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Fase Analitica-Check-in

Controllo che ci siano tutte le provette, leggendole, ovvero le provette arrivano nell' laboratorio e sono pronte per essere "lavorate". Può avvenire manualmente o attraverso automazioni, ovvero se come risultato ottengo "OK" posso spedire le provette ai device, "NOK" la provetta viene scartata per vari motivi, ad esempio se non si legge il barcode o se la sua analisi era stata programmata per un'altra giornata.

Sorting

Ordinamento delle provette

Aliquotazione

Si prende un volume definito di campione, per creare le cosiddette "provette figlie"

Esecuzione Analisi

  1. Analizzatori
  2. Rerun: ripeto le analisi se un valore non è corretto
  3. Reflex Testing: se un parametro non è giusto, eseguo un'altra analisi (diagramma di flusso decisionale)

Fase Post-Analitica-Validazione Tecnica

Controllo parte del settore (es. chimico-clinico), eseguito da un tecnico di laboratorio e serve per...

evidenziare eventuali problemi legati al campione-VALIDAZIONE CLINICA: l'operatore vede se il referto è congruo in base ai vari parametri ottenuti-STOCCAGGIO CAMPIONI-CONSEGNA REFERTI compresa nella VALIDAZIONE FINALE, rappresentata dalla firma del referto, che successivamente viene stampato nel Centro Prelievo e nel Centro Hub.
CONTROLLO DEL FLUSSO-gestione richiesta, campione, analisi-localizzazione materiali compatibili-tracciamento degli eventi-stampare i risultati-gestione del TAT (Turn Around Time)
DEVICE-le provette vengono inserite nell'analizzatore che individuerà, essendo collegato al LIS, il tipo di analisi da eseguire-terminate le analisi, i risultati ottenuti vengono inviati al LIS, che può validarli totalmente o parzialmente, bloccarli, ripeterli, ecc..., tramite l'utilizzo del cosiddetto "QPL" che converte il valore numerico in valore qualitativo. Quindi se i risultati risultano corretti si passa alla fase di stampa.

All'apposizione di una firma (manuale o digitale). Se invece i risultati sono scorretti (ovvero non rientrano nel range dei valori di riferimento e non rispettano la percentuale di delta check), la validazione viene bloccata. Infatti gli STATI DELLE ANALISI si dividono in:

  • ACCETTATO: richiesta trasferita da prenotata ad accettata
  • ESEGUITO: esami con risultato
  • PARZIALMENTE ESEGUITO: nel caso di analisi multiple che vengono svolti in momenti diversi
  • STAMAPATO: stampa + firma dell'esame

PARAMETRI DEI TEST

  • VALORI NORMALI: rientrano nel range dei valori di riferimento/di norma e si distinguono in:
    1. FISSI: come la glicemia
    2. VARIABILI: legati al sesso, all'età, ecc..., come l'emocromo
    3. DESCRITTIVI: come FSH e LH
  • VALORI PATOLOGICI: non rientrano nel range dei valori di riferimento
  • VALORI ACCETTABILI: fuori dai limiti patologici
  • DELTA CHECK: differenza percentuale fra il valore del risultato attuale e il valore del risultato precedente.

EVOLUZIONE DEL LIS:

BUSINESS INTELLIGENCE NEL LIS

Business Intelligence sono sistemi che prevedono:

  • dati in tempo reale
  • dati statistici

POCT= Point of Care Testing, sono tutte le apparecchiature che sono fuori dai laboratori analisi, infatti non erano considerate neanche come apparecchiature (es. coagulometro, analizzatori, glucometri).

Un sistema PoCt è inserito all'interno di un network, caratterizzato da una tecnologia di facile interpretazione e di controllo da remoto, dato che il personale che lo utilizza non è di lab analisi.

Prevede inoltre l'analisi di campioni semplici da analizzare, che non necessitano di centrifugazione o aliquotazione, così che il risultato sia pronto in pochi minuti e ci sia un minor rischio biologico per l'operatore (dato che l'esposizione al campione è molto breve).

Possiede le informazioni sul paziente, ottenute dal medico di base, per fornire una diagnosi precoce e un corretto intervento terapeutico (detto TTT).

ossia il Tempo Totale Terapeutico).
• Comprende vari dispositivi: quelli per test autodiagnostico e quelli per analisi decentrate. I primi sono destinati ad essere utilizzati da profani, i secondi riguardano test effettuati fuori dal laboratorio ma sempre da parte di operatori sanitari ed accanto al paziente.
• I sistemi PoCt sono di due tipi:
- da banco, fissi come emogasanalizzatori, contaglobuli, marcatori cardiaci;
- portatili come glucometri, coagulometri, lettori di strisce (es. test di gravidanza).
NETWORK
Il sistema PoCt deve essere concepito come inserito in un lab analisi virtuale, in cui tutti i device sono integrati con il Sistema Informativo di Laboratorio (LIS).
I device devono essere controllabili da remoto e possono comunicare con il network in diversi modi: ad esempio tramite connessione LAN, bluetooth o wireless. Quest'ultima però è la più pericolosa perché se tutti avessero la stessa banda, le informazioni importanti

verrebbero sovrastate da quelle più recenti e meno importanti. Quindi si usa una rete wireless dedicata, e/o una docking station in maniera sincrona o asincrona.

