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EPATOCARCINOMA

AFP• Glicoproteina di 70 kD con elevate analogia strutturale, chimico-fisica e l'albumina. Sintetizzataimmunologica con durante lo sviluppo embrionale e fetale dal sacco vitellino, dal fegato e dal trattogastrointestinale. Decresce doo l'8° mese di gravidanza.

• Proteina di trasporto?

• Carcinoma epatocellulare(70-80%)

• Teratomi

• Tumori germinali del testicolo (+ B-HCG) e dell'ovaio (60%)

• Cut-off: 30 ng/ml

• Malattie benigne: cirrosi epatica (monitoraggio per la trasformazione maligna) epatite virale

Carcinoma del Fegatoa-1 Fetoproteina (AFP): come molti altri marcatori oncologici viene prodotta ache in condizioni di assolutanormalità. Presente nel siero materno a partire dalla 4°-5° settimana di gravidanza in quanto indica nelfeto, probabilmente, il corrispondente dell'albumina fetale. E' stata dimostrata una buona correlazione traalfafetoproteina e tumori del fegato. In quest patologia

'AFP viene utilizzato nella fase della diagnosi (in associazione con esami strumentali), in quella del monitoraggio delle cure e per una valutazione prognostica. L'AFP è anche un marcatore di alcuni tumori del testicolo e dell'ovaio: in queste patologie ha grande importanza clinica, essendo indispensabile sia per la stadiazione del tumore sia per valutare l'effetto delle cure.

MARCATORI TUMORALI

CARCINOMA MAMMARIO

CA15-3: Glicoproteina mucino-simile. 300 - 450 kD. Carcinoma mammario, in particolare nel monitoraggio post-operatorio. Correla con la massa tumorale, la stadiazione della malattia e la localizzazione delle metastasi (elevato epatiche, inferiore polmonari ed ossee). Importanza dei recettori ER e PR per la terapia.

Carcinoma dell'ovaio (40-70%).

Cut-off 35 ng/ml.

Malattie benigne: epatopatie croniche, malattie respiratorie infiammatorie, gravidanza, mastopatie (5-10%). Può aumentare nelle recidive e metastasi con

anticipo fino a 17 mesi rispetto ai sintomi clinici

PA (ANTIGENE POLIPEPTIDICO TISSUTALE)

Proteina con analogie immunologiche con le citocheratine de filament intermedi delle cellule degli epiteli che rivestono le cavità interne degli organismi. Marcatore di proliferazione, non di estensione.

Numerose neoplasie epiteliali: in assenza di marcatori organo-specifici in associazione a marcatori organo specifici

Cut-off: 120 U/L

Malattie benigne: cirrosi, epatite, colestasi, infezioni vie aeree e urinarie

MARCATORI TUMORALI

CARCINOMA OVARICO

CA125

Glicoproteina (200 kD) prodotta dalle cellule dell'epitelio celomatico.

Carcinoma dell'ovaio (9-11)

Cut-off: 80 U/ml

Malattie benigne: pancreatite acuta, epatopatia cronica (30%)

Cisti ovariche (importanza dell'ecografia per la differenzazione)

Normalmente presente nel feto

Nelle prime due settimane del ciclo mestruale

Una storia familiare di cancro

all'ovaio conferisce un aumentato rischio di sviluppo di tumore.

HE4 e tumore ovarico
In una prima valutazione di confronto con numerosi altri marcatori sierici e urinari, HE4 ha dimostrato di possedere una specificità del 96% ed una sensibilità dell'80% nel confronto fra soggetti sani e pazienti oncologiche. In particolare, HE4 è risultato più sensibile rispetto a CA125 nelle pazienti con Ca ovarico, anche negli stadi iniziali [17, 18]. La migliore specificità di HE4 è stata confermata anche dalle esperienze più recenti, che hanno confermato il valore aggiunto di questa determinazione sia nella stratificazione del rischio che nella diagnosi di malattia, soprattutto nella differenziazione tra le cisti ovariche benigne e maligne e nelle pazienti con endometriosi [19]. In associazione con CA125, sia singolarmente che mediante utilizzo dell'algoritmo ROMA, per la stratificazione del rischio di carcinoma ovarico nelle pazienti con.

massa ovarica o annessiale. Questo approccio è inteso ai fini di una migliore selezione delle pazienti da indirizzarepresso centri specializzati in ginecologia oncologica per gli approfondimenti diagnostici e l'eventuale terapia, approccio particolarmente utile dal momento che l'ablazione chirurgica completa da parte dispecialisti in ginecologia oncologica appare il fattore maggiormente predittivo di sopravvivenza.

MARCATORI TUMORALI

CARCINOMA PROSTATICO

PSA (ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO)

È Glicoproteina codificata da un gene appartenente alla familia dele callicreine, localizzato sulcromosoma 19. Serin-proteasi (come tripsina e chimotripsina) con attività proteolitica (mantienefluido il liquid seminale), sintetizzata dall'epitelio duttale e dale cellule acinari della prostata.

