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CRITERI DI VALUTAZIONE

A. I beni patrimoniali sono valutati in base al criterio del costo sostenuto per acquisire il bene. Fanno eccezione:

a. le partecipazioni imprese collegate e controllate, iscritte in base al criterio del patrimonio netto (per un importo

pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio delle imprese medesime,

detratti i dividendi ed operate le rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato);

b. gli strumenti finanziari devono essere valutati al fair value;

c. i lavori in corso su ordinazione possono essere iscritti in base ai corrispettivi maturati con ragionevole certezza.

B. Le immobilizzazioni materiali e immateriali sono iscritte al costo d'acquisto o di produzione, ammortizzato in ogni

esercizio in relazione alla residua possibilità di utilizzazione futura.

C. Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minor valore tra costo d'acquisto/di produzione e valore di mercato.

D. I crediti dell'attivo circolante sono valutati al presumibile valore di realizzo, tenendo conto del fattore temporale.

Economia Aziendale Pagina 2

D. I crediti dell'attivo circolante sono valutati al presumibile valore di realizzo, tenendo conto del fattore temporale.

E. Per i titoli di debito iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie, per i debiti e i crediti a media/lunga scadenza si appli ca il

criterio del costo ammortizzato (valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l’attività o la

passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo

utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedott a

qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore

o di irrecuperabilità). Esso si calcola:

1. determinando i flussi monetari in entrata e in uscita di ciascun esercizio;

2. calcolando il TIR (tasso d'interesse effettivo);

3. ammortizzando la differenza tra il valore a scadenza del debito e il suo valore iniziale.

Occorre quindi tener conto del rapporto fra tasso nominale del prestito ottenuto e quello effettivo, in relazione alla

somma realmente incassata o pagata. Esempio: il prestito obbligazionario deve essere valutato tenendo conto del

valore nominale al netto delle commissioni bancarie e dell'eventuale scarto di emissione (disaggio su prestiti). In

assenza di disaggio e oneri accessori, il costo ammortizzato coincide col valore nominale del prestito.

F. Per il bilancio in forma abbreviata e il bilancio delle micro-imprese:

a. i titoli immobilizzati sono valutati al costo di acquisizione;

b. i crediti al valore di presumibile realizzo;

c. i debiti al valore nominale.

RENDICONTO FINANZIARIO

I flussi finanziari corrispondono alle variazioni delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti di breve scadenza, mentre i

flussi economici riguardano le variazioni originate dalla gestione reddituale. L'impresa è in equilibrio quando i flussi sono

positivi. I flussi finanziari possono riguardare il patrimonio circolante netto (PCN), cioè l'attivo corrente al netto dei debiti a

breve scadenza, oppure la disponibilità monetaria, rappresentati attraverso due documenti:

• Rendiconto finanziario delle variazioni di patrimonio circolante netto;

• Rendiconto finanziario delle variazioni delle disponibilità liquide.

Considerando che gli impieghi sono uguali alle fonti, quindi Ac + Im = Db + Dml + Cp + Re, quindi attraverso operazioni

algebriche si può affermare che Ac - Db = Dml + Cp + Re - Im. Le variazioni del patrimonio circolante netto (Ac - Db) sono

quindi influenzate da tre aree:

• area dell'attività di finanziamento (Dml + Cp), che comprende operazioni relative ad ottenimento di prestiti e

aumenti/diminuzioni di capitale sociale. I prestiti e gli aumenti di capitale corrispondono ad un aumento di fonti di

finanziamento e ad un'entrata di denaro, mentre le diminuzioni di capitale corrispondono ad un aumento di impieghi e

ad un'uscita di denaro;

• area dell'attività di investimento (- Im), che riguarda l'acquisto di immobilizzazioni, che sono un aumento di impieghi

ed un'uscita di denaro/aumento debiti a breve, e la vendita delle immobilizzazioni, che sono un aumento delle fonti di

finanziamento e comportano un'entrata di denaro/crediti a breve;

• area dell'attività operativa (Re), che riguarda l'utile d'esercizio.

Il flusso PCN generato dall'attività operativa rappresenta, se positivo, la capacità dell'impresa di autofinanziarsi, mentre se è

negativo rappresenta le risorse finanziarie assorbite dalla gestione. Per calcolarlo occorre distinguere:

• i costi e i ricavi monetari, che hanno luogo a variazioni delle disponibilità liquide, crediti e debiti a breve;

• i costi e i ricavi non monetari, che non danno luogo a manifestazioni finanziarie.

Costi monetari Ricavi monetari

• costi per acquisto materie prime • ricavi delle vendite

• costi per servizi • ricavi finanziari

• costi per godimento beni di terzi

• costi per il personale

• costi finanziari

• costi fiscali

Costi non monetari Ricavi non monetari

• TFR (se all'interno dell'azienda) • incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

• ammortamenti • Plusvalenze

• accantonamenti

• minusvalenza

Per ottenere il flusso PCN si può ricorrere:

• ad un procedimento diretto, che si trova con la differenza tra ricavi e costi monetari;

• ad un procedimento indiretto, che si trova aggiungendo i costi non monetari al reddito dell'esercizio, diminuito dei

ricavi non monetari.

