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IL BILANCIO
Letteralmente con il termine bilancio si indica una sommatoria di valutazioni fatte su basi
oggettive e su basi soggettive.
Per determinare il bilancio si possono utilizzare 3 strumenti:
1) STATO PATRIMONIALE: uno strumento di Lungo Periodo (LP), che infatti si riferisce
all’intera vita dell’azienda. Questo strumento confronta le attività e le passività
dell’azienda, e fa riferimento all’articolo 2424 del Codice Civile.
2) CONTO ECONOMICO: uno strumento di Breve Periodo (BP), che fa riferimento ad una
sola annualità dell’azienda. Questo strumento confronta le i costi ed i ricavi dell’azienda,
e fa riferimento all’articolo 2425 del Codice Civile.
3) NOTA INTEGRATIVA: uno strumento di analisi dettagliata di un’annualità con quella
precedente.
NOTE DI BILANCIO: VALUTAZIONI DI MAGAZZINO
Per eseguire correttamente le valutazioni di magazzino, si possono seguire 4 differenti criteri a
seconda delle situazioni.
1) Il primo di questi metodi è quello del costo standard (std), che però viene utilizzato
solamente per effettuare il bilancio di previsione.
2) Il secondo e decisamente più utilizzato è il criterio LiFo (Last in First out). Questo metodo
come suggerisce il nome si basa sul concetto che ad essere consumati sono le merci per
ultime arrivate in magazzino.
T1 100 X 10 RIMANENTI
T2 100 X 11 CONSUMATI
T3 100 X 12 CONSUMATI
Come mostrato dalla tabella, con t che equivale ad un quadrimestre, i prodotti rimanenti
in magazzino sono quelli acquistati nel t1, ed in questo caso il valore della merce sarà
equivalente a 1000 (10x100).
3) Il terzo metodo è quello del sistema FiFo (First in First out), che concettualmente è
l’opposto del metodo precedente, in quanto le prime merci ad entrare in magazzino sono
allo stesso tempo le prime ad uscire.
T1 100 X 10 CONSUMATI
T2 100 X 11 CONSUMATI
T3 100 X 12 RIMANENTI
Questo sistema è utilizzato moltissimo per aziende che lavorano in settori, quali quello
dell’informatica e della tecnologia in generale, che sviluppandosi molto in fretta
rischierebbero di far andare il prodotto in contro ad un deperimento tecnologico, oltre che
fisico, che ne farebbe abbassare il valore. In questo caso considerando sempre t come
un quadrimestre, il valore della merce del magazzino sale rispetto a quella misurata con
1
il metodo precedente, in quanto il valore non sarà più 1000 (10 x 100), ma bensì 1200
(100 x 12).
4) Il quarto ed ultimo di questi sistemi è quello del prezzo medio, in cui a differenza dei due
sistemi precedenti non guarda al prodotto vecchio o nuovo, ma corrisponde
semplicemente al valore del prezzo medio pagato. Ciò comporta che il magazzino
consideri solamente il valore nuovo. In questo caso il valore della merce in magazzino
corrisponde 1100 (10 x 11), in quanto il valore medio tra 10,11,12 è proprio 11.
In un momento di inflazione è consigliabile prendere in considerazione il criterio LiFo, mentre in
un momento di deflazione è consigliabile il metodo FiFo. Questo serve a farci capire come in
generale sia consigliabile prendere come punto di riferimento sempre il prezzo più basso.
