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13. COLESTEROLO
Il colesterolo è un lipide chiave nella costituzione delle membrane biologiche, ed è il precursore di steroli e
sali biliari. La sua struttura è composta da 27 atomi di carbonio che derivano dall’acetato. Gli intermedi
della via di metabolizzazione del colesterolo sono unità isopreniche che a loro volta sono precursori di
molti lipidi. La via del metabolismo del colesterolo è divisa in 4 tappe:
1. Condensazione di 3 molecole di A-CoA formando un intermedio a 6 atomi di carbonio: il
mevalonato
2. Conversione del mevalonato in unità isopreniche (sempre a 6 atomi di carbonio)
3. Condensazione di 5 unità isopreniche a formare una struttura lineare a 30 atomi di carbonio: lo
squalene
4. Ciclizzazione dello squalene che comporta la formazione dei 4 anelli del nucleo steroideo del
colesterolo
Tappa 1
Due molecole di A-CoA condensano a formare acetoacetil-CoA che a sua volta reagisce con una terza
molecola di A-CoA per formare il β-idrossi-β-metilglutaril-CoA (HMG-CoA) grazie all’enzima tiolasi ed
alla HMG-CoA sintetasi (reazioni reversibili). Il β-idrossi-β-metilglutaril-CoA (HMG-CoA) viene ridotto
grazie a due molecole di NADPH che fungono da donatori di elettroni trasformandolo il mevalonato
(reazione irreversibile) grazie all’enzima HMG-CoA reduttasi.
Tappa 2
Vengono aggiunti tre gruppi fosforici al mevalonato ricavati dall’idrolisi di 3 molecole di ATP e si
generano due unità isopreniche attive. Le unità isopreniche sono fondamentali nella via della
trasformazione da acetato a colesterolo.
Tappa 3
5 unità isopreniche attive reagiscono tra loro formando lo squalene, con 30 atomi di carbonio. Questa
condensazione necessita NADPH.
Tappa 4
Lo squalene monossigenasi aggiunge un atomo di O prelevandolo dall’O all’estremità della molecola dello
2
squalene formando un epossido. È un’ossidasi mista. La struttura viene quindi chiusa con 4 anelli a formare
il lanosterolo e successivamente il colesterolo.
SCOPI DEL COLESTEROLO
Il colesterolo è prodotto nel fegato, una parte verrà incorporata nelle membrane degli epatociti (piccola
parte), il restante viene usato per formare i sali biliari o gli esteri del colesterolo. I sali biliari sono
sintetizzati nel fegato, sono idrofili e servono a favorire la digestione dei lipidi. Gli esteri del colesterolo
sono sintetizzati dall’acil-CoA-colesterolo-aciltransferasi (ACAT) questo enzima trasferisce un acido
grasso dal coenzima A al gruppo ossidrilico del colesterolo rendendolo ancora più idrofobo. Gli esteri del
colesterolo sono conservati nel fegato o trasportati in quei tessuti che utilizzano colesterolo.
TRASPORTO DEL COLESTEROLO
Il colesterolo è altamente idrofobo, per cui, per spostarsi dal fegato (dove viene prodotto) o dall’intestino
(dove viene assorbito) necessita di specifiche proteine, e vengono quindi trasportati come lipoproteine
plasmatiche che sono aggregati costituiti da specifiche proteine chiamate apoliproteine con aggiunta di
fosfolipidi, colesterolo, esteri del colesterolo e triacilgliceroli. Le apoliporoteine hanno una funzione
specifica e si associano con i lipidi formando diverse classi di lipoproteine che hanno densità differenti.