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RICERCA MUTAZIONI (GENE HFE O ALTRI);% saturazione transferrina (valori soglia uguali o maggiori al 50%) si tratta di un testsensibile, anche in fase precoce ed economico. E' utile come test di screening.
GRANULOPOEIESI, PIASTRINOPOIESI, EMOCROMO
Le cellule della linea granuloblastica derivano dal progenitore comune mieloide, il precursore più precoce morfologicamente riconoscibile a livello midollare è il mioblasto da cui derivano le cellule della linea basofila, monocitaria...
La proliferazione e differenziazione delle cellule granulocitaria è influenzata da fattori di crescita come il fattore di crescita granulocitario, interluchine come interluchina 3.
Durante la granulopoiesi si verificano cambiamenti del nucleo che passa da rotondo a segmentato con aumento di addensamento cromatina, nel citoplasma compaiono granulazioni di diverso tipo. Nei granulociti neutrofili maturi i segmenti nucleari possono variare in numero (da 2 a 5) i segmenti sono congiunti.
Da sottilifilamenti di cromatina, nei granulociti neutrofili i granuli sono molto fini e hanno debole affinità tintoriale sia per i coloranti acidi che basici. I granulociti neutrofili sono presenti sia nel midollo che in circolo, in circolo non sono mai presenti i precursori granulocitari (mieloblasti ad esempio, sono solo nel midollo).
A livello midollare vi è il pool mitotico di cellule della serie granulocitaria e il pool maturativo, il pool circolante è costituito da granulociti neutrofili circolanti presenti nel sangue periferico, il pool marginato è costituito da granulociti neutrofili che aderiscono alle pareti dei vasi. Vi è poi un pool tissutale costituito dai granulociti neutrofili che hanno oltrepassato i vasi e sono passati nei tessuti. Il pool maturativo ha tempo di 6 giorni con permanenza di qualche giorno a livello del midollo dei neutrofili. Il rilascio dal midollo è stimolato dal fattore di crescita granulocitario. L'emivita dei granulociti neutrofili nel sangue periferico è di circa 6 ore.
neutrofili nel sangue è di 6-7h circa, possono andare in apoptosi, essere rimossi dai macrofagi o fuoriuscire nei tessuti se vengono richiamati da fattori chemiotattici. I granuli dei neutrofili sono: 1. Primari sono azzurrofili, si formano durante lo stadio di promielocito e contengono mieloperossidasi, catepsine, defensive... 2. Secondari (specifici) si formano durante gli stadi di mielocito e metamielocito, contengono collagenasi e gelatinasi; 3. Terziari si formano durante gli stadi di metamielocito e granulocito a banda, contengono gelatinasi; 4. Secretori si formano nei granulociti a banda e segmentati e contengono fosfatasi alcalina. Le funzioni dei neutrofili sono la fagocitosi e la distruzione di microrganismi e materiale estraneo, il richiamo dei neutrofili nella sede di infiammazione comincia quando agenti chemiotattici, prodotti da microrganismi, cellule danneggiate o altri leucociti, si legano a recettori situati sui neutrofili (chemiotassi); i neutrofili migrano efuoriescono dai vasi dirigendosi verso le aree con più elevata concentrazione di agenti chemiotattici (motilità e diapedesi). Nei processi di infiammazione acuta, la sezione di un vaso contiene numerosi granulociti neutrofili e globuli rossi che aderiscono al tessuto endoteliale. Per diapedesi, si muovono e si legano a cellule contigue richiamate da stimoli chemiotattici nei casi di