TTAT: FASI-PREPRE ANALITICA: prenotazione, etichettatura, prelievo-PRE ANALITICA: accettazione campione-ANALITICA: esecuzione analisi-POST ANALITICA: validazione risultati e refertazione-POST POST ANALITICA: presa visione dei risultati3-POST ANALITICA: interpretazione e utilizzo dei risultati per un’eventuale terapia

MODALITA’ DI INTEGRAZIONE

I device si occupano di:

  1. effettuare il riconoscimento univoco di:
    • paziente, tramite codice di contatto ambulatoriale o tramite codice fiscale/altro identificativo, in modo tale che nei risultati dell’analisi i dati possano essere interpretati correttamente (ad es. senza interferenze/ alert strumentali/ campione non idoneo)
    • operatore
  2. controllo di qualità (correlazione tra i risultati ottenuti dal PoCt e quelli ottenuti dal lab analisi, da eseguire almeno 2
volte l'anno), è un test che si effettua sugli analizzatori per verificare le loro prestazioni. Il campione passa nell'analizzatore e verifico se funziona correttamente. Se non funzionasse correttamente, spengo, riaccendo, faccio una calibrazione e faccio ripassare il campione. Può essere a sua volta interno: la ditta dei miei analizzatori mi dà i controlli di qualità interni, o esterno (VEC): si prende un siero da una ditta terza (campione uguale per tutti) e si fa passare su una macchina, per vedere se gli esami siano allineati e se l'analizzatore funzioni correttamente. I risultati vengono inviati alla ditta terza che confronta i risultati (che dovranno essere uguali a quelli ottenuti dalla ditta stessa). 3. data e ora di esecuzione dell'esame 4. ricezione di programmazione del lavoro 5. dati funzionali, che sono per la comprensione dei risultati da parte del clinico REQUISITI DI ACCREDITAMENTO I Poct devono essere installati in tutti gli scenari,ospedaliero e non (reparti, ambulatori, medici di base, ecc...), in cui i tempi di risposta degli esami di laboratorio devono essere disponibili in pochi minuti al fine di garantire: - precoce diagnosi - corretto intervento terapeutico - elevata qualità del servizio erogato al paziente - riduzione dei costi sul territorio - servizio domiciliare CELLA ELETTROFORETICA: differenza di potenziale tra due estremi, con formazione di un campo elettromagnetico, che consentono il movimento delle cellule (degli elettroni) da una parte all'altra. Negli anni '70-'80 l'elettrotecnica era formata anche da una bombola d'ossigeno esterna. Questo permetteva di fare reazioni chimiche anche con l'ossigeno. Point of care testing: emogas, middleware, ematologia (contaglobuli, che per funzionare all'interno ha una specie di tablet), chimica clinica, strumento per marcatori cardiaci. EMOGASANALIZZATORI: Essi permettono di valutare il funzionamento dell'apparato respiratorio.cardiocircolatorio e per questo sono utilizzati soprattutto nella pneumologia, nella terapia intensiva, nel pronto soccorso ed anche in montagna, perché le stufe nelle abitazioni possono creare problemi per quanto riguarda l'innalzamento del livello di CO2 all'interno. Consentono di valutare il funzionamento degli apparati citati precedentemente tramite la misurazione della pressione parziale dell'ossigeno, dell'anidride carbonica e del pH del sangue. Per questo tipo di apparecchiatura viene utilizzato il sangue arterioso e ogni misurazione è effettuata grazie a tre elettrodi specifici, che sfruttano la differenza di potenziale (per pH e pCO2) e le tecniche amperometriche (per pO2). Ovvero è presente una soluzione fisiologica con una differenza di potenziale agli estremi e in mezzo delle membrane permeabili da ioni idrogeno, dall'ossigeno e dall'anidride carbonica. Per essere utilizzati in modo corretto però devono trovarsi ad.

Una temperatura di 37 gradi. Un emogasanalizzatore è composto anche da blocchi e da:

  • Un circuito fluidico formato a sua volta da pompe peristaltiche, pompe a vuoto, elettrodi, calibratori e vasche per reflui. Ospita i campioni di sangue, i liquidi di lavaggio e le soluzioni di calibrazione, consentendo che il percorso di fluidità avvenga in un certo periodo di tempo, senza la rottura dei globuli rossi.
  • Sistema di calibrazione degli elettrodi del pH, di pCO e pO tramite miscele di gas precostituite.
  • Camera di misura in cui si sistemano i tre elettrodi e un blocco che permette il raggiungimento di una temperatura di 37 gradi.
  • Sistema di controllo e gestione composto da un microprocessore che controlla tutte le attività funzionali dell'emogasanalizzatore ed avvisa l'operatore in caso di malfunzionamento.

Quindi le pompe e la circuiteria si trovano in basso, con calibratori, scarico del refluo e miscele per i gas, sopra c'è invece la cassetta dei sensori.

ro sono strumenti utilizzati per misurare i parametri coagulativi del sangue. Possono essere di diversi tipi, come da banco per il laboratorio o da point of care. Sono particolarmente importanti per il monitoraggio delle terapie anticoagulanti, in quanto consentono di calcolare il tempo di protrombina e la proteina C. Questi strumenti sono in grado di misurare anche altri parametri coagulativi, come la presenza di infiammazioni nel corpo. L'EMOGASANALIZZATORE è un dispositivo che permette di ottenere 17 parametri diversi utilizzando solo 65 microlitri di sangue. Uno dei parametri più importanti è l'emoglobina fetale, che può essere misurata sia sulla madre che sul cordone ombelicale del feto. Questo strumento è anche trasportabile e fornisce il primo referto in soli 35 secondi. Il prelievo del sangue deve essere effettuato con aghi particolari e il campione successivamente miscelato. Inoltre, è presente una soluzione pack contenente liquidi di calibrazione e controlli di qualità, che vengono utilizzati per verificare il corretto funzionamento dell'emogasanalizzatore. Questi controlli vengono eseguiti ogni 8 ore utilizzando un computer dedicato.
Dettagli
A.A. 2019-2020
15 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/06 Bioingegneria elettronica e informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melissaaidarossi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bioingegneria elettronica e informatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Cecoli Sonia.