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LDL
vengono captate tramite un meccanismo definito recettore mediato. Si forma una vescicola
endocitica, un endosoma, si abbassa il pH, l’endosoma si fonde con il lisosoma e vengo rilasciati i
componenti. Le LDL vengono captate anche a livello del sistema nervoso centrale, in quanto sono
in grado di passare la barriera ematoencefalica, tramite un meccanismo di transcitosi.
A livello dei tessuti periferici, vi è un enzima, ACAT che serve per immagazzinare il colesterolo,
esterificando il colesterolo impedendone la sua uscita.
Ipercolesterolemia familiare
patologia a trasmissione autosomico codominante (entrambi gli alleli sono espressi in un soggetto
eterozigote). È caratterizzata da alti livelli ematici di LDL e colesterolo. Dovuta a mutazioni “loss-
of function” del gene del recettore per le LDL, localizzato sul braccio corto del cromosoma 19. La
forma eterozigote ha una incidenza di 1 caso ogni 500 individui. La forma omozigote è molto rara.
16
HDL
Le HDL possono essere sintetizzate con numerosi meccanismi. Vengono sintetizzate sia a livello
epatico, intestinale e derivano anche dalle lipoproteine in circolo. A livello del fegato e a livello
dell’intestino si formano per assemblaggio di lipidi e proteine che inizialmente hanno una struttura
discoidale e presentano un doppio strato. Successivamente, grazie all’azione di un enzima, si forma
una struttura sferica. Sembra che derivino anche dai chilomicromi, sempre con la formazione di
strutture discoidali e con la successiva formazione di forme sferiche.
Nella fase iniziale si chiamano HDL discoidali: sono costituite da un doppio strato fosfolipidico (a
differenza delle altre lipoproteine) e, colesterolo libero. Contengono Lecitina: colesterolo
acetiltransferasi LCAT e ApoA-I, ApoA-II, ApoC-I e ApoC-II.
LCAT
è una glicoproteina sintetizzata nel fegato e secreta nel plasma, dove circola per la maggior parte
associata alle HDL.
HDL sintesi
gli esteri del colesterolo si muovono verso il centro della lipoproteina generando un nucleo lipidico
non polare che modifica il doppio stato fino a farlo diventare unilamellare e sferico. Questo
processo è anche facilitato dalla degradazione dei fosfolipidi da parte della LCAT. Le HDL
discoidali si trasformano così in HDL1, HDL2 e poi in HDL3. LCAT così rimuove l’eccesso di
colesterolo libero proveniente dai tessuti, intrappolandolo all’interno delle HDL in forma
esterificata. Le HDL sono quindi responsabili del “trasporto inverso del colesterolo” (dai tessuti al
fegato).HDL cedono apoproteine a chilomicroni e VLDL a acquistano colesterolo dalle membrane
cellulari
La apoproteina principale delle HDL è ApoA-I. Il rapporto ApoA-I e ApoB-100 è un indice per il
rischio vascolare.
Enzimi delle lipoproteine
LCAT: specifica per le HDL per ripulire la periferia dal colesterolo
• ACAT che serve per immagazzinare il colesterolo immagazzinato in periferia
• LPL serve per svuotare le lipoproteine
• 17
ApoA-I milano rende un rischio vascolare molto basso
Recettori delle lipoproteine
Sono proteine transmembrana
Recettori per le LDL
• legano regioni omologhe di ApoB-100 e ApoE
• legano LDL, IDL e residui dei chilomicromi (solo nel fegato)
• sono regolati ai livelli intracellulari di colesterolo
•
Recettori per i residui dei chilomicromi
• legano solo Apo E
• sono presenti nel fegato
•
Recettori per le HDL
• legano Apo A-I, sono recettori spazzino di tipo B1
• servono sopratutto a trattenere le HDL nel fegato per permettere alla lipasi epatica di
• idrolizzarne i fosfolipidi, cui segue il rilascio degli esteri del colesterolo.
Aterosclerosi: disposizione di grassi nella parete di grossi e medi vasi arteriosi. I vasi maggiormente
colpi sono: aorta, vasi del cirocolo cerebrale e degli arti inferiori, coronarie. Tra le prime cause della
malattia: alimentazione ricca di grassi animali, ipercolesterolemia. L’aterosclerosi è un irregolare
ispessimento delle pareti delle arterie che porta alla riduzione del lume ed irrigidimento delle pareti.
Tale ispessimento è causato da accumulo di “placche aterosclerotiche” costituite da:
cellule muscolari lisce in proliferazione
• tessuto connettivo e glicosaminoglicani
• deposito di calcio
• cellule schiumose piene di lipidi (colesterolo)
•
La principale fonte di questi lipidi sembrano essere le LDL , chimicamente modificate per per
ox
ossidazione dei lipidi della ApoB-100. Tali modificazioni riducono l’affinità delle LDL , per il
ox
“recettore delle LDL” e le rende invece ligandi per i recettori spazzino dei macrofagi.
18
Ormoni Ipotalamo-ipofisi
Il sistema portale ipotalamo ipofisario (vedi libro fisiologia)
Ipotalamo fa parte del SNC, infatti riceve e integra i segnali provenienti da esso ed è collegato a
ipofisi (gh pitutaria). L'ipotalamo libera fattori di rilascio, che raggiungono l'ipofisi libera fattori
di rilascio, che raggiungono l'ipofisi
Lungo l’assone viaggiano delle vescicole che contengono gli ormoni ipotalamici che vengono
rilasciati alla sinapsi. Queste sinapsi fanno sinapsi con l’endotelio dei capillari che passano
nell’ipofisi e rilascia i fattori di rilascio direttamente nel sangue. L’ipotalamo è in grado di liberare
direttamente gli ormoni in circolo.