infiammazione. Qui si svolge il riconoscimento del patogeno o di cellule estranee, vengono immessi degli pseudopodi citoplasmatici con la formazione di un fagosoma all'interno del citoplasma di un neutrofilo. Avviene la fagocitosi, vi è la distruzione del patogeno con meccanismi ossigeno dipendenti. In seguito alla fusione dei granuli primari e/o secondari con il fagosoma e il rilascio su di esso di numerose proteine con attività battericida. Un'altra importante funzione è la formazione di trappole extracellulari, sono strutture filiformi costituite da catene diI nucleosomi derivano da materiale cromatinico nucleare e si formano quando i neutrofili muoiono per la loro attività antibatterica. Il nucleosoma è l'unità funzionale dell'acromatina ed è costituito da un centro proteico formato da proteine istoniche a cui si fonde il DNA. Sono legati anche enzimi in grado di uccidere molecole grampositive o gram negativi e funghi. I neutrofili hanno anche funzione secretoria, producono varie citochine e proteine necessarie per la vitamina B12. I granulociti neutrofili formano la gran parte dei globuli bianchi, ma sono presenti anche granulociti basofili ed eosinofili. L'emivita nel sangue periferico degli eosinofili è di circa 18 ore e la loro destinazione tissutale è il tratto respiratorio, gastrointestinale o urinario. I granuli degli eosinofili sono così divisi:
- Eosinofili primari che si formano durante lo
stadio di promielocito econtengono i cristalli di Charcot-Leyden;
- Secondari che si formano durante la successiva maturazione econtengono: proteina basica maggiore, proteina cationica, neurotossinaperossidasi, lisozima…
- Piccoli granuli lisosomiali che contengono fosfatasi acida, arilsulfatasi,catalasi…
- che contengono cicloossigenasi, lipossigenasi, sintetasi…
Corpi lipidici l’immunoregolazione,
Le funzioni degli eosinofili sono fungono da cellulepresentanti l’antigene e stimolano la proliferazione di cellule T elettrici, produconocitochine in risposta a stimoli specifici. Regolano le funzioni dei mastociti.Difendono nelle infestazioni da elminti (i vermi) e svolgono un ruolo importantenelle allergie.
I basofili hanno un nucleo a trifoglio, hanno granulazioni grossolane che silocalizzato aldisopra del nucleo e hanno affinità con coloranti basici come il blumetilene. Si colorano dunque di blu scuro. Contengono sostanze acide che
Caratteristiche dei basofili
I basofili sono un tipo di globuli bianchi che hanno affinità per i coloranti basici. Sono presenti in quantità inferiori all'1% nel sangue periferico e persistono per più di 3 giorni. I loro granuli specifici contengono istamina, il fattore attivante le piastrine, eparina e il fattore di crescita dell'endotelio vascolare. I basofili sono anche importanti per l'immunoregolazione e fungono da iniziatori nella risposta allergica con citochine preformate, soprattutto istamina.
Caratteristiche dei monociti
I monociti sono un tipo di globuli bianchi che derivano dal mieloblasto. I loro precursori sono il mieloblasto e il promielocito, che poi nei tessuti si differenziano in macrofagi o cellule dendritiche emieloidi. I monociti sono le cellule circolanti più voluminose e rappresentano dal 4 all'8% delle cellule circolanti. I loro nuclei sono polimorfi, cioè hanno forme diverse, con contorni irregolari, lobulati e possono avere la forma di un rene o fogliacei. Il citoplasma è abbondante e di colore grigio, con granuli e fili.
