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NO SI
Nucleo NO SI
Citoscheletro NO SI
Organuli Singola Molecola Circolare Molecole Multiple Lineari
Cromosomi
Caratteristiche comuni a procarioti e eucarioti
Sia i procarioti che gli eucarioti presentano però alcuni caratteristiche comuni:
1. La membrana plasmatica
2. Presenza di DNA
3. Meccanismi di trascrizione e traduzione simili
4. Le vie metaboliche sono spesso simili, come la glicolisi, presente sia nei procarioti
che negli eucarioti
L’energia viene immagazzinata sotto
5. forma di ATP
6. Meccanismi simili di fotosintesi, tra procarioti e eucarioti vegetali
Organismi autotrofi: Gli organismi autotrofi sono quegli organismi capaci di assumere le
sostanze inorganiche dall’ambiente e trasformarle in sostanze organiche (esempio possono
essere le piante).
Organismi eterotrofi: Gli organismi eterotrofi sono quegli organismi incapaci di sintetizzare
autonomamente sostanze organiche e che, quindi, si trovano costretti a nutrirsi di sostanze
organiche prodotte dagli organismi autotrofi: è tipico il caso degli animali che si alimentano
direttamente (erbivori) o indirettamente (carnivori) di vegetali.
Organismi costituiti da un’unica cellula.
Organismi unicellulari:
Organismi pluricellulari: Organismi composti da più cellule, che si uniscono a formare
tessuti, i quali costituiscono gli organi, che a loro volta compongono gli apparati.
L’importanza del differenziamento cellulare
La complessità e la diversità delle varie cellule eucariotiche si realizzano attraverso il
che ha luogo durante l’embriogenesi.
cosiddetto differenziamento,
Le cellule degli organismi pluricellulari sono costituite da organuli simili fra loro. Tuttavia, il
numero, la posizione e l’aspetto di questi organuli variano col tipo di attività cellulare e col
Per esempio, nell’intestino le cellule epiteliali che
compito che la cellula si trova a svolgere.
guardano verso il lume intestinale, possiedono alcune estroflessioni, chiamate microvilli.
Questi derivano da un differenziamento, con lo scopo di aumentare l’estensione dell’intestino
e, dunque, migliorare la capacità di assorbimento delle sostanze nutritive. Ogni cellula,
quindi, si differenzia e si specializza nella direzione del compito e della funzione che andrà a
svolgere.
Le molecole biologiche
Le principali molecole biologiche sono:
1. Le proteine
2. I carboidrati
3. I lipidi
4. Gli acidi nucleici (DNA e RNA)
In composizione chimica, una cellula eucariotica è composta principalmente d’acqua (circa il
70%). Il resto sono ioni, zuccheri, amminoacidi, acidi grassi e altre macromolecole. La
molecola dell’acqua, essendo fortemente asimmetrica, perché polare, tende a formare legami
idrogeno sia con altre molecole d’acqua presenti nella cellula, sia con altre molecole polari.
Le sostanze che interagiscono con l’acqua prendono il nome di idrofiliche, mentre quelle che
rifuggono l’acqua si chiamano idrofobiche.
I carboidrati
I carboidrati si distinguono in monosaccaridi (CH O) e polisaccaridi.
2
I monosaccaridi con 5 o più atomi di carbonio possono ciclizzare e formare anelli (risulterà
un anello a pentagono, se il monosaccaride possiede 5 carboni; un esagono se ne ha 6, ecc…).
5 Carboni C H O Zucchero pentoso Ribosio
5 10 5
6 Carboni C H O Zucchero esoso Glucosio
6 12 6
I polisaccaridi derivano dall’unione di molti monosaccaridi, attraverso la formazione di un
che comprende l’eliminazione di una molecola di H O: l’ossigeno fa da
legame glicosidico, 2
ponte e permette il legame di 2 carboni di 2 monosaccaridi vicini.
La demolizione di zuccheri fornisce energia alla cellula e il materiale per la sintesi dei
costituenti cellulari. I polisaccaridi hanno, però, anche altre funzioni, oltre a quello
energetico:
1. Sono molecole di adesione
2. Sono molecole di trasporto
3. Sono molecole di riconoscimento (markers di superficie)
Il glucosio, a seconda del modo in cui si lega e a seconda del numero di monosaccaridi che si
legano, può dare forma a più tipologie di polisaccaridi:
Se è legato tramite legami 1,4α o 1,6α, allora si forma il
1. glicogeno
Se è legato tramite un unico legame 1,4, si ha l’amido
2.
3. Se è legato tramite un unico legame 1,4, ma in diagonale (coinvolge quindi un C con
un Ohβ) si ha la cellulosa
I lipidi
I lipidi svolgono principalmente 3 funzioni:
1. Fungono da deposito di energia
2. Compongono le membrane cellulari
3. Fungono da segnali
Riguardo al punto 3, esistono infatti i lipidi messaggeri, che convogliano i segnali dai
recettori di superficie fino ai bersagli all’interno della cellula e gli ormoni steroidei, come gli
estrogeni o il testosterone.
I lipidi più semplici sono gli acidi grassi, costituiti da lunghe catene di (-CH2-), con 16 o 18
atomi di carbonio. Questi corpi sono idrofobici. Essi presentano un gruppo carbossilico
) ad un’estremità, chiamata
-
(COO testa, idrofilica.
Si distinguono in:
1. Saturi, quando il carbonio non presenta doppi legami
2. Insaturi, se sono presenti doppi legami carbonio-carbonio
Tra i lipidi più complicati, invece, troviamo i grassi o triacilgliceroli o trigliceridi. Questi
sono composti da 3 acidi grassi, legati ad una molecola di glicerolo. Dalla loro demolizione
viene prodotta energia con un’efficienza più che doppia rispetto a quella dei carboidrati.
