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Sistema Portale Ipotalamo-Ipofisario
I neuroni dei nuclei parvicellulari di alcune regioni dell'ipotalamo producono ormoni che agiscono sulle diverse famiglie di cellule dell'adenoipofisi, stimolando o inibendo il rilascio nel sangue dei RH (Releasing Hormones) e IH (Inhibiting Hormones). Tali ormoni vengono trasportati lungo i nefriti dei neuroni e liberati nei capillari del sistema portale ipofisario, dai quali sono veicolati mediante vene ai sinusoidi dell'adenoiofisi e, finalmente, alle cellule bersaglio. L'immissione in circolo degli ormoni adenoipofisari è regolata dalla secrezione di RH e IH ipotalamici.
Il sistema portale ipotalamo-ipofisario è un distretto vascolare che permette al sistema nervoso di controllare l'ipofisi anteriore anche senza inviarle assoni e agli RH e IH di non passare nel circolo generale e di arrivare direttamente all'adenoipofisi.
L'ipofisi riceve...
sangue arterioso da due arterie ipofisari superiori e due due arterie ipofisarie inferiori, rami dell'arteria carotide interna.
EPIFISI ghiandola pineale
Detta anche per la sua forma a "pigna", è piccolissima e pesa intorno a 100 mg. È situata nell'encefalo e dal punto di vista filogenetico, deriva dall'ottano pineale delle lucertole ecoccodrilli (terzo occhio) che ha la funzione di sensore di variazioni luminose nell'ambiente (luce/malatonina, buio). Le cellule epifisarie, i pinealociti sintetizzano un ormone, la melatonina, che è un'amina conazione antigonadotropa. La produzione di questo ormone è regolata dall'alternarsi dei cicli luce/buio: la produzione è massima di notte e minima di giorno. Il principale bersaglio della melatonina sembrano essere le gonadi, sulle quali l'organo svolge un'attività inibente agendo probabilmente a livello ipotalamo sulla produzione di LHRH. serotonina
TIROIDE
La ghiandola tiroide si trova nella parte antero-inferiore del collo, appoggiata alle cartilagini tiroide e cricoide della laringe. Il peso varia da 20 a 80 g, a indicare che essa è molto sensibile alle condizioni fisiologiche dell'individuo, comprese le abitudini alimentari e soprattutto l'apporto di sodio.
Essa è vascolarizzata da arterie tiroidee inferiori e superiori; lateralmente la ghiandola è in stretto rapporto con l'arteria carotide comune e il nervo vago. Per la distribuzione e per il numero, sia i vasi sanguiferi sia i nervi rendono difficile l'accesso chirurgico alla tiroide.
La tiroide è rivestita da una sottile capsula di connettivo fibroso ricca di fibre elastiche.
che inviasepimenti (In embriologia e in anatomia animale e vegetale, tramezzo, setto, formazione divisoria che separa due parti o cavità di un organo oppure due porzioni di tessuto contigue) all'interno suddividendo il parenchima in territori irregolari. Questi sono formati da follicoli, cavità chiuse. I follicoli contengono un liquido denso, la ricco di Nella colloide vengono triiodotironina tiroxina cellule follicolari, immagazzinati in forma inattiva gli ormoni (T3) e (T4). Le otireociti, assumono forma e dimensione diversi secondo lo stato funzionale della ghiandola: quando la ghiandola è a riposo e i follicoli sono ripieni di colloide i tireociti sono isoprismatici; quando invece la ghiandola è attivamente secernente e i follicoli contengono poca colloide i tireociti assumono l'aspetto di un epitelio batiprismatico. I tireociti sintetizzano la tireoglobulina e prelevano dal sangue iodio, il quale si lega alle tripsine dellaLa tireoglobulina è regolata dall'ipofisi attraverso il TSH, che controlla tutte le fasi dell'attività dei tireociti:
- Capostazione dello iodio nel sangue
- Perossidazione che determina la iodinazione della tirosina
- Biosintesi della tireoglobulina
- Accumulo della tireoglobulina nel lume follicolare
- Degradazione della tireoglobulina captata
- Emissione in circolo di T3 e T4
Gli ormoni tiroidei, in particolare il T3, accelerano il metabolismo energetico, aumentando il consumo di ossigeno e ATP e innalzano la temperatura corporea. Hanno anche un'azione stimolante sul sistema nervoso centrale, partecipando alla sua maturazione durante la vita embrionale e fetale.
PARATIROIDI
Le paratiroidi sono quattro ghiandole dalla forma e dalle dimensioni di "lenticchie", appoggiate alla faccia posteriore della tiroide, distinte in due superiori e due inferiori. Possono variare di numero, posizione e dimensione a seconda dell'individuo.
Le cellule paratiroidee sono organizzate in nodi cordoni.
Producono un ormone
polipeptidi di 84 aminoacidi, il paratormone: calcitonina la cui azione è antagonista di quella della tiroidea, cioè innalza il tasso ematico di ioni calcio attivando gli osteoclasti del tessuto osseo e favorendo la demineralizzazione ossea. Esso stimola la produzione nel rene di un'idrossilasi che trasforma la vitamina D nel suo metabolita attivo, il calcitriolo, che è un ormone steroideo. La vitamina D attiva agisce sull'intestino tenue stimolando l'assorbimento di calcio, sull'osso stimolandone la deposizione e sul rene stimolando il riassorbimento tubolare di questo ione.
