Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La storia della vita sulla Terra
La vita inizialmente è nata negli oceani ma dopo anche le terre emerse sono state colonizzate. La Pangea si divise in due parti alla fine del paleozoico: nord (Laurasia) e sud. Anche i due pezzi si sono suddivisi in vari pezzi più piccoli. Le terre sono zolle non fisse che galleggiano sulla lava e che si spostano in maniera impercettibile. Vengono mosse anche dai terremoti.
I mari si divisero allo stesso modo ma in maniera dipendente dalla separazione delle terre. Ci sono state delle simbiosi di cellule procariote che hanno portato alla loro evoluzione. A seguito di un cambiamento chimico c'è stata la possibilità della cellula eucariote di colonizzare le terre emerse. Le fasce evoluzionistiche sono:
- Paleozoico
- Mesozoico (230-65 mln): colonizzazione delle terre da parte dei rettili che si riproducono in acqua. Questi aumentarono la biodiversità. Molti rettili di questo periodo erano i dinosauri, ora estinti. Alcuni, dalla terra sono tornati in acqua.
Altri animali hanno colonizzato l'aria e per questo hanno sviluppato le ali.
Cenozoico (65-0 mln): i rettili vengono sostituiti dai mammiferi.
Il tasso di estinzione rappresenta l'estinzione di specie che non sono riuscite a adattarsi nel tempo. Le estinzioni di massa sono state 5.
Un'estinzione di massa è stata causata dall'impatto di un asteroide vicino allo Yucatan che rilasciò nell'aria polveri sottili che fecero morire gli animali.
Soprattutto per i vertebrati, i fossili ci permettono di ricostruire la storia evolutiva delle varie specie.
Un esempio è il cavallo che ha una storia evolutiva caratterizzata dall'aumentare delle dimensioni e dal cambiamento delle zampe (da 5 dita ad 1) per l'adattamento alla corsa.
Dallo studio che paragona la morfologia delle ossa, in questo animale si è visto che le ossa lunghe si sono accorciate per conferire più robustezza alla gamba.
La balena ha un'appendice piatta che viene chiamata natatoia.
Le dita e le ossa sono accorciate. Gli uccelli accorciano la parte distale e allungano le ossa lunghe che conferiscono sostegno alla pelle e alle piume. Le dita scompaiono.
Il pipistrello mantiene le ossa lunghe delle appendici ma come impalcatura usa le falangi.
I caratteri omologhi ci permettono di stabilire se degli animali sono parenti.
I caratteri analoghi sono strutture funzionali al loro uso nell'ambiente ma che non determinano una parentela.
Le somiglianze non sono più la base della suddivisione degli animali.
L'anatomia comparata permette di ricostruire parentele tramite frammenti di ossa e non solo.
L'embriologia ci dice che all'inizio il processo è simile ma poi varia a seconda della specie.
Haeckel fu un sostenitore di Darwin cominciò a comparare embrioni di varie specie.
Notò che tutti gli embrioni avevano delle fessure branchiali che poi andavano a scomparire per via della specie a cui appartenevano.
La biogeografia, cioè la
geografia biologica, distribuisce geograficamente tutti gli organismi e dà le prove dei cambi evolutivi. Tassonomia - Parte Sistematica Nel regno degli animali ci sono più di 20 milioni di specie. La biodiversità è importante. La tassonomia è la tecnica che dà il nome ad un gruppo (taxon, plurale taxa). La zoologia sistematica studia le specie e i phyla sono 35. Mentre prima gli animali venivano osservati poi fotografati, oggi tutti i dati sono raccolti nei computer in una specie di pedigree. Le categorie fanno riferimento al livello, salendo di livello si parla di gerarchia. Questo sistema venne introdotto da Linneo che scrisse un'opera in latino su come fare sistematica nella natura. Questo sistema permette di denominare le specie all'interno di un sistema di insiemi. Fu inizialmente pensato come sistema per ordinare gli animali come oggetti fissi e immutabili, senza pensare ad una possibile evoluzione all'interno del gruppo. Grazie a Linneo,Si è arrivati ad un nome comune in tutte le parti del mondo per distinguere i gruppi animali. La nomenclatura binomiale rappresenta la famiglia dell'animale (Homo sapiens). Poi si passa alla classificazione in sistema gerarchico:
- Mammalia: classe
- Primato: ordine
- Hominide: famiglia
- Uomo: genere
- Sapiens: specie
La nomenclatura e la classificazione compongono la tassonomia. Queste 5 classificazioni sono state individuate da Linneo. La tassonomia si basa sulla storia evolutiva degli animali e questi vengono raggruppati sulla base di affinità del legame di parentela con animali più antichi.
I vertebrati fanno parte del phylum dei cordati perché hanno una "corda" che corrisponde alla colonna vertebrale.
Lo studio della diversità animale implica la differenza di forma e dimensioni. La forma dipende dallo scheletro interno o esterno e se l'animale si muove o no. Le dimensioni variano in base al numero di cellule presenti.
Nell'animale. La maggior parte degli animali ha una simmetria bilaterale. Importante è l'ampia superficie in rapporto al volume. Questo può dare un importante valore in base all'ambiente in cui si trova o è possibile trovarlo.
