede il distacco di alcune cellule che diventano a e scorrono sulla superficie interna.
Sono le cellule dei margini che cambiano forma e creano un solco per permettere l’embolia di
tutta una fila di cellule.
3. Epibolia; è l’espansione della lamina cellulare esterna grazie a divisioni cellulari, allungamento
delle cellule e riduzione del numero di strati a darne uno solo più esteso.
4. Trasferimento all’interno; è la migrazione di singole cellule dalla superficie all’interno, in punti
specifici.
5. Delaminazione; è la migrazione di gruppi di cellule che vanno a posizionarsi in posti diversi.
I movimenti sono sempre questi, nonostante le organizzazioni finali siano diverse. Se blocco i
movimenti cellulari, lo sviluppo embrionale si blocca completamente.
La gastrulazione è quindi fondamentale, le cellule che cooperano per la costruzione di uno stesso
comunicare
organo devono stare vicine e tra loro affinché si realizzi il destino prospettico dei 9
blastomeri. Se abbiamo errori nella segmentazione otteniamo embrioni con un po’ meno cellule,
ma se va male la gastrulazione possiamo ottenere embrioni senza testa o senza coda.
Gastrulazione nel RICCIO DI MARE
È la più semplice; la cavità centrale della blastula fa partire la gastrulazione.
Trasferimento all’interno
1. del gruppo di piccole cellule in punta al polo vegetativo. È un
spicole di sostegno;
passaggio chiave perché da queste cellule si formeranno le le cellule
che rimangono si devono aggiustare. Sono loro a far partire il processo.
invaginazione
2. Poi abbiamo della parte posteriore, coinvolge blastomeri con destino
prospettico di endoderma e mesoderma.
larva a tre strati:
Il risultato della gastrulazione è una all’esterno ha ectoderma, all’interno si è
formato un canale circondato da endoderma e in mezzo si sono staccate le cellule del
mesoderma che costituiranno connettivi e spicole.
Gastrulazioni più complesse le abbiamo in altri animali in cui il mesoderma si specializza. Durante
la gastrulazione di insetti e vertebrati osserviamo la formazione di organi embrionali, strutture
Drosophila
visibili: nel riccio di mare il mesoderma è amorfo, in è organizzato. Può iniziare una
sorta di organogenesi per costruire strutture importanti per lo sviluppo successivo.
Gastrulazione nell’ANFIBIO
È un buon animale modello, le uova fecondate misurano qualche millimetro e l’uovo deposto ha
già una calotta pigmentata.
Abbiamo polo animale pigmentato e polo vegetativo chiaro. In seguito all’entrata dello
spermatozoo, la rotazione del citoplasma corticale di 30° rispetto al citoplasma interno forma la
semiluna grigia, una banda di citoplasma pigmentato in posizione opposta al sito di ingresso
dello spermatozoo. Sarà il punto in cui avrà inizio la gastrulazione.
Lo spermatozoo può entrare in un punto qualunque del polo animale: è importante perché
semiluna grigia
determina l’orientamento dell’asse della larva. Più in basso rispetto alla si forma il
labbro dorsale del blastoporo, è una struttura pigmentata prima dritta, poi con forma circolare e
infine diventerà un bottoncino piccolo.
Questa è una descrizione di ciò che accade esternamente.
All’interno accade questo: cellule a bottiglia
1. Sotto la semiluna grigia alcune cellule cambiano forma, diventano e si
invaginano. È questo movimento che dà la formazione del labbro dorsale del blastoporo.
embolia
2. Poi abbiamo delle cellule adiacenti, seguono le cellule che hanno cambiato forma.
3. Epibolia delle cellule superficiali che vanno a convergere nel blastoporo.
È successo che le cellule piene di vitello si sono spostate verso l’interno ma in modo passivo. 10
Sia nel riccio di mare sia nell’anfibio questi movimenti sono possibili perché l’embrione di
cavo:
partenza è abbiamo la blastocele, o centrale o eccentrica.
Alla fine della gastrulazione il blastocele si è chiuso, al suo posto si è formata un’altra cavità: il
tubo digerente con apertura anale.
Gastrulazione nei PESCI
Abbiamo cellule appoggiate sul blastodisco sopra al vitello. La linea di separazione è uno strato
sinciziale, ovvero una linea di cellule dotate di pareti laterali ma aperte sotto. Si realizzano i
seguenti movimenti:
Epibolia
1. delle cellule a ricoprire il vitello, cercano di stendersi il più possibile.
2. Invaginazione delle cellule a bottiglia; non c’è cavità ma il vitello permette lo scorrimento delle
scudo
cellule, seppur tenendole ben adese. Su un lato abbiamo ispessimento a costituire lo
embrionale.
3. Epibolia embolia
delle cellule superficiali ed delle cellule arrivate al margine.
Gastrulazione negli UCCELLI
La massa di vitello è enorme, il citoplasma formativo è infinitesimale rispetto al vitello. Abbiamo
blastodisco che poggia su vitello: la segmentazione avviene solo a livello del blastodisco,
inizialmente si forma un blastoderma monostrato poi altre divisioni lo suddividono ulteriormente.
cavità subgerminale,
Tra il blastoderma e il tuorlo si trova la una cavità formata perché le cellule
del blastoderma secernono acqua nello spazio tra loro e il tuorlo.
delaminazione:
1. Movimento di lamine di cellule si staccano e vanno a poggiarsi sopra al
blastocele.
vitello, delimitando un