vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PARAMETRI VITALI (PV)
Per definizione sono 5 (più uno): frequenza respiratoria (FR), polso/frequenza cardiaca (FC), pressione arteriosa (PA), temperatura corporea (TC), dolore e saturazione (SPO). Per ogni parametro abbiamo un minimo e un massimo e un'unità di misura. Uno dei fattori che incide sui parametri è l'età; vedi le differenze tra bambini, adulti e anziani.
Che cosa sono? Sono dei dati oggettivi che descrivono la condizione del nostro organismo in quel momento. Il dolore è un dato soggettivo, non ho uno strumento per misurarlo (devo considerare quello che mi dice il paziente).
Quando li misuro? Quando conosco per la prima volta la persona (accesso il reparto o PS), prima e dopo di un intervento chirurgico (per fare un confronto, vedere come il parametro è cambiato nel tempo), con una determinata frequenza durante la giornata (in particolare se alterato), prima e dopo la somministrazione di determinate terapie (per valutare).
se serve lasomministrazione e se ha fatto effetto)…NOTA: non va considerato dato allarmante un singolo parametro, va confronto con successive misurazioni, con lo storico e con lasituazione.
Dove si registrano? Nella grafica, foglio con righe e colonne, organizzati per parametro e ora di rilevazione.
Frequenza respiratoria FR: numero di atti respiratori in un minuto (inspirazione-espirazione).
Come si rileva: ponendo la mano sul torace del paziente (il dato non potrebbe essere reale, il paziente si sente condizionato epotrebbe alterarlo alterarlo) o osservando le espansioni toraciche a paziente disteso e in silenzio. Conto gli atti respiratori in 15secondi e moltiplico il dato per 4. Se noto irregolarità (apnee), misuro sull’interno minuto. Noto inoltre se utilizza muscoliaccessori.
Valore di riferimento: 12-18 atti al minuto (eupnea). Si parla di tachipnea se FR (<24), bradipnea (>8), apnea (interruzionedell’attività respiratoria), dispnea
(respirazione difficoltosa o affannosa), ortopnea (respirazione facilitata dal cambio di posizione).NB: iperventilazione: percezione di non ossigenare abbastanza.
Strumenti: orologio.
Polso/frequenza cardiaca FC: si esprime in bpm o b/min, è il numero di pulsazioni rilevate in un minuto. Serve anche per vedere se il sangue arriva ad un determinato distretto del nostro corpo (parallelismo dei polsi).
- Polso periferico: arteria superficiale con sotto una superficie rigida (ossa). I principali sono:
- Radiale, a livello del polso;
- Carotideo, a livello del margine mediale del muscolo stemocleideofemorale, brachiale, ascellare, temporale, apicale (unico singolo, centrale), pedideo, tibiale posteriore, tibiale posteriore…
- Ampiezza: qualità percepita delle pulsazioni, ovvero quantità di sangue espulso e forza di contrazione. Si definisce scoccante, normale, debole, filiforme.
Si valuta il ritmo (intervallo tra pulsazioni e pause), può essere regolare o irregolare.ovvero le aritmie Come si rileva: due dita sull'arteria e faccio pressione, non uso il pollice, potrei sentire sul mio. Valuto entrambi i lati per vedere simmetria, valuto se è ritmico o aritmico (intervallo tra pulsazioni e pause uguale). Valore di riferimento: 65-85bpm nell'adulto (valutare se sportivo), 90-140bpm bambini, 120-160bpm neonati. Strumenti: orologio, pulsiossimetro. Pressione arteriosa PA: la pressione arteriosa è la forza esercitata sulle pareti di un arteria dal sangue passante sotto pressione proveniente dal cuore. È influenzata da resistente periferiche, dalla dimensione e dall'elasticità dei vasi e dalla viscosità del sangue. I determinati della PA sono la gittata cardiaca e le resistenze periferiche. Come si rileva: si rileva nell'arto dominante. Posizionato il manicotto a 2-3 cm dall'incavo del gomito, gonfiarlo. Sgonfiare poi di poco a poco, osservando il movimento della lancetta nel manometro: il primo
Suono che udiamo tramite lo stetoscopio corrisponde alla pressione massima, a seguire sentiremo il normale battito cardiaco, fino a quando non sarà più udibile. L'posizione della lancetta nel momento in cui sento l'ultimo battito corrisponderà alla pressione minima.
Valore di riferimento: 120/84mmHg, man mano che la pressione aumenta si incorre in maggiori problematiche cardio-circolatorie.
Ipotensione: Ps<100mmHg, pallore, vista offuscata
Ipertensione: Ps>160/90 (lieve) 180/110 (moderata) >180/100 (grave)
Strumenti: sfigmomanometro+fonendoscopio.
NB: ipotensione ortostatica, la sistolica si abbassa di 20mmHg e la diastolica di 10mmHg.
Temperatura corporea TC: si definisce febbre una temperatura corporea superiore ai 37.5°-38.0° C. Date le varie misurazioni, in generale si va a realizzare un grafico.
Valore di riferimento: in base alla sede di rilevazione. Vedi parte dedicata.
Strumenti: termometro.
Riccardo Pizzolitto Pagina 2 Infermieristica Clinica
(IC) IC Infermieristica Clinica
Dolore: è un dato soggettivo, va misurato ad ogni cambio turno (3 al giorno), se ne soffre effettuerò più misurazioni. Si utilizzano scale numeriche o con le faccine (anziani e bambini). Vedi parte dedicata.
Saturazione SPO: per vedere la reale concentrazione di ossigeno devo fare un prelievo arterioso, con a saturazione considero il valore periferico. La saturazione periferica è la percentuale di Hb saturata con l'ossigeno.