Protisti - Regno. Gli eucarioti derivano dai procarioti che si unirono ed acquisirono mano mano nuove capacità. Il tutto iniziò con l'acquisizione di un meccanismo aerobio. Una seconda endocitosi portò all'acquisizione da parte dei procarioti delle proprietà fotosintetiche.
I protisti (regno) contengono i phyla. Sono un regno di eucarioti unicellulari. Sono gli antenati di 3 regni: animali, funghi e piante. Probabilmente è il frutto di diversi passaggi dei procarioti nel tentativo di costruire cellule eucariote. L'antenato di questi regno non è un solo gruppo ma probabilmente più di uno. All'interno di questo regno vedremo 3 phyla per i rapporti ecologici tra gli
organismi e laparassitologia. I sarcomastigophora (phora: portatori; mastigon: flagello) sono:- I protisti che hanno i flagelli (mastigofora). Sono spesso fotosintetici e liberi, comprendono gli zooflagellati (ordine), sono in contraddizione ai fitoflagellati (che fanno la fotosintesi). Quindi questi non fanno la fotosintesi.
- I protisti che hanno gli pseudopodi (sarcodici). Sopravvivono all'assenza di acqua creando un involucro duro. Si spostano grazie agli pseudopodi in acqua (acquatici). Questo regno li comprende entrambi perché esistono delle forme intermedie.
I cigliofora sono formati da ciglia che servono loro per nutrirsi. Le ciglia servono anche perDinoflagellati (Microalghe) Fioriscono e si riproducono per scissione, quindi in maniera asessuata, in acqua marina o dolce. Hanno un esoscheletro di cellulosa, caratteristica del regno vegetale. La cellula al microscopio può apparire verde poiché hanno dei cloroplasti per la fotosintesi. Però, possono apparire anche scure perché la clorofilla può essere scura. Gli individui colorati colorano anche l'acqua. Sono dotati di due flagelli. Entrambi sono localizzati in solchi presenti nello scheletro. In assenza di nuoto, gli organismi tendono ad affondare. Le larve di molti animali producono espansioni sviluppate in modo da aumentare la superficie rispetto al volume, l'attrito contro l'acqua e la discesa contro il fondo rallentando il moto.
Fitoflagellati
Hanno un solo flagello che gli permette di muoversi molto velocemente e hanno un fotorecettore. Accanto a questo c'è una macchia rossa. Grazie al fotorecettore, la cellula fotosintetica rimane dove c'è la luce. Il flagello è anteriore (flagello di traino) e prende la cellula e la fa avvitare. Questa classe è importante perché ha una tendenza a passare dalla condizione di unicellulare a quella di pluricellulare. Ci sono anche fenomeni di aggregazione. Più organismi si legano e poi si muovono come se fossero un solo organismo. L'aggregazione avviene tra più o meno individui. Un esempio è quello di Volvox. Formato da tantissimi fitoflagellati (colonia), vi è una divisione di funzioni, la maggior parte serve per lo spostamento dell'agglomerato mentre l'altra parte serve per la riproduzione degli organismi che lo compongono. Gli pseudo spermatozoi fecondano quelli femminili, questo si riveste di un guscio.
formato da cellulosa e molto resistenti e lo zigote ha un periodo latente. Si riproducono poi in autunno quando il clima è più accettabile e vanno ad accrescere l'agglomerato. La riproduzione è quindi sessuale.
Filum: Sarcomastigofora; Classe: Mastigofora; Subclasse: Zooflagellati
Non fanno fotosintesi e si nutrono a spese dell'ambiente o a spese di altri organismi (parassiti). Hanno cellule simili alle spugne. Sono fermi sulle rocce e a volte hanno un peduncolo.
La cellula può sviluppare una griglia con pseudopodi. Il flagello non muove la cellula ma muove l'acqua intorno ad essa in modo che i nutrienti si posino sulla griglia creata dagli pseudopodi.
La riproduzione è asessuale (scissione binaria) quindi rapida. Un altro gruppo di questa subclasse è quello della famiglia dei tripanosomi. Questi sono parassiti flagellati dell'uomo. Hanno un flagello che può essere perso ma che si può ricreare attraverso il befaroblasto.
punto di origine del flagello localizzato vicino al nucleo. All'inizio, il flagello corre vicino alla membrana della cellula.
Filum: Sarcomastigofora; Classe: Sarcodini; Ordine: Ameboidi
L'ameba tocca il substrato sono in alcuni punti favorendo il movimento lento.
Il movimento avviene attraverso pseudopodi. Non tutte sono libere ma non cambiano molto il loro aspetto tra loro.
Queste sono le entamebe che infestano la mucosa intestinale.
Non si trovano solo sulla superficie ma riescono anche a succhiare il sangue dai capillari. Quando si avvicinano alla parte finale dell'intestino, cambiano forma e si avvolgono in un involucro molto resistente.
Ci si infesta ingerendo le cisti delle amebe.
Quelle dell'ordine delle tecamebe hanno un guscio proteico irregolare che funge da scheletro. Hanno un'apertura che permette l'uscita degli pseudopodi per permettere il movimento.