GESTIONE DEI CONTRATTI E DELL’INVESTIMENTO
Tipologia Proprietà Disponibilità Implicazione Implicazione
Contratto Finanziaria Economica
Acquisto SI SI Pagamento Deducibili
del prezzo solamente le
alla quote di
condizioni di ammonto
pagamento annuo
pattuite
Noleggio NO SI Pagamento Deducibile la
solamente in quota di
base noleggio
all’utilizzo
Locazione NO SI Pagamento Deducibile il
Commerciale solamente in canone di
base locazione
all’utilizzo (Prestito
ma senza Secco)
clausole
contrattuali
Locazione NO SI / Deducibile il
Finanziaria canone di
(leasing) locazione
esercitando
il diritto di
riscatto
(Prestito con
diritto di
riscatto) 2
Variazioni Economiche e Finanziarie STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO Dare (VFA) Avere (VFP)
Dare (VEA) Avere (VEP) Attività: 10000 Passività: 9800
Costi: 800 Ricavi: 1000 SALDO= 200
SALDO= 200
In entrambi casi presi in considerazione nelle tabelle precedenti, l’azienda ha prodotto un saldo
positivo detto utile d’esercizio.
VFA: +credito (entrate di denaro) / -debito (estinzione di un debito con il fornitore) /
VFP: +credito / + debito / - denaro
VEA: costi -> dare
VEP: ricavi -> avere
Strutture Contabili (2214 CC)
Per quanto riguarda queste strutture, l’articolo 2214 del CC, dichiara un obbligo di tenuta. Le
strutture contabili utilizzate sono:
Libro Giornale: contiene tutte le operazioni day by day
Libro degli Inventari: non registra solo le merci, ma anche tutto ciò che viene messo a
bilancio (macchinari, impianti ecc.), e deve essere compilato entro la fine dell’anno o al
massimo tre mesi dopo
Fatture, documenti e posta: Tutte le entrate e le uscite (In e Out)
Registri IVA: acquisti, vendite e corrispettivi; ciò porta a liquidare per compensazione
Scritture Ausiliarie: nei quali vengono registrati gli elementi reddituali e patrimoniali
Liquidazione dell’IVA
Le aziende che vendono generando scontrini possono considerarsi come degli esattori di iva per
conto dello Stato. Le aziende quindi utilizzano il sistema della liquidazione per compensazione,
con cui a fine mese le aziende provvedono a fare la liquidazione dell’IVA a debito, mediante la
compensazione dell’IVA a credito. Questo importo mensile deve essere regolarmente versato
mediante il modello del F24.
Il meccanismo dell’iva funziona in maniera molto semplice: emettendo una fattura di importo
1000+iva il nostro cliente con la tassazione presente in Italia andrà a pagare una somma pari a
1220. In questo modo la nostra azienda avrà un fatturato pari a 1000, ed un’iva di debito da
versare allo Stato pari a 220. La situazione però si capovolge quando a ricevere la fattura è la
nostra azienda. Ricevendo una fattura di importo 100+iva noi verseremo al nostro fornitore un
totale di 122. In questo caso non avremo più un’iva di debito come in precedenza, ma bensì
un’iva di credito.
Con i dati forniti sopra, ovvero iva a credito pari a 22 ed iva a debito pari a 220, il saldo della
nostra azienda è pari a 198. 3
Libri Contabili Obbligatori
Libro dei SOCI
Libro delle Adunanze e delle Delibere Assembleari
Libro delle Adunanze e delle Delibere del Cda
Libro delle Adunanze e delle Delibere del Collegio Sindacale
Libro delle Adunanze e delle Delibere del Comitato Esecutivo
Libro degli Obbligazionisti
Libro delle Adunane e delle Delibere Assembleari degli Obbligazionisti
C’è inoltre da specificare che tutte quante queste scritture contabili sono soggette a bollatura, e
per questo motivo devono essere conservate ordinatamente per almeno 10 anni.
Scritture Contabili
Esercizi sulla tenuta delle scritture contabili per la Contabilità Generale (Co. Ge.)
L’azienda ALFA spa Acquista Merci dall’azienda BETA srl per un valore di 16.000€ (oltre all’iva
del 22%), con condizione di trasporto “ex factory”, quindi a carico dell’acquirente.
L’azienda ALFA commissiona il trasporto all’azienda “Rossi Velox”, che addebita per tale
prestazione 500€, oltre all’iva del 22%.