Fosfolipidi: I fosfolipidi sono i principali componenti delle membrane cellulari. Sono
costituiti da 2 acidi grassi, legati ad un gruppo polare, il fosfato, che a sua volta si lega a
molecole polari. La testa è sempre idrofilica, mentre la coda è idrofobica. Tutte le molecole
costituite da una testa idrofilica e una coda o corpo idrofobico, vengono chiamate
anfipatiche. Questo comporta che, in ambiente acquoso, si orientino autonomamente, a
creare, per esempio, la membrana cellulare.
Altri lipidi sono gli steroidi, non più catene ma anelli, esagonali o pentagonali (es.:
colesterolo, cortisolo). Il colesterolo è un costituente delle membrane, insieme ai fosfolipidi.
Esso dona fluidità alla membrana, poiché interrompe la rigidità a cui i fosfolipidi, essendo
catene lineari, costringono quest’ultima.
Proteine
Le proteine trasformano in azioni le informazioni genetiche. Hanno più funzioni:
1. Sono componenti strutturali
2. Trasportano ed immagazzinano molecole (emoglobina)
3. Trasmettono informazioni tra cellule (ormoni proteici)
4. Forniscono difese contro le infezioni (anticorpi)
5. Sono enzimi, ossia catalizzatori di quasi tutte le reazioni biologiche
Le proteine sono dei biopolimeri, costituiti da catene
di aminoacidi. Gli aminoacidi sono 20.
Ciascun aminoacido è formato da:
Un C centrale, il Cα, legato ad un H;
1.
2. Un gruppo carbossilico
3. Un gruppo amminico
4. Un catena laterale R
Quando al posto di R troviamo un solo atomo di H,
allor abbiamo l’aminoacido più semplice, ossia la
glicina.
è quindi composta da una sequenza di aminoacidi, determinata dall’ordine dei
Ogni proteina
nucleotidi di un gene. Si viene, così, a formare una struttura primaria: gli aminoacidi si
legano fra loro tramite un legame peptidico tra un gruppo carbossilico e un gruppo amminico,
con la perdita di una molecola di acqua.
Ciascuna proteina assume poi una configurazione tridimensionale, determinata dalle
interazioni degli aminoacidi: avremo, quindi, una struttura secondaria, terziaria e quaternaria.
Gli acidi nucleici
DNA e RNA vengono chiamati acidi nucleici. Il DNA è il materiale genetico degli eucarioti.
L’RNA è di 3 tipi principali:
1. mRNA (RNA messaggero): trasporta le informazioni del DNA ai ribosomi, dove
avviene la sintesi proteica
2. rRNA (RNA ribosomiale)
3. tRNA (RNA transfert)
DNA e RNA sono polimeri costituiti da:
1. Basi azotate (purine, ossia guanina e adenina, e pirimidine, ossia citosina e timina o
uracile)
Zuccheri (deossiribosio per il DNA e ribosio per l’RNA)
2.
3. Gruppo fosfato
Se abbiamo un legame fra una base e uno zucchero, abbiamo un nucleoside. Se a questo
aggiungiamo un gruppo fosfato, abbiamo invece un nucleotide.
I legami che costituiscono il DNA e l’RNA sono e l’informazione viene
fosfodiesterici
trasmessa secondo l’appaiamento delle basi, sempre A-T o A-U e G-C.
L’ATP, un nucleotide, è la molecola energetica più importante della cellula. L’ATP rilascia,
infatti, la sua energia, cedendo un gruppo fosfato e divenendo ADP.
Funzioni delle membrane
La membrana cellulare ha una funzione principale, ossia quella di compartimentare
l’ambiente cellulare in zone isolate. Così facendo, infatti, permette alla cellula di svolgere
contemporaneamente compiti differenti, evitando che possano andare ad interferire fra loro.
Altra importantissima funzione della membrana è, però, quella di selezionare le sostanze
impedire ad alcune di penetrare all’interno
permeabili ed della cellula. Inoltre, la membrana è
anche sede di recettori chimici che, combinati con particolari molecole, i ligandi, permettono
l’emissione di segnali o stimoli per inibire o avviare attività cellulari (trasduzione del
segnale). Altra importante funzione è quella di permettere alle varie cellule di interagire fra
loro, scambiarsi materiali ed informazioni. Infine, sulla membrana, per esempio quella dei
cloroplasti, viene effettuata la conversione di una forma di energia in una forma diversa
(fotosintesi). Comincia con l’esterno. La sua struttura, un doppio strato
La membrana plasmatica:
fosfolipidico, è una membrana selettiva. Questa membrana, costituita da fosfolipidi e
proteine, si chiama lipoproteica. Oltre ai fosfolipidi, sulla membrana troviamo gli
sfingolipidi, i glicolipidi e il colesterolo. Oltre ai lipidi troviamo i carboidrati, legati ai lipidi
(si formano i glicolipidi) o alle proteine di membrana (si formano le glicoproteine).
I carboidrati sono molto importanti: per esempio, i carboidrati che compongono i glicolipidi
della membrana plasmatica degli eritrociti, determinano il gruppo sanguigno.
Troviamo poi le proteine di membrana. Queste sono orientate, ossia hanno una posizione
particolare: abbiamo una asimmetria di composizione fra l’interno e l’esterno della cellula.
Le proteine, dette di transmembrana, attraversano tutta la membrana. Le proteine
invece, sono situate completamente all’esterno o all’interno del doppio strato di
periferiche,
fosfolipidi.
Come già detto, la membrana ha anche la funzione di permettere lo scambio di sostanze
nutritive e molecole. I meccanismi attraverso i quali ciò è possibile sono:
1. Diffusione