Come si rileva: si misura con il pulsiossimetro, formato da una sonda (pinzetta applicata al dito o al lobo del paziente) che effettua la misurazione mediate luce e da un corpo centrale che elabora il dato e mostra il valore. Affinché il valore della saturazione si veritiero, è necessario verificare una buona qualità e regolarità della curva pressoria.
Valore di riferimento: 95%-100% OK, 90%-95% allerta, <90% allerta.
Strumenti: saturimetro.
NB: elementi di interferenza.
Cliniche: ipoperfusione periferica, edema, ittero (colorazione giallastra della cute), anemia, SPO <80% (non attendibile se il paziente è stabile), mezzi di contrasto. - Tecniche: movimento, fasci di luce, estremità sporche, smalto. TEMPERATURA CORPOREA- Fattori che influenzano la temperatura corporea:
- Consumo di alimenti;
- Patologie e/o lesioni;
- Farmaci;
- Emozioni;
- Età;
- Frequenza cardiaca;
- Sesso;
- Condizioni climatiche;
- Esercizio fisico.
- Temperatura timpanica auricolare (35.6-37.4°C): temperatura rilevabile esternamente che più si avvicina alla temperatura centrale del nostro corpo. È molto veloce da misurare. Si misura con dei termometri a infrarossi all'interno del padiglione auricolare.
- Temperatura orale (36-37.6°C): si misura posizionando il termometro nell'area sub linguale posteriore e attendere la misurazione. Il paziente deve mantenere il silenzio e respirare con il naso. Registra una temperatura di circa mezzo
grado inferiore rispetto aquella centrale.Temperatura cutanea, ascellare e inguinale (35.5-37°C): può essere influenzata da fattori esterni, la misurazione è di circa 0.5°C inmeno rispetto alla rilevazione della temperatura orale.Temperatura rettale: temperatura molto simile a quella centrale, il tempo di misurazione è molto lungo, la sede ha una lentarisposta alla variazione.Alterazione della temperatura corporeaNORMOTEMPERATURA: temperatura corporea entra un range fisiologico definito;FEBBRE: temperatura superiore ai range di normalità rispetto alla sede di rivelazione.Fasi e sintomi della febbre- Fase prodromica: cefalea lieve, calo dell’appetito, letargia, mialgia;- Fase d’insorgenza: pallore, brividi, sensazione di freddo;- C’è un’alterazione del confort, manifestato con brividi, dolori osteoarticolari, malessere, cefalea… L’infermiere deve teneremonitorati i PV e attuare tutti gli interventi
Possibili per assicurare il maggior confort al paziente (coprirlo, riduzione del rumore...).
Fase stazionaria: cute arrossata, sensazione di caldo;
Obiettivo ridurre il più possibile la temperatura e se possibile ripristinare la normotermia. Rimuovere coperte e indumenti in eccesso, arieggiare gli ambienti, eseguire degli impacchi con un panno umido o dei bagni tiepidi. Se la temperatura supera i 39.5°C, procedere con ghiaccio a livello dei grossi vasi sanguigni (non provocare il brivido o ustioni da freddo) o con le terapie farmacologiche.
Migliorare il più possibile il confort del paziente: pochi stimoli ambientali, silenzio, letto comodo...
Prevenire la disidratazione: stimolare il paziente a bere. Monitorare i segni e sintomi della disidratazione.
Fase di risoluzione: il paziente comincia a sudare.
Tipi di febbre:
- Continua: il picco febbrile rimane pressoché stabile per alcuni giorni;
Riccardo Pizzolitto Pagina 3 Infermieristica Clinica (IC) IC
Infermieristica Clinica- Remittente: le fluttuazioni giornaliere di temperatura sono tra di loro superiori di almeno un grado e la temperatura non torna mai nei range normali (caratteristica tipica di tutte le malattie febbrili);
Intermittente: raggiunto il picco, il nostro corpo tende a tornare a normotemperatura per poi risalire;
Ricorrente: simile al modello intermittente, ma c'è una maggiore regolarità nell'arco temporale. Tende a rimanere a valori normali anche per diverse ore/giorni, per poi risalire.
IpertermiaNon si tratta di un meccanismo di difesa, le cause possono essere un'eccessiva produzione di calore (attività fisica, azione dei farmaci), l'incapacità da parte del paziente di disperdere in autonomia il calore oppure la permanenza in ambienti eccessivamente caldi.
Per trattare il paziente è necessario raffreddare molto velocemente il corpo, sia con metodi esterni che interni.
IpotermiaManifestazioni della temperatura
corporea inferiori a 35°C con annessa alterazione dei meccanismi di compenso. I PV vitali sono generalmente alterati, il paziente si presenta disorientato, saporoso e in stato confusionale, la cute fredda, pallida e cianotica. L'obiettivo dell'assistenza è quello di ripristinare la normotemperatura garantendo al paziente il massimo grado di confort e prevedono il più possibile eventuali complicanze.
È importante controllare la temperatura ambientale, coprire bene la testa (in particolare la testa) con coperte riscaldate/termiche. Infondere liquidi caldi e ossigeno preriscaldato.
FUNZIONAMENTO DELL'ATTIVITÀ RESPIRATORIA
- Guardo-Ascolto-Sento
Praticando l'iperestensione del capo e posizionandomi con il mio volto a 5/10 cm da quello del paziente: guardo il torace che si alza e si abbassa, ascolto i rumori respiratori e sento il flusso dell'aria espirata.
Frequenza respiratoria FR Numero di atti respiratori registrati in un minuto
12-18 atti/min
Profondità del respiro
Quantità di aria inspirata
Superficiale, profondo