Il timo ha la funzione principale di organo linfoide centrale dove i linfociti T maturano e vengono selezionati. Può peraltro essere considerato anche come un organo endocrino, con funzioni prevalentemente paracrine, in quanto la sua componente epiteliale produce una serie di ormoni che hanno come bersaglio i linfociti timici, quali fattore
tipico morale, il che induce la differenziazione dei linfociti pretonici;
- timosina,la che stimola la proliferazione dei linfociti T;
- timopoietina,la che potenzia e risposte immunitarie cellulo-mediate e l’attività di macrofagi e granulociti.
PANCREAS ENDOCRINO
Il pancreas endocrino è costituito da circa un milione di piccole masse di tessuto endocrino sferoidale ospitate all’interno del parenchima esocrino del pancreas, più numerose nel corpo e isolotti pancreatici nella coda. Tali formazioni endocrine, gli odi Langerhans, sono costituite da cordoni cellulari disposti in una fitta rete di sinusoidi, isolati dal parenchima esocrino circostante da una sottile capsula connettivale.
Le cellule degli isolotti, poco collocabili, sono di tre tipi e producono tre diversi ormoni:
- cellule A α (20%), contengono granuli che si colorano glucagone, intensamente con sali d’argento e che contengono l’ormone che stimola la glicogenolisi e
Cioè aumenta il tasso di glucosio nel sangue (glicemia); cellule B β insulina, 2. le o (circa 70%), poco collocabili, producono l'ormone ad azione ipoglicemizzante in quanto favorisce l'accumulo di glucosio nel fegato; cellule D δ somatostatina, 3. le o (meno del 10%), producono ormone che inibisce la sintesi di GH ipofisario. La somatostatina è prodotta anche da piccoli neuroni ipotalamici.
GHIANDOLE SURRENALI
Le ghiandole surrenali (surreni) sono due organi accolti nella loggia renale, appoggiati al polo superiore dei reni, di forma irregolarmente piramidale (a "berretto frigio"). La ghiandola surrenale dx è in rapporto con il fegato e la vena cava inferiore, mentre la ghiandola sx è in rapporto con lo stomaco e l'aorta. Ricevono sangue dalle arterie freniche, ramidell'aorta e delle arterie renali e scaricano il sangue nella vena cava inferiore e nella vena renale. Non presentano un vero alo. Ognuna di esse pesa 5-15 g, ha
Il colore giallo-grigiastro ed è composta da due formazioni diverse sia strutturalmente che funzionalmente, la corticale e la midollare, quest'ultima localizzata internamente e completamente circondata dalla corticale. La corticale del surrene ha un parenchima organizzato in cordoni cellulari che nella parte periferica sono avvolti a costituire irregolari glomeruli glomerulare), gomitoli o (zona quindi assumono un fascicolata) decorso radiale verso la midollare (zona e infine, ai limiti con la parte midollare, si anastomizzano formando una rete reticolare) grossolana (zona. Le cellule di ogni zona hanno la caratteristica struttura degli elementi produttori di ormoni lipidici (steroidi), e cioè esteso reticolo endoplasmatico liscio e caratteristici mitocondri con creste tubolari. Le cellule delle tre zone secernono differenti ormoni steroidei: - gli ormoni della zona glomerulare sono l'aldosterone e il suo precursore, desossicorticosterone, mineralcorticoidi definiti.siccome agiscono sul tasso ematico di saliminerali; infatti entrambi aumentano il riassorbimento renale di ioni sodio, che vengono scambiaticon ioni potassio e idrogeno. La secrezione di aldosterone dipende dalla presenza nel sangue diangiotensina II, che a sua volta dipende dalla regina prodotta dalle cellule dell'apparatorenina-angiotensina-aldosterone)iuxtaglomerulare (sistema6 glucocorticoidi- gli ormoni della zona fascicolata vengono definiti in quanto agiscono sulcortisolometabolismo dei carboidrati (stimolano la glucogenesi). Sono rappresentati dal e dalcorticosterone.- le cellule della zona reticolare producono ormoni anabolizzanti che stimolano la sintesi proteica.androstenedione deidroepiandrosteroneSono e il (DHEA). Questi ormoni si comportano anchecome dei ormoni androgeni.Midollare del surrene, la parte centrale della ghiandola surrenale è una formazione di derivazione nervosa formata da cellule voluminose organizzate in nidi irregolari immersi in
connettivo lasso, caratteristiche per la loro affinità tintoria con i sali di cromo (cellule cromaffini). Tale proprietà è dovuta alla presenza nel loro citoplasma di vescicole contenenti ormoni di natura aminica. Le adrenalinavescicole contenenti l'ormone sono omogeneamente scure mentre quelle contenutinoradrenalina presentano una parte centrale scura circondata da un alone trasparente. Le celluleneuroni simpaticiendocrine della midollare del surrene possono essere considerate come gangliari modificati siccome sono direttamente innervate da fibre simpatiche pregangliari (nervopiccolo splancnico), per cui possono scaricare nel sangue i due ormoni con estrema velocità. La midollare del surrene riceve sangue che ha circolato nella corticale e che è ricco di ormonimetiltransferasi, steroidei, soprattutto.