Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Biochimica clinica Enzimi Pag. 1 Biochimica clinica Enzimi Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica Enzimi Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Amilasi

• Alfa (endoamilasi – glicogeno, amikopectina e amiloso) P,S nel siero ed urine.

• Beta (esoamilasi) piante e batteri

P.M 55-60 kd

Nelle urine è normalmente presente

Totale (siero) v.n: 28-100 U/L

Pancreatica (siero) v.n: 13-53 U/L

Macro (con IgA e IgG)

Clearance relativa : [amil(u) x creat(s) / amil(s) x creat(u)] x 100

v.n: 2-5% (>pancreatite, insuff, renale, myeloma ecc… < nella macro)

• 0 0

Nella pancreatite acuta > dalla 2 alla 12 ora dall’evento

0 0< tra 3 e 4 giorno

Specificità fino al 60 fino % Lipasi

• Glicoproteina 54 kd (riassorbita al livello tubulare)

• V.n: 13-6- U/L

• 0 0

Nella pancreatite acuta > dalla 4 alla 8 ora dall’evento con valori da 2x a 50x il valore Massimodi riferimento

0 0< (nella norma) tra 8 16 giorno

Nel 20% dei pazienti con p.a. si hanno valori normali di amilasi dovuti all’interferenza di iperlipidemia, percui la necessità di richiedere entrambi gli

enzimi• > nell’ostruzione pancreatica (calcoli, tumori)Lipasi attività: Fosfatasi acida• Isoforme nel siero : eritrociti (emolisi), piastrine, milza, fegato, midollo• Osseo, reni e prostate. Hanno optimum di pH tra 5 e 6 (lisosomi)• > nella crecita (rimodellamento osseo)• > carcinoma della prostate (60% dei casi)• Valori normali nell’ipertrofia benigna anche dopo manipolazione• >moderato: nel morto di Paget , iperparatiroidismo con interessamento osseo, metastasi ossee delcancro del seno• > Osteoporosi------ (attivita osteoclastica)• Alte concentrazioni nel liquid seminale (medicina legale)• Totale v.n: <6.5 U/L milza e fegato• Prostatica v.n: <3.5 U/L

Principali cause di morto nel mondo occidentale

  • Malattie cardiache
  • Neoplasia
  • Malattie cerebrovascolari
  • Malattie polmonari
  • Incidenti
  • Alter cause

Principali fattori che hanno determinato la riduzione della mortalità per neoplasia

Prevenzione: fumo, abitudini alimentari, esercizio fisico, chimioprofilassi - Diagnosi precoce: Pap-test, mammografia, esplorazione rettale, (sangue occulto nelle feci) - Miglioramento delle terapie: ottimizzazione delle tecniche diagnostiche di stadiazione, ottimizzazione dei protocolli terapeutici convenzionali, introduzione di strategie terapeutiche innovative (terapia genica, endocrina, anti-angiogeniche) I REQUISITI DI UN MARKER TUMORALE "IDEALE" Il marker ideale dovrebbe idealmente presentare le seguenti caratteristiche: - Differenziazione sicura al 100% fra soggetti sani e malati - Identificazione di tutti i soggetti malati, possibilmente in una fase molto precoce - Organospecificità, dando quindi indicazioni sulla localizzazione della neoplasia - Correlazione fra stadio di sviluppo ed il livello del marker circolante - Correlazione con le variazioni cliniche presenti dal paziente durante il corso della terapia - Correlazione fracon popolazione sana L'impiego dei marcatori tumorali per lo screening in gruppi di popolazione sana è ancora oggetto di dibattito. Nonostante la sensibilità e la specificità dei marcatori tumorali siano importanti per l'identificazione precoce di un tumore, è necessario considerare anche altri fattori come il costo, l'accessibilità e l'efficacia delle procedure diagnostiche. Inoltre, i valori falsamente negativi dei marcatori tumorali possono portare a una diagnosi tardiva o a falsi allarmi, causando ansia e stress ai pazienti. Pertanto, è fondamentale valutare attentamente l'utilizzo dei marcatori tumorali nello screening di popolazioni sane, tenendo conto di tutti i fattori coinvolti.

pazientiselezionati- AFP + ecografia epatica in pazienti cirrotici

- CEA + ricercar di sangua occulto nelle feci in familiari di pazienti con carcinoma del colon

- CT in familiari di pazienti con carcinoma midollare della tiroide

- PSA + esplorazione rettale e/o ecografia transrettale in sogetti affetti da una sintomatologiariferibile alle basse vie urinary ("prostatismo") o con una familiarità per il carcinoma dellaprostate.

Quando debbono essere dosati I marcatori tumorali?

- Prima di ogni atto terapeutico:

- Come dato di riferimento

- Per ausilio diagnostico

- Per ausilio alla stadiazione

- Come parametron prognostico

- Dopo l'atto terapeutico:

- Per lo studio della cinetica di scomparsa

- Per la diagnosi precoce di recidiva

- Per il monitoraggio della terapia nella malattia avanzata

Correto utilizzo dei marker tumorali

La complete remissione non può essere determinate dal livello dei marker, ma se il livellodei marker è alto alto la decisione clinica di

La remissione completa basata su metodi convenzionali è errata.

Dettagli
A.A. 2021-2022
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maliqkamberi28 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di biochimica clinica e biologia molecolare clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Biologia Prof.