granulociti sono un tipo di globuli bianchi che svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario. Sono caratterizzati dalla presenza di granuli nel loro citoplasma e possono essere divisi in diversi tipi: granulociti neutrofili, granulociti eosinofili e granulociti basofili. I granulociti neutrofili sono i più comuni e sono responsabili della difesa contro batteri e funghi. Sono in grado di fagocitare e distruggere i patogeni, producendo anche sostanze chimiche che promuovono l'infiammazione. I granulociti eosinofili sono coinvolti nella risposta immunitaria contro parassiti e allergeni. Rilasciano sostanze chimiche che possono danneggiare i parassiti e contribuire alla risposta infiammatoria nelle allergie. I granulociti basofili sono coinvolti nella risposta allergica. Rilasciano istamina e altre sostanze chimiche che causano l'infiammazione e i sintomi tipici delle allergie. I monociti sono un altro tipo di globuli bianchi che possono differenziarsi in macrofagi. I macrofagi sono presenti in tutto il corpo e svolgono un ruolo chiave nella difesa immunitaria. Sono in grado di fagocitare e distruggere i patogeni, producendo anche sostanze chimiche che promuovono l'infiammazione. I macrofagi possono essere trovati in diverse parti del corpo, come il fegato, i polmoni, il cervello, la pelle e le ossa. Ogni tipo di macrofago ha funzioni specifiche legate all'organo in cui si trova. Inoltre, i monociti e i macrofagi esprimono recettori Fc, che sono importanti per il completamento della risposta immunitaria. In sintesi, granulociti, monociti e macrofagi svolgono un ruolo fondamentale nella difesa immunitaria, riconoscendo i patogeni e promuovendo l'infiammazione e la fagocitosi.macrofagi e le cellule dendritiche presentano l'antigene e interagiscono con e attivano sia T che B linfociti. La funzione dei monociti è la rimozione di dendriti e cellule morte nelle sedi di infezione o danni tessutali, distribuzione di globuli rossi senescenti e mantenimento di un pool di deposito del ferro per l'eritropoiesi e la sintesi di componenti del complemento, fattori della coagulazione, prostaglandine, leucotrieni, fattori di crescita, transferrina, ecc... - MORFOLOGIA CELLULE EMATICHE NORMALI Un granulocita neutrofilo ha un diametro di circa 12-15µm, citoplasma acidofilo con molti fini granuli pulverulenti, nucleo a cromatina addensata, suddiviso in 2-5 lobi uniti da sottili filamenti cromatinici; Un granulo eosinofilo ha un diametro di 12-17 µm, nucleo solitamente bilobato, citoplasma debolmente basofilo con voluminosi granuli sferici di colore rosso-arancio; Il granulo basofilo ha un diametro di 10-14µm, presenza di voluminosi granuli blu scuri che ingenere ricoprono anche il nucleo;Il linfocito ha un diametro variabile da 8 a 16 n, scarso citoplasma, nucleo rotondo ecromatina addensata (piccoli linfociti); citoplasma più abbondante e cromatina meno addensata, talora dorati di fini granuli azzurrofili nel citoplasma (grandi linfociti);
Il monocito ha un diametro di 12-20 n, nucleo irregolare spesso lobulato, citoplasma grigio azzurro dotato di fini granuli azzurrofili, talora vacuolato.
MEGACARIOCITOPOIESI E PIASTRINOPOIESI
La linea megacarioticaria deriva dal progenitore comune mieloide, i precursori megacariocitari sono il megacarioblasto e il promegacariocito, sempre nel midollo sono presenti megacariociti maturi che non si osservano nel sangue periferico dove invece sono presenti piastrine derivanti dalla frammentazione del citoplasma dei megacariociti maturi. La proliferazione e la differenziazione delle cellule della linea megacariocitaria avvengono con l'influenza della trombopoietina come l'interleuchina 3 e 6.è il fattore di crescita loro e delle interleuchine. I progenitori megacariocitari vanno incontro a processi di mitosi, mentre nei precursori (nei megacarioblasti e promegacariociti) avviene un processo di endomitosi o endoreplicazione. L'endomitosi è un processo per cui si ha divisione del nucleo ma non del citoplasma, per cui la cellula diventa molto grande con nucleo globulato e può assumere dimensioni gigantesche e le replicazioni del nucleo possono essere numerose e non si ha mai la divisione del citoplasma. Durante la differenziazione megacariocitaria si ha un aumento del diametro cellulare, diventa evidente la lobulazione del nucleo e nel citoplasma basofilo compaiono numerosi granuli azzurrofili e compaiono le figure di piastrinogenesi. Si parte dal megacarioblasto, cellula tutto sommato piccola con nucleo rotondo a cromatina lassa, citoplasma basofilo e si passa poi al promegacariocito con comparsa di alcuni granuli azzurrofili nel citoplasma e infine.