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Virus: Cydia pomonella Granulosis Virus (CpGV)

È il virus che viene utilizzato per il controllo della Carpocapsa del melo ma anche per lepidotteri tortrici. Viene quindi usata sul melo, è un principio attivo molto specifico contro Cydia pomonella e il vantaggio risulta proprio nel fatto che non ha effetti su altri insetti. Agisce per ingestione, quindi sulle larve che ingeriscono il capside proteico del virus, che raggiunge l'intestino, dove gli enzimi digestivi liberano il virus che si replica e porta alla morte la larva. Più piccola la larva e più efficace è il virus. È necessario che il pH sia elevato perché si attivino gli enzimi. Anche i virus sono fotolabili e quindi la distribuzione deve essere fatta la sera. Per evitare che si degradi, questi virus vengono abbinati a sostanze protettive come il pinolene, un prodotto alla base di resina ricavata dalle conifere e che funziona come bagnate e adesivante formando una pellicola che

incapsula il virus per proteggerlo. Oltreal pinolene, si aggiunge lo zucchero che protegge e ha l'azione distimolare la larva a mangiare, rendendo più appetibile foglia ofrutto.

Adoxophyes orana Granulosis Virus (AoGV): funziona sempre per ingestione e l'organismo bersaglio è la Capua, un lepidotterotortricide che attacca le pomacee.

Helicoverpa armigera Poledrosis Virus: l'organismo bersaglio è la nottua gialla dal pomodoro, utilizzato particolarmente nel Sud Italia. Il meccanismo d'azione è sempre per ingestione.

Funghi:

Beauveria bassiana: deuteromicete che produce delle spore che entrano in contatto con la cuticola dell'insetto e, in presenza di temperature elevate e umidità elevata, questo germina. Il fungo produce una struttura di ancoraggio detta apprensorio da cui si genera un'ifa di penetrazione, entra nell'insetto rompendo la cuticola e all'interno dell'insetto le ife si moltiplicano e

produconodelle tossine, la beuvericina e il bassinolide che poi portanol'insetto a morire in 2-3 giorni. Di fatto, il fungo si accrescenell'insetto uccidendolo con un'azione di tipo meccanico,rompendo i tessuti. Il fungo poi produce altre spore che si muovononell'ambiente. Viene utilizzata soprattutto per certi tipi di insetti,in particolare gli afidi e le cicaline. In generale, i funghi sono efficaciin insetti non molto grandi e che hanno tessuti abbastanza molli. Lecanicillium muscarium: produce spore che germinano sull'insetto facendo proliferare le ife all'interno. È efficace contro Aleirodidi e Tripidi. Paecilomyces lilacinus: efficace contro i nematodi galligeni e il fungo agisce contro le larve e le uova, non gli adulti. In particolare, avvolge uova e larve e produce enzimi proteolitici e chitinolitici per penetrare nella larva. Paecilomyces fumosoroseus: l'organismo bersaglio sono gli Aleirodidi e la modalitàd'azione è per contatto producendo moltissime spore che vengono trasportate dal vento e sono efficaci nel tempo. Ampelomyces quisqualis: l'organismo bersaglio è l'oidio, con trattamento meno impattante rispetto allo zolfo. I cleistoteci dell'oidio, corpi sferici che rappresentano la forma svernante dell'oidio. Facendo il trattamento le spore di Ampelomyces entrano in contatto con la forma vegetativa del fungo, germinano, emettono un tubetto che entra nel micelio dell'oidio uccidendolo, e quindi non potrà produrre la sua forma svernante. Facendo un trattamento dopo la vendemmia si ha una riduzione di inoculo per la stagione successiva anche del 50%. Trichoderma spp.: efficace contro la botrite tramite antagonismo alimentare con la riduzione di secreti e sostanze nutritive e antagonismo spaziale. Sostanze che si possono usare solo in trappole o distributori: Feromoni: sostanze semiochimiche prodotte da insetti, ma anche piante, e che

I feromoni sono sostanze chimiche che consentono la comunicazione fra insetti o organismi diversi. I feromoni sono quelli che permettono la comunicazione fra la stessa specie mentre se la comunicazione avviene fra specie diverse si parla di sostanze allelochimiche. Il feromone può servire per fare una cattura massale (cattura dei maschi di una certa specie) o per dei monitoraggi (per individuare i primi voli dei maschi). Inoltre, possono essere usati per la confusione sessuale. Quelli utilizzati in agricoltura biologica sono anch'essi di origine sintetica.

Piretroidi: in particolare la deltametrina e lambda-cialotrina in trappole attract-and-kill.

Altre sostanze di uso tradizionale:

Sali di rame: sostanza che agisce per contatto è un anticrittogamico, particolarmente efficace contro peronospora e botrite. Da un lato blocca i processi respiratori del fungo ma anche la sintesi di proteine del fungo. In alcuni casi il fungo nemmeno emerge. Il rame, però, ha effetti indesiderati essendo un metallo.

Il rame è un elemento chimico utilizzato come fungicida in agricoltura. Tuttavia, il suo utilizzo eccessivo può causare problemi ambientali, come l'accumulo nel terreno e la morte della microfauna del terreno. L'accumulo del rame è irreversibile, quindi è considerato una sostanza candidata alla sostituzione. Un regolamento del 2018 ha stabilito nuovi limiti per tutti gli agricoltori, con un limite massimo di 28 kg/ha in 7 anni (4 kg/ha in media all'anno). L'eccesso di rame può anche danneggiare le piante, causando un ridotto sviluppo vegetativo, ustioni sulla vegetazione e una minore fertilità del polline.