Dopodiché si redige il Rendiconto finanziario delle variazioni

del PCN, che è un documento che riepiloga i flussi finanziari

Economia Aziendale Pagina 3

• ad un procedimento indiretto, che si trova aggiungendo i costi non monetari al reddito dell'esercizio, diminuito dei

ricavi non monetari.

Dopodiché si redige il Rendiconto finanziario delle variazioni

del PCN, che è un documento che riepiloga i flussi finanziari

avvenuti nell'esercizio dando informazioni sulla struttura delle

fonti e sugli impieghi di risorse finanziarie. La metodologia di

lavoro consiste nell'individuare i flussi che modificano il PCN,

attraverso il confronto dei valori contabili delle voci dello Stato

patrimoniale alla fine dell'esercizio con quelle di inizio

esercizio. Successivamente i flussi finanziari che hanno comportato modifiche

nel PCN devono essere distinti in fonti e impieghi di risorse finanziarie. A causa del suo contenuto poco esaudiente, spesso le

imprese non lo redigono. Le variazioni delle disponibilità liquide rappresentano la

parte esclusivamente monetaria contenuta nella variazione

del PCN. Il Rendiconto finanziario delle variazioni delle

disponibilità liquide prende in esame i flussi di cassa.

Partendo dalle disponibilità liquide iniziali (Dl n-1), si

calcola il flusso di cassa dell'attività operativa, che esprime

la capacità di reperire risorse finanziarie. Dopodiché si

aggiunge l'attività di investimento (acquisto e vendita di

immobilizzazioni) e l'attività di finanziamento (contrazione

di debiti, aumento/diminuzione del capitale sociale).

Questo rendiconto può fornire diverse informazioni:

• l'attività operativa segnala il livello di

autofinanziamento, considerato elemento positivo;

• l'attività di investimento non provoca un reale

aumento di liquidità, ma un recupero di mezzi. Può

segnalare un aumento della produttività se i beni

dismessi vengono prontamente sostituiti;

• l'attività di finanziamento riguarda la concessione di

prestiti o la contrazione di prestiti, le quali comportano uscite finanziarie, oppure l'aumento di capitale, che non comporta

nessuna uscita finanziaria.

REVISIONE LEGALE DEI CONTI

Il bilancio deve essere sottoposto a revisione legale, esercitata da un revisore contabile/una società di revisione iscritto/a nel

Registro dei revisori. Nelle società quotate nei mercati regolamentati, la revisione è effettuata da una società di revisione

sottoposta al controllo della CONSOB, mentre nelle società non quotate la revisione può essere esercitata da un revisore

legale. Il soggetto incaricato è nominato nell'atto costitutivo della società e dall'assemblea degli azionisti e deve essere

indipendente. L'obiettivo della revisione è di trovare elementi per poter esprimere un giudizio sul bilancio fondato sulla

correttezza delle informazioni e sulla conformità alle norme. Il bilancio è ritenuto conforme quando è idoneo a soddisfare le

esigenze degli stakeholders ed è redatto con chiarezza e in modo veritiero e corretto.

L'attività di revisione deve essere svolta gradualmente:

1. si realizza un piano di lavoro, per limitare il rischio che non vengano rilevati eventuali errori;

2. si procede con controlli periodici per verificare la corretta tenuta della contabilità;

3. si effettuano altri controlli al fine di valutare:

a. se il bilancio espone adeguatamente i principi contabili significativi scelti e applicati e la coerenza e

l'appropriatezza rispetto al quadro normativo;

b. la ragionevolezza delle stime contabili;

c. se le informazioni presentate in bilancio sono rilevanti, attendibili, comparabili e comprensibili;

d. se il bilancio fornisce un'informazione adeguata ai potenziali utilizzatori;

e. se la terminologia utilizzata è appropriata.

Al termine del processo di revisione, il revisore formula un'apposita relazione nella quale esprime un giudizio sul bilancio.

Questo giudizio può essere:

• senza modifiche (positivo), quando ha acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati che permettono di

dichiarare che il bilancio risulta conforme alle norme;

• con modifica, dal quale possono scaturire diversi tipi di giudizi.

Gli elementi probativi acquisiti sono sufficienti e risultano Non è stato possibile acquisire elementi sufficienti ed

appropriati per esprimere un giudizio appropriati per esprimere un giudizio

Sono stati individuati errori non Giudizio con rilievi per Eventuali errori non individuabili Giudizio con rilievi

Economia Aziendale Pagina 4

Sono stati individuati errori non Giudizio con rilievi per Eventuali errori non individuabili Giudizio con rilievi

significativi e/o rilevanti ai fini deviazione alle norme di potrebbero essere significativi ma per limitazioni alla

delle informazioni contenute in redazione sul bilancio non pervasivi sulle informazioni del procedura di revisione

bilancio bilancio

Sono stati individuati errori Gi

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A.A. 2018-2019
6 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nicoz21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Martinelli Mauro.