L’ipofisi posteriore può essere considerato come un accessorio del sistema nervoso centrale. La
parte anteriore è una parte esocrina e può produrre lei stessa componenti che possono essere
rilasciati in circolo.
I fattori di rilascio interagiscono con la componente anteriore dell’ipofisi che portano al rilascio di
ormoni nel plesso secondario. Ci sono degli ormoni che
sono rilasciati direttamente
dall’ipotalamo che vanno
subito in circolo, mentre altri
ormoni vanno a colpire
l’ipofisi anteriore che
produce degli ormoni
secondari che vengono
rilasciati in circolo e vanno a
colpire gli organi.
Segnali provenienti
dall’ambiente esterno
stimolano il SNC che
produce un segnale
elettrico/chimico attivando il
sistema limbico. L’ipotalamo
riceve il segnale e rilascia
ormoni di rilascio che viaggiano fino all’ipofisi anteriore.
Tutto questo complesso è fondamentale per avere più punti di controllo, inoltre l’ipotalamo produce
ormoni dell’ordine dei nm mentre l’ipofisi anteriore amplifica tali ormoni fino a raggiungere
l’ordine dei microgrammi. 19
L’ormone finale che viene prodotto, può avere un feedback negativo sull’ipofisi o sull’ipotalamo.
La concentrazione in circolo degli ormoni finale oltre un certo limite, va ad inibire o l’ipofisi
anteriore o l’ipotalamo, inibendone il rilascio.
Ormoni tiroidei
Tiroide: ghiandola che produce ormoni. La produzione di
ormoni avviene ad opera di follicoli. I follicoli al loro
interno presentano una sostanza molto viscosa, la colloide.
Intorno ai follicoli si trova il circolo ematico, il quale porta
il nutrimento.
I fattori di rilascio TRH prodotto dall’ipotalamo va a
legarsi ai recettori che si trovano nell’ipofisi e stimolano i
TSH. Sulla faccia esterna del follicolo ci sono i recettori
per il TSH che è un recettore a proteine G- Adenilato
ciclasi.
Gli ormoni tiroidei sono prodotti a partire dalla tirosina e vengono sintetizzati o inseriti nella
proteina tireoglobulina all’interno del follicolo tiroideo, le cellule follicolari producono
prevalentemente tiroxina (T4), poco attiva, che viene convertita in T3 nei tessuti periferici da parte
di specifici enzimi (deiodasi). Gli ormoni tiroidei sono poco solubili e circolano legati a proteine di
trasporto. (TBG, albumina) Tali ormoni sono gli unici che
prestano iodio, e per questo, prendono
il nome dalla quantità di iodio che
hanno legato. Gli ormoni tiroidi sono
solo T4 e T3 e l’ormone più attivo è
T3.
20
La colloide dei follicoli contiene la tiroglobulina. Le reazioni di sintesi degli ormoni tiroidei
avvengono sulle tirosine della tiroglobulina. L'enzima chiave nella sintesi degli ormoni tiroidei è la
tireoperossidasi che catalizza due importanti fasi della sintesi degli ormoni tiroidei.
L’organizzazione dello iodio sui residui di tirosina della tireoglobulina. 2 sintesi di T3 e T4 a partire
da 2 molecole di iodotirosina. Il segnale portato dal TSH è
quello che permette il rilascio
della tiroxina.
Lo iodio entra dal sangue ed
entra nella colloide e quando
arriva il segnale da parte del TSH, la tiroglobulina viene endocitata, per permettere il rilascio di
tirossina. La tiroide è l’unico organo che capta lo iodio dal circolo.
Il sodio, trovandosi a concentrazioni più elevate all’esterno che all’interno, tramite un processo di
simporto, trasporta all’interno del follicolo lo iodio.
Una volta assunto per via orale, lo iodio 131 radioattivo viene assorbito dall’intestino, convogliato
nel sangue e da qui assorbito dalla tiroide.
Funzioni ormoni tiroidei
Funzioni fisiologiche: differenziamento, sintesi proteica
• Ipertiroidismo: disaccoppiante catena respiratoria + stimola lipolisi (disaccoppiante: catena
• di trasporto ma non fosforilazione ossidativa, ossia, si consuma tanta energia ma si produce
poco ATP, si consumano i substrati di NADH e FAD) gli ormoni steroidei stimolano la
lipolisi. Se vi sono troppi ormoni, il disaccoppiamento diventa molto alto e si stimola la
lipolisi e ciò porta ad un notevole aumento della temperatura corporea e un fenotipo molto
magro
Ipotiroidismo: stimola liposintensi (alla nascita nanismo, in quanto uno delle funzioni
• fisiologiche degli ormoni tiroidei è il differenziamento cellulare). l’ipotiroidismo, se alla
nascita non viene identificato, porta anche ad un ritardo mentale.
Per diagnosticare iper e ipotiroidismo vengono dosate le concertazioni circolanti degli ormoni.
Effetti biologici
Pressoché tutte le cellule dell’organismo rappresentano un bersaglio per gli ormoni tiroidei.
Metabolismo energetico: aumento del metabolismo energetico, aumento del consumo di
• ossigeno, produzione di calore
Metabolismo lipidi: mobilizzazione dei lipidi, aumento degli acidi grassi circolanti, aumento
• dell’ossidazione degli acidi grassi, riduzione dei livelli di colesterolo circolante
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Metabolismo glucidico: aumento dell’ingresso di glucosio nelle celle, aumento della
• gluconeogenesi e della glicogenolisi (aumenta la disponibilità di glucosio)
Crescita e sviluppo: gli ormoni tiroidei sono necessari per un normale crescita sia somatica
• che del SNC. Mancata sintesi congenita: nanismo
Sistema cardiovascolare: gli ormoni hanno un effetto positivo: au