Lo zolfo è impiegato come fungicida, soprattutto contro l'oidio e la ticchiolatura. Agisce per contatto, ma richiede una copertura ottimale della vegetazione. È anche efficace contro gli acari fitofagi, ma può essere dannoso contro gli acari fitoseidi. Lo zolfo ha un impatto ridotto sull'ambiente e un costo basso. La sua efficacia dipende da molti fattori, in particolare la temperatura, che deve essere superiore ai 12°C perché possa sublimare.

I sali di potassio, noti anche come sapone molle, sono utilizzati come insetticidi e fungicidi. Sono efficaci contro una vasta gamma di parassiti delle piante, come afidi, cocciniglie e ragnetti rossi. I sali di potassio hanno un impatto relativamente basso sull'ambiente e sono considerati una scelta più sicura rispetto ad altri prodotti chimici. Tuttavia, è importante utilizzarli correttamente e rispettare le dosi consigliate per evitare danni alle piante.

La sostanza che agisce per contatto e va a danneggiare la parete cellulare degli insetti provocandone la morte, in particolare di quelli che sono dotati di un corpo molle. Non lasciano residui nell'ambiente e svolgono azione dilavante nei confronti di melata e fumaggini.

Zolfo calcico (polisolfuro di calcio): attualmente registrato come fungicida, ma inizialmente come insetticida contro le cocciniglie avendo azione caustica sul tegumento, oltre che funzionare per asfissia. È stata ritirata dal commercio come insetticida perché tossica, ma la ditta produttrice l'ha ri-registrata come anticrittogamico.

Olio di paraffina e oli minerali (oli bianchi): miscele di idrocarburi ottenuti dalla distillazione del petrolio. Agiscono per contatto, da un lato per asfissia penetrando per capillarità nelle tracheole degli insetti, ma anche come antifissativi soprattutto nei confronti delle cocciniglie giovani. Vengono usati quindi contro cocciniglie, acari.

afidi,ecc.

Permanganato di potassio: cristalli dal colore violaceo che agiscono per contatto distruggendo le spore di diversi patogeni ed è usato come fungicida contro oidio e peronospora.

Sabbia di quarzo: ottenuta dalla degradazione del quarzo e usato come insetticida. Quando questa polvere viene distribuita crea delle microferite sull'apparato boccale e la cuticola.

Caolino: argilla che si presenta come polvere bianca che viene data sulla pianta in soluzione acquosa, l'acqua evapora e il caolino forma una patina bianca che previene le scottature sulle foglie, permettendo comunque la fotosintesi. Si è visto che questa patina impedisce agli insetti di nutrirsi. Ha anche effetto nel ridurre la deposizione sugli acini da parte di cicaline e tignole della vite.

Fosfato di ferro: molluschicida, utilizzato contro chiocciole e limacee. Si presenta in granuli e contiene anche un attrattivo, si distribuisce sul perimetro dell'area del terreno, si bagna e le

chiocciole entrano in contatto con la sostanza.

Interventi di lotta biologica e biotecnica:

Si basa su insetti predatori o parassitoidi che possono essere utili per contenere altri insetti, quelli fitofagi, in modo da tenerli al di sotto della soglia d'intervento e quella di danno.

Lotta biologica conservativa:

Lotta che prevede la protezione o il potenziamento degli antagonisti naturali già presenti nell'ambiente: gestione delle strutture arboree, arbustive e erbacee, utilizzo di sostanze poco impattanti per non danneggiare gli insetti utili.

Lotta biologica attiva:

Introduzione volontaria degli insetti fitofagi in modo da creare nuovi equilibri fra antagonista e fitofago che siano duraturi nel tempo. Si parla di lotta biologica:

Classica: introduzione volontaria di entomofagi alloctoni per controllare fitofagi anch'essi alloctoni naturalizzati. Ovviamente questo comporta dei rischi in quanto l'antagonista naturale potrebbe espandersi e portare dei problemi. Ad esempio,

Polynemastriaticorne contro la cicalina bufalo, introdotta accidentalmente dall'America negli anni '60 e che causa strozzature all'internodo concrescita stentata. Altro esempio è quello della Metcalfa pruinosa, cicalina che succhia la linfa della pianta in quantità abbondanti producendo melata, per cui è stato introdotto il Neodrino. Altro esempio è la Acanalonia conica, cicalina che produce melata, ma mai esplosa perché contenuta da altri organismi autoctoni.

Vera e propria: consiste nell'introduzione di entomofagi autoctoni per il controllo di fitofagi autoctoni mediante lanci inondativi e inoculativi. Quelli inoculativi consistono nell'introduzione dell'entomofago ad inizio stagione, questo si moltiplica per il controllo successivo del fitofago. I lanci inondativi consistono nell'ancio di enormi quantità di insetti entomofagi in modo che questi controllino i fitofagi. Quando si adotta un lancio inondativo,

questi devono essere fatti ogni volta che si presenta l'emergenza. Ad esempio, si può usare il Trichogramma spp. che parassitizza le uova delle piralide, ma svernando come uovo all'interno delle uova della piralide, che si trovano sulla pagina inferiore della pianta di mais che viene distrutta alla raccolta, sono richiesti lanci ripetuti. Vengono usate capsule di cellulosa con le uova, 120 capsule ad ettaro, che contengono il Trichogramma. Questi lanci ultimamente vengono fatti con i droni. Il problema è che i lanci vanno fatti al momento ideale, sincronizzati con le ovature, inviando numerosi individui per avere la certezza di colpirle tutte. Per quanto riguarda i lanci inoculativi, ad esempio, vengono usati acari fitoseidi come Kampimodromus aberrans e Typhlodromus pyri, contro acari fitofagi della vite. Nel caso della vite si possono usare

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/12 Patologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher NicolasG98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Protezione integrata dai fitofagi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Desiderato Annoscia.