Acquisto merci Debito v/Fornitori BETA 16.000
(ricevo la merce)
Trasporto su Acquisto Debito v/Fornitori ROSSI 500
Velox
Debito v/Fornitori Rossi Velox CASSA 500
Debito v/Fornitori BETA Ricevuta Bancaria da Fornitori 16.000
Ricevuta Bancaria da Fornitori a Banca c/c 16.000
(pago la ricevuta bancaria relativa alla merce)
Esempio di Scritture Contabili
TIPO VARIAZIONE CONTO/CAUSALE IMPORTI
Valutazione Economica ACQUISTO Merci
Negativa (ricevo la merce con Bolla di
Consegna o D.d.T; 16.000 DARE
Documento di Trasporto.
Registro la relativa Fattura.
Valutazione Finanziaria Attiva CREDITO v. Erario per IVA 3520 DARE
Variazione Finanziaria DEBITO v. Fornitori BETA 19.520 AVERE
Passiva
Da quali Prospetti è composto il Bilancio?
In attuazione della 4° e 7° Direttiva Comunitaria, il Decreto Legislativo 127/1991 ha previsto
che il bilancio deve tener conto di di 3 prospetti, che sono relativamente:
1. Stato Patrimoniale: Riferito all’intera vita dell’azienda [art.2424 cc]
2. Conto Economico: Risultato dell’anno corrente [art.2425 cc]
3. Nota Integrativa: Dettaglio delle singole Voci di Bilancio, con la spiegazione dati/info
significativi, in particolare i motivi degli spostamenti [art. 2427 cc] 4
Schema Stato Patrimoniale (a sezioni contrapposte)
FONTI DI FINANZIAMENTO
IMPIEGHI (destinazione)
IMMOBILIZZAZIONI (PROVENIENZA)
MEZZI PROPRI: Interni
(Autofinanziamenti come utili e riserve)
ed Esterni (Soci/Azionisti)
Impianti, macchinari, ecc. Patrimonio
ATTIVO CIRCOLANTE MEZZI DI TERZI
Magazzino e Crediti Debiti
TOTALE ATTIVITÀ TOTALE PASSIVITÀ
Contenuto dello Stato Patrimoniale Attivo art.2424 cc
B 1-2-3 IMMOBILIZZAZIONI: Investimenti “durevoli” ed a utilità pluriennale
IMMATERIALI: Marchi e Brevetti, Ricerca e sviluppo, Spese di Pubblicità da ammortizzare,
Spese di Impianto ecc.
MATERIALI: Terreno, Fabbricati, Mobili d’Ufficio (valore patrimonio d’ufficio)
FINANZIARIE: Partecipazioni a Lungo Termine acquisite, Crediti a Lungo Periodo a Società
Collegate (>10% ma <50%) e Società Controllate (>50%), Titoli acquisiti con la Liquidità
Acquisita (investimenti a lungo periodo)
ATTIVO CRICOLANTE
RIMANENZE FINALI: Materie prime, Materie secondarie, Materie di Consumo,
Semilavorati, Prodotti finiti ecc.)
CREDITI: Clienti, Imprese Collegate/Controllate (Entrate in 12 mesi)
ATTIVITÀ FINANZIARIE: Partecipazioni a Breve Termine, Titoli
DISPONIBILITÀ LIQUIDE: Cassa e Banche
RATEI (manifestazione monetaria posticipata) Attivi
RISCONTI (manifestazione monetaria anticipata) Attivi
Dettaglio: Ratei e Risconti Attivi
1/10 31/12 31/03
l-------------l--------------l---
300 600
Su questa formula di rateo, sono attivi gli interessi per la concessione della dilazione del
pagamento. In questo caso si parla infatti di un rateo attivo a interesse attivo su dilazione
pagamento pari a 300€.
1/10 31/12 31/03
l-------------l--------------l---
6000 3000
In questo caso stiamo parlando di una formula di risconto attivo a fitto passivo pari a 3000€.
Per il principio della “competenza”, rettifico e diminuisco il costo.
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