È Complessato con a1-antichimotripsina e a2- macroglobulina, piccola percentuale libera.

È Carcinoma della prostata

È Cut-off: 12 ng/ml (totale)

È Malattie

benigne: iperplasia prostatica benigna, prostatiti, ritenzione urinaria acuta. Attività sessuale

Importanza della palpazione rettale, ecografia e biopsia

PSA free: emivita < 2 ore (clearance renale)

variazioni fisiologiche del 30%

no ritmo circadiano

sedentarietà decresce i livelli

Rapporto libero/totale: <10%: neoplasie>20%: benigne

MARCATORI TUMORALI

TUMORE DEL TESTICOLO

HCG (GONADOTROPINA CORIONICA UMANA)

Glicoproteina composta da 2 subunità, α (comune a LH, FSH e TSH) e β (BHCG), secreta dal tessuto sinciziotrofoblastico.

Monitoraggio della gravidanza

Tumori delle cellule germinali: mola vescicolare e cprioncarcinoma (donne) carcinoma testicolare (uomini): seminoma (20%) coriocarcinoma (100%) importanza dell'accoppiamento con aFPn

Tumori delle cellule germinali extragonadici (epatocarcinoma, tumore del polmone)

Cut-off: 5 mUI/ml

MARCATORI TUMORALI

TUMORE DELLA TIROIDE

TIREOGLOBULINA (TG)

Glicoproteina tireospecifica.

Riscontrabile in esigue quantità nel siero di soggetti eutiroidei. Utilizzo clinico: monitorizzazione post-chirurgica delle forme tumorali (VN < 5 ng/ml) tireotossicosiÞ VN: < 50 ng/ml. In terapia soppressiva post-tiroidectomia: < 2 ng/mlÞ Condizioni interferenti: presenza di anticorpi antitireogloulina. Effettuare un "test di recupero" aggiungendo G esogena. CALCITONINAÞ Prodotta dalle cellule parafollicolari (C) della tiroide (pp di 32 aa). Il principale effetto biologico della CT è quello di inibire il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti. Tuttavia, il preciso ruolo della CT nella specie umana è incerto; infatti l'assenza di CT (tiroidectomia) o l'eccesso non hanno effetti evidenti sulla calcemia o sull'ossoÞ Carcinoma midollare. 5-10% di tutti i tumori tiroideiÞ Sporadico (75-80%) o familiare (10-25%).Þ Cut-off=. uomini <40 pg/MI donne <20 pg/mlÞ Dosaggio = metodo

radioimmunometrico (IRMA)Þ Test di stimolo: pentagastrina: 0.5 mg/kg pc in 5-10 sec.Þ Dosaggio dopo 2 e 5 min.Þ VN dopo stimolo: < 80 pg/ml

Indicazioni per marker di prima, seconda e terza scelta

MARKER GENETICI

Geni soppressori ------(mutazione)------- inattivazioneÞ

P53: (riparo DNA, apoptosi)- seno, colon, retto, polmone, rene, fegatoÞ

BRCA1/2 => seno (familiarità)Þ

Oncogeni: proto-oncogeni. -------(mutazioni)------- oncogeni attivatiÞ

N-RAS: ( segnale di trasduzione ) -> leucemia mieloide acuta, neuroblastomaÞ

C-MYC: (regolazione trascrizione) -> linfoma, polmone p.c.Þ

C-ERB b2: ( recettore fattore di crescita -- senoÞ

BCL2: (blocco dell'apoptosi) => leucemia, linfoma

Linee guida

Livelli di evidenza ai fini della decisione clinica

EMOSTASI E COAGULAZIONE

Cosa e l’emostasi?

Serie di reazioni biochimiche e cellulari, sequenziali e sinergiche, che hanno lo scopo di impedire la Perdita di sangue dai vasi.

E' un meccanismo di difesa, finalizzato al mantenimento dell'integrità dei vasi sanguigni e della fluidità del sangue.

Alterazioni dell'emostasi:

  • Struttura dei vasi sanguigni:
    • Endotelio:
      • Se intatto: attività antitrombotica
      • Rilascio di prostaciclina e NO
      • Se leso: vasocostrizione
      • Rilascio di serotonina e trombossano A2 (piastrine)
    • Tessuto connettivo - intima:
      • Ricco in collagene
      • Se esposto alla circolazione: attivazione della via intrinseca e estrinseca
      • Attivazione delle piastrine che legano il collagene e il fattore von Willebrand (importante anche nel trasporto del f.VIII) secreto dall'endotelio
Dettagli
A.A. 2021-2022
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maliqkamberi28 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di biochimica clinica e biologia molecolare clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cortese Claudio.